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Libri di Giosuè Carducci

Addio caro orco. Lettere e ricordi (1889-1906)

Addio caro orco. Lettere e ricordi (1889-1906)

Giosuè Carducci, Annie Vivanti

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2019

pagine: 188

Si tratta del carteggio tra Giosuè Carducci e Annie Vivanti, l'ultimo amore del poeta. In questo libro si racconta la favola carducciana del sommo poeta che paternamente innalza e protegge la fanciulla di genio per le vie dell'arte. Oggi è possibile una nuova edizione, poiché si sono ritrovati gli archivi Pancrazi e Marescalchi e si è potuto aver ragione di tutti i tagli e le censure moralistiche. In più si aggiungono materiali inediti dall'Archivio Marescalchi e ritrovamenti da numerosi fondi pubblici. Nella vita austera e provinciale del poeta, Annie entrò come un'apparizione di "fata o ninfa". Capricciosa e impudente Annie, mite e umile il vecchio poeta davanti alla sua porta.
10,00

Poesie

Poesie

Giosuè Carducci

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2005

pagine: 608

L'opera poetica di Carducci dà i risultati più originali in tre direzioni: la rievocazione storica, che coincide con la nostalgia per le età eroiche del passato, in particolare per quella romana e per quella medievale-comunale; la poesia di memoria, che evoca con virile malinconia una giovinezza energica e appassionata; il senso della morte, intesa come privazione di forza e di luce. La retorica celebrativa legata alla fama di «vate» della nazione e guida della coscienza culturale italiana offusca a tratti l'ispirazione genuina specie nelle poesie di soggetto storico o epico, ma nelle composizioni di contenuto autobiografico o nell'evocazione di paesaggi interiori la poesia di Carducci rivela inattesi accenti di un lirismo schietto e raccolto senza mai indulgere a languori romantici. Il volume comprende le raccolte: Juvenilia (1850-60), Levia gravia (1861-71), Giambi ed epodi (1867-79), Rime nuove (1861-87), Odi barbare (1877-89),Rime e ritmi (1887-99).
14,00

Discorsi parlamentari

Discorsi parlamentari

Giosuè Carducci

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2005

pagine: 190

Il volume raccoglie i discorsi pronunciati da Giosue Carducci nell'Aula di Palazzo Madama, introdotti da un saggio di Roberto Balzani. Carducci fu nominato senatore il 4 dicembre 1890, all'età di 55 anni, insieme con 73 nuovi senatori, per aver illustrato la Patria con "servizi o meriti eminenti" e per essere stato componente effettivo del Consiglio superiore della pubblica istruzione per sette anni. I discorsi, pronunciati in un arco temporale breve, dal 1892 al 1899, mettono in luce Carducci politico, dimensione poco nota e trascurata dalla letteratura disponibile sul poeta. A questo aspetto dà risalto, tra l'altro, il saggio introduttivo di Roberto Balzani, che illustra il contesto nel quale si inserisce la nomina a senatore del Vate.
15,00

Poesie

Poesie

Giosuè Carducci

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2004

pagine: XXXVI-880

24,00

Carteggio. Paola Pes di Villamarina-G. Carducci (agosto, 1887-febbraio 1906)
26,00

Carteggio

Carteggio

Giosuè Carducci, Mario Menghini

Libro

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2000

pagine: 198

30,00

Prose scelte

Prose scelte

Giosuè Carducci

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2007

pagine: 458

Pagine vigorose e delicate, testi di natura diversissima, come saggi letterari, interventi giornalistici, lettere ad amici, familiari e donne amate, quelli raccolti in questa medita e preziosa antologia che svela un Carducci lontano dagli stereotipi trasmessi dalla tradizione scolastica. Uno strumento nuovo e aggiornato per accostarsi a uno dei più grandi intellettuali italiani di fine Ottocento, la cui desueta immagine di poeta-professore, legata a una funzione di enfatico vate, viene ricondotta al suo vero segno distintivo: un costante e coerente sperimentalismo.
12,50

Letture del Risorgimento italiano

Letture del Risorgimento italiano

Giosuè Carducci

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2007

pagine: 533

40,00

Carteggi con Luigi Billi e Marianna Giarrè Billi (1860–1906; 1865–1905)

Carteggi con Luigi Billi e Marianna Giarrè Billi (1860–1906; 1865–1905)

Giosuè Carducci

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2024

pagine: 359

«Con voi la miglior vita / Dileguossi, ahi, per sempre!, anime care; / Qual di turbato mare / Tra i nembi sfugge e di splendor vestita / Par da l'occiduo sol la costa verde / A chi la muta con l'esilio e perde». In questi versi del Congedo di Levia Gravia il compianto per la morte dell'amico Torquato Gargani è per Carducci anche commiato da un mondo e da una stagione della vita, quella trascorsa con i primi compagni fiorentini, che ora, nominato professore a Bologna, si lasciava alle spalle. Lo stesso stato d'animo è espresso dal poeta nella prima lettera a Luigi Billi, anche lui rimasto a Firenze. Ma da questo amico, medico di vaglia e curioso antropologo, volontario garibaldino, prima socialista e poi crispino, e dalla moglie Marianna Giarré, poetessa e docente coinvolta nella riforma degli studi superiori femminili, Carducci non si staccò mai veramente. Nella casa fiorentina dei Billi sostò tutte le volte che si fermava a Firenze, e la loro dimora nel Mugello fu a lungo anche per lui un buon retiro, dove poteva incontrare solo gli amici più cari: Mazzoni, Barbi, Ferrari, tra gli altri. Lo scambio delle loro lettere - ora fitte, ora sparse, in quasi cinquant'anni della vita del poeta - rende più verde e nitida la costa ch'egli temeva di aver perduto: viaggi, soggiorni, complicità, spaccati di vita vissuta. Forse questo carteggio rivela un Carducci meno noto e senz'altro dà voce per la prima volta a due personaggi notevoli, ancorché minori, del nostro Ottocento post-risorgimentale.
40,00

