Sociologia e antropologia
Stato, controllo sociale, devianza. Teorie
Dario Melossi
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 344
La ricerca etnografica. Approcci metodologici e pratiche dal campo
Anna Paini, Matteo Gallo, Stefano Maltese
Libro
editore: Hoepli
anno edizione: 2025
Il volume descrive le metodologie e le pratiche della ricerca etnografica nell’osservare e comprendere un contesto sociale prendendone parte attiva e offrendo prospettive inedite sulla complessità della società contemporanea. Attraverso una selezione ragionata di temi viene proposta una lettura critica dei casi etnografici valorizzando le interpretazioni situate e specifiche offerte dalla pratica del “campo”. Il testo è organizzato in sei capitoli tematici ognuno dei quali apre con una introduzione su aspetti teorici e metodologici, seguita da contributi etnografici che mettono in luce le potenzialità del lavoro antropologico, inteso come pratica flessibile, contestuale e metodologicamente solida. Il volume è integrato da domande di verifica e da materiali online di approfondimento.
Senza figli. Scelte, vincoli e conseguenze della denatalità
Alessandra Minello
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 184
In un tempo in cui politica, media e istituzioni parlano con crescente allarme di ‘età dello spopolamento’, è necessario riflettere sulla domanda più semplice e radicale: perché oggi sempre meno persone hanno figli? Welfare inadeguato, crisi economica, precarietà del lavoro, tappe di vita sempre rimandate. Tutto vero. Eppure, la denatalità non è una questione solo economica o biologica. È anche una questione di libertà. I tassi di fecondità sono il risultato complesso di scelte, vincoli e trasformazioni culturali e sociali. È arrivato il momento di cambiare prospettiva: non guardando solo al numero di figli mancanti, ma alle vite che si stanno costruendo anche senza figli.
Il Test. Un esperimento senza precedenti: esiste la vita oltre la morte?
Stéphane Allix
Libro: Libro in brossura
editore: HarperCollins Italia
anno edizione: 2025
pagine: 256
Alla morte di mio padre, ho riposto quattro oggetti nella sua bara, senza parlarne con nessuno. Poi ho consultato alcuni medium che sostenevano di poter comunicare con i morti. Saranno riusciti a scoprire di quali oggetti si trattava? Ecco in cosa consiste il test. Possiamo comunicare con i morti? C’è chi spera che sia possibile, altri ne sono certi. Migliaia di persone ogni anno consultano i medium, ma spesso si chiedono se le loro capacità siano reali. Per indagare sul fenomeno della medianità, Stéphane Allix ha incontrato e messo alla prova sei medium di solida reputazione. Senza dire loro che erano sottoposti a un test, ha verificato se erano in grado di descrivere gli oggetti che aveva segretamente messo nella bara del suo amato padre poco prima che fosse sepolto. I risultati sono sorprendenti e confermano ciò che anche la ricerca scientifica ha rivelato: la vita dopo la morte è davvero un’ipotesi razionale. Oltre a sottoporre ciascun sensitivo al proprio test, Allix esplora e approfondisce le storie personali di ciascuno di essi; uomini e donne con un vissuto fuori dal comune, che condividono ciò che hanno imparato dalle loro esperienze: Come si diventa medium? È un dono o una maledizione? Come descrivono i defunti il passaggio tra la vita e la morte? Dove andiamo quando moriamo? Il test affronta tutte queste domande e molte altre, mettendoci di fronte ad alcuni risultati indiscutibili. Allix invita i lettori a scoprire ciò che mesi di indagini, interviste e colloqui gli hanno permesso di comprendere sulla fine della vita, la morte, l’aldilà e la comunicazione con l’altra dimensione. In un approfondimento in calce al libro, infine, lo psichiatra francese Christophe Fauré, specializzato in accompagnamento alla fine della vita, parla del percorso di elaborazione del lutto e offre alcuni consigli illuminanti sulla morte e la medianità.
I morti degli altri
Marco Aime, Federico Faloppa
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 176
Perché non proviamo la stessa empatia per i morti che in qualche modo «non ci appartengono»? Perché, per esempio, per i morti dell’attentato a «Charlie Hebdo» siamo scesi in piazza e per quelli dell’attentato di Boko Haram in Nigeria negli stessi giorni abbiamo mostrato indifferenza? La risposta si spinge quindi, inevitabilmente, oltre il tema della morte: al di là della nazionalità di origine, è il prossimo che è scomparso dall’orizzonte dei nostri interessi più intimi. Assistiamo e viviamo un progressivo allontanamento che gli individui contemporanei stanno manifestando gli uni nei confronti degli altri. Allontanamento che non è solo fisico; ciò che è scomparso è il senso di prossimità, inteso in senso emozionale, affettivo, comunicativo.
