Arti: argomenti d'interesse generale
Fare una mostra
Hans Ulrich Obrist
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2025
pagine: 256
«Mettere in piedi una collezione significa trovare, acquisire, organizzare e immagazzinare oggetti in una stanza, una casa, una biblioteca, un museo oppure un deposito. È anche, inevitabilmente, un modo di pensare il mondo. Si potrebbe quindi affermare che collezionare è un metodo per produrre conoscenza.» Come nasce una mostra? Qual è il ruolo del curatore? Perché possiamo considerarci tutti curatori? Intrecciando ricordi personali e professionali legati alla sua poliedrica attività in ambito artistico - dalla prima esposizione, allestita nella cucina di casa, fino alle celebri maratone culturali di ventiquattr'ore alla Serpentine Gallery di Londra - con esempi di curatela nel campo dell'architettura, delle scienze e nella vita di ogni giorno, Hans Ulrich Obrist spiega che curare, in fondo, è «un tentativo d'impollinazione fra culture, o un modo di disegnare mappe, che schiude percorsi nuovi attraverso una città, un popolo o un mondo». Magneticamente sospeso tra la narrazione autobiografica e la riflessione sulla curatela come pratica culturale nient'affatto limitata ai musei - l'impresario teatrale Sergej Djagilev, fondatore dei Ballets Russes ed eroe personale di Obrist, fu un curatore eccezionale per il suo talento nel coinvolgere sensibilità artistiche differenti -, Fare una mostra è un libero viaggio tra incontri e conversazioni - illuminanti e mai convenzionali - con gli artisti, gli scrittori e gli intellettuali che più hanno ispirato Obrist. Rimbalzando vivacemente tra mostre, festival internazionali, continenti e secoli, ci restituisce il profilo di una professione tutt'altro che chiusa in se stessa, fino a suggerirci che la proliferazione di idee, informazioni e oggetti che qualifica il mondo contemporaneo non lascia alternativa: selezionare al meglio, curare i nostri contenuti è un esercizio irrinunciabile della quotidianità, un gesto di sopravvivenza che ci riguarda tutti.
Dello spirituale nell'arte
Vasilij Kandinskij
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 160
“Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde.” Vasilij Kandinskij Nel 1910, quando Kandinskij inizia a scrivere questo volume, si trova davanti a un abisso. Dopo Kant e Nietzsche, l’arte è ormai ridotta a mera imitazione di un mondo che non ha più consistenza filosofica e in cui la scoperta della divisibilità dell’atomo fa vacillare anche la certezza della realtà materiale. Che ci si debba arrendere alla pittura come gesto decorativo, alla desolante concezione dell’arte per l’arte? Per tutta risposta, Kandinskij inizia una ricerca appassionata sul significato profondo del gesto creativo e, affidandosi alla sensibilità sinestetica che lo contraddistingue, si mette di fronte alla tela per indagarne tensioni, desideri e richiami. Il risultato è un testo bifronte, in parti uguali analisi formale e scientifica delle condizioni della creazione artistica e saggio visionario di un taumaturgo dello spirito, che traccia paralleli tra suoni e colori, musica e pittura per muoversi in direzione di una sintesi di tutte le arti. Viene così a delinearsi una sorta di “metafisica” della forma, che di fronte a un mondo decaduto ritrova il suo significato nella necessità interiore dell’artista. In questo testo cardine dell’astrattismo pittorico, Kandinskij ci consegna uno degli scritti più luminosi e folgoranti del Novecento intero. Una dichiarazione d’intenti, la sua, che mescola misticismo e artigianato nel presentimento di un’arte nuova, di un nuovo modo di vivere il mondo.
