Sociologia e antropologia
Capitalismo dell'insicurezza
Astra Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: Wudz Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 344
La conquista dell'infelicità. Come siamo diventati classe disagiata
Raffaele Alberto Ventura
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 264
Diventa quello che sei: ecco la promessa iscritta alle porte della modernità. Ma cosa succede quando nessuno riesce più a diventare se stesso? Il mondo per il quale siamo stati preparati non esiste più: ora è il tempo della delusione, delle promesse non mantenute. Della classe disagiata come destino dell’Occidente e della rivoluzione che la scuote. Questo libro è la guida per attraversare i nostri tempi difficili. E uscirne migliori? Adesso non esageriamo. Un decimo della popolazione mondiale consuma nove decimi delle risorse del pianeta: il problema è che quel decimo siamo noi. E allora come mai la conquista della felicità pare sempre più lontana? L’idea di un ascensore sociale, che doveva elevare ognuno sopra tutti gli altri, si è rivelata per ciò che è: un errore logico e un inganno ideologico. In una società in cui tutto è permesso ma nulla è possibile, dobbiamo imparare a convivere con la certezza che nessuno diventerà mai se stesso. Un decennio dopo aver sconvolto la sua generazione con un libro di culto, Raffaele Alberto Ventura torna a raccontare la «classe disagiata». Lo fa mostrandone le origini – nella letteratura, nella filosofia, nel cinema, da Amleto a Fantozzi – e indicandone l’orizzonte tutt’altro che roseo. Perché nel frattempo la situazione non è affatto migliorata, anzi, e classe disagiata lo siamo tutti (o quasi). La storia umana alterna fasi d’illusione e fasi di disillusione, che inevitabilmente sfociano in qualche rivoluzione, dalla quale le civiltà escono radicalmente trasformate, talvolta distrutte. Accantonate le aspirazioni, falliti i buoni propositi di resilienza e troppo irrigiditi dall’angoscia per farsi bastare una seduta di yoga, segmenti sempre più ampi della classe media occidentale vengono sedotti dal demone della rivolta. Ve li immaginate i disagiati che fanno la rivoluzione? Dovreste, perché è già iniziata.
La Chiesa si è rotta. Frammenti e spiragli in un tempo di crisi e opportunità
Luca Diotallevi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 216
Anche se facciamo fatica a rendercene conto, l’Italia non è più un Paese cattolico. Per secoli, il mondo cattolico ha rappresentato l’infrastruttura religiosa di una società che oggi affronta una crisi irreversibile. Questa dinamica non riguarda solo l’Italia, ma qui assume caratteristiche particolari. La crisi colpisce il mondo cattolico due volte: una come pilastro di una società in trasformazione, l’altra perché la Chiesa, per mantenere privilegi e ruolo centrale, ha accettato compromessi onerosi. È la fine di un mondo, difficilmente recuperabile. Eppure, questo tempo può essere vissuto con dignità dai cristiani, che possono riconoscerne le opportunità, evitando illusioni e coltivando la speranza. I frammenti della società in crisi e del mondo cattolico non possono essere ricomposti, ma attraverso le crepe emergono spiragli abitabili, capaci di offrire preziose possibilità.
Lavoro tossico. Quando l'ambiente professionale avvelena. Cause e possibili rimedi
Isabella Schiavone
Libro: Libro in brossura
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2025
pagine: 144
Il bullismo non esiste solo nelle scuole. Dilaga anche negli ambienti professionali: dalle aziende ai ministeri, dagli ospedali alle università. A metà tra saggio e inchiesta giornalistica, questo libro analizza il mondo del lavoro tossico, terreno fertile per burnout, straining e mobbing. “Lavoro tossico è un atto di giornalismo civile, di quelli che non urlano come i talk show sguaiati, ma trasformano con gentilezza, non cercando vendette, ma verità […]. Alla fine della lettura, ci si sentirà forse più fragili ma anche più autentici e consapevoli, forse, persino, un po' più liberi.” Prefazione di Gianni Riotta.
