Libri di Fabio Isman
Indagini e segreti sulle tracce dell'arte. Vicende e imprese dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale
Fabio Isman
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2025
pagine: 248
Hanno il compito di difendere la bellezza, l’arte, la cultura – forse la maggiore risorsa del nostro paese – in uno scenario in cui furti d’arte e scavi clandestini alimentano un mercato illecito, gestito dalla malavita e dalle mafie internazionali, inferiore per dimensioni soltanto a quello delle armi, della droga e dei falsi. I carabinieri del comando per la Tutela del patrimonio culturale (TPC) hanno fatto scuola nel mondo. Dal 1969 recuperano circa la metà del maltolto al nostro patrimonio, favoriscono il ritorno dall’estero di capolavori incautamente esposti nei grandi musei, si avvalgono della banca-dati sulle opere da ricercare più fornita al mondo e, per primi, hanno costituito i “Caschi blu della cultura” voluti dall’Onu per intervenire in situazioni di emergenza nelle aree più sensibili del pianeta. Le indagini, i grandi ritrovamenti, la realtà di questo reparto eccezionale sono al centro di un singolare volume d’arte, molto illustrato e dalla lettura appassionante. Il testo, brillante e incisivo, è integrato da rubriche di approfondimento, da un confronto a più voci e da schede storico-artistiche dedicate a capolavori felicemente recuperati o ancora nel mirino.
Andare per l'Italia razionalista
Fabio Isman
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 160
Molte nostre città vantano qualche edificio razionalista, riconoscibile per le forme «pure» e l'uso di cemento armato e vetro. Il razionalismo, durato solo dal 1925 al 1940 e ispirato dalle esperienze del Bauhaus, di Mies van der Rohe, Gropius e Le Corbusier, opera una propria originale rivoluzione estetica: fa scaturire la forma del costruito dalla sua funzione e abolisce ogni decorazione. Il nuovo stile «littorio» e il regime fascista, con le sue grandi opere pubbliche, ne oscurerà le novità e la memoria. L'itinerario muove dalle «piccole capitali» dove il movimento esordisce (Milano, Como, Roma), per raccontare piccoli gioielli anche di provincia, come Tresigallo, Sabaudia, Ivrea, Torviscosa, Cosenza e molti altri poco conosciuti che vanno riscoperti.
La Roma che non sai. Viaggio nei segreti della Città eterna
Fabio Isman
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 200
Sette piccoli capolavori da non mancare Sette luoghi da non perdere Sette personaggi dimenticati Sette date da tenere in memoria Sette perdite dolorose che hanno amputato la capitale d'Italia. «Roma, non basta una vita», come si sa, ma proprio per questo offre ancora l'ebbrezza di scovare curiosità sconosciute. Per uscire dagli itinerari consueti e provare il gusto della scoperta, il piacere dell'insolito o dell'ignoto, l'autore ci svela tanti piccoli e reconditi angoli della città: percorsi inediti per passeggiate curiose che ci possiamo regalare in qualche giornata romana. Dall'ultima e mirabile fontana di Gian Lorenzo Bernini, ignorata da tutti, al chiusino stradale sull'Aventino, dove ci si può calare nell'abitazione privata dell'imperatore Traiano, ancora totalmente affrescata; da una chiesa di Borromini, rimasta incompiuta, che custodisce una copia della Sindone e ora è un albergo di lusso ai piedi del Gianicolo, al Grand hotel di via Veneto dove nella sala da ballo fanno capolino, dipinti in grandezza naturale, 78 personaggi del bel mondo degli anni Venti.
Andare per l'Italia degli intrighi
Fabio Isman
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 160
Si direbbe che la storia italiana dal 1969 al 2010 e oltre abbia fatto propri i tratti della fiction e del thriller. Il 12 dicembre 1969, con l'esplosione della bomba alla Banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana a Milano, si fa largo il sentire diffuso che forze occulte, magari anche straniere, abbiano dato il via alla «strategia della tensione». Seguiranno 50 anni di diffidenze e sospetti verso la politica e le istituzioni, scanditi da una serie di eventi luttuosi e non solo che renderanno iconici molti luoghi della penisola: fra tutti, piazza della Loggia a Brescia, la stazione di Bologna, via Fani a Roma, la base di Gladio ad Alghero. Ripercorriamo allora la mappa topografica di quei tempi difficili, in cui azione politica e condotte opache si sono spesso confuse, in un intreccio ancora indistricato fra terrorismo, servizi segreti, P2, caso Sindona, Banco ambrosiano.
