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Libri di Indro Montanelli

Come un vascello pirata. 50 anni de «Il Giornale» nelle parole del suo fondatore

Come un vascello pirata. 50 anni de «Il Giornale» nelle parole del suo fondatore

Indro Montanelli

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2024

pagine: 288

«Questo giornale nasce da una rivolta e da una sfida». 25 giugno 1974: così inizia l’editoriale di Montanelli sul primo numero del suo «Giornale». Saranno venti gli anni passati alla direzione del quotidiano da lui fondato e non è difficile pensare che quella rivolta e quella sfida resteranno la cifra distintiva del lavoro di Montanelli. Un giornalismo senza bandiere, ma sempre schierato, libero per istinto, controverso, ma spesso conservatore, sfidante per definizione, anticonformista per intima natura, rivoltoso perché in qualche misura anarchico, piratesco, corsaro, come nel titolo di questo volume. Un volume aperto da un approfondito e avvincente saggio di Luigi Mascheroni che ripercorre le vicende del quotidiano sotto la guida di Indro, vent’anni di battaglie politiche, culturali e sui diritti fino al noto epilogo e alla rottura con Berlusconi non più solo editore, ma «sceso in campo» nell’arena politica. A restituire prova tangibile della straordinaria penna montanelliana, una selezione di editoriali, articoli, corsivi, risposte al lettore e «Controcorrente» pensata per dare uno spaccato dell’impegno del direttore, spaziando dalla politica allo sport, dalla storia al costume, dai diritti all’ambiente. Una raccolta preziosa, utile a chi «il Giornale» di Montanelli ben lo ricorda e a chi oggi ha curiosità di riscoprirlo. Infine, a chiusura del volume, una sorprendente galleria: ricordi di Indro a firma di personaggi più o meno insospettabili. Da Mara Venier a Michele Serra, da Pier Luigi Bersani a Enrico Vanzina, da Giampiero Mughini al cardinale Ravasi, in molti hanno accettato di offrire per l’occasione un aneddoto, un pensiero, una istantanea del direttore. Un omaggio al lettore, quello a cui Montanelli scriveva nel primo editoriale: «questo giornale non ha padroni, perché nemmeno noi lo siamo. Tu solo, lettore, puoi esserlo, se lo vuoi. Noi te l’offriamo».
18,00

Il buonuomo Mussolini

Il buonuomo Mussolini

Indro Montanelli

Libro: Libro in brossura

editore: Rogas

anno edizione: 2024

pagine: 126

«Prenda questo manoscritto e se lo legga con comodo. Io passerò o non ripasserò, non importa. Comunque, non La impegno a farne un uso invece di un altro. Lei può pubblicarlo, bruciarlo, rivenderlo. L’unica cosa che non potrà fare è restituirlo a me. Costituisce un problema di coscienza a cui mi sento impari. Vede, son talmente sconvolto che ho dimenticato perfino di dirle di cosa si tratta. Si tratta del testamento di Mussolini». È così che Indro Montanelli immagina di venire in possesso delle ultime volontà del Duce: un memoriale «scottante», che ripercorre il rapporto con il Re e quello con Hitler, i piani di guerra e le sue idee sugli italiani. Dalla penna di uno dei maggiori giornalisti italiani, un testo di straordinaria satira politica, pubblicato per la prima volta nel 1946 e che oggi, al suo ritorno in libreria dopo tanti anni di assenza, è ancora di impressionante attualità.
14,70