Criptopoetica. L'arte nell'era del tecnocene
Nadim Samman
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 248
Cosa si nasconde dietro lo schermo? Siamo davvero osservatori o, al contrario, veniamo visti, spiati, ipnotizzati da qualcosa che sfugge alla nostra comprensione? "Criptopoetica" di Nadim Samman è una riflessione acuta e un'indagine visionaria sull'opacità delle tecnologie che modellano la nostra quotidianità. In questo scenario, arte e poesia diventano strumenti di rivelazione, capaci di far luce sulle tenebre dei data center e sulle logiche enigmatiche degli algoritmi. Secondo Samman, è proprio all'arte contemporanea che spetta il compito di interpretare il nostro tempo, il Tecnocene, l'era in cui le nuove tecnologie non solo condizionano ogni aspetto della vita, ma riscrivono i confini del sensibile, del pensabile e del visibile. Gli artisti assumono così il ruolo di esploratori del nascosto e dell'invisibile, addentrandosi nei black sites (i luoghi segreti della raccolta dati), nei black boxes (i sistemi tecnologici inaccessibili) e nei black holes (i vuoti informativi strategici), alla ricerca di simboli, narrazioni e forme che possano raccontare l'impatto sociale, politico e spirituale della tecnosfera. Con uno sguardo che intreccia filosofia, politica e creatività, Samman compone una mappa critica e poetica del nostro presente. Dal Rinascimento digitale degli NFT a Shakespeare reinterpretato nell'era dell'intelligenza artificiale, Criptopoetica attraversa il tempo e le estetiche per interrogare l'invisibile che ci circonda. Le opere analizzate rivelano emozioni sepolte, tensioni latenti e meccanismi di esclusione e potere che governano la nuova realtà digitale. Criptopoetica è, in definitiva, una guida per orientarsi nei misteri della tecnologia, un invito a guardare oltre l'interfaccia con occhi allenati all'ambiguità e alla bellezza nascosta. Un esercizio di critica e immaginazione, che cerca verità là dove sembrano esserci solo codice e silenzio, nelle pieghe della cripta dei dati.
Intelligenza artificiale e mercato dell’arte
Jo Lawson-Tancred
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2025
pagine: 100
Nonostante la sua tradizionale resistenza alle novità tecnologiche, il mondo dell’arte non è immune agli sconvolgimenti causati dall’intelligenza artificiale: il suo impatto e la sua presenza crescente, nelle dinamiche di vendita come in quelle creative, sono sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori, dai più scettici ai più entusiasti. Questo volume offre una panoramica sulle possibili applicazioni dell’IA nell’ambito di pratiche comuni del mercato dell’arte – come l’autenticazione, l’attribuzione e la valutazione delle opere – per le quali funge da assistente in grado di potenziare le abilità umane. Oltre a favorire trasparenza e obiettività in un mondo notoriamente opaco e poco regolamentato, le tecnologie emergenti si rivelano strumenti preziosi nelle mani di galleristi, curatori, artisti che vogliono promuovere i loro lavori attraverso emozionanti esperienze immersive. L’ascesa dell’arte prodotta con l’IA e la comparsa di una nuova categoria di collezionisti interessati ai mercati online e agli NFT sono alcuni dei temi di grande attualità trattati dall’autrice, che non trascura, infine, le implicazioni etiche e le sfide legislative poste dall’intelligenza artificiale in merito ai diritti degli artisti. Attraverso le testimonianze di professionisti del settore attenti a queste trasformazioni epocali, Jo Lawson-Tancred ci invita a riflettere su un presente – e su un futuro – in continua evoluzione, in cui l’interazione tra arte e tecnologia non solo è inevitabile, ma forse perfino auspicabile.
Perché non parli? Come raccontare il patrimonio culturale
Giovanni Carrada
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2025
pagine: 206
Il patrimonio storico e artistico italiano ha un problema tanto ingombrante e ovvio che finiamo per non notarlo neppure: non parla a chi lo visita. Salvo fortunate eccezioni, i nostri musei non aiutano a far capire e a far godere le loro collezioni, i parchi archeologici le loro rovine, i monumenti il nostro passato. Per i sette italiani su dieci che non ci mettono mai piede, l’arte e il passato sono solo noia. Mentre gli altri, che affollano soprattutto i luoghi più famosi, tornano spesso a casa con una meraviglia generica ed effimera, senza che nulla di nuovo sia nato dentro di loro. Il motivo per cui il nostro patrimonio culturale non ci parla, come il Mosè di Michelangelo nella leggenda, è semplice: quasi mai può farlo da solo. E fino a ieri non ci siamo preoccupati di dargli voce. Così oggi siamo fra i più bravi nello studio, nella tutela e nel restauro, ma non abbiamo ancora imparato a “interpretare”, e quindi a regalare al pubblico nuove conoscenze, curiosità, emozioni. Ad accendere la sua immaginazione. A far venire voglia di vedere e sapere di più. Giovanni Carrada propone di partire da questo libro per cominciare a costruire una nuova competenza, essenziale a chi opera nel mondo dei beni culturali, se non addirittura una nuova professione. Perché la valorizzazione – quella vera – non si misura in euro o in biglietti staccati, ma nel numero di persone arricchite dall’esperienza che hanno vissuto. Prefazione di James M. Bradburne.
