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Libri di Fëdor Dostoevskij

I fratelli Karamazov

I fratelli Karamazov

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2003

pagine: 1059

"Dostoevskij era uno di quei rari geni che avanzano d'opera in opera, per una sorta di progressione continua, fin che la morte non li venga bruscamente a interrompere. Nessun ripiegamento in quella sua focosa vecchiaia, non più che in quella di Rembrandt o di Beethoven, al quale mi piace paragonarlo; un sicuro e violento approfondirsi del suo pensiero" (André Gide). Fëdor M. Dostoevskij (1821-1881), scrittore russo. Cominciò a pubblicare nel 1846, con Povera gente e Il sosia. Seguirono Umiliati e offesi (1861); Memorie dal sottosuolo (1864); Delitto e castigo e Il giocatore (1866); L'idiota (1868); I demoni (1871-72).
15,50

L'eterno marito

L'eterno marito

Fëdor Dostoevskij

Libro

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2023

10,00

Il villaggio di Stepàncikovo e i suoi abitanti
15,00

Le notti bianche

Le notti bianche

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro rilegato

editore: Gribaudo

anno edizione: 2023

pagine: 112

«Così è possibile che non ci vedremo mai più? Domani non potrò evitare di tornare quaggiù. Sono un sognatore; ho così poca vita reale che attimi come questo, come adesso, li considero una tale rarità che non posso non farli rivivere nei sogni. Fantasticherò di voi tutta la notte, tutta la settimana, l’intero anno.» «Bene» disse la fanciulla. «Forse domani verrò quaggiù, sempre alle dieci. Ne ho bisogno per me stessa. Ma ecco... be’, ve lo dirò in tutta franchezza: non ci sarà nulla di male se verrete anche voi. Solo, prima si deve stabilire un patto.» Due anime, la magia della notte. Tra confessioni, attese, speranze e disillusioni. Il romanzo “sentimentale” di Fëdor Dostoevskij, sospeso tra sogno e realtà. Età di lettura: da 11 anni.
10,90

Umiliati e offesi

Umiliati e offesi

Fëdor Dostoevskij

Libro

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2023

11,00

Il coccodrillo

Il coccodrillo

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 96

Un coccodrillo esposto in un centro commerciale non è uno spettacolo strano finché non decide di inghiottirti in un sol boccone! Al Passage di Pietroburgo, una folla si raduna per osservare l’ultima attrazione esotica: un coccodrillo esposto da un tedesco. Tra i curiosi c’è il funzionario Ivan Matveic il quale, per catturare l’attenzione della moglie, decide incautamente di stuzzicare l’animale sul naso e, quasi senza accorgersene, finisce nel ventre della belva. Cosa fare, adesso? Il coccodrillo non può essere sventrato e oltretutto Ivan non se la passa così male nella sua prigione, infatti da lì dentro può persino filosofeggiare e parlare con chi gli sta attorno. Età di lettura: dai 7 anni.
9,00

L'idiota

L'idiota

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2024

pagine: 880

Due giovani uomini, seduti l’uno di fronte all’altro, con le ginocchia che si toccano, nello spazio limitato di un vagone in corsa. Uno biondo, mite, luminoso; l’altro bruno, cupo, febbricitante. Comincia così, in uno spazio ristretto e in movimento, con due personaggi che si rispecchiano l’uno nell’altro, uno dei testi più misteriosi, inattesi, davvero enigmatici della letteratura mondiale, l’«esperimento» di Dostoevskij, un’opera che disgrega i limiti del romanzo della sua epoca e si proietta in avanti a testa bassa, senza freni, verso la modernità, andando però nel contempo a prendere energia e struttura in un passato letterario antichissimo. «L’idea principale del romanzo è raffigurare un uomo positivamente bello. Al mondo non c’è nulla di più difficile» scriveva Dostoevskij. Il principe Myškin, l’«idiota», diventa dunque una sorta di simbolo vivente capace di evocare la figura di Cristo, l’unica positivamente bella per Dostoevskij, che tuttavia quasi non è nominata nel romanzo, pur pervadendolo. Il mondo in cui si muovono il protagonista, le figure comprimarie e le complesse relazioni d’amore che li intrecciano è privo di ogni salvifica bellezza, è un mondo feroce, che gronda sangue, dove chi è indifeso (Nastas’ja bambina, in balia di un adulto depravato; Aglaja giovanetta, prigioniera di convenzioni sociali che le fanno orrore; persino Rogožin, travolto da una passione priva di limiti), o chi si porta nel cuore la mitezza, la grazia, la compassione, si muove a tentoni, cercando di indovinare le regole della sopravvivenza, sempre fallendo, sino al colpo di coltello finale.
25,00

