Ambiente
Il giro del mondo nell’Antropocene. Una mappa dell’umanità del futuro
Telmo Pievani, Mauro Varotto
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2022
pagine: 200
Non abbiamo fatto nulla per mitigare il riscaldamento climatico. Fra attese, rinvii e altre scuse, le conferenze sul clima sono fallite una dopo l’altra. Nel corso dei secoli, i mari si sono alzati di 65 metri. Il libro racconta a distanza di mille anni, dunque nel 2872, il viaggio intrapreso, sempre per scommessa, da un aristocratico inglese sulle orme di Phileas Fogg nel 1872, protagonista del romanzo di Jules Verne "Il giro del mondo in 80 giorni", pubblicato nel 1873. Ogni tappa del viaggio, in mongolfiera, in otto puntate è corredata da una serie di mappe dei luoghi attraversati e da una scheda di approfondimento scientifico. Il libro alterna tre linguaggi e livelli di lettura che dialogano tra loro: la dimensione narrativa del viaggio immaginario, la dimensione scientifica della geografia fisica e umana del mondo nell’Antropocene, il linguaggio cartografico, con tutta la sua carica di visualizzazione intuitiva.
Spaccare l'atomo in quattro. Contro la favola del nucleare
Angelo Tartaglia
Libro: Libro in brossura
editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele
anno edizione: 2022
pagine: 92
La guerra tra Russia e Ucraina – con il fantasma della bomba atomica in agguato, il disastro di Chernobyl non troppo lontano nel tempo e la crisi energetica che incombe – ha riacceso il dibattito sull'energia e, in particolare, su potenzialità e rischi dell'industria nucleare. La necessità di sempre maggiori quantità di energia, condizione essenziale per l'attuale modello economico, si scontra con il razionamento, le difficoltà di accesso e la crisi delle fonti attualmente in uso. Occorrerebbe una fonte energetica sostenibile e pressoché illimitata: nessuna miglior opzione, apparentemente, del nucleare. Ma l'energia senza scorie è un mito e lo dimostrano le leggi della termodinamica, spiega in questo puntuale discorso Angelo Tartaglia, ingegnere nucleare e fisico. Undici argomentazioni contro altrettanti falsi miti, a sottolineare perché il nucleare risulterebbe più dannoso e meno sicuro di molte altre fonti. Smentito il pensiero comune secondo cui il nucleare è pulito, come le teorie di chi sostiene che «è inutile opporsi quando i Paesi che ci circondano sono pieni di centrali». Ma le fake news sono tantissime: è davvero minima la possibilità di incidenti? Chi garantisce che questa fonte, una volta a disposizione, non venga poi impiegata anche per interessi militari? Non esiste ad oggi tecnologia o processo in grado di neutralizzare gli effetti devastanti delle scorie nucleari sull'ambiente e sulle specie viventi. I costi dello smaltimento, economici e in salute, si riverserebbero inevitabilmente sulle future generazioni. E poi, le tanto evocate centrali di ultima generazione – dice Tartaglia – semplicemente non esistono: si tratta di sperimentazioni in via di perfezionamento e sviluppo, e così sarà per altri quindici anni, mentre il cambiamento climatico richiede interventi immediati. Meglio sarebbe puntare su altre fonti, il solare prima tra tutte: «limitandoci a casa nostra, se il 2% del territorio nazionale fosse coperto di pannelli fotovoltaici si avrebbe una produzione annua sufficiente a soddisfare l'intero fabbisogno energetico nazionale».