Indagini e segreti sulle tracce dell'arte. Vicende e imprese dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale
Fabio Isman
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2025
pagine: 248
Hanno il compito di difendere la bellezza, l’arte, la cultura – forse la maggiore risorsa del nostro paese – in uno scenario in cui furti d’arte e scavi clandestini alimentano un mercato illecito, gestito dalla malavita e dalle mafie internazionali, inferiore per dimensioni soltanto a quello delle armi, della droga e dei falsi. I carabinieri del comando per la Tutela del patrimonio culturale (TPC) hanno fatto scuola nel mondo. Dal 1969 recuperano circa la metà del maltolto al nostro patrimonio, favoriscono il ritorno dall’estero di capolavori incautamente esposti nei grandi musei, si avvalgono della banca-dati sulle opere da ricercare più fornita al mondo e, per primi, hanno costituito i “Caschi blu della cultura” voluti dall’Onu per intervenire in situazioni di emergenza nelle aree più sensibili del pianeta. Le indagini, i grandi ritrovamenti, la realtà di questo reparto eccezionale sono al centro di un singolare volume d’arte, molto illustrato e dalla lettura appassionante. Il testo, brillante e incisivo, è integrato da rubriche di approfondimento, da un confronto a più voci e da schede storico-artistiche dedicate a capolavori felicemente recuperati o ancora nel mirino.
Uno studio tutto per sé. Dove lavorano i grandi artisti
Alex Johnson
Libro: Libro rilegato
editore: L'Ippocampo
anno edizione: 2024
pagine: 192
Dopo "Una stanza tutta per sé", Alex Johnson e l’illustratore James Oses ci raccontano gli atelier di cinquanta maestri dell’arte mondiale, da Leonardo da Vinci a David Hockney. In che modo il luogo di lavoro ha ispirato ogni grande artista? Quali abitudini avevano? Preferivano la musica o il silenzio, la solitudine o la compagnia? Perlustreremo appartamenti pieni di animali di ogni specie (Rosa Bonheur), stanze ordinarie dove hanno visto la luce capolavori perturbanti (De Chirico e Magritte), “discariche” affastellate di rifiuti (Francis Bacon). E ancora spazi minuscoli come l’automobile-studio di Georgia O’Keeffe, vecchie stalle, giardini en plein air, fino ai giganteschi capannoni di Henry Moore. Nell’osservare i luoghi quotidiani di questi artisti verremo trasportati nel cuore stesso del processo creativo e ne acquisiremo una visione più profonda.
La grammatica del colore
Marina Nelli
Libro: Libro rilegato
editore: Gribaudo
anno edizione: 2024
pagine: 288
Il colore è ovunque. Permea le nostre vite, influenza i nostri stati d’animo e le nostre scelte. Questo prezioso volume ci accompagna lungo un viaggio entusiasmante, svelando i segreti e le più intime sfumature di tutto ciò che è colore, dagli aspetti culturali e artistici a quelli sociali e psicologici.
Raccontare le immagini. Dialoghi sui miei libri
Chiara Frugoni
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2024
pagine: 144
La voce di Chiara Frugoni torna a parlare, con la freschezza e l'entusiasmo che i suoi lettori conoscono bene, delle sue origini bresciane e del suo fare storia, che collega la ricerca delle fonti e l'analisi delle immagini e ci ha permesso di riscoprire figure (a partire da quella, da lei studiata a fondo, di san Francesco), relazioni, passioni, paure del Medioevo. Lo fa attraverso una serie di interviste, pubblicate dal 2013 al 2022, seguendo il ritmo scandito dall'uscita dei suoi libri e di quelli del padre Arsenio. Chiara Frugoni racconta se stessa e la sua professione di storica: le sue parole sono state qui raccolte con fedeltà assoluta e nel rispetto del “bell'italiano” che caratterizzava i suoi libri e le sue partecipatissime conferenze.
