Saggistica
Praga, poesia che scompare
Milan Kundera
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 102
L’invasione russa della Cecoslovacchia nel 1968 non ha solo conculcato i diritti umani, la democrazia, la giustizia: ha ridotto a «un foglio di carta in fiamme / dove scompare la poesia» – scriveva Kundera nel 1980 citando l’amato Nezval – una «grande cultura». Una cultura unica, che la «capitale magica d’Europa» ha forgiato lungo i secoli, e che ha conosciuto l’apogeo con Kafka, Hašek e Janacek, artefici dei «tre pannelli del quadro dell’inferno futuro»: «labirinto burocratico», «idiozia militare», «disperazione concentrazionaria». Tracciare il ritratto di Praga significava allora, per Kundera, riportare alla luce un’Atlantide inabissata, salvare una visione del mondo renitente a «identificarsi con la Storia» e a «cogliere nei suoi spettacoli serietà e senso». Ma noi lettori non potremo fare a meno, oggi, di riconoscere in quel ritratto, attraversato da un fremito di commossa nostalgia, un autoritratto, che rivela, meglio di qualunque saggio critico, la genealogia segreta da cui scaturisce l’opera di Kundera. Dentro al suo laboratorio ci conduce anche Ottantanove parole, un dizionario personale nato nel 1985 dall’esigenza, per lui che ancora scriveva in ceco ma pensava ormai a come ogni frase sarebbe suonata in francese, di chiarire al nuovo pubblico le «parole chiave», le «parole trabocchetto», le «parole d’amore» attorno alle quali erano costruiti i suoi romanzi – e tuttora essenziale per chi li ami e voglia conoscerli meglio.
Il buonuomo Mussolini
Indro Montanelli
Libro: Libro in brossura
editore: Rogas
anno edizione: 2024
pagine: 126
«Prenda questo manoscritto e se lo legga con comodo. Io passerò o non ripasserò, non importa. Comunque, non La impegno a farne un uso invece di un altro. Lei può pubblicarlo, bruciarlo, rivenderlo. L’unica cosa che non potrà fare è restituirlo a me. Costituisce un problema di coscienza a cui mi sento impari. Vede, son talmente sconvolto che ho dimenticato perfino di dirle di cosa si tratta. Si tratta del testamento di Mussolini». È così che Indro Montanelli immagina di venire in possesso delle ultime volontà del Duce: un memoriale «scottante», che ripercorre il rapporto con il Re e quello con Hitler, i piani di guerra e le sue idee sugli italiani. Dalla penna di uno dei maggiori giornalisti italiani, un testo di straordinaria satira politica, pubblicato per la prima volta nel 1946 e che oggi, al suo ritorno in libreria dopo tanti anni di assenza, è ancora di impressionante attualità.
Apologia del naufragio
Ferruccio Parazzoli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 184
Perdere la rotta, andare in rovina, affondare. Da sempre siamo abituati a attribuire al naufragio le immagini di una fine irreparabile e senza speranza, che ci lascia spogli non solo di quello per cui ci siamo imbarcati ma anche di tutto quel lo con cui siamo partiti. In Apologia del Naufragio, Ferruccio Parazzoli rovescia la prospettiva e ci fa comprendere come soltanto naufragando l’uomo possa trovare veramente se stesso e la verità di ciò che lo circonda. Due, in particolare, sono gli spazi dentro cui ci fa immergere la sua riflessione: da una parte lo Spazio Bianco che, a partire dalla poesia e dai testi sacri, rappresenta il richiamo che spinge l’uomo a lasciare il suo porto sicuro per valicare ogni limite; dall’altra lo Spazio Nero, la tentazione di abbandonare ogni ricerca e rimanere saldi su una terraferma che non permette di raggiungere la propria libertà. Attraverso un costante dialogo tra i due spazi, Ferruccio Parazzoli invita ad agire e a superare ogni confine; a diventare come Odisseo, al quale non importò più del destino della sua anima ma solo di ripartire sempre verso un nuovo naufragio, quando «scoprì con esultanza che non era il mare quello che stava navigando, ma lo Spazio sterminato che circonda la vita di ogni uomo».