Sfida al futuro. Viaggio attraverso un mondo in lotta con la crisi climatica
Simon Mundy
Libro: Libro rilegato
editore: HarperCollins Italia
anno edizione: 2022
pagine: 464
Perché uno scienziato anticonformista sta costruendo una casa per mammut ingegnerizzati nel nord-est della Siberia? Come è possibile che una startup israeliana che produce carne coltivata in vitro abbia successo e al tempo stesso contribuisca a salvare le foreste dell'Amazzonia? Che relazione c'è tra la spinta all'energia verde della Cina e la corsa all'estrazione di cobalto nelle miniere del Congo? Davvero lo scioglimento dei ghiacci marini vedrà gli abitanti della Groenlandia al centro di una lotta di potere globale? Chi sono i magnati che si arricchiscono con l'energia pulita e le auto elettriche, mentre la potente industria dei combustibili fossili cade in una crisi esistenziale? A parlarci di questi scenari è Simon Mundy, reporter del Financial Times, che nel corso di un viaggio durato quasi due anni attraverso ventisei paesi e sei continenti ha incontrato le persone che sono quotidianamente in prima linea nella crisi climatica e ha raccolto le loro storie. Da queste testimonianze è nato un reportage appassionante, che racconta cosa sta accadendo nei paesi più colpiti dal riscaldamento globale e cosa si sta cercando di fare per cambiare la situazione, ma che soprattutto ci fa capire come la lotta per rispondere all'emergenza stia già rimodellando il mondo moderno: sconvolgendo le comunità e l'economia globale, certo, ma anche innescando un vero e proprio tsunami di innovazioni tecnologiche. Al tempo stesso cronaca di un disastro annunciato ma anche promessa di un domani che sembra ancora possibile, "Sfida al futuro" parla di sopravvivenza, di speranza e delle forze che, in un modo o nell'altro, definiranno il nostro futuro.
Rinnovabili subito. Una proposta per la nostra indipendenza energetica
Leonardo Becchetti, Claudio Becchetti, Francesco Naso
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 160
L'Italia è il paese del sole e del vento, perché allora dipende così tanto dalle fonti fossili, che paga a caro prezzo in periodi di crisi come questo? È come se un paese ricchissimo di mari e bacini di pesca invece di investire in pescherecci e canne da pesca si ostinasse a importare il pesce a carissimo prezzo dall'estero. Se la Norvegia è arrivata al 66% di energia da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico), perché noi siamo appena al 16%? Non solo abbiamo il bisogno di produrre energia senza emettere sostanze inquinanti e gas che alterano il clima, ma dobbiamo anche sprecarla il meno possibile. Accompagnare l'elettrificazione dei consumi, là dove possibile, con la produzione da fonti rinnovabili è la via maestra per lo sviluppo sostenibile, economico, ambientale e sociale. Le sofferenze insegnano, amava ricordare lo storico greco Erodoto, e purtroppo l'umanità sembra aver bisogno della pedagogia delle catastrofi. Già prima dell'invasione dell'Ucraina sapevamo che le fonti rinnovabili erano il futuro per almeno tre motivi fondamentali: la riduzione dell'inquinamento dell'aria e quindi la salute, la riduzione delle emissioni e quindi la lotta al riscaldamento globale, e la convenienza di prezzo.
Treeline. L'ultima foresta e il futuro della vita sulla terra
Ben Rawlence
Libro: Libro in brossura
editore: Brioschi
anno edizione: 2022
pagine: 400
Una foresta non è un’entità statica: è un mosaico di specie in continua evoluzione che intrattengono molteplici relazioni non solo tra loro, ma anche con il suolo, l’atmosfera e il clima. E la foresta boreale, ancor più di quella pluviale amazzonica, è il vero polmone della Terra, nonché il secondo maggiore bioma dopo l’oceano. In questo libro, Ben Rawlence ci racconta il suo viaggio nelle vaste distese di foresta che circondano il Nord del pianeta, lungo la linea degli alberi che dalla Scozia e dalla Scandinavia settentrionale attraversa tutta la Siberia, l’Alaska e il Canada, fino alla Groenlandia. Gli alberi che compongono questo anello verde pressoché ininterrotto testimoniano che il nostro pianeta è in iperventilazione e che il riscaldamento globale ha raggiunto ormai uno stadio avanzato. La temperatura sale, l’Artide è sempre più verde e la linea di confine delle foreste boreali avanza verso nord a ritmi vertiginosi: una progressione che avrà conseguenze enormi per la sopravvivenza della vita sulla Terra. Ma con la loro straordinaria tenacia, queste specie arboree sono anche una fonte di speranza. Gli esseri umani sono infatti creature della foresta e, da sempre, si sono evoluti insieme agli alberi. Treeline mostra quanto il destino dei primi sia intrecciato a quello dei secondi. È dunque alla straordinaria evoluzione delle specie arboree che occorre guardare per comprendere che cosa resterà dopo le grandi trasformazioni oggi in atto, ben consapevoli che spetta a noi decidere il prossimo passo.