Io e il duce

Io e il duce

Indro Montanelli

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2019

pagine: 320

Il 9 febbraio 1944 il "Corriere della Sera" diede la notizia dell'arresto di Indro Montanelli, accusato di avere scritto articoli diffamanti sul regime fascista, che in quel momento si trovava sul punto di raggiungere il gruppo partigiano guidato da Filippo Beltrami. Incarcerato insieme alla moglie Maggie a San Vittore, a Milano, il 14 agosto riuscì a fuggire in Svizzera. In realtà, Montanelli aveva preso le distanze dal regime fascista sin dal 1938, quando aveva rinunciato alla tessera del partito e ne aveva pagato le conseguenze con l'impossibilità di fare il giornalista in Italia, e quella che inizialmente era una divergenza politica e personale si era sempre più approfondita, sino a trasformarsi nella decisione di combattere attivamente contro il regime e gli occupanti tedeschi. Nel dopoguerra e fino alla sua morte Montanelli è ritornato spesso sulla figura del Duce e sulla storia del ventennio, contribuendo a disegnare nell'immaginario degli italiani l'immagine di un Mussolini perfetto "italiano medio", con tutti i vizi e le poche virtù che il giornalista attribuiva ai suoi connazionali, e che spesso "più che a dominare gli avvenimenti, badava a restarne a galla, lasciandosene portare". Raccontando il Duce, quindi, Montanelli elabora una storia del fascismo che, oltre a essere fedelmente documentata grazie alla sua partecipazione diretta e alla professione di giornalista, dà conto anche di altri elementi che sfuggono all'osservazione storica: il rapporto tra Mussolini e gli italiani - soprattutto quelli della sua generazione -; l'infatuazione del Paese per il suo dittatore e, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, la delusione e i dubbi mai sopiti di coloro che sopravvissero e si posero il problema di spiegare ai giovani le ragioni di quanto accaduto.
14,00

La grande storia d'Italia. L'Italia delle grandi guerre. Da Giolitti all'armistizio

La grande storia d'Italia. L'Italia delle grandi guerre. Da Giolitti all'armistizio

Indro Montanelli, Mario Cervi

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2015

pagine: 677

Conflitti feroci, fratture politiche, innovazioni industriali, sommovimenti sociali: le due guerre mondiali costituiscono i momenti drammatici in cui i moti e le contraddizioni di un secolo esplodono con una violenza senza precedenti. Prima la guerra del '15-'18, i massacri in trincea, la disfatta di Caporetto, le battaglie sul Piave, la comparsa delle masse sulla scena politica. Poi la dittatura di Mussolini e l'alleanza con Hitler, le leggi razziali, l'entrata nel secondo conflitto mondiale, lo sfacelo militare, fino all'armistizio e alla guerra civile. E, al centro di tutto, una popolazione straziata, divisa, colpita dai bombardamenti e condannata all'orrore di una lotta fratricida. Con il suo stile inconfondibile, illuminato anche da memorie personali, Montanelli immerge il lettore nel vortice di avvenimenti dei due conflitti mondiali, raccontando senza pregiudizi né retorica anni difficili e densi. Una narrazione accurata, animata dai ritratti dei protagonisti e dalla cronaca "in diretta" degli episodi decisivi, in cui possiamo rivivere le vicende che hanno dato forma all'Italia contemporanea. Il testo è tratto dai seguenti volumi della Storia d'Italia: la parte prima da "L'Italia di Giolitti. 1900-1920"; la parte seconda da "L'Italia dell'Asse. 1936-10 giugno 1940"; la parte terza da "L'Italia della disfatta. 10 giugno 1940-8 settembre 1943"; la parte quarta da "L'Italia della guerra civile. 8 settembre 1943-9 maggio 1946".
16,50

La grande storia d'Italia. L'Italia del Medioevo. Dalla fine dell'Impero romano a Colombo

La grande storia d'Italia. L'Italia del Medioevo. Dalla fine dell'Impero romano a Colombo

Indro Montanelli, Roberto Gervaso

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2015

pagine: 525

Dalla caduta dell'Impero romano alla scoperta dell'America passando per il fatidico anno Mille: i secoli del Medioevo costituiscono un enorme mosaico fatto di guerre e invasioni, ordini monastici e scismi religiosi, signorie e città-stato, vette poetiche e rivoluzioni artistiche. Le calate dei "barbari", la società feudale, la nascita dei Comuni, lo splendore culturale del Rinascimento sono tappe decisive per il destino dell'Italia, determinanti nel segnare lo sviluppo civile e i costumi del nostro Paese. Magistrale interprete della nostra storia nazionale, Indro Montanelli ha raccontato come nessun altro gli eventi e i protagonisti del nostro passato: in questo volume che raccoglie le sue migliori pagine sul Medioevo, si alternano le narrazioni delle vicende più appassionanti e i ritratti dei più grandi personaggi del tempo. Tra "secoli bui" e "secoli d'oro", si susseguono condottieri, papi e imperatori come Attila, Odoacre, Carlo Magno, Federico Barbarossa, Bonifacio VIII, Lorenzo il Magnifico, ma anche religiosi, poeti, esploratori come San Benedetto, Arnaldo da Brescia, Dante, Petrarca, Cristoforo Colombo. Il testo è tratto dai seguenti volumi della "Storia d'Italia": la parte prima da "L'Italia dei secoli bui. Il Medio Evo sino al Mille"; la parte seconda da "L'Italia dei Comuni"; la parte terza da "L'Italia dei secoli d'oro. Il Medio Evo dal 1250 al 1492".
16,50