Autoritratto
Carla Lonzi
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2024
pagine: 416
«L’opera d’arte è stata da me sentita, a un certo punto, come una possibilità d’incontro. Cosa rimane, adesso che ho perso questo ruolo all’interno dell’arte? Sono forse diventata artista? Posso rispondere: non sono più un’estranea.». Con questa riflessione, nel 1969 Carla Lonzi è pronta a far precipitare "Autoritratto" nella galassia della critica d’arte in Italia, attribuendo al suo libro-asteroide proprietà che associamo agli oggetti provenienti da un altro spazio, da un altro piano: la meraviglia della scoperta, la fascinazione verso qualcosa di cui non si capiscono immediatamente i contorni, ma che avrà dei riverberi profondi non solo sul modo di intendere la critica d’arte, ma anche sul dialogo tra persone impegnate a ragionare sul senso del proprio lavoro, come le artiste e gli artisti coinvolti nel libro. L’obiettivo, in una scrittura che si ostina a essere libera rispetto ai tipici codici culturali con cui attribuiamo valore alle cose, è stabilire un punto di contatto orientato all’autenticità, cercare di avvicinarsi il più possibile a un momento di luce nella vita interiore. "Autoritratto" è un libro fondamentale per come si scrive d’arte, ma è anche il preambolo della pratica dell’ascolto che rivoluzionerà il femminismo di Carla Lonzi e rappresenta un documento inestimabile per chi vuole esplorare la zona di contatto in cui la teoria, dissolta in qualcosa di nuovo, si fa anche letteratura.
Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto
Gillo Dorfles
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2023
pagine: 320
Una nuova luminosa edizione per uno dei testi classici del Novecento che hanno rivoluzionato il modo di concepire l’arte e il campo più esteso e vivo dell’estetica quotidiana. Quando nel 1968 Gillo Dorfles pubblica un volume dedicato al fenomeno del kitsch, la parola stessa, attinta dalla lingua tedesca, era ignota fuori dell’area germanofona. Ma se la parola era poco diffusa, i prodotti e i comportamenti che si caratterizzavano per il loro (più o meno deliberato) cattivo gusto sciamavano dappertutto, sconfinando l'ambito artistico per insinuarsi in ogni aspetto della vita contemporanea, dal design alla comunicazione, dalla moda all’arredamento, dallo sport allo spettacolo. Secondo Dorfles il kitsch non è però un concetto atemporale, legato com’è all’idea di riproducibilità tecnica che si è venuta affermando con la seconda rivoluzione industriale. Prima non sono mancate situazioni in cui il processo di creazione artigianale raggiungeva un certo grado di serialità, ma senza dubbio la moltiplicazione e la diffusione tipiche delle tecnologie moderne hanno impresso al fenomeno una vitalità inarrestabile, e subdolamente maliziosa. È questa infatti l’essenza del kitsch, esclusi certi suoi usi in chiave umoristica: gratificare l’utente con un senso di artisticità facile, superficiale, e in definitiva artefatta, per manipolare la sua coscienza a uso delle varie propagande (politica, religiosa, consumistica). Pur acutamente critica, l’analisi di Dorfles resta sempre curiosa, eclettica e rispettosa degli altri, attenta a non inciampare nel moralismo e nel distinguere, all’interno di un fenomeno così vasto e ormai “naturale”, le sue varie sfumature e componenti. Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto rappresenta perciò una pietra miliare della riflessione estetica contemporanea, proprio perché oggi dominata dal suo apparente contrario, il buon gusto imposto dal postmoderno che fa della contraffazione stessa un’arte.
Come funziona l'arte. I fatti spiegati visivamente
Libro: Libro rilegato
editore: Gribaudo
anno edizione: 2023
pagine: 256
Come funziona la prospettiva? Perché certi dipinti suscitano in noi determinate emozioni? Che cos’è l’Impressionismo e perché è così importante? L’arte e i suoi meccanismi possono sembrare difficili da comprendere per i neofiti, ma non dovrebbe essere così. Grazie all’aiuto di questo libro potrete capire l’arte in tutte le sue forme e manifestazioni, compresi i tanti modi a cui ricorrono gli artisti per veicolare i messaggi più disparati. Con testi semplici e chiari e una grafica intuitiva, Come funziona l’arte è la guida ideale per chi è alle prime armi, ma anche per gli appassionati desiderosi di inquadrare l’espressione artistica sotto una luce diversa.