Sacred cow. Perché la carne allevata bene fa bene, a te e al pianeta. La soluzione per una carne migliore e sostenibile
Diana Rodgers, Robb Wolf
Libro: Copertina morbida
editore: Ab Ovo Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 308
Che si tratti della nostra salute o di quella del pianeta, del cancro o del riscaldamento globale, oggi è prassi comune attribuire tutte le colpe al consumo di carne. I più diffusi luoghi comuni sono infatti che: la carne rossa provoca neoplasie, obesità e cardiopatie; ne mangiamo troppa e la sua produzione non è sostenibile; i prodotti di origine animale non sono indispensabili per la nostra salute; l'allevamento danneggia l'ambiente; mangiare animali non è etico. Interessi delle multinazionali, ricerche scientifiche viziate, articoli per ottenere facili click e celebrità vegane poco informate hanno alterato la percezione di cosa dovrebbe essere un sistema equilibrato: il mantra "la carne fa male" influenza ormai i corsi universitari, le linee guida per l'alimentazione, i menu delle mense e i fondi assegnati alla ricerca. Col progredire della globalizzazione, il mondo intero sta abbracciando una dieta di tipo occidentale basata su cibi industriali e ultra-processati, senza rendersi conto che così devasta interi ecosistemi e la salute stessa delle persone. Mossi dal nobile principio della minor sofferenza, in molti finiscono per risolvere questo dilemma etico, ambientale e nutrizionale rinunciando alla carne una volta per tutte. Ci viene detto infatti che la soluzione è ridurre o eliminare la carne, rossa in particolare. Ma la scienza non è d'accordo: limitarsi all'agricoltura intensiva è tutt'altro che la soluzione perfetta. La soluzione non è eliminare la carne, ma cambiare il tipo di allevamento. In Sacred Cow, la nutrizionista Diana Rodgers, e l'autore del New York Times Robb Wolf, esplorano i problemi dell'allevamento e del consumo della carne, evidenziando le falle del nostro sistema alimentare e delle "soluzioni" finora proposte, concentrandosi sul gruppo più grande e criticato di tutti: i bovini.
I 10 disastri climatici che hanno cambiato il mondo
Marcus Rosenlund
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 276
Il celebre inverno russo è riuscito a bloccare le invasioni di Carlo XII di Svezia, di Napoleone, di Hitler. Una serie di violente tempeste ha affondato l'Invincibile Armata spagnola. Il fenomeno El Niño ha contribuito al collasso della civiltà maya. Un'inondazione ha distrutto la ricca e potente città di Rungholt, sul Mare del Nord, permettendo così ad Amsterdam di prosperare. Perché c'è una forza più potente degli eserciti e che nessun patrimonio, per quanto ingente, può controllare: il clima. Il giornalista Marcus Rosenlund conduce i lettori attraverso un viaggio lungo millenni svelando in che modo condizioni atmosferiche e cambiamenti meteorologici hanno contribuito in maniera radicale a formare il mondo che conosciamo. E sottolineando il ruolo decisivo che il clima ha avuto in tanti momenti cruciali, spesso drammatici, della storia dell'uomo, ci dimostra anche perché oggi non possiamo non preoccuparci per quanto sta accadendo al nostro pianeta, e cosa è importante fare per salvare il nostro futuro.
