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Diari e lettere

Carteggio 1924-1925; Non dimenticherò che mi avete teso la mano

Carteggio 1924-1925; Non dimenticherò che mi avete teso la mano

Rainer Maria Rilke, Catherine Pozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Giuliano Ladolfi Editore

anno edizione: 2023

pagine: 102

Scrittori e poeti - ieri più che mai! - scrivendosi anteponevano, e antepongono, il rischio dell'azzardo alle intemperie di una possibile delusione. Così, Marina Cvetaeva divenne regina incontrastata di carteggi memorabili: indimenticabile il triangolo con Pasternak e Rilke. Di quest'ultimo poeta, oggi, qui, si traducono per la prima volta in Italia un pugno di lettere: ventitré, un esiguo numero che però sigilla una corrispondenza leggendaria. Giorgio Anelli dona al mondo letterario italiano, come al semplice lettore, la possibilità di godere di un tesoro immortale che irrora bellezza. Siamo grati a Rainer Maria Rilke e a Catherine Pozzi per l'esistenza di questo epistolario, senza il quale il mondo sarebbe ancora una volta vulnerabile e povero; quasi privo di possibilità di salvezza. Anelli ne ha scovata una. L'ha fatta sua e ce l'ha donata forse con non curanza, proprio come quando si vuol bene a un bambino.
10,00

Carteggio Croce-Carducci 1887-1906

Carteggio Croce-Carducci 1887-1906

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Le lettere che compongono il carteggio intercorso fra Benedetto Croce e Giosue Carducci sfuggono, per l'una e l'altra parte, alle classificazioni dell'epistolografia e vari sono i motivi: la limitata consistenza delle lettere, in tutto ventiquattro, inclusive di carte da visita e telegramma, che si susseguono, talvolta a lunghi intervalli e in numero decrescente, nell'arco di tempo 1887-1906; la distanza anagrafica che si dà tra i due interlocutori: l'uno, il 'poeta vate' che alla data dell'incontro, pur ancora in piena attività, inizia o ha già iniziato la sua parabola di lento declino; l'altro, il brillante dotto erudito e futuro filosofo, ma già orientato a studiare la scienza estetica attraverso il filosofare sulla storia, che, nel pieno delle forze intellettuali, percorre la propria con agilità. […] Non frammenti di vita privata, non sfumature psicologiche, non ideologie politiche, non teorie filosofiche emergono da questo carteggio bensì, salvo rari gesti di cortesia, esigenze di ordine intellettuale, di ricerca e di studio. L'impressione che se ne ricava è comunque quella di entrare nell''officina' dei due 'grandi operai' della cultura. E, sotto questo aspetto, il carteggio acquista interesse, innanzi tutto per la statura dei personaggi, due titani del sapere, e, in secondo luogo, proprio in ragione di quei tempi 'vuoti' o 'morti' che interrompono il flusso temporale dello scambio di lettere, ma che si rivelano 'pieni' ove si ricorra alla saggistica di entrambe le parti, che ha attinenza con gli argomenti trattati e che instaura un 'dialogo' tra lettere e opere. Un dialogo che trova anche consistenza e validità attraverso il manufatto, il 'libro', ovvero le edizioni a stampa delle proprie opere delle quali i due interlocutori avrebbero fatto dono l'un l'altro.
28,00

Corrispondenza: 1857-1874, 1875-1885

Corrispondenza: 1857-1874, 1875-1885

Paul Verlaine

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Questa corrispondenza, che copre un arco di quasi vent'anni (1857-1885), si snoda e si aggroviglia attorno ai due esseri che più rilevanza hanno avuto nella vita e nell'opera di Verlaine. Nell'improvvisa determinazione di sposare la «spirituale e leggiadra» Mathilde, Verlaine ha intravisto la promessa di una rigenerazione fisica e morale, un ancoraggio alla norma contro la deriva, contro i disordini dell'alcolismo, contro l'omosessualità vissuta e mai totalmente accettata. Ma l'arrivo a Parigi di Rimbaud farà deflagrare tutte le contraddizioni insite in una scelta quanto meno azzardata. E la scelta di aderire alla più stretta morale borghese si rivelerà presto un altro modo di precipitarsi verso l'abisso. La virtù può costituire a volte una variante inedita della caduta.
60,00