1938, l'Italia razzista. I documenti della persecuzione contro gli ebrei
Fabio Isman
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 275
La tragedia della Shoah rischia spesso di lasciare sullo sfondo le altre gravissime persecuzioni che hanno colpito gli ebrei italiani dal 1938 al 1945. Le leggi razziali, precedute da un subdolo censimento che era in realtà una vera e propria schedatura e anticipate da una violenta campagna antisemita, esclusero gli ebrei dalla scuola, dal mondo del lavoro, dalla vita civile. Dal 1938, oltre 400 provvedimenti di crescente gravità: alla fine, gli israeliti non potevano possedere mia casa, un'impresa, un lavoro, neppure degli oggetti. Una spoliazione sistematica e minuta, confische equivalenti a oltre 150 milioni di euro odierni. Gli archivi restituiscono le vicende di questa Grande razzia, e storie, spesso ignote, di vita e, purtroppo, anche di morte. Il nostro Paese le ha indagate soltanto dal 1998, costituendo una Commissione presieduta da Tina Anselmi. Ma troppo resta ancora sconosciuto. Le stesse restituzioni agli originari proprietari sono state tardive e soltanto assai parziali. Come gli indennizzi, e i riconoscimenti a chi è stato perseguitato. Con una capillare ricerca tra i dati e gli allegati al Rapporto Anselmi e in numerosi archivi, negli ottant'anni dalla più importante tra le leggi razziali che furono l'anticamera della Shoah, Fabio Isman racconta vicende spesso ancora ignorate o troppo poco esplorate, che ci restituiscono lo spaccato di un'Italia non sempre composta da «brava gente». Prefazione di Liliana Segre.
L'Italia dell'arte venduta. Collezioni disperse, capolavori fuggiti
Fabio Isman
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 280
Quadri, statue e sculture, libri e intere biblioteche, codici miniati, porcellane, mobili, manufatti pregiati: l'Italia ha sempre venduto la propria arte. Perché mutano i gusti, o perché i patrimoni vanno in rovina, e a chi per secoli ha commissionato o posseduto i capolavori spesso non resta che il blasone. È una storia che vale la pena di narrare, al di là delle catastrofi causate dai conflitti, sempre irrispettosi dell'arte, o dei criminali scavi archeologici che alimentano i lucrosi mercati internazionali. Questa grande fuga ha condotto infinite opere di valore fuori dal nostro paese: a poco vale consolarsi con il tantissimo che ci è rimasto, se non si riflette sul moltissimo che è sparito.
Andare per le città ideali
Fabio Isman
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 143
Non solo Palmanova, Aquileia, Pienza, Sabbioneta: l'Italia pullula di città ideali dalla struttura geometrica regolare, frutto di visioni laiche o di esoteriche cosmogonie. L'itinerario va dalla quadristellata Terra del Sole, voluta da Cosimo I de' Medici nel 1546 in Romagna, ad Acaya, in provincia di Lecce; da San Leucio, frazione di Caserta, alle città-operaie Crespi d'Adda e Solvay a Rosignano; dalle città "di fondazione" fascista, come Latina e Sabaudia nel Lazio, Arborea e Fertilia in Sardegna, al recente "sogno" della Scarzuola in provincia di Terni.
I predatori dell'arte perduta. Il saccheggio dell'archeologia in Italia
Fabio Isman
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 256
Milioni di reperti, spesso autentici tesori unici al mondo, scavati clandestinamente; centinaia di migliaia di siti archeologici della Penisola violati e devastati; decine di migliaia di "tombaroli", intermediari e grandi mercanti indagati e sotto processo: la Grande Razzia si è consumata in Italia a partire dagli anni settanta. A suon di milioni di dollari, oggetti importantissimi, che restano stupendi ma sono ormai privati del loro passato, sradicati dai propri contesti e diventati "muti", sono stati acquistati da una dozzina di grandi musei internazionali, americani ed europei, e dalle massime collezioni private del mondo, spesso le più misteriose. Solo una piccola parte è stata finora restituita. Sulla base di interviste e documenti giudiziari, viene ricostruito, come non era mai stato fatto, il massimo saccheggio d'arte e cultura che ha colpito un Paese occidentale nell'ultimo secolo. Alcune vicende, inedite, sono degne di un thriller o di un "giallo". E restano ancora fittissimi misteri.