L'isola delle pescatrici
Fosco Maraini
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 160
Nel luglio del 1954, Fosco Maraini, scrittore, orientalista, fotografo, viaggia assieme a una piccola troupe cinematografica fino a una minuscola terra nel nord del Giappone: l’isola di Hèkura. Qui incontra gli Ama, i figli delle onde, una comunità isolata e indipendente che vive in simbiosi col mare. Nella loro rigida organizzazione sociale, alle donne è riservato un compito decisivo: immergersi in apnea lungo i fondali davanti all’isola per la pesca subacquea degli awabi, un mollusco particolarmente prelibato. Oggi, quella tradizione unica è ormai scomparsa, sostituita da tecniche moderne. Questo libro racconta l’incontro con queste amazzoni dell’oceano, donne coraggiose e volitive che hanno con il mare un legame antichissimo. Una comunità inesplorata che Maraini ritrae con la precisione del documentarista e l’estro letterario del narratore. Un viaggio dentro e fuori dal tempo, un’avventura degna della fantasia di Jules Verne che nasce da un’esperienza reale, irripetibile, e dal desiderio appassionato di Maraini di conoscere e tramandare l’umanità dei suoi incontri.
Sull'amore
Hermann Hesse
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 216
Felice è chi sa amare». Nella concezione di Hermann Hesse l'amore è del tutto slegato dal possesso, è un'incessante ricerca esistenziale, uno stato di grazia dello spirito e dei sensi che trova in se stesso il proprio appagamento e che finisce con l'abbracciare il mondo intero. Questa antologia di pagine di Hesse dedicate appunto all'amore raccoglie e mescola materiali diversi: poesie, episodi narrativi, passi di scritti saggistici e di lettere, aforismi, disposti in modo da illustrare, in un crescendo di intensità e profondità, tre grandi variazioni sul tema: l'amore adolescenziale, l'esperienza amorosa matura, l'amore per l'umanità.
Una stanza tutta per sé
Virginia Woolf
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2024
pagine: 128
Illustre capostipite dei manifesti femminili del Novecento europeo, e primo brillante intervento della Woolf sul tema «donne e scrittura» (allora oggetto di un dibattito oggi banalizzato più che superato),Una stanza tutta per sé è un piccolo trattato ironicamente immaginifico, personalissimo nella misura godibilmente tesa di toni e motivi (il conversational, le proiezioni letterarie, l'analisi sociale, la satira, la visione). Illeitmotiv della stanza, grembo e prigione dell'anima femminile, si allarga fino a comprendere tutti i luoghi della dimora umana: la natura, la cultura, la storia e infine la «realtà» stessa nella sua inquietante-esaltante molteplicità. Introduzione di Armanda Guiducci.
Sparare a una colomba
David Grossman
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 144
Da sempre la presenza di David Grossman sulla scena internazionale va oltre i suoi romanzi: i suoi saggi e interventi su politica, società e letteratura sono ormai diventati un punto di riferimento ineludibile per tantissimi lettori ai quattro angoli del mondo. «La situazione è troppo disperata per lasciarla ai disperati» sostiene. La dimensione personale, che è al centro della sua narrativa, è indissolubilmente legata a quella politica. Ed è per questo motivo che, negli scritti che compongono questo libro, Grossman non si limita ad analizzare la situazione di Israele decenni dopo la Guerra dei Sei Giorni, a descrivere le conseguenze dell'impasse politica in Medio Oriente o dell'abbandono della letteratura nell'era post-fattuale, o a parlare di Covid, ma finisce sempre per raccontarci qualcosa della sua esperienza personale. Questa appassionata e lucida difesa dei valori della libertà e dell'individualità, la strenua opposizione a disfattismo e disimpegno prendono corpo in questi testi, che faranno certamente breccia nelle menti e nei cuori dei suoi lettori.