Racconti

Racconti

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 464

Dalla penna di uno dei più straordinari romanzieri del diciannovesimo secolo sono uscite anche queste dodici piccole gemme. Nei racconti, in particolar modo in quelli scritti prima del processo, della finta condanna a morte e dei lavori forzati, l’artista affina le sue armi e comincia a esplorare i temi che poi diventeranno centrali nelle sue opere maggiori. Soprattutto, sorprendentemente, mettendosi alla prova su registri che all’interno dei grandi romanzi troveranno meno spazio, come quello comico. Non mancano infatti povertà, furti, truffe, donne crudeli, matrimoni calcolati attorno ad alberi di Natale e ricconi che decidono di morire indigenti pur di preservare il proprio denaro, ma queste pagine sono anche colorate di cartomanti imbroglione, improbabili eventi che si frappongono nell’amicizia di uomini d’affari ed esilaranti disavventure di mariti gelosi. La finissima abilità di Dostoevskij di scrutare l’animo umano è già tutta in queste pagine. Le accompagnano, per la prima volta in Italia, quelle parti dei racconti giovanili che lo stesso autore tagliò in occasione dell’edizione del 1860.
14,00

I demoni

I demoni

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 768

Ideale continuazione di "Delitto e castigo", di cui approfondisce in senso sociale e politico l’indagine etico-religiosa sul tema della libertà, "I demoni" costituisce – senza tuttavia rinunciare alle ragioni dell’arte – l’opera più polemica di Dostoevskij. La filosofia del “tutto è permesso” di Raskòl’nikov diviene qui la teoria rivoluzionaria secondo cui l’azione politica è al di sopra del bene e del male. Attraverso i protagonisti del romanzo, Dostoevskij accoglie l’intera tempesta di dubbi, negazioni, critiche che investe l’uomo moderno. Ma sa anche di possedere i valori per uscire dalla crisi. Tutta la sua opera è infatti un drammatico dialogo tra negatività e positività. Un dialogo che è l’essenza dell’uomo.
14,00

