Libri di Lucio Anneo Seneca
Medea e Fedra
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 208
Sedotta e abbandonata da Giasone, per amore del quale è stata capace di ingannare e uccidere, Medea mette in atto la più crudele delle vendette, e uccide i figli propri e dell'eroe. Follemente innamorata del figliastro Ippolito, che però la rifiuta, la regina Fedra racconta al marito Teseo che il giovane ha tentato di sedurla, e lo condanna così a una morte atroce. Due figure di donne carnali, ardenti e fiere ma, nello stesso tempo, fragili di fronte agli sconvolgimenti di Eros: prigioniere delle loro ossessioni e vittime della passione, lontanissime dalla razionalità predicata dallo stoico Seneca, Medea e Fedra sono al centro di queste tragedie dai toni foschi e truci, che mettono in scena lo scontro tra il fato e la volontà, il soccombere del 'logos' davanti al 'furor' che si agita senza tregua nel cuore umano.
Le consolazioni. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2020
La brevità della vita. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 96
È il decimo dei "Dialoghi" di Seneca, dedicato al suocero Pompeo Paolino, che aveva in quel momento l'importante incarico di prefetto dell'annona, cioè di raccolta e distribuzione del grano nell'Urbe. E proprio all'amico, oltre che parente, Seneca dà il consiglio di ritirarsi a vita privata, tralasciando ogni attività pubblica. Assumendo cioè un atteggiamento filosofico apparentemente epicureo, nonostante lo stesso Seneca fosse un esponente importante dello stoicismo romano. È in realtà una fase difficile, questa per Seneca, per un breve lasso di tempo fuori dai giochi politici, prima ancora di ritornare in auge grazie al nuovo imperatore Nerone. Il trattatello si basa su un paradosso. Non è la vita a essere breve, come invece comunemente si crede. Essa è lunga, purché la si sappia razionalmente impiegare. Però la vita non deve essere dedicata agli altri, ma al sapere e alla filosofia. L'approccio di Seneca in questo dialogo definisce un importante modello di vita spirituale per l'età classica: Seneca concepisce la filosofia come ricerca della virtù e pratica della libertà.
La clemenza. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2017
pagine: LXXVII-145
Il dialogo "De clementia" parla di ciò per cui ogni uomo politico dovrebbe lottare: la giustizia, il benessere comune, la dignità e il rispetto dell'uomo in quanto uomo, nel segno di una clementia che pone il diritto al di sopra di ogni sopruso e di ogni inclinazione a nocere. Si tratta di un'opera di filosofia politica in cui Seneca teorizza e celebra il 'potere illuminato' e, per tale ragione, ebbe grande successo ed esercitò un notevole influsso anche sul pensiero politico dell'età moderna.
De tranquillitate animi. La tranquillità dell'anima. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Demetra
anno edizione: 2024
pagine: 192
Un testo senza tempo, in cui Seneca, in un dialogo con Anneo Sereno, riflette sulle passioni e le inquietudini che sottendono l'animo umano e offre all'amico preziose indicazioni per ritrovare l'equilibrio interiore.
De brevitate vitae. Testo latino fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 176
Nessuno ti restituirà i tuoi anni, nessuno ti restituirà te stesso. Dialogo filosofico tra i più celebri, il De brevitate vitae affronta un tema di perenne attualità: la fugacità del tempo. La vita appare breve, sostiene Seneca, solo a chi non ne sa afferrare la vera essenza, a chi si disperde in futili occupazioni. Di fronte alla massa di persone "assediate" da attività inutili, Seneca propone un modello diverso. Il saggio, che sceglie di dedicarsi all'otium, vive in prima persona l'alternativa etica alla violenza della società e trova nella riflessione filosofica il metodo per ristabilire l'equilibrio morale e recuperare la salute dello spirito. La conoscenza di sé diventa così il punto di partenza per dare un significato nuovo al proprio agire nel mondo e al suo valore sociale.