Coventry. Sulla vita, l'arte e la letteratura
Rachel Cusk
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 232
«Di tanto in tanto, per offese reali o presunte, mia madre e mio padre smettono di parlarmi. In Inghilterra c’è una curiosa espressione per indicare la cosa: si dice “essere mandati a Coventry”». Raccolta di scritti letterari, culturali e in parte memoir, “Coventry” affronta temi diversissimi come le dinamiche familiari, le questioni di genere, l’opera di autori quali Natalia Ginzburg, D. H. Lawrence e Kazuo Ishiguro. Ne emerge un libro coraggioso, colto e di esemplare bellezza formale, che offre il meglio del pensiero di Rachel Cusk. Lo sguardo analitico, ma anche pieno di echi e sfumature, di una delle scrittrici più importanti dei nostri anni. Al centro delle sue riflessioni, il nesso tra la produzione artistica e lo splendido groviglio che sono le nostre esistenze.
La doppia notte dei tigli
Carlo Levi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 160
La Germania che visita Levi nel 1959, prima che il muro di Berlino venisse costruito, è un paese senza padri, nato dalle ceneri, attraversato da un torrente tumultuoso che ha trascinato via alberi, relitti, rovine e anche ricordi. Lo scopo del viaggio è capire cosa sia rimasto, oltre alle macerie dell’uomo. Ad accoglierlo, trova una Germania ambigua e contraddittoria. Il tema del doppio, a cui allude il titolo, si riferisce alla divisione ideologica e politica, ma rispecchia soprattutto una scissione emotiva: malgrado la ripresa economica e il benessere apparente, l’orrore e il senso collettivo del peccato non hanno cessato di ribollire sotto gli animi. Secondo Levi la Germania è ancora sotto choc, non ha superato il trauma, lo ha solo rimosso. E ha l’impressione che i tedeschi si nascondano, non tanto ai visitatori, ma a loro stessi. Quindi la Germania, alla fine degli anni Cinquanta, gli appare come la doppia notte dei tigli evocata nel “Faust”: una terra silenziosa, apparentemente calma e piena di bellezza, ma che cova dentro di sé il fuoco. Con una postfazione di Mattia Acetoso.
Consigli al giovane scrittore
André Gide
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2024
pagine: 112
Ritrovati fra le sue carte dopo la morte, i Consigli al giovane scrittore offrono un insolito campionario di utili raccomandazioni che André Gide, sotto forma di aforismi, offre a un immaginario giovane che vuole dedicarsi alla letteratura. Il grande scrittore francese invita a riflettere sull’arte in generale e sulla scrittura in particolare, suggerendo che occorre considerare quest’ultima come un mestiere che si impara, e che non bisogna farsi incantare dalle sirene del successo («Se quello che cerchi è il successo», afferma, «non seguire nessun mio consiglio»): ci vogliono misura, rigore e una costante applicazione, e non si astiene da giudizi e aneddoti che rendono queste pagine ancora oggi particolarmente attraenti. È importante, però, secondo l’autore, saper anche leggere le opere altrui, ed è proprio questo l’oggetto della conferenza Sull’influenza nella letteratura, tenuta a Bruxelles nel marzo 1900, dove Gide dichiara di voler fare l’apologia degli “influenzati” e degli “influenzatori”. Ed è in fondo anche l’oggetto dell’altro breve saggio che conclude il nostro volume, Ricordi letterari e problemi attuali, anch’esso pensato per una conferenza che tenne a Beirut nell’aprile del 1946. Qui Gide ritorna al passato della sua vita letteraria, agli autori che lo hanno segnato – bellissime le pagine su Mallarmé –, cercando di rintracciarvi una risposta ai problemi del secondo dopoguerra, in cui la nuova gioventù, totalmente disorientata in seguito agli orrori a cui ha assistito, si rivolge ora alla neonata scuola esistenzialista.
