Libri di Guido Vitiello
Joker scatenato. Il lato oscuro della comicità
Guido Vitiello
Libro: Libro in brossura
editore: Gramma Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 176
Per più di mezzo secolo abbiamo considerato il divertimento, la comicità e l’umorismo come strumenti di pacificazione sociale. Nel 1985 un pamphlet del critico americano Neil Postman, Divertirsi da morire, annunciava che grazie alla droga della tv commerciale eravamo ormai entrati in un “mondo nuovo” ilare e rincretinito profetizzato dallo scrittore Aldous Huxley. Poi però è successo qualcosa di imprevisto. La nostra è tuttora una società del divertimento, ma la comicità non è più soltanto un innocuo gas esilarante: è l’arma con cui si combattono duelli politici all’ultimo sangue e guerre culturali ferocissime. Un umorismo cinico e sarcastico si è impadronito del discorso pubblico. Il re e il suo buffone si cambiano continuamente di posto: i leader politici adottano uno stile da stand-up comedy e i comici avviano inopinate carriere politiche. Una frangia della sinistra americana ha scatenato una war on jokes moralizzatrice, e la comicità si va spostando a destra. Dai bassifondi della rete è emersa la troll culture, con il suo sarcasmo nichilistico e sottilmente sociopatico, e ha trovato una consonanza entusiastica con il ritorno trionfale di Donald Trump – battezzato non per caso Troll-in-Chief dalla stampa americana – alla Casa Bianca. Guido Vitiello tenta di decifrare questo carnevale perpetuo rivisitando alcuni passaggi cruciali nella storia sociale dell’umorismo. A fargli da guida in questo inferno sghignazzante è la figura di Joker, l’antieroe della saga di Batman, le cui successive metamorfosi hanno rispecchiato fin dagli anni quaranta le diverse fasi del nostro rapporto con il “lato oscuro della farsa” e con il nesso ineludibile tra comicità e violenza. Nelle sue ultime incarnazioni, dal Cavaliere oscuro di Christopher Nolan al Joker di Todd Phillips, il supervillain ha assunto i tratti sinistramente convergenti del terrorista e dello stand-up comedian. Scappato, dopo decenni, dalla gabbia dorata dell’egemonia televisiva, soporifera ma universalistica, si è mescolato tra le bande identitarie dei social network, che si sbranano a colpi di risate. Un libro geniale. Che racconta il nostro tempo attraverso la comicità e lo sberleffo e il cinismo. Vitiello ci spiega perché il re e il suo buffone si cambiano continuamente di posto: i leader politici adottano uno stile da stand-up comedy e i comici avviano inaspettate carriere politiche.
La lettura felice. Conversazioni con Marcel Proust sull'arte di leggere
Guido Vitiello
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 192
Siamo creature strane, noi lettori. Passiamo ore e ore immersi dentro parallelepipedi di carta, respirando vite che non sono la nostra, soffrendo e gioendo per le emozioni di estranei immaginari. Eppure, come per un incantesimo, quelle vite e quelle emozioni misteriosamente ci appartengono. La lettura è l’«Apriti, sesamo» che ci dà accesso a una caverna traboccante di tesori. Meglio di ogni altro lo aveva capito Marcel Proust. Nei primi anni del Novecento cominciò a tracciare del lettore, e del proprio essere lettore, un ritratto nuovo. Chi ha appreso l’arte di leggere non la eserciterà solo sulla carta, ma anche sul mondo – sulle persone, sugli amori, sui casi della vita. Si esporrà così a tutte le gioie, ma anche a tutti i rischi insiti nell’«atto psichico originale chiamato lettura»: le incomprensioni, gli equivoci, le interpretazioni deliranti, le palpitazioni della suspense. L’incantesimo della lettura felice può trasformarsi allora in un tormentoso sortilegio. Più di un secolo dopo, partendo dalle Giornate di lettura proustiane, Guido Vitiello torna a riflettere sul mestiere a tempo pieno del lettore. In un dialogo fittissimo con il suo fantasmatico interlocutore – che spesso interrompe, incalza e contraddice – cerca di rispondere a una domanda che lo assilla, e che ci assilla tutti: che ne sarà della lettura in un’epoca in cui tutto cospira a distrarci dalle pagine?
La nuova intolleranza
Helen Pluckrose, James Lindsay
Libro: Libro in brossura
editore: Linkiesta
anno edizione: 2022
pagine: 360
Il primo saggio di Linkiesta Books è un manifesto liberale che affronta una delle questioni cruciali della cultura contemporanea, ovvero come il postmodernismo degli anni Sessanta abbia influenzato l'attivismo woke di questa epoca e stia costruendo una società incentrata sulla razza, sul genere sessuale e sull'identità. "La nuova intolleranza" è il manuale filosofico e politico per barcamenarsi nella nuova era.
Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri
Guido Vitiello
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 168
Perché molti lettori sottolineano i libri, ci scribacchiano sopra, fanno le orecchie ai bordi delle pagine, mentre altri guardano con orrore al più lieve maltrattamento? E quali segreti custodiscono gli scaffali delle biblioteche domestiche? Se i volumi sono disposti in file doppie, cosa si nasconde nelle retrovie? Una ricognizione ricca e spiazzante di quelle perversioni che rendono erotico e nevrotico il nostro rapporto con i libri. Come nelle migliori famiglie, anche in quella degli amanti dei libri non manca qualche zio matto, il cui ritratto è tenuto prudentemente in soffitta: il collezionista pluriomicida, il cleptomane impenitente, quello che si mangia la carta. Ma non è di loro che parla questo libro. Più che ai lettori psicotici, si dedica ai turbamenti del lettore nevrotico, che poi altri non è che il lettore comune. C’è chi è colto dall’angoscia se deve prestare un libro; chi si obbliga, mentre legge, a non sbadigliare; c’è il lettore poliamoroso che legge più libri contemporaneamente o, al contrario, il monogamo seriale che non tocca un romanzo prima di averne finito un altro; chi si vergogna a dire di non aver letto un classico e perciò l’ha sempre, per definizione, «riletto » e chi annota i libri seguendo un proprio cifrario idiosincratico... Se è vero che la lettura è un «vizio impunito» che ci porta a considerare normali dei comportamenti che in qualunque altro ambito apparirebbero perversi – pensiamo al gesto di annusare voluttuosamente la carta –, allora non dobbiamo stupirci di fronte alle mille stramberie del lettore comune, che, visto da vicino, ci apparirà molto meno comune di quanto sembra. Un campionario brillante, colto e divertente delle abitudini che circondano l’uso dei libri e dei meccanismi profondi che regolano i piaceri e i dispiaceri della lettura.
Tre bestemmie uguali e distinte
Augusto Frassineti
Libro: Libro in brossura
editore: Italo Svevo
anno edizione: 2021
pagine: 168
«Questa nuova edizione di "Tre bestemmie uguali e distinte" tiene conto delle correzioni che Frassineti, instancabile rimaneggiatore e limatore di un'opera perennemente in corso, apportò a matita sulla propria copia personale. Quando il libro uscì per Feltrinelli, nel 1969, la quarta di copertina lo presentava come un «trittico blasfemo (blasfemo, s'intende, per le orecchie timorate e i telencefali benpensanti)». Potremmo dire che le tre tappe del libro segnano un itinerario che va dall'umor nero al malumore.» (Dall'introduzione di Guido Vitiello)
Una visita al Bates Motel
Guido Vitiello
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 251
Questa indagine nasce da una serie di indizi curiosi: un refuso rivelatore - Psyche invece di Psycho - nel primo trafiletto che annunciava il nuovo progetto di Hitchcock. Una statuetta di Amore e Psiche di Canova che s'intravede in una scena del film. Una sibillina dichiarazione del regista, che presentò Psycho alla stampa come un'« escursione nel sesso metafisico ». Continua con un'ispezione dei luoghi del delitto ormai disabitati: il Bates Motel e la casa arcigna in cima alla collina, che Hitchcock volle allestire come gallerie d'arte o Wunderkammern. E diventa una visita guidata che si svolge, con i brividi di prammatica, fra il bric-à-brac degli arredi cupi, e sotto l'occhio impassibile di uccelli impagliati. Una stanza dopo l'altra, il detective Vitiello - e dietro di lui, lo spirito di un Hitchcock mistagogo e sornione - ci aiutano a vedere la spettrale dimora vittoriana di Psycho come un musée imaginaire dell'erotica misterica, per le cui stanze si inseguono tre cicli mitologici infernali: Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice, Demetra e Persefone. E una scoperta sorprendente e a suo modo sinistra, alla quale tutto sommato vorremmo sottrarci. Ma forse è troppo tardi: come avremmo dovuto sapere prima ancora di aprire il libro, infatti, dal regno infero di Norman Bates non si esce con la stessa facilità con cui si entra.
Il pubblico ha sempre ragione? Presente e futuro delle politiche culturali
Libro: Libro in brossura
editore: IBL Libri
anno edizione: 2018
pagine: 230
Quale ruolo deve avere lo Stato in ambito culturale? Come si può incentivare la produzione e il consumo di arte? In quale modo è possibile favorire la buona gestione di un museo? Che importanza hanno le preferenze degli spettatori? In definitiva, quali obiettivi dovrebbero avere e quali forme dovrebbero assumere le “politiche culturali”? Dal settore educativo alla gestione del patrimonio, l’impostazione seguita nel nostro Paese è ancora oggi “statocentrica”. Si tratta, però, di un sistema che è all’origine di numerosi problemi e che andrebbe ripensato, per restituire spazio allo spirito d’iniziativa e alla creatività dei singoli, capaci – oltre che di fare scelte consapevoli come consumatori – di fornire un’offerta culturale ampia e plurale. Tutti i capitoli del libro (scritti da importanti studiosi e operatori di settore) cercano di fare una fotografia del presente e di indicare una nuova direzione da seguire, per rendere il settore culturale più flessibile, vivace ed economicamente sostenibile, e per offrire sia agli individui sia alle organizzazioni più libertà, ma anche più responsabilità.
