Diari e lettere
Lettere di Natale alla madre. 1900-1925
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2022
pagine: 128
"Questo è il Natale, avvertire dentro di sé, una volta all'anno, questa aspettativa, questo fermo diritto che niente può deludere. Sentire che in fondo i nostri più grandi desideri, se solo apriamo a loro il nostro cuore, non possono non essere esauditi. Questi sono, carissima mamma, i miei pensieri di Natale per te...". (Rainer Maria Rilke)
Il laboratorio di sé. Corrispondenza. Volume Vol. 1
Stendhal
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2016
pagine: XLII-673
Dall’adolescente che invia le sue lettere a Grenoble come tante dichiarazioni di guerra contro il padre, fino al console disilluso di Civitavecchia che gioca un’ultima partita d’esprit, passando per l’intellettuale dell’anno X che redige il suo breviario di Ideologo in erba, o ancora per l’amante respinto da Métilde che mormora le sue malinconiche monodie, lunga è la lista di questa opera plurale che è la Corrispondenza di Stendhal. Questa maieutica epistolare è soprattutto attiva negli anni giovanili, ma è attraverso lo scambio epistolare che Beyle si apre la via che lo condurrà fino a Stendhal.
Il laboratorio di sé. Corrispondenza. Volume Vol. 2
Stendhal
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2016
pagine: 827
Dall’adolescente che invia le sue lettere a Grenoble come tante dichiarazioni di guerra contro il padre, fino al console disilluso di Civitavecchia che gioca un’ultima partita d’esprit, passando per l’intellettuale dell’anno X che redige il suo breviario di Ideologo in erba, o ancora per l’amante respinto da Métilde che mormora le sue malinconiche monodie, lunga è la lista di questa opera plurale che è la Corrispondenza di Stendhal. Questa maieutica epistolare è soprattutto attiva negli anni giovanili, ma è attraverso lo scambio epistolare che Beyle si apre la via che lo condurrà fino a Stendhal.
Diari. Versione integrale
Vaslav Nijinsky
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 209
Il nome di Nijinsky evoca tutta la leggenda dei Balletti Russi, quella apparizione bruciante e fugace che avrebbe segnato una svolta nel gusto e l'irruzione del moderno nell'arte della danza. Ma Nijinsky fu anche un singolare destino, che ci parla soprattutto dalle pagine di un libro: i suoi travagliati "Diari". Quando Diaghilev lo lanciò, nel 1909, Nijinsky era un giovane allievo della scuola di danza di Pietroburgo. In breve tempo sarebbe diventato uno degli esseri più osannati e idolatrati d'Europa. Ma l'equilibrio del ballerino era fragile: su di lui incombeva la follia, che lo avrebbe presto travolto. E proprio sulla soglia della follia Nijinsky scrisse, nei primi mesi del 1919, questo febbrile diario.
Pozzi-Rilke. Carteggio 1924-1925
Rainer Maria Rilke, Catherine Pozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Transeuropa
anno edizione: 2025
pagine: 94
Non si incontrarono mai. Forse. Ma si scrissero per toccarsi con le parole. Catherine Pozzi e Rainer Maria Rilke, messi in contatto da Paul Valéry, intrecciarono tra il 1924 e il 1925 una corrispondenza folgorante, rara, necessaria. Ventitré lettere, mai tradotte prima in italiano, che Giorgio Anelli restituisce con cura poetica, affiancandole alle liriche della stessa Pozzi.
Cara Rosina. Diario della prigionia 10 settembre 1943-24 gennaio 1945
Alberto Pepe
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 440
Cara Rosina è il diario epistolare che l’ufficiale Alberto Pepe scrisse durante la sua prigionia nei campi nazisti. Dopo l’8 settembre Pepe rifiutò di aderire alla RSI e scelse di non collaborare con i nazisti. Catturato, subì una lunga e durissima detenzione in diversi lager in Germania e Polonia, fino alla morte nel campo di Unterlüss il 4 aprile '45, pochi giorni prima della liberazione. Il diario, scritto in forma di lettere idealmente rivolte alle donne della sua vita, è una toccante testimonianza personale e storica. Riferisce la sofferenza quotidiana, la fame, il freddo, la brutalità dei carcerieri, ma anche la forza dell’amore familiare e il rifiuto di tradire i propri ideali. Attraverso la voce di Pepe emerge il dramma collettivo dei circa 650.000 militari italiani internati, molti dei quali come lui scelsero la loro dignità piuttosto che piegarsi alle nuove pretese nazi-fasciste. Gli stenti, le vessazioni e gli abusi e l’atto estremo di coraggio che Pepe compì offrendo la propria vita al posto dei compagni destinati alla fucilazione lo collocano tra i protagonisti silenziosi di una “resistenza senz’armi”, riconosciuta solo tardivamente dalla storiografia ufficiale.
