Rusconi Libri: Classici greci e latini
Le nuvole. Testo greco a fronte
Aristofane
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2024
pagine: 272
Ambientata nell’Atene del V secolo a.C. la commedia di Aristofane è incentrata su Strepsìade, un vecchio contadino oberato dai debiti procurati dal figlio, Fidippide, che sperpera denaro alle corse dei cavalli. Disperato per la sua situazione finanziaria, Strepsìade decide di iscrivere il figlio alla Scuola del Pensiero, una bizzarra istituzione fondata da Socrate, il famoso filosofo. In questo modo spera che Fidippide apprenda l’arte della retorica e dell’arguzia, così da eludere i creditori e vincere qualsiasi causa che gli intenteranno. Tuttavia, dal momento che il figlio non ha nessuna intenzione di recarsi al Pensatoio (phrontistérion), Strepsìade decide di andare lui stesso alla Scuola. Qui si imbatte subito in una serie di strampalati personaggi, tra cui Socrate stesso, dipinto come un vecchio eccentrico pensatore che medita su una cesta volante, così da essere più vicino alle “questioni del cielo”. Mentre Strepsìade cerca di padroneggiare i nuovi insegnamenti, il suo obiettivo di evitare i debiti si scontra con Fidippide (il quale nel mentre si è convinto a seguire le lezioni del pensatore sofista) che utilizza la retorica sofistica per giustificare comportamenti dalla dubbia morale, persino contro lo stesso padre .Attraverso una serie di situazioni comiche e surreali, Aristofane mette in ridicolo la filosofia sofistica e il pensiero intellettuale dell’epoca, evidenziando le contraddizioni e le assurdità della società ateniese del tempo.
Le vite di Alessandro e Cesare. Testo greco a fronte
Plutarco
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2021
pagine: 704
Il fascino di Plutarco sta nel far convivere unicità e doppio: da un lato ogni biografia è un testo completo e avvincente, che ci fa conoscere pregi e difetti di un eroe dell'antichità, dall'altro la Grecia e Roma sono messe a confronto e risulta difficile capire se le due Vite siano autonome o piuttosto due specchi da ammirare insieme. Alessandro III di Macedonia: un giovane inesperto che conquista l'impero Persiano, ma anche un semidio, dalle doti inarrivabili, in primis ambizione e autocontrollo. Gaio Giulio Cesare: un dandy della politica romana ma anche un formidabile condottiero che, a 56 anni, ha in mente di trasformare la Repubblica in “monarchia”. Entrambi muoiono improvvisamente, l'uno per motivi naturali (ma è davvero così?), l'altro ad opera di faccendieri più o meno oscuri. Questi sono i racconti di Plutarco, in uno stile moderno e tutt'altro che paludato, che sa essere piacevole e vibrante, proprio come i due Eroi.
La Germania. Testo latino a fronte
Publio Cornelio Tacito
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2021
pagine: 384
Nella "Germania", tra le poche opere etnografiche superstiti dell’antichità, composta probabilmente all’inizio del II sec. d.C., Tacito delinea a tutto tondo il ritratto degli antichi Germani: forti, coraggiosi, saldi moralmente, ma, nonostante questo, ancora barbari e lontani dalla civiltà romana. Questo scritto offre al suo autore anche l’opportunità per condannare la dilagante corruzione dei Romani e per far conoscere le istituzioni dei Germani che, a partire dal Medioevo, avranno un ruolo notevole nel quadro politico europeo. Il frequente confronto, più spesso lo scontro, tra mondo germanico e mondo latino nel corso dell’età moderna, a partire dalla riforma protestante fino al Novecento, farà della Germania uno dei testi classici più letti e discussi, anche se di frequente deformata da interpretazioni faziose, ideologiche e, come al tempo del nazismo, criminali.