La lettura felice. Conversazioni con Marcel Proust sull'arte di leggere
Guido Vitiello
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 192
Siamo creature strane, noi lettori. Passiamo ore e ore immersi dentro parallelepipedi di carta, respirando vite che non sono la nostra, soffrendo e gioendo per le emozioni di estranei immaginari. Eppure, come per un incantesimo, quelle vite e quelle emozioni misteriosamente ci appartengono. La lettura è l’«Apriti, sesamo» che ci dà accesso a una caverna traboccante di tesori. Meglio di ogni altro lo aveva capito Marcel Proust. Nei primi anni del Novecento cominciò a tracciare del lettore, e del proprio essere lettore, un ritratto nuovo. Chi ha appreso l’arte di leggere non la eserciterà solo sulla carta, ma anche sul mondo – sulle persone, sugli amori, sui casi della vita. Si esporrà così a tutte le gioie, ma anche a tutti i rischi insiti nell’«atto psichico originale chiamato lettura»: le incomprensioni, gli equivoci, le interpretazioni deliranti, le palpitazioni della suspense. L’incantesimo della lettura felice può trasformarsi allora in un tormentoso sortilegio. Più di un secolo dopo, partendo dalle Giornate di lettura proustiane, Guido Vitiello torna a riflettere sul mestiere a tempo pieno del lettore. In un dialogo fittissimo con il suo fantasmatico interlocutore – che spesso interrompe, incalza e contraddice – cerca di rispondere a una domanda che lo assilla, e che ci assilla tutti: che ne sarà della lettura in un’epoca in cui tutto cospira a distrarci dalle pagine?
Conversazioni letterarie
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 256
Per qualsiasi avido lettore, è impensabile andare a Parigi senza programmare una visita a una delle librerie più iconiche al mondo: Shakespeare and Company. A due passi da Notre-Dame, l’insegna verde e gialla con accanto un affresco di Walt Whitman che veglia sulla soglia, è stata il rifugio della Beat Generation negli anni Cinquanta e rimane ancora oggi un punto di riferimento per autori e autrici da tutto il mondo. Ed è infatti qui, dove la letteratura si respira in ogni angolo, su ogni scaffale e ripiano, che incontriamo scrittrici e scrittori in carne e ossa, sentiamo le loro voci, conosciamo i loro pensieri sulla vita e sui libri che li hanno resi famosi. Nelle interviste raccolte dal direttore letterario Adam Biles si conversa degli aspetti più disparati dell’umano: l’idea di natura per Annie Ernaux, il concetto di rappresentanza secondo Reni Eddo-Lodge e Colson Whitehead, la cognizione del tempo di Carlo Rovelli, il senso dello scrivere per Rachel Cusk e per Karl Ove Knausgård, la definizione di solitudine secondo Olivia Laing, la presenza dei classici nel contemporaneo per Madeline Miller, e molto altro ancora. Venti conversazioni ospitate da Shakespeare and Company, venti protagonisti della letteratura mondiale celebrano il nostro tempo, offrendo ai lettori l’occasione di un dialogo vivo, un incontro unico. Ci sono momenti speciali in cui la libreria, il rapporto fra autore e intervistatore e le aspettative del pubblico entrano in sin - tonia dando vita a una misteriosa alchimia. Allora si avverte un’energia irresistibile nella stanza, un’energia che raggiunge quella che io chiamo «velocità di fuga». Sono occasioni inebrianti, in cui l’intervista trascende i vincoli formali e diventa qualcosa di più: una conversazione densa di significato. Gli autori e le autrici: Claire-Louise Bennett - Rachel Cusk - Geoff Dyer Reni Eddo-Lodge - Annie Ernaux - Percival Everett Marlon James - Meena Kandasamy - Katie Kitamura Karl Ove Knausgård - Hari Kunzru - Olivia Laing - Madeline Miller - Carlo Rovelli - George Saunders Leïla Slimani - Miriam Toews - Jesmyn Ward Colson Whitehead - Jenny Zhan. Introduzione Sylvia Whitman.