La grande storia d'Italia. L'Italia unita. Da Napoleone alla svolta del Novecento

La grande storia d'Italia. L'Italia unita. Da Napoleone alla svolta del Novecento

Indro Montanelli

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2015

pagine: 714

"Fare gli italiani doveva rivelarsi impresa molto più difficile che fare l'Italia. Tant'è vero che vi siamo ancora impegnati." Così Indro Montanelli riassume con una delle sue frasi fulminanti la complessità che ha accompagnato il processo di unificazione italiana. Una delle fasi più convulse della nostra storia, un secolo di battaglie ed errori, ma anche di eroi ed episodi di coraggio assoluto: la discesa di Napoleone in Italia, la Repubblica partenopea, i Savoia, gli Asburgo; e poi Cavour, Garibaldi, Mazzini, le "cinque giornate" di Milano, la breccia di Porta Pia; fino agli anni della difficile unità, della Destra e Sinistra storiche, del brigantaggio, dello scandalo della Banca Romana. Muovendosi tra leggende, dibattiti e revisioni, Montanelli ricostruisce con lo scrupolo e la vivacità del cronista storico i fermenti sociali e le intricate vicende del Risorgimento, affrontando senza partigianeria le questioni più controverse: come si è arrivati all'unificazione? Quali conseguenze ha comportato? Di chi i meriti e di chi le colpe? Un volume utile per orientarsi in una fase cruciale della nostra storia, un avvincente affresco di un periodo che preannuncia molti aspetti dell'Italia in cui viviamo. Il testo è tratto dai seguenti volumi della Storia d'Italia: la parte prima da "L'Italia giacobina e carbonara. 1789-1831"; la parte seconda da "L'Italia del Risorgimento. 1831-1861"; la parte terza da "L'Italia dei notabili. 1861-1900".
16,50

Storia d'Italia. Volume Vol. 6

Storia d'Italia. Volume Vol. 6

Indro Montanelli, Roberto Gervaso

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2010

pagine: VI-611

Il Settecento, nella lucida ricostruzione di Montanelli e Gervaso, è un altro "secolo breve". Aperto dalla morte di Carlo II e dal fallimento del suo ambizioso progetto d'unità europea, si conclude ottantanove anni dopo quando, guidati da Danton, i rivoluzionari giustiziano i sovrani di Francia. In questo arco di tempo si scontrano spinte contraddittorie: le istanze riformatrici convivono con antichi privilegi, all'affermarsi degli Stati nazionali si affiancano sanguinose guerre dinastiche, le conquiste illuministiche non evitano orrori insensati. In questo fermento si prepara il destino dell'Italia, ancora assopita nel ruolo di terreno di conquista: i trattati di Utrecht e Rastadt, che segnano la fine della lotta per il trono di Spagna, ne sanciscono il passaggio all'Austria in una decadenza che sembra non accennare a fermarsi. Eppure è proprio qui che si pongono le basi per il successivo risveglio. Un secolo popolato da personaggi grandiosi - Voltaire e Rousseau, Federico di Prussia e Maria Teresa d'Austria, Parini e Alfieri, Goldoni e Casanova - e percorso dagli avvenimenti epocali che sconvolgonol'ancien regime, che rivive grazie a una ricostruzione appassionata e appassionante. Guidati dalla lucidità di analisi degli autori ripercorriamo anni difficili, che preparano una nuova epoca: "forse il solo a capire fu Goethe, quando disse che quella non era la fine del mondo, come tutti pensavano, ma soltanto la fine di un mondo".
13,00