Quando l'arte va a ruba. Furti e saccheggi, nel mondo e nei secoli
Fabio Isman
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 224
L'arte è sempre andata a ruba, nel senso più letterale del termine: in ogni tempo, e latitudine, qualcuno ha ben pensato di sottrarre opere d'arte al legittimo proprietario. In Italia, nel 2019, non è quasi trascorso giorno senza una ruberia: in dodici mesi sono stati denunciati 345 furti tra reperti archeologici, quadri, sculture, manoscritti, libri antichi, monete, icone, arredi, reliquie. Nell'"anno primo" del Covid-19, soltanto i "carabinieri dell'arte", speciale e benemerito reparto, hanno sequestrato quasi 46.000 reperti frutto di scavi clandestini. È un'incessante emorragia di cultura, contro cui non ci sono neppure una terapia intensiva o un vaccino nei quali riporre una speranza. Spesso, quando si ritrovano, i reperti rubati non sono più gli stessi di prima, sradicati, privi del loro contesto. Testimonianze diventate mute: enormi ricchezze ridotte a banali soprammobili. Ma la storia dei furti d'arte è anche un'incredibile serie di avventure, sorprese, misteri. In questo libro rivivono alcuni tra i più incredibili casi di tutti i tempi. Dai casi della Gioconda a Caravaggio, a Munch, a Vermeer e a Rembrandt, ovunque l'arte è stata rubata, da invasori nazisti o truppe napoleoniche, dalla mafia o da semplici ma letali tombaroli. Prefazione di Roberto Riccardi.
Roberto Ferri
Fabio Isman
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 144
Donne e uomini, corpi sinuosi e posture intriganti, angeli e demoni, purezza e impudicizia, lo spirito e la carne sono gli ingredienti dei dipinti di Roberto Ferri. Tarantino di trent'anni, già affermato anche all'estero, ha studiato Caravaggio, Michelangelo e Guercino reinterpretandoli e rendendoli di nuovo attuali. Dà corpo, sostanza e forma (una forma bellissima) ai sogni, o agli incubi, che tutti abbiamo dentro: "Oltre i sensi", come si intitola la sua mostra di Londra, Roma e New York. Roberto Ferri, tarantino di trent'anni trapiantato a Roma, è tra i più promettenti artisti della giovane generazione: ha già trovato una sua "cifra", possiede uno stile inconfondibile che coniuga l'antico e il classico al moderno, la bellezza dei corpi alla profondità dell'anima e dei sentimenti. Non dipinge l'astratto. Del resto, già un grande maestro come Giorgio Morandi proclamava che "non vi è nulla di più surreale, nulla di più astratto del reale". Sue opere sono già in importanti collezioni private, in Italia e all'estero; ha avuto docenti bravissimi all'Accademia di Belle Arti a Roma e vive l'arte con una grande passione.
Venezia la fabbrica della cultura. Tra istituzioni ed eventi
Fabio Isman
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2000
pagine: 248
La grande capitale che Venezia è stata; il suo centro storico oggi in crisi, sfibrato dal calo demografico e dall'invecchiamento, le molte vocazioni mancate e il ruolo che potrebbe avere in futuro. Parla chi l'ha frequentata, parla chi l'ha progettata. I pregi, i malanni, il turismo "mordi e fuggi", gli sprechi di un territorio solo in parte conosciuto e frequentato, tante curiosità e tanti affronti. Un'indagine densa di dati; un viaggio nel mondo della cultura, delle arti e dello spettacolo, tra istituzioni (molto rafforzate) ed eventi (da pensare con attenzione); nella prospettiva di un domani per la città trasformata in una vera "capitale dell'immateriale".