Poesia
Primavera
Francesca Pachetti
Libro: Libro in brossura
editore: AnimaMundi Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 120
Il volume Primavera porta con sé la domanda: che giardino sarai? Questa nuova stagione, guardata, sentita e ascoltata da Francesca Pachetti segue la via dell’uscita, della schiusa, della rivenuta al mondo. Ci ritroviamo in mano i semi che abbiamo custodito durante il passaggio dell’Inverno: cosa sarà di loro? Sono domande quelle che accompagnano la scrittura di Primavera, si tratta delle incertezze e dei tremolii che caratterizzano le novità mentre si fanno spazio sopra, sotto e intorno a noi.
Le dissonanze
Edith Bruck
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 80
C'è, nelle poesie di Edith Bruck, una lucida presa d'atto che molta vita è trascorsa. C'è un tempo presente attraversato da ricordi, malinconie. Ma c'è anche un tempo inquieto, senza pace e quotidianamente invaso dal passato di chi è sopravvissuto al momento più buio della storia del Novecento. Ed è sorprendente constatare come la lingua che racconta l'oggi è la stessa che racconta il passato. L'autrice non muta né lessico né registro, quando ricorda Auschwitz. Ma va avanti e indietro nella storia della propria vita con un inconfondibile sermo humilis. Si scava così, tra orrore e rappresentazione verbale, una sorta di iato, una «dissonanza», che mostra come solo una versificazione distante da fascinazioni retoriche è abilitata a parlare, con verità, di quell'orrore. Solo una lingua viva verbalizza un dolore vivo, insomma. Il sottofondo verbale sottile, costante e fondato su toni bassi e naturali, riconnette in modo implacabile l'adesso con l'allora. E dice come quel male è nella storia e tra noi, e gira da millenni e può riesplodere nel vivere di tutti i giorni. E va raccontato, riferito come qualcosa che è avvenuto e può avvenire qui e ora, tra di noi. Con le stesse parole che usiamo qui e ora e tra di noi. «Liberaci dall'estetica e così sia», recita un verso di Giovanni Raboni. Che, forse, è il commento più adatto a queste pagine.
Obbedisco all'amore. Poesie scelte
Giacomo Casanova
Libro: Libro in brossura
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2025
pagine: 220
Come si sa, Piero Chiara, tra i grandi narratori italiani del Novecento, fu "casanovista per amore della ricerca e per simpatia verso quell'altezzoso e qualche volta difficile personaggio che fu il Casanova". Riteneva il fantomatico viveur veneziano, autentico alchimista del verbo, "uno straordinario narratore, il più importante del Settecento europeo", capace di dotare di sfrenato estro i suoi scritti. Dagli anni Sessanta, Chiara mirò a raccogliere le poesie del sommo seduttore, che costituivano l'altra parte – remota, esoterica, dionisiaca – della sua avventurosa autobiografi a. Le poesie in italiano, in veneziano e in francese, per lo più occasionali, brulicano d'ingegno, dardeggiano di baci, sono, in effetti, il sigillo di una poetica della gioia, esprimono il gusto del vivere incomparabile. È il libro perfetto per chi vuole lasciarsi conquistare dal Casanova poeta, che seduce con la ricchezza della lingua e con la sua personalità, sorprendente e di grande attualità.
Delle parole io so la forza
Vladimir Majakovskij
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 208
Tra le molte voci che la cultura russa ha donato al mondo, quella di Vladimir Majakovskij ha un’intensità bruciante ed estrema, come una cometa: grandi speranze politiche e drammatiche delusioni, sentimenti travolgenti che portano gioia e poi precipitano in frustrazione, amori negati ma sublimati nell’invenzione poetica. Fondatore del futurismo russo e poeta per eccellenza della Rivoluzione d’ottobre, visse una vita breve, irrequieta e piena di contrasti, fino all’estremo gesto del suicidio. Tra liriche d’amore e inni alla rivoluzione, Majakovskij porta all’interno dell’arte della parola la carica dirompente di una visione nuova o rinnovata della realtà, dei sentimenti, dell’idea stessa di poesia e di scrittura. E lo fa con un verso che rinuncia al metro e si affida al solo martellare degli accenti, con immagini scandite per flash e l’uso di un tempo sempre presente, per restituire così la lingua alla massa dei parlanti, all’uomo comune, il protagonista dell’epoca moderna. In questa nuova selezione di poesie, curata da Guido Carpi, rivivono le avanguardie, i sentimenti pubblici e privati, e l’ardore politico che hanno segnato l’inizio del Novecento, mostrando l’anima complessa di uno dei maggiori poeti della Russia post-rivoluzionaria.
Milk and honey. Ediz. speciale per il 10° anniversario
Rupi Kaur
Libro: Libro rilegato
editore: TRE60
anno edizione: 2025
pagine: 320
Questo volume rende omaggio allo straordinario viaggio cominciato nel 2014 da Rupi Kaur conmilk & honey, in un'edizione speciale che raccoglie: una sezione di poesie inedite; un'Introduzione concepita appositamente per questa edizione; fotografie del “dietro le quinte” mai pubblicate; pagine del diario personale di Rupi; riflessioni scritte a mano da Rupi e voci note del panorama culturale contemporaneo. Un'edizione preziosa che celebra il decimo anniversario del libro di poesie più letto del XXI secolo.