Lettera sulla vera gioia. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2025
pagine: 80
Edipo. Variazioni sul mito
Sofocle, Lucio Anneo Seneca, John Dryden, Nathaniel Lee, Jean Cocteau
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 376
Edipo, figlio di Laio, ha attraversato i secoli dell'immaginario occidentale, presenza ingombrante e scomoda che la psicoanalisi freudiana ha contribuito a rafforzare con straordinaria potenza. Di questa lunga storia letteraria sono stati scelti nella presente «variazione » la tragedia fondante di Sofocle, i testi di Seneca, quello di Dryden e Lee e infine quello di Cocteau. La dura, incalzante indagine sofoclea consegna alla cultura occidentale l'archetipo del soggetto che si interroga su se stesso e che, accecandosi, punisce l'organo della conoscenza che tante imprese gli ha consentito, ma non quella di vedersi davvero e di conoscere la propria storia. In Seneca il racconto si trasforma in un'acuta interpretazione psicologica. Tutto quel passato che l'Edipo di Sofocle sembrava aver rimosso è presente invece fin dall'inizio e corrode l'animo del re al punto che la verità, pur atroce, giunge a lui come una liberazione dalla cupa angoscia che lo opprime. Con Dryden e Lee il rapporto tra Edipo e Giocasta, da sempre sottinteso nei suoi risvolti privati, viene alla luce sotto il segno dell'eros che spinge madre e figlio l'uno verso l'altra, irresistibilmente, in un movimento alterno di attrazione e ripulsa. E Giocasta domina anche nella pièce di Cocteau, Giocasta che supera la morte e che si affianca ad Antigone per accompagnare e proteggere Edipo sulla via dell'esilio. Strappati al mito e restituiti «al popolo, ai poeti, ai cuori semplici», per sempre separati e tuttavia più che mai uniti, essi finalmente camminano insieme. Quattro capolavori del genere drammatico per rinnovare nel tempo la vicenda dell'uomo che si fece re per scoprire, a un prezzo inaudito, di essere, veramente e legittimamente, il re.
Per conoscersi serve mettersi alla prova. L’ira. La costanza del saggio. La provvidenza
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2023
pagine: 216
Seneca torna a parlare dell'uomo e di due sue attitudini opposte: la saggezza e l'ira. Ira che non è irascibilità, così come non è decisione e slancio, ma un sentimento irrazionale, spesso anticamera della crudeltà. Esiste un antidoto, si chiede Seneca? Sì, la ragione, coerente quanto l'ira è incostante; e la pacatezza, la capacità di mettere del tempo tra noi e ciò che ci destabilizza per abituarci a una visione limpida, sgombra da sentimenti inquinanti. Seneca ci invita a rimanere umani, a essere superiori alle malevolenze e alle ingiurie. Perché non ne vale la pena: il tempo di un battito d'ali e voliamo via.
La clemenza-Apocolocyntosys-Epigrammi-Frammenti. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 848
Filosofo di vocazione e spinto alla politica dall’ambizione del provinciale, Seneca è stato il massimo esponente dello stoicismo romano, ma anche uno dei grandi protagonisti della vita pubblica nella Roma imperiale. Combattuto fra l’esigenza di partecipare alla vita politica e quella – tutta stoica – di astenersene, fece il suo ingresso a corte come precettore del giovane Nerone, che si apprestava a scalzare con l’inganno l’imperatore Claudio. Illudendosi che i propri insegnamenti potessero preservare il suo allievo dai pericoli di una monarchia macchiata dal sangue e dalla violenza, Seneca compose il De clementia con l’intento di esortare il nuovo principe all’uso della clemenza come strumento per guadagnarsi la fedeltà dei sudditi e mantenere la difesa e la sicurezza dello Stato, poiché solo un uomo di grande animo poteva esercitare con onestà un così grande potere. E sicuramente agli occhi di Seneca non doveva essersi distinto per grandezza d’animo l’ormai defunto Claudio, a cui invece era stato legato da un’ostilità così malcelata da volerne celebrare la morte con una feroce satira, intitolata Apocolocyntosis: qui il filosofo si fa beffe della sorte dello “zuccone” che, dopo essersi visto negare gli onori dell’Olimpo, viene relegato per l’eternità agli inferi, dove diventa cancelliere del suo stesso liberto. Completano infine questo volume gli Epigrammi, un mosaico poetico che delinea gli episodi salienti della vita del filosofo, e i Frammenti appartenuti a orazioni, epistole e altri testi ormai andati perduti, che insieme alle opere maggiori contribuiscono a ricostruire la complessa e sfaccettata natura di uno dei più raffinati intellettuali latini, capace di cogliere le contraddizioni dell’animo umano e fare della conoscenza uno strumento del proprio agire nel mondo.

