Rusconi Libri: Classici greci e latini
Epistole. Testo latino a fronte
Quinto Orazio Flacco
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2016
pagine: 368
Il simposio. Testo greco a fronte
Platone
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2016
pagine: 224
L'apologia di Socrate. Testo greco a fronte
Platone
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2016
pagine: 112
Lettere a Lucilio. Testo latino fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro rilegato
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2016
pagine: 1456
La guerra del Peloponneso. Testo greco a fronte
Tucidide
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2016
pagine: 1184
La tranquillità dell'animo. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2026
pagine: 240
L’irrequietudine dell’animo: come riconoscerla, diagnosticarla, curarla. Solo dopo queste fasi si potrà arrivare alla tranquillità dell’animo. Ma attenzione: tranquillitas non è possesso definitivo, dal quale nulla e nessuno possa allontanarci, ma equilibrio continuamente raggiunto, perduto, recuperato, nella consapevolezza che l’animo umano vacilla facilmente di fronte alle molte, troppe insidie che sono in noi e fuori di noi. Il sapiente suggerisce – si badi, suggerisce, non ordina o prescrive – come trovare il punto di equilibrio, tanto più difficile da mantenere quanto più l’ambiente circostante è corrotto, malato, sanguinario, alieno dalla misura e dalla riflessione. Tranquillitas quindi non sarà assenza di movimento, ma incessante attività dello spirito, in continua dialettica con se stesso.
Eracle. Testo greco a fronte
Euripide
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2026
pagine: 228
Risalito contro ogni speranza dall’Ade, il protagonista dapprima libera i propri famigliari dalla morte minacciata dal tiranno Lico, ma poi, impazzito ad opera di Lissa per volontà di Era, uccide egli stesso la moglie Megara e i tre figlioletti, finché viene tramortito dall’intervento di Atena. Rinsavito, sperimenta fortissimamente la tentazione del suicidio, ma poi l’induce a rinunciarvi il risolutivo soccorso di Teseo, pronto ad ospitarlo esule ad Atene. Contro l’indifferenza dimostratagli dal padre ‘divino’ Zeus e l’inesorabile persecuzione mossagli da Era, l’eroe dorico – ormai ridotto alla semplice dimensione di uomo terribilmente straziato – recupera positivi valori nell’affetto confermato del padre ‘umano’ Anfitrione e soprattutto nell’amicizia riconoscente dell’ateniese Teseo, palesemente connotata di risvolti politici.
Confessioni. Testo latino a fronte
Agostino (sant')
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2026
pagine: 656
Le Confessioni, opera complessa ed intensa di Sant’Agostino, nonostante sia stata scritta intorno al 400 d.C., conserva una grande modernità che la rende una lettura sempre attuale e coinvolgente. L’opera, che si compone in XIII libri, si rivela soprattutto un testo autobiografico e introspettivo, nel quale Agostino narra la tormentata storia della propria conversione alla fede cattolica, dopo aver subito per lungo tempo le attrattive mondane.
De oratore. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 740
Il de oratore simula il resoconto di una discussione sulla figura dell’oratore tenutasi nella villa di Crasso a Tusculum tra il padrone di casa e i suoi ospiti durante i Ludi Romani del 91 a.C. alla vigilia della guerra sociale: vi partecipano Marco Antonio, Scevola l’Augure e i due giovani Sulpicio e Cotta, ai quali si aggiungeranno Lutazio Catulo e Cesare Strabone in apertura del II libro. Distinto in due momenti, il dibattito mette a fuoco nel I libro il profilo dell’oratore e la natura dell’eloquenza rispetto al sistema dei saperi e alla funzione sociale. Si oppongono due visioni incarnate dai due protagonisti: l’una più idealistica, incline ad assegnare all’oratore una conoscenza universale e a intendere l’eloquenza come la scienza del parlare bene di ogni argomento (Crasso), l’altra più pragmatica, sensibile agli aspetti tecnici e a considerare l’oratoria come una mera arte della persuasione (Antonio). Sotto l’incalzare delle domande dei più giovani, Crasso e Antonio illustrano la dottrina retorica dopo essersi ripartiti i ruoli in base alle proprie attitudini e ai compiti dell’oratore.