L'incendio del bosco grande
Monica Pais
Libro: Libro rilegato
editore: Longanesi
anno edizione: 2022
pagine: 144
Luglio 2021. Il Montiferru va a fuoco. Come un invincibile e fiammeggiante drago che si vede perfino dallo spazio, il rogo inizia a divorare tutto ciò che incontra sul suo cammino. Nel bosco, lassù in montagna, gli animali selvatici lottano per la sopravvivenza. In molti non ce la faranno e alla conta finale risulterà un'ecatombe impossibile da censire, ma i più fortunati saranno recuperati dalle fiamme e oltre duecento tra loro troveranno ospitalità e cure alla clinica Duemari, trasformata in ospedale da campo. C'è la volpina paralizzata e mezza carbonizzata; c'è il cerbiatto ustionato; ci sono tantissimi cinghiali dalle zampe divorate dal fuoco; ci sono cani, gatti, conigli, ricci. E, in mezzo a loro, c'è un gruppo di veterinari pronti a tutto per salvarli. C'è una onlus che si mobilita, generando una reazione a catena che conduce fino alla clinica derrate alimentari e pallet di materiali sanitari. C'è un'impressionante ondata di solidarietà che si schiera a fianco dei più deboli, con quella Natura che non ha voce solo per chi non è capace di sentirla. E poi c'è Monica, che guarda la sua terra come allo specchio: sa che si somigliano. Sa che la Sardegna è forte, guerriera, forgiata dalle difficoltà e per questo non si arrenderà. Raccontata a due voci da Monica e da Metà, la piccola volpe sopravvissuta, la storia dell'incendio del grande bosco del Montiferru si scolpisce in queste pagine nella sua dimensione di epica lotta per la salvezza e la salvaguardia di ciò che abbiamo di più caro: quel mondo naturale cui noi stessi apparteniamo.
Siamo tutti Greta. Le voci inascoltate del cambiamento climatico
Sara Moraca, Elisa Palazzi
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2022
pagine: 152
L’emergenza climatica è, prima ancora che un argomento di studio della scienza, un’esperienza umana. Le conseguenze del riscaldamento globale stanno già modificando la vita di intere comunità, donne, uomini e bambini, ponendoli di fronte a rischi maggiori e a notevoli sfide di adattamento. Questo originale volume raccoglie in presa diretta le voci di abitanti di diverse parti del mondo, di chi vive sulla propria pelle la crisi climatica, dai nativi groenlandesi che lottano per evitare l’apertura di una miniera là dove i ghiacci in ritirata hanno messo a nudo preziose terre rare, alla giovane ricercatrice che progetta stazioni meteo smart per favorire l’agricoltura in Uganda. Le storie personali che provengono da inchieste giornalistiche sul campo si fondono con informazioni scientifiche rigorose, dati, studi, per dare vita a una narrazione più ampia, che punta a essere soprattutto umana. Prefazione di Telmo Pievani.
Aprite gli occhi. La mia lotta per dare una voce alla crisi climatica
Vanessa Nakate
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 256
«La gente in Uganda, in Africa, e in tutto quello che prende il nome di Sud globale sta perdendo case, raccolti, guadagni, e persino la vita, e qualsiasi speranza di un futuro vivibile, e li sta perdendo ora. Questa situazione non è solo tremenda, è anche ingiusta. Chi ha meno risorse e meno ha contribuito alla crisi si trova a fare i conti con le sue conseguenze peggiori: inondazioni più frequenti e più gravi, siccità più lunghe, ondate di caldo estremo e innalzamento del livello dei mari. Un pianeta più caldo di due gradi centigradi è una condanna a morte per Paesi come l'Uganda. Eppure, già mentre leggete questo libro, siamo sulla buona strada perché le temperature salgano molto molto di più di due gradi.» Vanessa Nakate non ha paura. Ha uno spirito inarrestabile e una voce forte e commovente. È una leader fra gli attivisti della giustizia climatica. Ha guardato in faccia Obama per dire che i suoi Stati Uniti hanno tradito le loro promesse sul clima. È diventata una superstar. Tutti i giorni lotta per dire la verità sul più grande problema del nostro tempo: non siamo tutti uguali di fronte alla crisi climatica. Questo è il racconto di vita una giovane donna ugandese, che vede abbattersi sulla sua comunità le conseguenze smisurate di una catastrofe che avanza. E intanto assiste all'indifferenza nei confronti delle nazioni africane. Nel 2019 Nakate è diventata la prima manifestante di Fridays for Future in Uganda e così ha scoperto di avere una voce politica potente. Nel gennaio 2020 Associated Press l'ha tagliata fuori da una foto scattata al World Economic Forum di Davos: di fianco a lei c'erano quattro attivisti, tutti bianchi. Ma la voce di Vanessa Nakate è più forte. Da timida ragazzina di Kampala a leader sulla scena mondiale, Nakate ha scritto un libro nel quale il manifesto politico e il memoir sono inseparabili.
