Opere di consultazione
Il museo della Fondazione Pagliara. Storia di una raccolta d'arte dalla «tradizione» alle tecnologie digitali
Stefano De Mieri
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2025
Rocco Edoardo Pagliara è stato una personalità di primo piano nella Napoli di fine ’800 e inizi ’900, poeta, giornalista, traduttore, critico musicale raffinato che ha lasciato il segno sulla storia del Conservatorio di San Pietro a Majella. Fu amico di personalità di spicco, quali Giuseppe Martucci, Giacomo Puccini, Vittorio Pica e Salvatore Di Giacomo, e di molti tra i maggiori artisti attivi nella ex capitale borbonica, da Belliazzi a Jerace, da Franceschi a Dalbono, da Migliaro a Scoppetta. La consuetudine con il mondo artistico partenopeo, attestata in queste pagine da numerose lettere inedite o poco note, emerge con chiarezza dalla sua attività di recensore di mostre d’arte, una produzione giornalistica e ‘critica’ quasi del tutto dimenticata, particolarmente utile per la comprensione di aspetti cruciali del collezionismo di Pagliara. La sua eredità materiale è custodita oggi in due sedi prestigiose, l’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte in Palazzo Venezia a Roma, dove nel 1922 confluì la ricchissima biblioteca personale, e l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, che conserva una parte consistente delle sue collezioni d’arte, dipinti, sculture, tessuti, vetri, porcellane e molti altri esempi di arti decorative, disegni e, soprattutto, la ricca collezione di stampe. Dispersa in misura consistente con le vendite successive alla morte del collezionista (1914), nel 1947 la raccolta venne legata dalla sorella di Rocco, Maria Antonietta, prima rettrice del Magistero, alla Fondazione Pagliara, una delle articolazioni istituzionali del Suor Orsola Benincasa.
Italia, o cara. Con la cultura si diventa grandi
Maria Vittoria Marini Clarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il saggio esamina il contributo dell'Italia alla cultura contemporanea e le sue prospettive future ricorrendo a un punto di vista interdisciplinare, che combina gli approcci filosofico, storico, artistico ed economico. L'autrice, Maria Vittoria Marini Clarelli, storica dell'arte e per oltre vent'anni dirigente del Ministero della cultura, inizia evocando due scenari estremi. Il primo è impossibile: "Immaginiamo che l'Italia non sia mai esistita: quali sarebbero gli effetti di questa assenza geografica sulla storia e sulla cultura del mondo? Tali e tanti da risultare quasi incalcolabili. Non cambierebbero solo l'arte, la letteratura, la musica ma anche la geografia e il diritto, la scienza e la tecnica". L'altro è distopico: "Immaginiamo invece che l'Italia sprofondi nel mare adesso, 'nel corso di un giorno e di una notte', come Atlantide. Quali sarebbero le conseguenze per il resto del mondo?". Partendo da queste premesse, Marini Clarelli conduce il lettore in un viaggio attraverso le politiche culturali di un paese che ha una tale abbondanza e varietà di risorse, da rendere complessa la loro condivisione e trasmissione facendole anche fermentare per il futuro.
Dentro il libro. Materia e tecnica della semiotica letteraria
Alberta Zancudi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 110
"Dentro il libro" è una guida che svela i segreti del mondo dei libri: dalla saggistica alla narrativa. Esplora l’importanza del libro come oggetto, analizza le sue componenti fisiche e rivela il misterioso universo del contenuto e del significato. Alberta Zancudi esamina il ruolo fondamentale del lavoro editoriale e l’importanza dei lettori, l’altra faccia della medaglia del processo di creazione e fruizione di un libro. "Dentro il libro" riunisce le diverse anime del libro in un viaggio stimolante e illuminante. Concetti e teorie provenienti dalla semiotica, dalla narratologia e dalla retorica diventano accessibili grazie a esempi pratici, che rendono la comprensione del funzionamento di un libro un’abilità preziosa per navigare con sicurezza nel complesso mondo delle parole. Un libro per appassionati di libri che desiderino approfondire la loro conoscenza, per aspiranti scrittori che vogliano comprendere il processo editoriale e per chiunque miri a scoprire i segreti che si celano dietro la creazione di un libro.