Portateci nel cuore. Lettere di condannate a morte nella Resistenza europea

Portateci nel cuore. Lettere di condannate a morte nella Resistenza europea

Libro: Libro rilegato

editore: 4Punte edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 128

Caro, buon paparino, ti scrivo questa lettera dalla prigionia tedesca. Quando tu, paparino, la leggerai, io non sarò più viva. Ecco la preghiera che ti faccio, padre: punisci i sanguinari tedeschi. Questa è l'ultima volontà di tua figlia che sta per morire… Quando ritornerai, non cercare la mamma. I tedeschi l'hanno fucilata. Quando cercavano di strapparle la verità su di te, l'ufficiale la picchiava al viso col frustino. La mamma non resistette e orgogliosamente disse: «Voi non mi spaventate picchiandomi. Io sono sicura che mio marito tornerà indietro e vi caccerà via, vigliacchi usurpatori, fuori di qui». L'ufficiale allora sparò in bocca alla mamma… Katja Susanina. Negli anni in cui la belva nazifascista si scatenò - oltre alle decine di milioni di morti della guerra da essa causata - internò, deportò, torturò e uccise con modalità orribili un numero imprecisato di persone. In questo libro alcune «ultime lettere» di donne (quando non bambine) di tutta Europa, Germania e Italia comprese, in una raccolta che provoca sentimenti devastanti.
14,00

Le lettere

Le lettere

Fileto

Libro: Libro in brossura

editore: Associazione Giordano Bruno

anno edizione: 2023

pagine: 400

15,00

Come la fenice. Dal diario di una ragazza con DSA
13,00

Lettere sulle rotte oceaniche di due imprenditori toscani del XIX secolo

Lettere sulle rotte oceaniche di due imprenditori toscani del XIX secolo

Angelo Piermattei

Libro: Libro in brossura

editore: Post Horn

anno edizione: 2023

pagine: 168

Imbattersi in un antico carteggio di lettere appartenute ad una famiglia di imprenditori, come i Viti di Volterra, invita a conoscere i percorsi dei documenti postali attraverso gli oceani, da un continente all'altro e le motivazioni di chi scriveva. I successi ottenuti con la vendita dell’alabastro volterrano da parte del signor Vito (1787-1866) e suo nipote Giuseppe (1816-1860) sono documentati da circa 300 lettere che vanno dal 1833 al 1874, viaggiate lungo tre oceani, che testimoniano la geopolitica del tempo, i segreti commerciali, le ansie, i tentativi di incontro con altri mercanti. Vito si stabilì a Filadelfia conseguendo un elevato successo a seguito della sua rapida integrazione nel tessuto socioeconomico, Giuseppe raggiunse circa 40 località nel mondo in soli 25 anni, ritornando a Volterra con il titolo di Emiro del Nepal.
40,00

Roma, i Romani e le Romane. Una raccolta di lettere confidenziali da Roma e Albano con alcune appendici e documenti posteriori

Roma, i Romani e le Romane. Una raccolta di lettere confidenziali da Roma e Albano con alcune appendici e documenti posteriori

Wilhelm Müller

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni Accademia Vivarium Novum

anno edizione: 2023

pagine: 368

Avrei potuto scrivere un’ode in stile oraziano, tanto mi sentivo di umore classico mentre salivo lentamente sulle alture dei verdi Colli Albani lasciandomi alle spalle i vapori dell’arida e gialla Campagna Romana, e il primo alito di vento fresco mi soffiava incontro dai castagneti di Monte Cavo. Devo proprio prendere sul serio i poeti romani, primo fra tutti il mio Orazio, che anelavano all’aria e alla vita di campagna, e strada facendo mi vennero in mente infiniti passi delle loro poesie, in cui manifestano questo desiderio, a volte lamentandosi, altre volte in tono allegro. E così gli ultimi giorni della mia permanenza a Roma, vissuti dormendo e oziando, nello sfinimento fisico e mentale, mi hanno spinto ad approfondire gli studi classici. Chi non ha trascorso almeno una settimana a Roma ansimando nella canicola di luglio o agosto, non può comprendere appieno l’oraziano Hoc erat in votis.
30,00

Lettere 1959-1975

Lettere 1959-1975

Camillo Sbarbaro, Arrigo Bugiani, Clelia Sbarbaro

Libro: Copertina rigida

editore: San Marco dei Giustiniani

anno edizione: 2022

pagine: 88

25,00

Pensieri in cammino di Chica e Michele

Pensieri in cammino di Chica e Michele

Enrica Recagni

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2022

pagine: 196

Un Arcangelo come Amico è quello che diventerà Michele per i lettori che parteciperanno a questo Cammino. I suoi dialoghi giornalieri con Chica, l'autrice, sono quelli che ti aspetteresti da una coppia di coniugi che condividono la quotidianità in un tempo di cambiamento. Un appuntamento fisso per molti lettori sui social che oggi viene riportato come un diario per non dimenticare le emozioni di un periodo, dal 2019 al 2020, che ha stravolto le abitudini di molti. Dalle loro battute, ironiche e irriverenti, escono suggerimenti per essere presenti e centrati con chiarezza d'intenti, per ritrovare l'essenza umana e la scintilla divina dentro il proprio cuore. Un modo diverso di approcciarsi all'energia angelica, non più vista come canalizzazione per poche persone, ma come appuntamento imprescindibile con la propria Anima che parla attraverso i due personaggi. Pensiero dopo pensiero, ci si ritrova a camminare al loro fianco, imparando a vedere il retro della medaglia e a considerare gli avvenimenti come grandi insegnanti. Un percorso che porterà inevitabilmente ad una trasformazione del proprio modo di percepire il fuori e il dentro, condito da tanta ironia e un pizzico di buonumore.
18,00

