Saggistica
Processi. Su Franz Kafka
Elias Canetti
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 367
Le lettere di Kafka a Felice Bauer raccontano qualcosa di più di un’impossibile storia d’amore: Elias Canetti se ne rese conto nel 1967 leggendone una selezione sulla «Neue Rundschau», e immediatamente si accordò con l’editore della rivista per pubblicare un saggio sull’argomento. Fu l’inizio di un corpo a corpo, dove l’interpretazione chiamava in causa la vita dell’autore – la sua persona fisica, la magrezza, l’ipocondria, l’ossessione per la notte e il silenzio – e insieme quella dell’interprete. L’esito di tale scontro fu L’altro processo, che irritò per la spregiudicatezza con la quale Canetti riconduceva l’opera di Kafka (e la più ermeticamente sigillata, Il processo) alla sua biografia (la rottura del fidanzamento con Felice) - proprio lui che aveva sempre lottato perché quell’opera venisse presa alla lettera. Grazie agli appunti preparatori, molti dei quali inediti, qui raccolti insieme ad altri saggi e conferenze su Kafka, possiamo immergerci per la prima volta in quel «processo» di avvicinamento, fatto di violenze, fughe e sottomissioni, quasi ci trovassimo di fronte alla descrizione di una battaglia sovrapposta a una confessione cifrata. «Non credo che vi siano persone la cui condizione interiore sia simile alla mia, o almeno posso immaginarmi tali persone, ma che attorno alle loro teste voli continuamente il corvo segreto come attorno alla mia, questo non riesco neppure a immaginarlo» annotò una volta Kafka nei suoi Diari. Oggi, leggendo finalmente nella loro totalità queste pagine, possiamo dire che si sbagliava.
Sette sere
Jorge L. Borges
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 189
Basta scorrere l’indice degli argomenti di questo ciclo di conferenze – la Divina Commedia, l’incubo, Le mille e una notte, il buddhismo, la poesia, la Cabbala, la cecità – per rendersi conto che in quelle sette sere del 1977 Borges volle offrire al pubblico un compendio dell’intera sua esperienza di lettore e di scrittore. Un lettore «edonista», che esorta ad affrontare la Commedia «con la fede di un bambino» e in generale a ignorare la storia della letteratura, perché solo i testi contano, e l’emozione estetica che sanno procurarci. E proprio per trasmettere questa gioiosa, leggera forma di edonismo, Borges, memore dei 'confabulatores nocturni' che si dice svagassero l’insonnia di Alessandro il Macedone, punteggia ogni conversazione di racconti: il dantesco «episodio di Ulisse», l’incubo di Wordsworth, la «storia dei due che sognarono» delle Mille e una notte, la leggenda del Buddha e quella del golem. Ma c’è di più: mentre discorre affabilmente dei libri che lo hanno appassionato, vediamo delinearsi le idee che questi hanno depositato nelle sue opere, tracciando un sentiero luminoso: l’idea che la realtà è un’illusione, un grande sogno che, se vogliamo, possiamo chiamare Dio; che anche il testo è «il mutevole fiume di Eraclito», giacché ogni lettura (o rilettura, o ricordo di quella lettura) lo rinnova; che inventare è ricordare, e la letteratura, di conseguenza, infinito reimpiego di materiali preesistenti. Il lettore e lo scrittore – ne abbiamo qui la conferma – nel caso di Borges coincidono miracolosamente.