Il Paese che conta. Come i numeri raccontano la nostra storia
Linda Laura Sabbadini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 368
I numeri non sono mai neutrali. Possono rendere visibile l’invisibile, rivelare ingiustizie, smascherare luoghi comuni. Eppure, quando si parla di statistiche, molti si ritraggono impauriti, immaginando tabelle sterili e grafici indecifrabili. Linda Laura Sabbadini, pioniera nella statistica sociale e di genere, ribalta questo pregiudizio e ci porta dentro il mondo affascinante dei dati, svelandone il ruolo cruciale nella nostra società. Con scrittura brillante e coinvolgente, l’autrice ricostruisce la storia recente dell’Italia da una prospettiva unica, restituendoci il ritratto di un Paese per molti aspetti diverso da quello che immaginavamo di conoscere: un Paese dove gli uomini si dilettano nel ricamo e le donne preferiscono l’enigmistica, ma anche dove più di sei milioni di italiane hanno subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Percentuali alla mano, mostra come la statistica non sia affatto una fredda disciplina, ma una bussola per orientarsi nel presente, un’arma per tutelare i diritti dei più deboli, il pilastro di una democrazia da difendere contro chi utilizza fake numbers per piegare la verità ai propri interessi. Questo libro è il racconto, visto dall’interno, di una delle più autorevoli istituzioni del Paese, l’istat; è la testimonianza di una vita dedicata a dare voce alla realtà che si scopre con i dati; è un invito a superare le diffidenze e comprendere che dietro ogni numero c’è una storia che merita di essere conosciuta. Perché i numeri sono il riflesso di chi siamo e di chi possiamo diventare.
La guerra contro il passato. Cancel culture e memoria storica
Frank Furedi
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2025
pagine: 420
È in corso una guerra contro il passato: statue abbattute, parole bandite, libri e opere d'arte messi all'indice, programmi scolastici “decolonizzati”. Sotto i vessilli della cancel culture e del politicamente corretto, è in atto una crociata culturale e morale che punta a riscrivere la memoria storica dell'Occidente. Persino le sue conquiste più alte – dalla filosofia greca all'Illuminismo, fino alle scoperte scientifiche della modernità – vengono oggi accusate di complicità con lo sfruttamento e l'oppressione. Ridurre la storia occidentale a un elenco di colpe è ormai diventato un riflesso diffuso nel dibattito pubblico e accademico. In questo saggio, il sociologo Frank Furedi – tra i più lucidi analisti delle dinamiche culturali contemporanee – prende posizione contro la sistematica delegittimazione ideologica del passato, dei suoi simboli e dei suoi valori. E ne denuncia con forza i rischi: per la libertà intellettuale, per l'identità collettiva, per il futuro stesso della nostra società. «L'intero retaggio storico della civiltà occidentale è stato trasformato in un campo di battaglia», scrive Furedi, «la posta in gioco in questo conflitto non potrebbe essere più alta. Perché quando si contamina il passato diventa quasi impossibile dare un senso alla vita delle persone nel presente». Come nota Andrea Zhok nella prefazione, «la forma che prende tipicamente questo intento di giustizia postuma è quella di una correzione del passato nel passato, non delle conseguenze materiali presenti. L'operazione non tocca mai proprietà e capitali [...] ma incide in maniera pesante quanto arbitraria sulle forme di vita presenti». Una società che perde il contatto con la propria storia smarrisce se stessa. E sprecare l'eredità del passato significa anche tradire ciò che di meglio l'umanità ha costruito. Sfidare questa deriva, avverte Furedi, è una delle battaglie intellettuali più importanti del nostro tempo. Prefazione di Andrea Zhok.
Macchine celibi. Meccanizzare l'umano o umanizzare il mondo?
