Passigli: LE OCCASIONI
Da qualche parte nel profondo. Lettere 1897-1926
Rainer Maria Rilke, Lou Andreas-Salomé
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2009
pagine: 155
Quando si conoscono a Monaco il 12 maggio 1897, Rainer Maria Rilke è un giovane poeta ventiduenne, uscito pochi anni prima dalla scuola militare in cui aveva trascorso la propria non facile adolescenza, Lou Andreas-Salome un'affascinante intellettuale trentaseienne con alle spalle anni di ricerca, un matrimonio, viaggi, frequentazioni con figure magistrali dell'epoca come Nietzsche e Freud. L'incontro inaugura un rapporto che durerà fino alla morte di Rilke il 29 dicembre del 1926. Straordinaria testimonianza di questa lunga relazione sono le moltissime lettere che i due si scambiarono, di cui questo libro offre una significativa selezione sotto il titolo ricavato da una di esse: "Là, da qualche parte nel profondo", scrive infatti Lou a Rainer, "ha inizio di nuovo ogni arte, un'evocazione dell'esistenza umana dai suoi abissi ancora inesplorati". E là 'da qualche parte nel profondo' prende anche avvio questo straordinario incontro che per il poeta praghese doveva rivelarsi un vero e proprio spartiacque nella sua maturazione esistenziale e letteraria; una svolta, un "nuovo inizio" che, come scrive Sabrina Mori Carmignani nella prefazione, inaugura anche "un rapporto d'amore nel senso più vasto del termine": amore fra l'uomo e la donna, certo, ma, soprattutto, il grande amore "dove l'interno e l'esterno si congiungono in modo completamente nuovo, e che comprende in una volta tutti i suoi tesori".
Guida sentimentale di Venezia
Diego Valeri
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2009
pagine: 137
"Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario stabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi. Beati i poveri in topografia, beati quelli che non sanno quel che fanno, ossia dove vanno, perché a loro è serbato il regno di tutte le sorprese...". Così Diego Valeri invita alla conoscenza della magica città di Venezia: non un colto Baedeker per turisti alla frettolosa ricerca dei monumenti e luoghi obbligati dalla tradizione, ma una vera e propria "educazione sentimentale" a "quell'insolubile enigma che si rinserra nel nome di Venezia".
Descrizione di una battaglia
Franz Kafka
Libro
editore: Passigli
anno edizione: 2008
pagine: 96
"Descrizione di una battaglia" (1905) è il racconto che segna l'esordio letterario di Franz Kafka, anche se la sua pubblicazione avverrà qualche anno più tardi, nel 1909, sulla rivista "Hyperion". È il racconto di una passeggiata notturna per le vie di Praga; i due protagonisti, che si sono incontrati ad un ricevimento, s'incamminano verso il Monte S. Lorenzo e intrecciano una fitta conversazione, che si sottrae sempre più alla contingenza della loro vita quotidiana e diventa invece una sorta di confessione; non a caso, la seconda parte del racconto s'intitola "Divertimenti, ossia dimostrazione che è impossibile vivere". L'atmosfera di questo straordinario racconto, fra ironia e paradosso, entrambi però sentiti come qualcosa di implacabile che regge le sorti della vita umana, ricorda quella del primo grande romanzo, "America"; pagine dunque non cupe come quelle della "Metamorfosi" o de "Il castello", e con qualcosa nella rappresentazione dei personaggi che rimanda ad uno dei maestri del grande scrittore praghese, Charles Dickens.
Un piccolo eroe
Fëdor Dostoevskij
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2008
pagine: 70
Protagonista di "Un piccolo eroe" è un bambino, testimone di una storia d'amore tra adulti e depositario del segreto di questo amore, colto nel momento in cui, proprio attraverso questa vicenda, la sua infanzia si tramuta in adolescenza. Il racconto descrive un impossibile, cavalleresco amore infantile per una donna adulta; la casuale intromissione del bambino narratore in un'avventura dell'amata, e la complicità che si viene a creare con lei, segnerà il superamento del confine della prima infanzia. È l'eterno tema del "messaggero d'amore".
Il diritto di mentire
Immanuel Kant, Benjamin Constant
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2008
pagine: 67
Intorno a un tema quanto mai controverso, antico e pur sempre attuale, quale quello della menzogna, si affrontano in questo volume due grandi filosofi che rappresentano anche due differenti scuole di pensiero, l'una pienamente radicata nella Francia del dopo-rivoluzione, l'altra che proviene invece dalla vicina Germania. L'occasione è data da un breve trattato scritto nel 1797 dall'allora trentenne Benjamin Constant, che, sotto il titolo "Delle reazioni politiche" disquisisce intorno alla possibile legittimità, in precisi contesti, della menzogna. L'intervento di Constant è centrato sulla necessità che i princìpi universali, per essere accettati anche sul terreno concreto, debbano a loro volta fondarsi su princìpi definiti "intermedi" tali cioè da permetterne la concatenazione con la realtà effettiva. Ma Constant, mentre cerca di definire questa sua teoria, critica la riflessione di Immanuel Kant che "persino di fronte a degli assassini che vi chiedessero se il vostro amico, che loro stanno inseguendo, si sia rifugiato in casa vostra, la menzogna sarebbe un crimine". E il "filosofo tedesco" (così lo definisce, un po' sbrigativamente, Constant), chiamato in causa, risponde da par suo con "Su un presunto diritto di mentire per amore dell'umanità" nel quale ribatte punto su punto al "filosofo francese". E così che questo confronto acquista oggi, un significato emblematico, e anche al di là del tema, pur sempre centrale, che costituisce l'oggetto di questa querelle di fine Settecento.