Come un vascello pirata. 50 anni de «Il Giornale» nelle parole del suo fondatore
Indro Montanelli
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 288
«Questo giornale nasce da una rivolta e da una sfida». 25 giugno 1974: così inizia l’editoriale di Montanelli sul primo numero del suo «Giornale». Saranno venti gli anni passati alla direzione del quotidiano da lui fondato e non è difficile pensare che quella rivolta e quella sfida resteranno la cifra distintiva del lavoro di Montanelli. Un giornalismo senza bandiere, ma sempre schierato, libero per istinto, controverso, ma spesso conservatore, sfidante per definizione, anticonformista per intima natura, rivoltoso perché in qualche misura anarchico, piratesco, corsaro, come nel titolo di questo volume. Un volume aperto da un approfondito e avvincente saggio di Luigi Mascheroni che ripercorre le vicende del quotidiano sotto la guida di Indro, vent’anni di battaglie politiche, culturali e sui diritti fino al noto epilogo e alla rottura con Berlusconi non più solo editore, ma «sceso in campo» nell’arena politica. A restituire prova tangibile della straordinaria penna montanelliana, una selezione di editoriali, articoli, corsivi, risposte al lettore e «Controcorrente» pensata per dare uno spaccato dell’impegno del direttore, spaziando dalla politica allo sport, dalla storia al costume, dai diritti all’ambiente. Una raccolta preziosa, utile a chi «il Giornale» di Montanelli ben lo ricorda e a chi oggi ha curiosità di riscoprirlo. Infine, a chiusura del volume, una sorprendente galleria: ricordi di Indro a firma di personaggi più o meno insospettabili. Da Mara Venier a Michele Serra, da Pier Luigi Bersani a Enrico Vanzina, da Giampiero Mughini al cardinale Ravasi, in molti hanno accettato di offrire per l’occasione un aneddoto, un pensiero, una istantanea del direttore. Un omaggio al lettore, quello a cui Montanelli scriveva nel primo editoriale: «questo giornale non ha padroni, perché nemmeno noi lo siamo. Tu solo, lettore, puoi esserlo, se lo vuoi. Noi te l’offriamo».
Il giardino contro il tempo. Alla ricerca di un paradiso comune
Olivia Laing
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 368
Olivia Laing ha quarantadue anni quando diventa proprietaria per la prima volta di un giardino. È un giardino trascurato da tempo, come sembrano indicare i nodi dei rampicanti che coprono i mattoni rossi, gli alberi da frutto marcescenti e le rose dai colori sbiaditi. Fino a quel momento, la sua aspirazione botanica si era manifestata solo in un sogno ricorrente: una porta che conduce verso un luogo sconosciuto, in cui lei, priva di peso, si ritrova ad abitare un territorio nuovo, ricco di potenzialità. Nella realtà, il lavoro di cura di questo spazio recintato nel Suffolk assume i contorni di un cambiamento. È lei stessa a raccontare questi anni di rinascita e di scoperta – in cui sperimenta la consolazione e la soddisfazione del giardinaggio, ma anche la fatica di ricostruire un tempo immortale, distrutto dalla promessa tradita di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre. Muovendosi tra giardini reali e immaginari, dai versi di Milton alle elegie di John Clare, da un rifugio di guerra in Val d’Orcia alla fertile visione di un Eden totale di William Morris, Olivia Laing scopre che tra le aiuole di narcisi e il rosmarino esistono avamposti ribelli e si nascondono i sogni comuni di tutta l’umanità. "Il giardino contro il tempo" è un libro sui paradisi perduti e su quelli riconquistati, su ciò che abbiamo fatto e possiamo ancora fare per il nostro mondo: un'opera che trabocca di vita, di polline, di canti di uccelli e di curiosi semi selvatici.
Praga, poesia che scompare
Milan Kundera
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 102
L’invasione russa della Cecoslovacchia nel 1968 non ha solo conculcato i diritti umani, la democrazia, la giustizia: ha ridotto a «un foglio di carta in fiamme / dove scompare la poesia» – scriveva Kundera nel 1980 citando l’amato Nezval – una «grande cultura». Una cultura unica, che la «capitale magica d’Europa» ha forgiato lungo i secoli, e che ha conosciuto l’apogeo con Kafka, Hašek e Janacek, artefici dei «tre pannelli del quadro dell’inferno futuro»: «labirinto burocratico», «idiozia militare», «disperazione concentrazionaria». Tracciare il ritratto di Praga significava allora, per Kundera, riportare alla luce un’Atlantide inabissata, salvare una visione del mondo renitente a «identificarsi con la Storia» e a «cogliere nei suoi spettacoli serietà e senso». Ma noi lettori non potremo fare a meno, oggi, di riconoscere in quel ritratto, attraversato da un fremito di commossa nostalgia, un autoritratto, che rivela, meglio di qualunque saggio critico, la genealogia segreta da cui scaturisce l’opera di Kundera. Dentro al suo laboratorio ci conduce anche Ottantanove parole, un dizionario personale nato nel 1985 dall’esigenza, per lui che ancora scriveva in ceco ma pensava ormai a come ogni frase sarebbe suonata in francese, di chiarire al nuovo pubblico le «parole chiave», le «parole trabocchetto», le «parole d’amore» attorno alle quali erano costruiti i suoi romanzi – e tuttora essenziale per chi li ami e voglia conoscerli meglio.