Chiara Giaccardi, Mauro Magatti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 180
Siamo nell'epoca delle macchine celibi, dove l'essere umano viene modellato da ciò che lui stesso ha costruito. La via d'uscita sta nel recuperare ciò che la modernità ha emarginato: il dialogo, il pensiero, lo spirito. Perché la felicità non è celibe (e nemmeno la libertà). Cosa resta oggi della modernità definita «liquida» da Zygmunt Bauman? Il modello di sviluppo che ha dominato il passaggio di secolo è ormai tramontato. Come tenere insieme, allora, una società sempre più grande e frammentata, che si sbarazza dell'ordine morale tradizionale in nome della libertà personale? Il digitale, che si propone come antidoto alle spinte disgregatrici della nostra epoca, è allo stesso tempo un potente catalizzatore di nuovi problemi. Il risultato è paradossale: massima efficienza e massimo caos comunicativo coesistono. E mentre le macchine intelligenti diventano sempre più simili all'uomo, l'uomo rischia di regredire a «macchina celibe»: un Io isolato, performante, privo di legami e incapace di riconoscere l'altro. Questo libro ci richiama all'urgenza di un pensiero nuovo, a partire dalla riscoperta di una «politica dello spirito» capace di restituire senso, legami e futuro alle nostre società. Siamo a un bivio: sta a noi scegliere la direzione.
Immagini e simboli
Mircea Eliade
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 192
Scrive Eliade: «Oggi si sta comprendendo una cosa di cui il xix secolo non poteva avere nemmeno un presentimento, ovvero che il simbolo, il mito, l’immagine appartengono alla sostanza della vita spirituale, che è possibile mascherarli, mutilarli, degradarli, ma che non li si estirperà mai... Le immagini, i simboli, i miti, non sono creazioni irresponsabili della psiche; essi rispondono a una necessità e adempiono una funzione importante: mettere a nudo le modalità più segrete dell’essere». «Ne consegue che il loro studio ci permette di conoscere meglio l’uomo, l’“uomo tout court”, quello che non è ancora sceso a patti con le condizioni della storia. Ogni essere storico porta con sé una grande parte dell’umanità prima della Storia...». Con "Immagini e simboli", scrive Georges Dumézil nella Prefazione, siamo di fronte ad un testo che anche il grande pubblico dovrebbe conoscere, in quanto si tratta di «una delle ricerche più originali del nostro tempo, che ci ricorda a ogni istante che il suo autore è stato, e rimane, innanzitutto uno scrittore e un poeta».
Reinventare l'amore
Mona Chollet
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 296
Si può essere femminista e vivere in una coppia eterosessuale? Ci hanno insegnato per secoli a inseguire un amore assoluto, a cercare «l’altra metà» per raggiungere la completezza esistenziale, a scegliere tra la piena espressione di sé e la felicità romantica: "Reinventare l’amore" ci invita invece a liberarci delle maschere con cui il potere patriarcale ha ingabbiato questo sentimento per riappropriarci davvero, tutte e tutti, del nostro desiderio. C’è una questione, portata alla luce dal femminismo contemporaneo, che è ormai impossibile da ignorare: è raggiungibile l'emancipazione all'interno della coppia uomo-donna? Mona Chollet indaga questo tema nel profondo a partire dalle riflessioni di grandi scrittrici femministe del passato e del presente, da Simone de Beauvoir a bell hooks, da Nancy Friday a Liv Strömquist. Nel corso della sua trattazione, Chollet analizza modelli che identificano la donna in quanto fragile, devota ed eternamente disponibile, prendendo in esame prodotti culturali quali la serie "Normal People" o film come "L’amore sbagliato" e "Inception": il suo è un tentativo di «salvare» l’amore dal controllo patriarcale dando vita a un nuovo patto relazionale basato su una reale parità, una vera libertà e un autentico rispetto reciproco. In queste pagine non c’è la volontà di cancellare la passione o di arrendersi all’impossibilità di superare l’oppressione sociale sulle dinamiche di genere. Al contrario, "Reinventare l’amore" vuole restituire alla dimensione sentimentale la complessità che merita, per farne il motore di relazioni più sane, eque e appaganti. Bisogna cambiare l’amore perché l’amore possa tornare, ancora una volta, a cambiare le nostre vite.