Unicamente umano. Storia naturale del pensiero
Michael Tomasello
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 232
Che cosa rende unico l'essere umano differenziandolo da ogni altro animale? Il linguaggio? La capacità di fabbricare utensili? Le credenze religiose? È dal tempo di Darwin che si cerca di dare una risposta a questo interrogativo. Il libro suggerisce una nuova, affascinante soluzione all'enigma: la chiave della nostra unicità sta nella propensione tutta umana alla cooperazione sociale. Non diversamente dalle scimmie antropomorfe, come oranghi e scimpanzé, anche i nostri antenati erano esseri sociali capaci di risolvere problemi grazie al pensiero. Ma erano in competizione fra loro e miravano soltanto ai propri scopi individuali. Quando i cambiamenti ambientali li costrinsero a condizioni di vita più cooperative, dovettero imparare a coordinare menti e azioni per perseguire obiettivi condivisi, e a comunicare i propri pensieri ai partner della collaborazione. In definitiva l'esigenza di lavorare insieme è ciò che rende possibile il linguaggio, le forme di pensiero complesse, la cultura.
La società come verdetto
Didier Eribon
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
In questo saggio limpido e tagliente, Didier Eribon, uno dei massimi sociologi viventi, torna a interrogare il legame tra destino sociale e identità personale. «La società come verdetto» radicalizza l'intuizione fondamentale che attraversa tutta la sua opera: la vergogna, la colpa, il silenzio non sono scelte individuali, ma risposte ai meccanismi di esclusione messi in atto dalle strutture sociali. Partendo dalla propria esperienza – quella di un giovane omosessuale di origine operaia cresciuto in una Francia segnata dal classismo e dal sessismo – Eribon svela come la società emetta, tacitamente ma inesorabilmente, verdetti su ciò che vale e su ciò che deve restare ai margini. Il saggio costruisce un impianto rigoroso e accessibile toccando temi centrali del dibattito contemporaneo: l'ingiustizia della scuola, l'autoritarismo del sapere, il peso delle etichette identitarie, la violenza del giudizio sociale.
Antropologia e marxismo
Maurice Godelier
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2025
pagine: 390
Qual è la logica nascosta dei sistemi economici e perché la necessità del loro apparire, riprodursi o sparire nel corso della storia? Coniugando antropologia e marxismo, Maurice Godelier ci offre la chiave interpretativa per l’analisi delle culture precapitalistiche. Scegliere il materialismo di Marx come orizzonte epistemologico del lavoro teorico nelle scienze sociali, significa, per Godelier, imporsi di scoprire e percorrere, attraverso strade da inventare, la rete invisibile delle ragioni che legano le forme, le funzioni, l’articolazione, la gerarchia, la comparsa e la scomparsa di determinate strutture sociali. Un’analisi mai disgiunta dallo studio sul campo delle società primitive, che lo ha visto impegnato per più di vent’anni.
Anuario de investigación 2022–2024
Libro: Libro in brossura
editore: If Press
anno edizione: 2025
pagine: 148
Ai-work. La digitalizzazione del lavoro
Sergio Bellucci
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 312
«Se la transizione digitale ha segnato una discontinuità profonda nella struttura sociale e produttiva globale, l’avvento dell’AI generativa rappresenta una nuova soglia. Comprendere questa accelerazione vertiginosa significa interrogarsi sul senso delle trasformazioni in atto, sulle loro ricadute etiche, epistemologiche e antropologiche, e sulle modalità con cui l’umanità potrà orientarsi davanti a una complessità inedita e radicale». (Sergio Bellucci). Ci sono passaggi della storia in cui si aprono scenari che vanno oltre le generazioni in vita. L’invenzione della scrittura, la messa a punto del metodo scientifico, l’uso dell’elettricità, sono esempi di tali discontinuità che, pur «dirompenti», non furono percepite come «punti di non ritorno». Le tecnologie digitali rappresentano una sfida dal punto di vista della loro interpretazione teorica. L’umanità si trova di fronte a un passaggio storico o il quadro rappresenta l’«evoluzione» di una tendenza che non modifica il senso dei processi? Le trasformazioni nella produzione e nel lavoro rappresentano il luogo privilegiato per comprenderne il senso. Il libro affronta il nodo di questo dibattito con un vero e proprio confronto teorico tra letture diverse, e in parte divergenti, delle conseguenti necessità per la politica e l’agire umano.
Le radici umane e la liberazione
Dario Renzi
Libro: Libro rilegato
editore: Prospettiva Edizioni Services & Publishing
anno edizione: 2025
pagine: 304
Quali aspetti ci differenziano dagli altri viventi? Quali caratteristiche sperimentate nel corso dei millenni ci hanno reso umani? Come smascherare l’ideologia di chi sostiene che la guerra è inevitabile? Tra storia e teoria, filosofia e scienze cognitive, l’autore si addentra con lucidità e passione nella vicenda della nostra specie e nelle profondità delle predisposizioni comuni a ciascun essere umano. La tesi che percorre quest’opera composita concerne l’esistenza di cinque radici primarie che permettono lo sviluppo umano nel suo assieme: la soggettività molteplice, la primarietà femminile, la presenza misteriosa della coscienza, la capacità di creazione culturale, la tensione morale ed etica. Riconoscere le possibilità affermative positive delle radici antropologiche consente di difenderle oggi dai bellicosi poteri oppressivi e dalla loro macchinazione disumanizzante. E soprattutto può permettere di indirizzarle e svilupparle in senso benefico espansivo in cerca di una nuova comunanza.