Il buonuomo Mussolini
Indro Montanelli
Libro: Libro in brossura
editore: Rogas
anno edizione: 2024
pagine: 126
«Prenda questo manoscritto e se lo legga con comodo. Io passerò o non ripasserò, non importa. Comunque, non La impegno a farne un uso invece di un altro. Lei può pubblicarlo, bruciarlo, rivenderlo. L’unica cosa che non potrà fare è restituirlo a me. Costituisce un problema di coscienza a cui mi sento impari. Vede, son talmente sconvolto che ho dimenticato perfino di dirle di cosa si tratta. Si tratta del testamento di Mussolini». È così che Indro Montanelli immagina di venire in possesso delle ultime volontà del Duce: un memoriale «scottante», che ripercorre il rapporto con il Re e quello con Hitler, i piani di guerra e le sue idee sugli italiani. Dalla penna di uno dei maggiori giornalisti italiani, un testo di straordinaria satira politica, pubblicato per la prima volta nel 1946 e che oggi, al suo ritorno in libreria dopo tanti anni di assenza, è ancora di impressionante attualità.
Apologia del naufragio
Ferruccio Parazzoli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 184
Perdere la rotta, andare in rovina, affondare. Da sempre siamo abituati a attribuire al naufragio le immagini di una fine irreparabile e senza speranza, che ci lascia spogli non solo di quello per cui ci siamo imbarcati ma anche di tutto quel lo con cui siamo partiti. In Apologia del Naufragio, Ferruccio Parazzoli rovescia la prospettiva e ci fa comprendere come soltanto naufragando l’uomo possa trovare veramente se stesso e la verità di ciò che lo circonda. Due, in particolare, sono gli spazi dentro cui ci fa immergere la sua riflessione: da una parte lo Spazio Bianco che, a partire dalla poesia e dai testi sacri, rappresenta il richiamo che spinge l’uomo a lasciare il suo porto sicuro per valicare ogni limite; dall’altra lo Spazio Nero, la tentazione di abbandonare ogni ricerca e rimanere saldi su una terraferma che non permette di raggiungere la propria libertà. Attraverso un costante dialogo tra i due spazi, Ferruccio Parazzoli invita ad agire e a superare ogni confine; a diventare come Odisseo, al quale non importò più del destino della sua anima ma solo di ripartire sempre verso un nuovo naufragio, quando «scoprì con esultanza che non era il mare quello che stava navigando, ma lo Spazio sterminato che circonda la vita di ogni uomo».
L'isola delle pescatrici
Fosco Maraini
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 160
Nel luglio del 1954, Fosco Maraini, scrittore, orientalista, fotografo, viaggia assieme a una piccola troupe cinematografica fino a una minuscola terra nel nord del Giappone: l’isola di Hèkura. Qui incontra gli Ama, i figli delle onde, una comunità isolata e indipendente che vive in simbiosi col mare. Nella loro rigida organizzazione sociale, alle donne è riservato un compito decisivo: immergersi in apnea lungo i fondali davanti all’isola per la pesca subacquea degli awabi, un mollusco particolarmente prelibato. Oggi, quella tradizione unica è ormai scomparsa, sostituita da tecniche moderne. Questo libro racconta l’incontro con queste amazzoni dell’oceano, donne coraggiose e volitive che hanno con il mare un legame antichissimo. Una comunità inesplorata che Maraini ritrae con la precisione del documentarista e l’estro letterario del narratore. Un viaggio dentro e fuori dal tempo, un’avventura degna della fantasia di Jules Verne che nasce da un’esperienza reale, irripetibile, e dal desiderio appassionato di Maraini di conoscere e tramandare l’umanità dei suoi incontri.