La pornofotografa e il cardinale. Storia di una pentita celebre e di un processo infame nella Roma di Pio IX
Mauro Mellini
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2017
pagine: 256
Nel 1982, un profetico e pragmatico Mauro Mellini riesuma il caso di Costanza Vaccari Diotallevi, la pornofotografa che diede scandalo nello Stato pontificio del 1862 con i suoi scatti osceni, e ne scrive il pamphlet storico Eminenza, la "pentita" ha parlato. Era un anno prima del caso Tortora e l'ex Radicale comincia già le sue riflessioni contro quello che definì "lo sciagurato e disinvolto ritorno al sistema dei pentiti". Si ribadiscono le sue tesi storiche, lucide e di un'attualità sconcertante, sul tritacarne di una certa giustizia malata affidata unicamente alle rivelazioni, vere o presunte, di centinaia di "collaboratori". Da Tortora, ai Buscetta di turno, passando per la caccia alle streghe delle Br, fino ad arrivare alle chiare menzogne - riconosciute su più livelli - dei quattro dibattimenti sulla strage di Via D'Amelio, si alza forte in questo libro il grido di condanna verso un fenomeno che ha finito per intossicare buona parte dei processi e ha portato lontana la scoperta di una già di per sé fragile verità.
Cinema e storia. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 128
Nel 2013 l'Italia non ha ancora un museo della Shoah. Nonostante i ripetuti proclami della politica, manca tuttora un'istituzione nazionale che, al pari di quel che avviene nel resto d'Europa, racconti attraverso la lente d'ingrandimento delle vicende italiane la storia dello sterminio degli ebrei d'Europa. La memoria, nel nostro paese, ha seguito altre vie, molte delle quali sono passate per la narrazione cinematografica. I saggi che compongono il secondo numero di "Cinema e Storia" si interrogano sul ruolo svolto dal cinema e dalla televisione, coprendo un arco che va dai primi film e documentari, oggi pressoché sconosciuti, ai successi internazionali come La vita è bella, dalla ricezione dei grandi film americani, come Schindler's List, ai meno studiati generi "autoctoni" come quello che ha mescolato, fin dagli anni Settanta, erotismo e nazismo. Forme del racconto eterogenee che hanno attraversato la cultura italiana e che, di volta in volta, hanno intrecciato il discorso sulla Shoah ai grandi nodi della rimozione collettiva, dell'antifascismo, dell'identità cattolica, dei persistenti fantasmi dell'eredità mussoliniana.
Non giudicate. Conversazioni con i veterani del garantismo
Guido Vitiello
Libro: Copertina rigida
editore: Liberilibri
anno edizione: 2012
I turbamenti di un giovane bibliomane
Guido Vitiello
Libro: Libro in brossura
editore: Cult Editore
anno edizione: 2012
pagine: 192
Il giovane bibliomane è l'alter ego gutenberghiano del nerd. Se l'uno non riesce a staccare gli occhi da un monitor, l'altro ha il naso sempre immerso in un libro. Respira carta stampata fin dall'infanzia, e i suoi primi incontri con la cultura pop, sotto forma di cartoni animati o giocattoli giapponesi, sono già viziati da un eccesso di letteratura. Proprio come il nerd, il giovane bibliomane coltiva in modo maniacale le sue ossessioni intellettuali, ed è cronicamente incapace di accostarsi con leggerezza ad alcunché, che sia un romanzo o un elettrodomestico, un B-Movie o un gioco di società. Le sue conoscenze mirabolanti su temi più o meno astrusi sono isolotti in un oceano d'incomprensione: della vita pratica, delle leggi di convivenza elementari, soprattutto del grande mistero, la Donna. La realtà sfugge ostinatamente alla sua presa, e quando infine arriva a toccarla ecco che, tra le mani, gli si trasforma di nuovo in letteratura. Così, tra Ernst Jünger e gli Ufo, Cornelio Agrippa e Homer Simpson, Jean Baudrillard e i designer dell'Ikea, apprendiamo come il De vinculis di Giordano Bruno possa essere usato per rimorchiare, come Nietzsche, Freud e la teoria dell'Urvater spieghino le umiliazioni subite alle scuole medie, come il "secolo breve" appartenga, con buona pace di Eric Hobsbawm, prima di tutto a Jeeg Robot d'Acciaio. E ancora, impariamo a usare l'antico libro del Levitico per azionare la lavatrice o a scegliere la nostra anima gemella in base a come sottolinea i libri.