La materia del contendere
Giancarlo Pontiggia
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 112
Nel nuovo libro di Giancarlo Pontiggia, autore ormai centrale nella poesia dei nostri anni, tutto concorre a trasformare ogni pensiero in un'immagine. Alcune hanno natura di archetipo e si rifanno ai quattro elementi fondamentali di cui parlavano i primi filosofi: acqua, aria, terra, fuoco. Immagini ambivalenti, in ogni caso, com'è forse inevitabile che sia. E l'uomo stesso, nella sua lunga vicenda storica, è qui sentito e visto come un fossile. Ma l'indagine sull'uomo e sulla vita – in questo libro in cui si contende su ciò che è bene e ciò che è male, e nel quale si esplora la verità che si nasconde nelle cose – si alimenta di prospettive sempre diverse: nella poesia Dal Pleistocene c'è qualcuno che intravede il futuro e non sa se debba inorgoglirsene o preoccuparsi; dalle grotte di Lascaux salgono gemiti di ombre; il tempo, nella poesia Tutto è pieno di dèi, di vita che pullula, è un «sovrano senza regno / che getta la sua moneta a ogni bivio»; Il mondo nuovo offre una rappresentazione infera del nostro sentire contemporaneo: un mondo dove tutto sembra regolato meccanicamente per escludere ogni speranza; Ultimi pensieri di Marco coglie l'imperatore-filosofo nel momento in cui assiste, prossimo alla morte, allo sgretolarsi di ogni filosofia. Eppure, tutto il libro appare popolato di figure tutelari, forse salvifiche, e una brocca che cade in frantumi può ricomporsi come per miracolo. Poeta inquieto e sempre aperto a nuove soluzioni espressive, Pontiggia ci consegna con La materia del contendere un libro altamente meditativo, sospeso fra necessità e utopia, realtà e visione, intelligere e sentire.
L'isola tra le selve
Umberto Piersanti
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2025
pagine: 240
"L’isola tra le selve" è una serie di vicende, situazioni e percorsi che si snodano dagli anni Quaranta fino ai nostri giorni. Nel corso del tempo il vissuto personale del poeta si incontra con le grandi vicende della storia e con i profondi rivolgimenti della società. Il mondo contadino che termina con l’infanzia dell’autore, la guerra, il ’68 entrano in questi versi non in una prospettiva di tipo culturale e, magari, ideologico, ma come forme brucianti dell’esperienza. Alcuni temi percorrono tutto l’arco di questa antologia. Il tempo differente, tempo dell’amore e della contemplazione lontano da un quotidiano spesso banale e ripetitivo. I luoghi persi, quelli delle radure appartate dei boschi o presenti nella memoria di un’infanzia antica e mitica. Jacopo, il figlio afflitto da una grave forma di autismo, che obbliga il padre a un duro e costante confronto con il reale. Nella durezza, talora quasi insopportabile, dell’esistenza, resta costante un amore totale per la natura e un desiderio di vita intenso e struggente. Prefazione di Massimo Raffaeli.
Le più belle poesie di Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2025
pagine: 96
Charles Baudelaire, “il più grande esempio di poesia moderna in qualsiasi lingua” (T. S. Eliot), poeta maestosamente originale e incessantemente tradotto, ha fuso l’eredità del passato con il nuovo che avanzava in tutte le arti alla metà dell’Ottocento. Dotato di una solida cultura classica e di un indomabile spirito bohémien, Baudelaire ha decifrato l’analogia universale tra mondo visibile e mondo invisibile, ha dato voce alla poesia che prende coscienza di sé, ha cantato ogni aspetto della vita e i paesaggi urbani nel loro fascino e nella loro miseria. L’esistenza, nella sua complessità, è la protagonista di versi in cui il sublime è accanto all’orrido e al grottesco, l’alto al basso, il paradiso, non solo artificiale, all’inferno. La voce di Baudelaire è quella di un uomo immerso in una grande e convulsa città moderna – Parigi –, infaticabile flâneur in perenne esilio sulla terra, poeta-albatro elegante in volo e sgraziato e infelice tra gli uomini, che pure sono suoi simili. È la voce del possibile che non si realizza, lo sguardo di una passante colmo di promesse di vita e d’amore che in un attimo scompare nella notte, irrimediabilmente. Ma i veri viaggiatori partono per partire: cuori leggeri, come palloni in alto vanno, il loro corso mai vorrebbero smarrire, dicono sempre “andiamo!”, ed il perché non sanno.