Sull'amore
Hermann Hesse
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 216
Felice è chi sa amare». Nella concezione di Hermann Hesse l'amore è del tutto slegato dal possesso, è un'incessante ricerca esistenziale, uno stato di grazia dello spirito e dei sensi che trova in se stesso il proprio appagamento e che finisce con l'abbracciare il mondo intero. Questa antologia di pagine di Hesse dedicate appunto all'amore raccoglie e mescola materiali diversi: poesie, episodi narrativi, passi di scritti saggistici e di lettere, aforismi, disposti in modo da illustrare, in un crescendo di intensità e profondità, tre grandi variazioni sul tema: l'amore adolescenziale, l'esperienza amorosa matura, l'amore per l'umanità.
Una stanza tutta per sé
Virginia Woolf
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2024
pagine: 128
Illustre capostipite dei manifesti femminili del Novecento europeo, e primo brillante intervento della Woolf sul tema «donne e scrittura» (allora oggetto di un dibattito oggi banalizzato più che superato),Una stanza tutta per sé è un piccolo trattato ironicamente immaginifico, personalissimo nella misura godibilmente tesa di toni e motivi (il conversational, le proiezioni letterarie, l'analisi sociale, la satira, la visione). Illeitmotiv della stanza, grembo e prigione dell'anima femminile, si allarga fino a comprendere tutti i luoghi della dimora umana: la natura, la cultura, la storia e infine la «realtà» stessa nella sua inquietante-esaltante molteplicità. Introduzione di Armanda Guiducci.
Sparare a una colomba
David Grossman
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 144
Da sempre la presenza di David Grossman sulla scena internazionale va oltre i suoi romanzi: i suoi saggi e interventi su politica, società e letteratura sono ormai diventati un punto di riferimento ineludibile per tantissimi lettori ai quattro angoli del mondo. «La situazione è troppo disperata per lasciarla ai disperati» sostiene. La dimensione personale, che è al centro della sua narrativa, è indissolubilmente legata a quella politica. Ed è per questo motivo che, negli scritti che compongono questo libro, Grossman non si limita ad analizzare la situazione di Israele decenni dopo la Guerra dei Sei Giorni, a descrivere le conseguenze dell'impasse politica in Medio Oriente o dell'abbandono della letteratura nell'era post-fattuale, o a parlare di Covid, ma finisce sempre per raccontarci qualcosa della sua esperienza personale. Questa appassionata e lucida difesa dei valori della libertà e dell'individualità, la strenua opposizione a disfattismo e disimpegno prendono corpo in questi testi, che faranno certamente breccia nelle menti e nei cuori dei suoi lettori.
Coventry. Sulla vita, l'arte e la letteratura
Rachel Cusk
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 232
«Di tanto in tanto, per offese reali o presunte, mia madre e mio padre smettono di parlarmi. In Inghilterra c’è una curiosa espressione per indicare la cosa: si dice “essere mandati a Coventry”». Raccolta di scritti letterari, culturali e in parte memoir, “Coventry” affronta temi diversissimi come le dinamiche familiari, le questioni di genere, l’opera di autori quali Natalia Ginzburg, D. H. Lawrence e Kazuo Ishiguro. Ne emerge un libro coraggioso, colto e di esemplare bellezza formale, che offre il meglio del pensiero di Rachel Cusk. Lo sguardo analitico, ma anche pieno di echi e sfumature, di una delle scrittrici più importanti dei nostri anni. Al centro delle sue riflessioni, il nesso tra la produzione artistica e lo splendido groviglio che sono le nostre esistenze.