Storia dei cambiamenti climatici. Lezioni di sopravvivenza dai nostri antenati
Brian Murray Fagan, Nadia Durrani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2022
pagine: 384
2334 a.C.: dopo una lunga serie di guerre tra città-stato, causate dalla scarsità di grano e dall’inaridimento del territorio, Sargon, re di Akkad, unifica la Mesopotamia, dando vita al primo impero mai esistito. 536: per diciotto mesi un quarto del pianeta non vede la luce del sole a causa di una eruzione vulcanica in Islanda; di lì a poco la peste di Giustiniano farà precipitare l’Europa in una crisi che si protrarrà per quasi cento anni. 1362: una violenta burrasca, ribattezzata Grote Mandrenke – la «grande affogatrice di uomini» – travolge le coste del Mare del Nord, distruggendo più di sessanta paesi in Danimarca. Lungo tutto il corso della sua esistenza l’umanità ha dovuto affrontare, contrastare e prevedere disastri climatici e ambientali ogni volta potenzialmente irreparabili. Questo libro ne ripercorre la storia alla luce del nostro rapporto con gli elementi: quella di Fagan e Durrani è una narrazione che spazia tra i secoli e i continenti alla ricerca delle soluzioni e degli adattamenti che i nostri antenati hanno individuato per sopravvivere agli sconvolgimenti naturali. Dagli antichi egizi che, dipendenti dalle piene e dalle secche del Nilo, ne studiavano i flussi convogliandoli nei campi, alle trasformazioni messe in atto dalla civiltà maya in base ai periodi di alluvione e siccità; dall’espansione dell’Impero romano, favorita da un clima temperato e stabile, fino alla megasiccità che colpì l’area del New Mexico tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo; dalla celebre eruzione del Vesuvio nel 79 fino a quella del Tambora nel 1815, che provocò «l’anno senza estate», contribuendo così all’ideazione del Frankenstein di Mary Shelley. “Storia dei cambiamenti climatici” è un racconto corale della relazione tra esseri umani e clima negli ultimi 30 000 anni, in cui trovare conforto davanti alle incertezze del presente e agli inquietanti scenari futuri. Una indagine che incrocia archeologia e dati scientifici, climatologia e antropologia per offrirci una nuova chiave di lettura sulle nostre possibilità di intervento positivo sul pianeta; perché, è vero, di fronte al prossimo uragano non ci basterà un ombrello, ma la soluzione che stiamo cercando potrebbe essere già alle nostre spalle.
Aggiustiamo il mondo. Diario di un'ecologista in crisi climatica
Giorgia Pagliuca
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 152
Se vogliamo impegnarci per un mondo sostenibile, dobbiamo andare oltre le nostre abitudini. Spingerci a fondo, trovare soluzioni diverse e strade secondarie. Non muoviamoci solo per slogan. La sostenibilità è un percorso, o meglio una corsa a ostacoli, in cui abbiamo bisogno di collettività, della discesa in campo di una moltitudine di cittadini imperfetti ma disposti a migliorarsi e a partecipare attivamente per il bene comune. Se guardassimo il nostro mondo dallo spazio, impareremmo ad adottare una visione d’insieme: siamo tutti sulla stessa barca, non c’è nessun luogo sulla Terra in cui potersi nascondere dalla crisi climatica. Ma ogni nostra azione, come scegliere una borraccia riutilizzabile per l’acqua o rifiutare una bistecca per cena, può contribuire al cambiamento necessario. Giorgia Pagliuca con i suoi irresistibili eco tips sposta finalmente l’asse dalle lezioni teoriche sui massimi sistemi alle esperienze vere, quotidiane, suggerendo gesti concreti e mostrando come realizzarli. Siamo pronti alla sfida?