Il conforto dell'ombra
Giancarlo Consonni
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 128
Si passeggia in città e il profumo delle robinie in fiore fa tornare in vita il mondo dell'infanzia e della giovinezza. Grazie a questa «madeleine de Proust», Giancarlo Consonni rievoca per illuminazioni gli anni della sua infanzia e adolescenza. Sono schegge di vita rurale nell'Italia in rapida trasformazione nel dopoguerra: i giochi e le fantasie infantili, le processioni religiose, gli animali da accudire, le serate passate a spannocchiare, e poi le venticinque lire da spendere in figurine e calciobalilla, i bagni nell'Adda, le prime letture, "Lascia o raddoppia?" all'osteria... e infine «venne l'asfalto / praticissimo demone / della dimenticanza». Sul filo della memoria, un tempo che non è più rinasce intatto in versi luminosi e sapienti; per rifiorire persino nei «luoghi e non luoghi» della Milano di oggi, coi suoi sarcofagi d'uffici, ma dove «i platani ancora assonnati / spandono semi» perché è primavera.
Inverno
Francesca Pachetti
Libro: Libro in brossura
editore: AnimaMundi Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 104
Inverno è il secondo volumetto che ritma la “Quadrilogia delle Stagioni” curata da Francesca Pachetti che oltre alla scrittura coltiva, e vende, verdure tanto da esserle valso il nome de “La Raccontadina”. Nel libro, che racconta nella forma della prosa poetica l’Inverno, si segue la strada del buio, dell’assenza, del restare sulle ossa: nudità che riporta a una sempre vergine verità e vitalità. Il fondo è l’appoggio dei piedi che spingono verso la luce, come il buio del sotto terra è la base sicura del seme per allungarsi al cielo. Direzioni naturali di qualsiasi nascita e rinascita: dal basso verso l’alto, dalla terra al cielo: mai viceversa.
Inabissarsi
Aldo Nove
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 224
“Inabissarsi” è il racconto di una discesa verso le profondità più intime dell’esistenza; un viaggio attraverso la memoria, l’arte e la riflessione che trasforma il respiro umano in un atto universale e necessario. Aldo Nove intreccia il proprio cammino con i grandi del mondo della poesia contemporanea come Milo De Angelis, Nicola Crocetti e Nanni Balestrini, in un confronto costante tra il presente e l’eco dei maestri. Nove esplora spazi interiori e simbolici, facendosi testimone di una ricerca poetica che è al tempo stesso personale e collettiva. Dal sogno di una barca che affonda alla visione di un palombaro che sfida il nulla, fino all’incontro con figure poetiche perdute, Inabissarsi si costruisce come un lungo, potente respiro. La narrazione accoglie il lettore in un percorso dove ogni esperienza – il dolore, la scoperta della poesia e il confronto con l’ignoto – si rivela un atto di inspirazione ed espirazione, metafora dell’eterno fluire tra presenza e assenza. Attraverso una lingua evocativa e visionaria, Aldo Nove si colloca nel solco della tradizione poetica italiana, ereditando l’intensità di un dialogo con il passato e il coraggio di un continuo rinnovamento. Questo libro ci invita a respirare profondamente, a immergerci nell’abisso per ritrovare la bellezza e il senso di ciò che ci rende umani.
Poesie dell'inizio 1967-1973
Milo De Angelis
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 128
Possiamo felicemente confrontarci con la nascita di un poeta, in queste pagine che documentano i primissimi passi di una figura chiave della nostra poesia di oggi. Scritti tra il 1967 e il 1973, sono qui raccolti cinquantuno testi di un Milo De Angelis giovanissimo ma già ben riconoscibile in alcuni tratti della sua inconfondibile fisionomia espressiva. Tra la concretezza del quotidiano, e dunque dei luoghi e delle varie figure umane che vi appaiono, si insinua persistente il senso del dolore, «in uno scenario tormentato di attesa e di rischio», come scrive Luigi Tassoni. Agisce, verso dopo verso, quella acuta tensione verticale tipica di De Angelis evidente qui in ogni dettaglio. Una tensione dunque già vocazionalmente attiva fin dalle origini della sua scrittura, sempre mossa dai sussulti di inquiete vibrazioni interne. Ci troviamo poi di fronte anche a innumerevoli sprazzi narrativi, condotti attraverso la sensibilissima attenzione a frammenti colti tra realtà e visionarietà, e dunque a «privatissime storie» in cui si manifesta, spesso magari nell'apparire del gesto atletico o in un affiorare della sessualità, una «voglia tremenda di esserci», ma accanto a persistenti presagi di morte, nell'impulso che conduce il giovane poeta a «trasformare ogni istante in coscienza...». I percorsi di queste pagine sono in genere vissuti all'interno di una dimensione esistenziale in cui già si manifestano elementi che caratterizzeranno le successive opere maggiori, in poesie che «tengono aperta la ferita dell'origine», come scrive Angelo Lumelli, l'amichevole custode di queste carte. Straordinaria, sorprendente, è quella risorsa, tipica di De Angelis, fin da giovanissimo, di passare dall'orizzontalità della comune esperienza alla verticalità più vertiginosa, ma spesso con il conforto, per il lettore, anche di efficaci, fluide aperture discorsive, nell'osservazione dei «movimenti sicuri di sagome terrestri / nate e vissute in armonia con la terra». L'imprevisto capitolo aurorale dell'opera di un protagonista della nostra scena letteraria ci aiuta a penetrare ulteriormente nei molteplici rivoli emozionanti della sua vicenda umana e poetica.