Sul treno con Levi. Il ritorno dal lager nel diario inedito del caporale Arcopinto

Sul treno con Levi. Il ritorno dal lager nel diario inedito del caporale Arcopinto

Libro

editore: La valle del tempo

anno edizione: 2022

pagine: 124

Ricorda i numerosi e sconosciuti civili e militari, che nei lager hanno realizzato l'altra Resistenza contro il nazifascismo, l'inedito diario Dal lager a casa, scritto dal caporale napoletano Michele Arcopinto. Un viaggio che coincide con il racconto di Primo Levi, il quale probabilmente sullo stesso treno attraversò parte dell'ex Unione Sovietica e diverse città dell'attuale Ucraina, oggi tragicamente più note. Contribuiscono, inoltre, a tener viva la loro memoria, diari e testimonianze di internati civili del territorio vesuviano ed il racconto della tragica vicenda di un marinaio napoletano fucilato dai nazisti all'arrivo degli Alleati e per anni inutilmente atteso dai parenti. Prefazione di Mario Rovinello.
10,00

Fra i miei occhiali e tuoi occhi. Carteggio 1979-1996

Fra i miei occhiali e tuoi occhi. Carteggio 1979-1996

Gesualdo Bufalino, Marcello Venturoli

Libro: Libro rilegato

editore: Archilibri

anno edizione: 2022

pagine: 192

Il carteggio si compone di un ricco corpus di lettere inedite scoperte solo di recente da Giulia Cacciatore durante alcune ricerche presso l’archivio della Fondazione Gesualdo Bufalino di Comiso e alla Fondazione Primo Conti di Fiesole, e copre un arco cronologico di circa vent’anni, dal 1979 al 1996, anno della morte di Bufalino. Nel suo complesso, lo scambio epistolare – nato, quasi casualmente, dalla richiesta di Bufalino al critico d’arte Venturoli di un suo parere di lettura sul materiale fotografico pubblicato con Sellerio nel 1978, (Comiso ieri) – costituisce uno strumento per ricostruire sia l’attività letteraria “sommersa” di Bufalino, praticata cioè prima dell’esordio del 1981 con "Diceria dell’untore", sia quella da scrittore pubblico. Le lettere consentono di colmare la quasi totale mancanza di informazioni sul periodo che precede l’esordio di Bufalino, se si eccettua il Carteggio di gioventù (Il girasole, 1994) intrattenuto con Angelo Romanò e relativo al periodo di guerra e dell’immediato dopoguerra (dal 1943 con punte sporadiche del 1950 e del 1976): se quest’ultimo permetteva di ricostruire le tappe della formazione intellettuale del giovane Bufalino, il carteggio con Venturoli testimonia, invece, la conclusione dell’apprendistato scrittorio avviato un quarantennio prima e il definitivo ingresso nella società letteraria. Nato da una profonda stima intellettuale e umana, il loro sodalizio si concretizzò in un vicendevole e costante scambio critico: l’uno era il primo “consulente” ed esegeta dell’altro. Venturoli diventò per Bufalino il primo e unico lettore delle «sue cose»: a lui spedisce il dattiloscritto di Diceria dell’untore e dell’inedito Il guazzabuglio, entrambi accompagnati da due «Note di lavoro», vere e proprie quarte di copertina o dettagliati paratesti, seguiti dal Dizionario dei personaggi di romanzo, e a lui affidò idee e progetti letterari poi realizzati nelle opere pubblicate dopo il 1981. Marcello Venturoli, come si legge nelle missive, fu una presenza determinante nel percorso di maturazione dello scrittore comisano, poiché egli lo esortò a “debuttare”, a vincere le sue remore nei confronti della scrittura e, soprattutto, della pubblicazione. Bufalino, da par suo, diventò non soltanto il lettore, privilegiato delle opere di Venturoli, ma fu anche il suo editor e, in qualche caso, consulente editoriale e ghost (re)writer. Un aspetto di Bufalino del tutto sconosciuto e inusuale, quest’ultimo, ma che si rivela essenziale per ricostruire le strategia attraverso le quali lo scrittore congegnava l’opera in tutte le sue fasi dalla scrittura al lancio editoriale. Agli aspetti letterari si legano indissolubilmente quelli personali, confessati lungo tutto l’arco cronologico di questa amicizia, intrattenuta quasi esclusivamente per via epistolare, come la sofferenza patita da Bufalino per la morte del padre e per la malattia della moglie, cui fa eco quella di Venturoli per la perdita della madre e per l’esclusione dagli ambienti letterari e, di conseguenza, editoriali. E non mancano piccoli diverbi o scontentezze, talora solo “sussurrate”, talora espresse con fraterna fermezza.
18,00

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