Odi barbare

Odi barbare

Giosuè Carducci

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2018

Sotto il titolo di Odi barbare sono comprese cinquantasette poesie scritte dal poeta a partire dal 1873, pubblicate in tre tempi (nel 1877, nel 1882 e nel 1889) e infine divise in due libri nell’edizione definitiva. Questi componimenti sono il risultato della ricerca effettuata dal Carducci per opporsi alla poesia dei tardoromantici (sentimentale per contenuto e facile per forma) reagendo ad essa con strutture del tutto nuove: il poeta intese infatti riprodurre l’armonia dei metri classici (fondati sulla quantità delle sillabe) utilizzando versi accentuativi italiani, i quali peraltro – come Carducci stesso ebbe a dire – sarebbero suonati «barbari» agli orecchi degli antichi. Inoltre, per quanto riguarda la tematica, Carducci mostra qui di prediligere i motivi di celebrazione storica e patriottica, di esaltazione della classicità, di un autobiografismo malinconico e virile allo stesso tempo.
14,00

La libertà perpetua di San Marino

La libertà perpetua di San Marino

Giosuè Carducci

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2024

pagine: 192

La nuova veste editoriale della Libertà perpetua di San Marino scaturisce da un'opportunità d'eccezione fornita dalla Biblioteca di Stato della Repubblica, dove si conserva il manoscritto originale di quel discorso, donato da Carducci al termine della cerimonia che la mattina di domenica 30 settembre 1894 lo vide partecipare all'inaugurazione del nuovo palazzo governativo progettato dall'architetto Francesco Azzurri e voluto fermamente da Pietro Tonnini, artista noto e figura di spicco assoluto della politica sammarinese nella seconda metà dell'Ottocento. La circostanza, sorprendente in sé, che per oltre un secolo l'orazione carducciana non avesse trovato il dovuto risarcimento tramite un'edizione critica integrale, accompagnata da un commento, pur sintetico, di carattere storico-filologico, era derivata dalla certezza - duratura, benché non suffragata dalle verifiche opportune - che quelle parole manoscritte corrispondessero in modo del tutto fedele all'edizione del discorso, distribuita il medesimo giorno dei festeggiamenti dallo Zanichelli di Bologna in un elegante opuscolo tirato su carta a mano. In realtà, il 30 settembre Carducci pronunciò un'orazione che nella stampa zanichelliana sincrona era ormai stata corretta da lui in più punti, anche in maniera significativa, avendo licenziato all'impressione tipografica un manoscritto differente da quello destinato alla pubblica lettura: sicché il testimone deposto nella biblioteca di San Marino ha custodito fino a questo momento la veste autentica e sconosciuta dell'orazione detta realmente nel salone consiliare del palazzo governativo dal poeta-professore, mentre le edizioni del discorso, vale a dire le due del medesimo anno (dopo quella del 30 settembre, Zanichelli ne stampò infatti una seconda con la data del 13 ottobre 1894, su carta comune) e la definitiva del 1898, inclusa nel tomo decimo delle Opere carducciane, hanno dato circolazione a un testo progressivamente alterato e reso via via più conforme alle istanze letterarie, lontane da quelle oratorie d'origine, preferite dall'autore. Il documento criticamente edito che ora è offerto rende disponibile per la prima volta, di conseguenza, la veste autentica dell'orazione letta dal suo autore a San Marino e acclamata dal pubblico degli astanti.
38,00

Lezioni su Petrarca (1861–1862)

Lezioni su Petrarca (1861–1862)

Giosuè Carducci

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2023

pagine: 217

Il venticinquenne Carducci arriva a Bologna nell'autunno del 1860, a seguito della nomina a professore di Letteratura italiana dell'Ateneo felsineo. Questo volume presenta le ventidue lezioni superstiti del suo secondo corso universitario, quello dell'a.a. 1861-62, e la lezione inaugurale del corso successivo: tutte sono dedicate a Francesco Petrarca. Il testo, conservato fra le sue carte autografe, è quasi interamente inedito. Nelle lezioni Carducci alterna sapientemente inquadramento storico, racconto della vita ed esposizione delle opere di Petrarca, ricorrendo a toni vivaci e concedendosi qualche divagazione polemica su vicende letterarie e politiche. Il giovane professore fonda il proprio magistero sui classici della critica e della filologia sette-ottocentesca - de Sade, Baldelli, Marsand, Levati e Rossetti sono gli studiosi coi quali più spesso dialoga -, ma tiene conto anche delle acquisizioni più recenti, quali l'edizione Fracassetti delle Familiares. Molte delle considerazioni che qui Carducci svolge troveranno pieno sviluppo nei successivi risultati della sua esegesi petrarchesca: seppur in forma embrionale, le lezioni anticipano le Rime di Francesco Petrarca sopra argomenti storici morali e diversi (1876) e il commento integrale al Canzoniere curato insieme a Severino Ferrari (1899).
35,00

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