Storia d'Italia. Volume 2

Storia d'Italia. Volume 2

Indro Montanelli, Roberto Gervaso

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2010

pagine: 402

Tra il 1000 e il 1250 si assiste in Italia a una rinascita politica, culturale e spirituale: le città si ripopolano, si intensificano i commerci e le comunicazioni, la poesia in volgare muove i primi passi, si rinnovano gli ordini monastici. In questi due secoli e mezzo si decide in una certa misura il destino del Paese, e si consuma quello che gli autori definiscono "il suo aborto come Stato nazionale". Il nuovo millennio vede difatti l'affermarsi di entità capaci di influenzare fortemente il panorama italiano: i Comuni. Diversi per sviluppo, organizzazione, fisionomia e tradizioni, questi organismi locali si costituiscono in vere e proprie città-stato, garantendo un forte sviluppo locale ma al contempo accendendo conflitti che hanno a lungo impedito un percorso verso l'unità. Intanto, alle lotte intestine tra Genova e Pisa, Amalfi e Venezia, Firenze e Siena, si uniscono guerre epocali quali le Crociate, e scontri ideologici come il grande scisma. Conflitti, cambiamenti e rivoluzioni animati da grandi personalità, che già annunciano il periodo d'oro del Rinascimento: Federico Barbarossa e Tommaso d'Aquino, Arnaldo da Brescia e Francesco d'Assisi, Federico II di Svevia e Domenico di Guzmàn.
15,00

Storia d'Italia. Volume 17

Storia d'Italia. Volume 17

Indro Montanelli

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2012

pagine: 313

Superato l'assestamento postbellico, la vittoria elettorale della Democrazia cristiana sancisce definitivamente il passaggio a un nuovo ordine. Si apre ora la difficile via alla ricostruzione, segnata indelebilmente dalla figura di Alcide De Gasperi. Già ultimo presidente del Consiglio sotto la monarchia e capo provvisorio di Stato, a lui la Dc affida l'incarico di formare il governo. Un compito che si rivela particolarmente delicato: durante i mandati di De Gasperi, che si erano aperti sotto il segno dell'attentato a Togliatti, viene firmato il Patto Atlantico; nascono la Ceca e il Ced, primi antesignani dell'Unione europea; le colonie vengono dichiarate indipendenti; cominciano le occupazioni contadine al Sud e le grandi migrazioni interne verso il Nord; il Polesine è devastato dall'alluvione; l'organizzazione democratica subisce continui attacchi da parte degli opposti estremismi di destra e sinistra, si assiste ai primi pasticci politici come la "legge-truffa". E, soprattutto, il nostro Paese è chiamato a schierarsi compiutamente con le democrazie occidentali, non solo con scelte politiche ma inserendosi nel mercato internazionale e accettandone le regole. Montanelli e Cervi ci presentano il racconto di una stagione complessa - divisa tra un'operosità frenetica e i vizi tipici della Prima Repubblica - che fu fondamentale per il nostro successivo sviluppo: quel boom economico e sociale che De Gasperi riuscì a orchestrare senza avere il tempo per potervi assistere.
12,00

Storia d'Italia. Volume Vol. 15

Storia d'Italia. Volume Vol. 15

Indro Montanelli, Mario Cervi

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2011

pagine: 370

Con l'armistizio si apre per il nostro Paese un periodo tra i più bui, la cui ricostruzione continua a innescare violente polemiche. Montanelli e Cervi sono stati i primi a definirli gli anni della guerra civile, anziché della Resistenza: un'intuizione decisiva per superare letture troppo legate a interpretazioni di parte. Non è stata la sola Resistenza a determinare la fine del Regime; molte altre Italie si sono confrontate dentro e fuori dai confini nazionali, e hanno giocato un ruolo fondamentale nel cammino verso la pace. Dopo l'8 settembre i Savoia riparano a Brindisi per fondare il "Regno del Sud", mentre Mussolini viene liberato e annuncia la nascita della Repubblica sociale italiana. La Penisola, divisa fra i due fronti lungo la linea gotica, diventa un punto nevralgico per le sorti del conflitto; a farne le spese è una popolazione straziata, divisa, colpita dai bombardamenti e condannata all'orrore di una lotta fratricida. Intanto, in un vortice di avvenimenti, la guerra si avvicina alla fine: Roma occupata e liberata, l'eccidio delle Fosse Ardeatine, lo sbarco in Normandia, la Conferenza di Yalta, la "macelleria messicana" di piazzale Loreto, il suicidio di Hitler, la presa di Berlino, le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, il processo di Norimberga e la difficile Conferenza di pace. Di tutto questo gli autori ci restituiscono un racconto accurato, lontano da ogni retorica, in cui si sente rivivere la tragedia che essi videro con i propri occhi. Premessa di Sergio Romano.
13,00