Una distesa infinita. Ultime lettere
Vincent Van Gogh
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2008
pagine: 128
La prima delle lettere di Vincent Van Gogh qui riunite porta la data del 21 maggio 1890. L'ultima, senza data, verrà trovata su di lui, incompiuta, il 27 luglio di quello stesso anno, dopo che Vincent si era sparato un colpo al petto con una rivoltella comprata a Pontoise qualche tempo prima. Neppure nel suicidio il pittore ebbe troppa fortuna, perché si era sparato nei campi, dove era uscito per dipingere, ma la pallottola era penetrata più in basso del cuore, e Vincent era riuscito a rientrare in camera, dove si sarebbe spento soltanto la notte del 29 luglio sotto gli occhi del dottor Gachet e del fratello Théo, cui entrambe quelle lettere erano indirizzate. Sono scritti che non fanno presagire più di altri, nel lungo epistolario che lo lega al fratello, un finale così tragico e vicino. Si sente, certo, la stanchezza del pittore, il suo scoramento di fronte al senso di fallimento della sua vita non soltanto artistica: Vincent vorrebbe soprattutto essere un buon pittore, non lo interessano il successo e i soldi, quanto la qualità della sua pittura alla quale offre tutto se stesso. E proprio quando parla della sua pittura, dei suoi colori, queste lettere sembrano cambiare tono; al di là delle crisi che minacciano la sua salute e la sua ragione, delle noie quotidiane, delle incomprensioni, dei problemi economici, riaffiora allora di colpo il senso della sua grandezza: «Sono completamente preso da questa distesa infinita, vasta come il mare, di campi di grano che coprono le colline, dalla bellezza dei gialli, dei verdi delicati, dal bell'indaco della terra sarchiata e lavorata in un intarsio regolare prodotto dal verde delle piante di patate in fiore; l'insieme pervaso da una luce bella dai toni azzurri, bianchi, rosa e viola. Mi trovo, di fatto, in una disposizione di calma, quasi eccessiva, che è lo stato d'animo adatto per dipingere tutto questo».
La responsabilità dell'architetto. Conversazione con Renzo Cassigoli
Renzo Piano, Renzo Cassigoli
Libro
editore: Passigli
anno edizione: 2007
pagine: 160
Memorie di un pazzo
Gustave Flaubert
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2007
pagine: 104
Tra queste stanze buie. Testo greco a fronte
Konstantinos Kavafis
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2007
pagine: 176
Poesie d'amore di Riccardo Reis. Testo portoghese a fronte
Fernando Pessoa
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2007
pagine: 109
Fra i diversi eteronimi di Fernando Pessoa è a Ricardo Reis che è riservata la parte del poeta 'amoroso'. In realtà, discepolo di quell'Alberto Caeiro che è il vero maestro di tutti gli eteronimi (nonché dello stesso Pessoa, il quale dopo il suo avvento ebbe a scrivere: "era apparso in me il mio Maestro"), Reis porta alle estreme conseguenze il tentativo di "riedificazione pagana" che già da Caeiro prende le mosse; ed è in questo tentativo che occorre inserire anche la vena amorosa del poeta, una vena amorosa del tutto sui generis, in quanto il paganesimo di Ricardo Reis è innanzitutto accettazione di antiche verità, così che "ciò che sentiamo dentro come verità lo traduciamo in parola, scrivendo versi senza preoccuparci di sapere a cosa siano destinati". E ancora: "Deponiamo i nostri versi come offerte, iscrizioni votive, sull'altare degli dèi, semplicemente grati perché ci hanno liberato, e posti in salvo, da quel naufragio universale che è il cristismo". Quanto a Pessoa-lui stesso, la poesia d'amore pare quasi non sfiorarlo; eppure occorre chiedersi, al di là della scissione ironica connaturata all'adozione di un eteronimo: che cosa spinge un poeta a inventarsi una serie di autori in cui di volta in volta incarnarsi, se non anche il desiderio di colmare una propria 'insufficienza' o 'impossibilità', vissute appunto come tali?
Vite di Fernando Pessoa scritte da sé medesimo e raccolte da Paolo Collo
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2007
pagine: 85
A oltre settant'anni dalla sua morte, viene ora alla luce, come se fosse realmente affiorato dal baule dei suoi infiniti inediti, questa sorta di autobiografia di Fernando Pessoa. In realtà Paolo Collo, profondo conoscitore del grande scrittore portoghese, ha voluto ricostruire la vita, anzi le vite del poeta e dei suoi eteronimi attraverso le sue stesse pagine; e ne è scaturito un abile, sfaccettato, piacevolissimo e anche forse un po' irriverente collage che ci permette di scoprire la sua figura di bambino prodigio, di uomo innamorato, di genio postumo, di mistico pagano, di straordinario traduttore, di astrologo dilettante, di poeta plurimo, di demone sulfureo, di creatore di scrittori inesistenti, di folle disperato..., insomma, tutti i Pessoa di Pessoa.