Il sosia

Il sosia

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 256

È una notte di tregenda a San Pietroburgo, una terribile notte novembrina. Il consigliere titolare Goljadkin avanza a piccoli passi rapidi e minuti. Incurante della neve, dell'aria gravida di ascessi, raffreddori e febbri, vorrebbe fuggire da sé stesso, distruggersi del tutto, ridursi in cenere. In casa di Olsufij Ivanovic, suo benefattore e padre della bella Klara, ha subìto la peggiore delle umiliazioni: è stato messo alla porta come il più spregevole degli esseri umani. Non c'è anima viva in giro, eccetto un passante che, vestito e imbacuccato come il consigliere titolare, sgambetta a passi corti lungo il marciapiede della Fontanka e sparisce poi lontano, procurando a Goljadkin una vaga inquietudine. Il consigliere titolare si affretta allora a raggiungere casa, ma, una volta messo piede nel suo appartamento, una terrificante sorpresa lo aspetta: seduto sul suo letto, il suo conoscente notturno gli fa un cenno amichevole col capo. Goljadkin si accascia al suolo in preda al terrore. L'uomo infatti non è altri che lui stesso, un altro Goljadkin, il suo sosia sotto tutti gli aspetti. Così, con questo espediente carnevalesco comincia quest'opera. Ai contemporanei seguaci della "scuola naturale", quando fu pubblicata per la prima volta nel 1846, apparve in tutto e per tutto come un racconto alla Gogol', in cui il fantastico viene piegato in chiave comico-grottesca. Sbagliavano. Il sosia è lontano dalla dimensione gogoliana della scrittura, poiché annuncia l'essenza stessa, la verità più profonda di tutta l'opera di Dostoevskij: l'idea che l'uomo è un essere fondamentalmente doppio, un vivente capace di essere costantemente altro da ciò che è, l'unico in grado di arrivare persino alla negazione di sé («Di tutto si può discutere all'infinito, ma da me s'è riversata fuori soltanto negazione» afferma Stavrogin nei Demonî). Come scrive Serena Prina nella postfazione a questa edizione, da lei curata e ritradotta dal russo, dell'uomo del sottosuolo, di Raskol'nikov, di Stavrogin, dei Karamazov, di tutti i personaggi che, nell'universo dostoevskiano, sono afflitti da «violente pulsioni contrapposte», Goljadkin rappresenta l'avanguardia, l'«ineludibile punto di partenza dell'esplorazione dei mondi interiori».
16,00

I fratelli Karamazov

I fratelli Karamazov

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 1064

«Nessun termine di confronto è troppo grande per l'opera di Dostoevskij, che può essere confrontata con ciò che vi è di eterno e di eccelso nella letteratura mondiale. Per me la tragedia dei Karamazov non è inferiore alle vicende di Oreste, all'epica di Omero, alla linea sublime dell'opera di Goethe. Anzi, queste opere sono tutte più semplici, più piane, meno ricche di conoscenze, meno gravide di avvenire di quelle di Dostoevskij» (Stefan Zweig). A un secolo e mezzo dalla sua comparsa la potenza letteraria de I fratelli Karamazov non si è affievolita. Ancora oggi, mentre assistiamo al parricidio più famoso delle lettere moderne e ne seguiamo l'esaltante iter giudiziario, siamo costretti a scendere nelle profondità più scomode dell'animo umano, a interrogarci sugli istinti peggiori dell'individuo e della società, a incidere come un patologo le cancrene della nostra coscienza, in un percorso in cui realtà e incubo non sempre hanno contorni netti, in cui la tragedia si accompagna alla farsa, e la disperazione si danna per alimentare una pur esile fiammella di speranza. Con un saggio introduttivo di Vladimir Lakšin e il saggio di Sigmund Freud Dostoevskij e il parricidio.
18,00

Discorso su Puskin

Discorso su Puskin

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 160

A Mosca, nel giugno del 1880, Fëdor M. Dostoevskij tiene all'Associazione degli amanti della letteratura russa un discorso nel quale celebra Puskin come modello supremo dell'"uomo russo". Le sue trascinanti parole suscitano nell'uditorio un entusiasmo e una commozione senza precedenti. La dissertazione diventa immediatamente - e resterà a lungo - un caposaldo del dibattito intellettuale russo, diviso a proposito dei rapporti con l'Occidente tra chi vorrebbe un Paese emulo delle civiltà europee, gli occidentalisti, e gli slavofili che auspicano invece per la nazione russa un cammino autonomo. Due mesi più tardi lo stesso Dostoevskij pubblica il discorso sulla sua rivista «Diario di uno scrittore», e lo accompagna con un'introduzione e con la puntuale risposta alle critiche mossegli dal professor Gradovskij. I tre testi - qui presentati insieme alla conferenza tenuta nella stessa occasione da Turgenev, faro degli occidentalisti - sono introdotti da Paolo Nori che, grazie a una serie di fulminanti close-up, ricostruisce, oltre a quella epica giornata, la temperie culturale ed emotiva della Russia di fine Ottocento.
11,00

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