Storia d'Italia. Volume 14

Storia d'Italia. Volume 14

Indro Montanelli, Mario Cervi

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2011

pagine: 409

Con la dichiarazione ufficiale del io giugno 1940 e poi la firma del Patto Tripartito, l'Italia prende ufficialmente parte alla Seconda guerra mondiale. A guidarla c'è l'infondata speranza di Mussolini in una soluzione rapida e favorevole; ma il Paese è impreparato, demotivato e percorso da un malcontento sempre più evidente, specie nel morale delle truppe. Male equipaggiati, guidati da comandanti più burocrati che strateghi, malvisti dagli stessi alleati, i soldati italiani conoscono poche vittorie e troppe brucianti sconfitte. Intanto lo scontro cresce: la firma del Patto Atlantico tra Stati Uniti e Inghilterra, l'attacco a Pearl Harbor, la disastrosa campagna italo-tedesca in Unione Sovietica, l'inizio del lunghissimo assedio di Leningrado, le battaglie di El-Alamein, la disfatta sul fronte africano, lo sbarco alleato in Sicilia. Di fronte allo sfacelo militare e alle tensioni interne, Vittorio Emanuele e alcuni politici tentano di fare marcia indietro: il 25 luglio 1943 il Duce viene sfiduciato e arrestato. A sostituirlo è chiamato Badoglio, che incomincia subito i trattati per quell'armistizio definito da Montanelli uno "spettacolo miserando". Gli autori ci presentano in questo volume la ricostruzione di anni difficili e densi, animati da figure imponenti quali Hitler, Churchill, Roosevelt, Eisenhower, Rommel, Montgomery. Un resoconto puntuale, cui la precisa posizione di Montanelli dona carattere e forza. Premessa di Sergio Romano.
13,00

Storia d'Italia. Volume 13

Storia d'Italia. Volume 13

Indro Montanelli, Mario Cervi

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2011

pagine: 401

Terminata la campagna d'Abissinia, il Regime annuncia con grande enfasi la rinascita dell'Impero italiano. La posizione del Paese nel fragile equilibrio europeo si fa delicata, e il fascismo la radicalizza ulteriormente decidendo di intervenire in cruciali crisi internazionali: prima quella spagnola, poi l'austriaca e la cecoslovacca. Il bisogno comune di stabilità - con le nuove colonie percorse dalla guerriglia, una posizione diplomatica compromessa, le finanze provate per lo sforzo bellico - rimane inascoltato. Intanto nasce l'"Asse Roma-Berlino", vengono promulgate leggi razziali sul modello di quelle tedesche, l'Italia aderisce al patto anti-Comintern ed esce dalla Società delle Nazioni; il legame tra Duce e Hitler è sempre più evidente. Dal 1936, quattro anni soltanto segnano tutta la ripida china che ci ha condotti alla seconda guerra mondiale. Mentre il progetto del Terzo Reich sconvolge l'Europa, il miraggio di una vittoria facile e sicura convince Mussolini a schierarsi al fianco dell'alleato. Il 10 giugno 1940 l'imperativo "Vincere!" sancisce l'ingresso dell'Italia nel conflitto. Le acclamazioni della folla, però, celano un malcontento ormai diffuso: la crisi tra il popolo e il suo campione si è consumata. Montanelli e Cervi affrontano un periodo ricco di avvenimenti e conseguenze; con una competenza indiscussa e illuminata dalle memorie personali, ci raccontano "senza pregiudizi né partiti presi" un passaggio cruciale della nostra storia. Prefazione di Sergio Romano.
13,00

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