Antica cucina romana. Testo latino a fronte
Marco Apicio
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 304
Il De re coquinaria è un corpus di ricette in dieci libri attribuiti a Marco Gavio Apicio, grande cultore della tavola raffinata, contemporaneo di Tiberio. In realtà il centone, in base alla lingua in cui è compilato, si può datare nel complesso intorno alla fine del IV secolo d. C., di sicuro è stata ricopiato molte volte e alcune parti sono andate perdute. Potrebbe darsi che il nucleo originario di tale raccolta sia effettivamente un trattato apiciano, magari trasmesso a lungo solo per via orale, su cui poi nel tempo si sono innestati gli altri manuali. Il ricettario, nato con finalità pratiche e redatto in uno stile semplice ma ricco di termini tecnici, rappresenta la documentazione più antica che possediamo a riguardo degli usi alimentari, delle modalità di preparazione e delle combinazioni di sapori dei Romani.
Agricola. Testo latino a fronte
Publio Cornelio Tacito
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2017
pagine: 272
Attraverso l'Agricola, scritto nei primi anni dell'impero di Traiano (98 d.C.), Tacito intende proporre la figura del suocero, valoroso generale a cui si deve la definitiva sottomissione della Britannia, quale esempio e modello etico per la nuova classe dirigente dell'impero. Ma l'autore latino non si limita a tracciare una biografia secondo gli schemi convenzionali: la vicenda umana e politica di Agricola si intreccia con l'ampio excursus etnoantropologico della Britannia, in cui sono illustrati i costumi delle varie popolazioni dell'isola; non mancano anche riflessioni di penetrante attualità sull'imperialismo romano, di cui si mette in luce, nel celebre discorso del comandante britanno Calgaco, la natura violenta e criminale.
Lisistrata. Testo greco a fronte
Aristofane
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 208
Per far cessare la guerra che insanguina le città greche, Lisistrata fa appello a tutte le donne di Grecia affinché partecipino al suo alto disegno: il ristabilimento della pace. Per conseguirla, occorre che esse si rifiutino ai loro mariti finché non si risolvano a deporre le armi. Smanie di donne e di uomini, programmi di governo al femminile, schermaglie coniugali, canti di lotta e di giubilo.
Le vita di Demostene e Cicerone. Testo greco a fronte
Plutarco
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 352
Nel mettere a confronto Demostene e Cicerone, Plutarco tralascia quasi del tutto la valutazione comparativa delle loro opere letterarie, concentrandosi principalmente sul carattere e l’ethos dei due personaggi. Le due Vite presentano continui parallelismi, a partire dalla formazione dei due oratori fino alla loro morte, senza che tuttavia l’autore si sbilanci – come, invece, accade in altre coppie di Vite – nel lodare l’uno nettamente più dell’altro: alla fine Demostene e Cicerone si equivalgono. A un Demostene serio e misurato si contrappone un Cicerone dotato di sense of humor; e così, come il primo viene biasimato per la sua sete di ricchezza, il secondo lo è per il forte desiderio di fama. Traspare comunque la singolare delicatezza con cui Plutarco tratteggia le qualità di queste due figure e biasima coloro che ne hanno decretato la fine violenta, quasi a voler rendere omaggio – lui, terzo “tra cotanto senno” – a due maestri ideali, separati dai secoli, ma del tutto simili per vicende personali e valentia letteraria.
La fermezza del saggio. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 176
Il "De constantia sapientis", dedicato ad Anneo Sereno, è incentrato sulla tesi stoica secondo la quale il sapiente non può essere toccato da alcuna ingiuria o offesa. La sua superiorità morale lo rende infatti invulnerabile di fronte a qualsiasi attacco esterno proprio per il saldo possesso della virtù, unico vero bene, che gli consente di giudicare inesistenti le ingiurie e le offese degli stolti e degli insolenti in virtù della magnanimità, pulcherrima virtutum omnium (const. 11, 1) che postula l’atteggiamento di superiorità di fronte alle cose esterne e non dà modo a queste di influire sul proprio animo. All’opera Seneca affida insomma la totale interiorizzazione dei valori propri dello stoicismo tanto da portare talvolta l’argomentazione all’estremo rigore di quelli che venivano comunemente definiti “paradossi stoici”.