Flâneur a Parigi
Giovanni Stella
Libro: Libro in brossura
editore: Genesi Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 248
Chi è questo Flâneur? Giovanni Stella è un amico di pelle di Giorgio Bárberi Squarotti, detto il Professore, critico letterario di punta, poeta tra i massimi del ventesimo secolo, probabilmente il più grande di tutti, uomo di fede religiosa, in una sua poesia descrive Dio impegnato in una partita a tennis, ha in mente Jorge Luis Borges, ma ha anche in mente Ungaretti, così pubblicherà un libro che è un ponte intitolato Finzione e dolore. I due amici – il Flâneur e il Professore – si scrivono lettere in continuazione, ma si danno compuntamente del “Lei”, essendo uno piemontese e l’altro siciliano, per cui per loro la forma viene prima della sostanza.
Da qualche parte, nella foresta. Lettere 1897-1939
L. Milosz O.V. De
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 248
Una delle porte di accesso privilegiate a un autore è l'epistolario. A maggior ragione nel caso di un personaggio come Oskar Vladislas de Lubicz Milosz (1877-1939) che dalle terre slave arrivò in Francia e per vari decenni fu rappresentante culturale della Lituania a Parigi. Il poeta Joë Bousquet lo definisce negli anni Trenta «il più grande spirito di questo tempo». Gli oscuri passaggi dei suoi scritti mistico-metafisici e le sue etimologie che gettano sguardi sul messianismo; la sua poesia visionaria e romantica; l'opera diplomatica per la neonata Lituania dopo la Grande Guerra; e i suoi amori: tutto sembra dipanarsi in un lungo e appassionato racconto. Presentando l'antologia "Sinfonia di Novembre", Milan Kundera confessò di non aver mai trovato prima di Milosz «l'archetipo di una forma della nostalgia che si esprime, grammaticalmente, non attraverso il passato ma attraverso il futuro. Futuro grammaticale della nostalgia». Milosz era stato, per Kundera, uno degli autori letti da adolescente accanto a Rimbaud, Nerval, Apollinaire o Desnos. La poesia, per Milosz, fu come il "cuore messo a nudo" di Baudelaire. Il "re solitario", lo definisce Christophe Langlois presentandone le "Œuvres" pubblicate nel 2024 da Gallimard. E quel cognome: Milosz, così vicino, pur senza la grafia polacca, a quello del cugino Czesław, Nobel per la Letteratura, che non manca di riconoscerne la «prosa cartesiana disseminata di trappole poetiche»... slave. E non solo, vista la sua padronanza poliglotta. Quello strano profumo che promana dal suo tardo romanticismo supera le barriere degli ismi poetico letterari, per acquietarsi nella cura degli esseri che gli sono più vicini, nei boschi di Fontainebleau, quegli uccellini dietro il cui volo inquieto troverà la morte. Una storia personale e letteraria fatta di stili e modelli narrativi mescolati al suo essere sempre fuori posto, in esilio da una patria che troverà, forse, ai margini del bosco.
Diario. Abissi e altezze del mio cuore
Darya Dugina
Libro
editore: AGA Editrice (Cusano Milanino)
anno edizione: 2025
pagine: 544
Questo è il “Diario” di Darya Dugina, figlia dei filosofi Aleksandr Dugin e Natalia Melentyeva. Anch’essa filosofa fu assassinata il 20 agosto 2022 in un attentato portato a termine da terroristi ucraini con la complicità dei servizi segreti occidentali. Nel suo “Diario”, le “date” si dissolvono gradualmente, si sciolgono come neve al sole quanto più ci si avvicina a quel fuoco interiore che Darya stessa descrive come “la brace che non lascerò spegnere”.
Senza permesso
Paolo Merlini
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2025
pagine: 232
Lettere agli amici scomparsi.
Lettere «inutili». Lettere e carteggi. Volume Vol. 1
Luciano Bianciardi
Libro: Libro in brossura
editore: ExCogita
anno edizione: 2025
pagine: 288
Un Bianciardi estremamente privato, quello delle lettere rimaste fino a oggi inedite e delle quali si inizia qui la pubblicazione in tre volumi, corredati dall'accurato commento di Arnaldo Bruni. In questa prima parte, la corrispondenza con i familiari: servizio militare, primi impieghi, quotidianità minuta e molte informazioni -anche inedite- sul lavoro editoriale e di scrittura. Come emergerà ancora di più nei volumi successivi -ad amici, editori, traduttrici ecc.-, si delineano in queste lettere la cifra e i caratteri distintivi dello scrittore: l'ironia, lo sguardo disincantato sulla realtà, il gusto per i giochi di parole e l'inconfondibile capacità profetica.