Sudore. Una storia dell'esercizio fisico
Bill Hayes
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 316
Cosa ci spinge, più volte a settimana, a correre su tappeti semoventi di gomma fino a perdere il fiato? Perché ci tuffiamo in acque ghiacciate, scaliamo montagne, pedaliamo in salita? Da dove nasce la nostra esigenza di muoverci, esercitarci, faticare? In "Sudore", Bill Hayes parte da queste domande per comporre una storia dell’esercizio fisico e del rapporto tra l’essere umano e il suo corpo. Questo libro ci conduce in un cammino lungo ma entusiasmante, che prende le mosse oltre duemila anni fa dalla Grecia omerica e dal significato che l’attività fisica aveva per gli antichi, passa poi per i trattati rinascimentali sull’allenamento e per le esibizioni itineranti ottocentesche con i primi bodybuilder, e giunge infine alle videocassette con i «workout» degli anni ottanta, alla nascita delle palestre moderne e al boom del fitness in cui ci troviamo oggi. Muovendosi dall’esame di archivi polverosi a un allenamento di boxe, dalla consultazione di volumi rari pubblicati secoli fa a una nuotata in piscina, e attraversando luoghi in cui nei millenni gli uomini hanno versato il loro sudore, dai prati di Olimpia ai parchi di New York, Bill Hayes dà vita a un’originale indagine letteraria in cui l’archeologia del gesto atletico si mescola all’autobiografia della propria relazione con lo sport. Queste pagine ci rivelano come allenarsi sia un atto di continuità culturale: un filo teso nei secoli che collega le esigenze di sopravvivenza, il desiderio di competizione e gloria e la cura del corpo, fino a essere la risposta odierna alla sedentarietà cronica di cui soffriamo. "Sudore" è un inno al movimento come arte e filosofia; perché se è vero che non viviamo solo per nuotare, saltare, correre, calciare, lanciare è pur vero che è quando lo facciamo che ci scopriamo più vivi.
Lo stretto indispensabile. Storie e geografie di un tratto di mare limitato
Franco La Cecla, Piero Zanini
Libro: Libro in brossura
editore: Touring
anno edizione: 2025
pagine: 324
Gli stretti di mare sono una forma del pensiero: obbligano a misurarsi col limite, l’attrito, la necessità di mediazione. Crocevia di scontri e timori, sono dispositivi geografici attraversati da forze contrapposte, e non c’è potere che non abbia provato a controllarli, domarli, militarizzarli. Eppure in essi si cela anche la speranza dell’incontro e del ricongiungimento, dell’ibridazione, del racconto condiviso. Tra i migranti di Gibilterra e le navi mercantili di Suez, nello stretto di Messina come in quello di Bering, le correnti rimescolano le leggi della storia e dell’economia, traghettando di sponda in sponda paure, passioni e desideri. Compiere l’attraversamento significa confrontarsi con un intreccio di rotte, memorie e visioni reali o immaginarie che risuonano nella letteratura di ogni epoca: dal travagliato transito di Ulisse tra Scilla e Cariddi alla Istanbul di Pamuk, passando per le pagine di scrittori-navigatori come Stevenson e Conrad. Gli stretti continuano a porre domande più che offrire risposte. Nei loro passaggi obbligati si riflette la geografia instabile del nostro tempo, che Franco La Cecla e Piero Zanini percorrono seguendo le tracce di infinite suggestioni, tensioni, rotture e possibili connessioni.
Tecnologia e società
Luciano Gallino
Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2025
pagine: 104
La tecnologia è un elemento fondamentale dell’evoluzione umana, non solo sotto l’aspetto sociale e culturale, ma anche biologico. Fin dai tempi dell’Encyclopédie, essa è stata intesa come il perfezionamento razionale delle arti attraverso lo studio scientifico. Luciano Gallino ha analizzato i legami tra tecnologia e società, smascherando pregiudizi e paure infondate, pur riconoscendo che le nuove tecnologie, concentrate nelle mani di pochi, pongono sfide inedite. Egli sottolinea che non basta più considerarle semplici strumenti creati dall’uomo: il loro impatto richiede una riflessione più profonda.