Dialogo sull'oratoria. Testo latino a fronte
Publio Cornelio Tacito
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 288
Esistono ancora oratori degni di questo nome? Quali i motivi dell’attuale declino dell’eloquenza? È ancora possibile conseguire la fama grazie all’oratoria? Intorno a questi interrogativi discutono i protagonisti del Dialogus de oratoribus, opera in cui si indaga la complessa questione dello stato dell’oratoria nel I secolo d.C. Il problema della corrupta eloquentia, però, investe ambiti ben più vasti di quello strettamente retorico, dando agli interlocutori l’occasione di discorrere di etica, istruzione e politica. La mancanza di una soluzione univoca per la questione, lo stile peculiare dell’opera, l’intricata storia della sua trasmissione manoscritta rendono il Dialogus de oratoribus uno dei testi più controversi e suggestivi della letteratura latina.
La natura degli dei. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 608
Il De natura deorum è un dialogo filosofico a tema religioso, ed insieme al De divinatione e al De fato, fu composto tra il 45 e il 44 a. C., anni che videro l’ascesa di Cesare e che costrinsero Cicerone ad un ritiro forzato dalla scena politica. Cicerone in questo dialogo, dedicato all’amico Bruto, riafferma il suo sempre vivo interesse per la dimensione politica della città e lo fa affrontando un tema di straordinaria importanza sociale e politica, la religione. L’indagine sulla natura degli dèi è sviluppata adottando prospettive diverse, che trovano spazio nei tre libri che compongono l’opera: nel primo libro quella epicurea, a cui dà voce Velleio; nel secondo libro quella stoica, presentata da Balbo ed infine, nel terzo libro quella accademico-scettica illustrata dal pontefice Cotta. Cicerone è spettatore silente, ma attento, e si rivela solo alla fine del dialogo, dove, con una semplice formula, è capace di esprimere magistralmente lo sguardo di un romano sulla religione: il suo significato politico, a cui ha dato rilievo Cotta, e il suo valore universale, a cui ha dato profondità Balbo.
Heroides o lettere di eroine. Testo latino a fronte
P. Nasone Ovidio
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2024
pagine: 448
Dall’ideologia e dalla forma dell’elegia romana nascono le Epistulae Heroidum di Ovidio, quindici lettere con le quali il poeta degli Amores e dell’Ars amatoria rinnova la poesia erotica in distici. Quindici eroine dell’epica, della tragedia, dell’epillio acquistano voce autonoma, scrivendo a mariti e amanti, lontani a causa di guerre o altri ostacoli, ma più spesso perché traditori dell’amore giurato. Abbandonate, tradite, recluse, vittime di una società patriarcale, nei panni di puellae elegiache riscrivono con i loro monologhi epistolari i miti più cupi dell’epos e della tragedia, manovrate dal poeta-demiurgo che gioca con la prescienza del suo pubblico: l’“ironia tragica” fa appello alla competenza mitografica di chi legge e conosce già l’esito delle storie, a differenza delle ignare eroine. La capacità di introspezione di Ovidio nell’animo femminile trova qui alcune delle sue migliori realizzazioni; e il poeta, per evitare il rischio della monotonia, dopo le quindici epistole singole compone tre lettere doppie, facendo dialogare la voce maschile e quella femminile di una coppia famosa. Una scenografia suggestiva circonda eroine ed eroi del mito con spiagge deserte, mari in tempesta, ginecei opprimenti, palazzi sontuosi: se la forma dell’opera darà lo spunto al romanzo epistolare dal ‘700 in poi, le protagoniste con i loro appassionati monologhi offriranno ispirazione anche al teatro in musica.
La congiura di Catilina. Testo latino a fronte
Caio Crispo Sallustio
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2024
pagine: 256
Al centro dell’opera di Sallustio, la figura di Catilina – un nobile decaduto che mira a sottomettere la repubblica per riscattarsi – diventa emblema del declino morale che affligge l’aristocrazia romana. Tuttavia, anche se si fa portatore di ideali corrotti, Catilina è allo stesso tempo una figura in grado di compiere, al momento della morte, un gesto di indiscutibile coraggio dimostrando come i valori originari possano essere ancora recuperati. La storiografia di Sallustio ha evidenti fini politici: addossare agli aristocratici la responsabilità delle violenze che la società romana sta vivendo; scagionare Cesare dall’accusa di aver tramato con i congiurati; ridimensionare il ruolo di Cicerone nello sventare la congiura. Saggio introduttivo di Graziana Brescia.