Museologia radicale. Ovvero, cos'è «contemporaneo» nei musei d'arte contemporanea?
Claire Bishop
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2025
pagine: 88
L’avvenire del museo pubblico non è mai parso più a rischio: più che rappresentare gli interessi diversificati della collettività, nella maggior parte dei casi esso è ridotto a veicolo di promozione per eventi blockbuster e di tutela dei privilegi dei privati, dando vita a templi dello svago e dell’evasione incapaci di cogliere l’attuale momento storico nella sua globalità. Salvo qualche felice quanto rara eccezione. In questo breve saggio, Claire Bishop riporta le esperienze di tre istituzioni europee di arte contemporanea – il Van Abbemuseum di Eindhoven, il Museo Nacional Reina Sofía di Madrid e il MSUM di Lubiana – che, per far fronte ai tagli dei fondi pubblici dettati dalle misure di austerity, hanno fatto di necessità virtù mettendo a punto brillanti alternative al mantra dominante del “più grande è più bello, e se possibile anche più redditizio”. Attraverso illuminate politiche di acquisizione e allestimento delle proprie collezioni permanenti, questi musei si sono caratterizzati come realtà votate alla sperimentazione, capaci di utilizzare le proprie risorse per imbastire un discorso critico e generare uno sguardo politico sull’attuale fase storica. Museologia radicale, riprendendo il filo di un acceso dibattito internazionale, delinea un manifesto per una nuova concezione del contemporaneo, da intendere come pratica e non come mera periodizzazione, a favore di una rilettura del ruolo del museo come istituzione in grado di preservare l’eredità culturale e allo stesso tempo offrire una voce critica che possa interrogare il presente e contribuire a realizzare un futuro diverso.
Atti e memorie dell'Accademia toscana di scienze e lettere «La Colombaria». Nuova serie. Volume Vol. 75
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 278
Dall'archeologia preventiva ai luoghi della cultura. Esperienze e riflessioni in onore di Luigi Malnati
Libro: Libro in brossura
editore: Ante Quem
anno edizione: 2025
pagine: 244
Il volume, dedicato a Luigi Malnati a conclusione della sua brillante carriera di archeologo all'interno dell'Amministrazione del Ministero dei Beni Culturali, raccoglie un insieme di scritti le cui tematiche rientrano nell'ambito della tutela e della valorizzazione del patrimonio archeologico, argomento estremamente attuale, ma soprattutto notoriamente molto caro a Luigi e presente fin dagli esordi nella sua produzione bibliografica. Un primo nucleo di articoli ha per oggetto i parchi e le aree archeologiche, di cui vengono illustrati la genesi, la progettazione e la tipologia dei diversi allestimenti, un secondo riguarda i musei archeologici, di cui vengono presi in esame gli allestimenti, le trasformazioni, i contributi museografici e le tecnologie innovative, un terzo gruppo di articoli infine prende in considerazione il complesso dei diversi aspetti e delle diverse forme di tutela e valorizzazione dei beni archeologici.
Comunicare vuol dire fiducia. La comunicazione sociale per il cambiamento
Fabrizio Minnella
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 160
Qual è il compito della comunicazione e che ruolo svolge nei processi di cambiamento? Sono due interrogativi alla base di un originale viaggio nel mondo della comunicazione sociale, in cui informazione e percezione si confondono e i limiti si trasformano in opportunità. L’autore esplora le potenzialità della comunicazione sociale con un approccio analitico e pragmatico, partendo da esperienze ed esempi concreti maturati sul campo, con protagonisti il Terzo settore, la partecipazione e l’innovazione sociale. I processi di cambiamento sono fenomeni sociali, interessano tutti e ciascuno. E hanno a che fare con la narrazione. La comunicazione sociale riguarda il Terzo settore, la filantropia, le istituzioni e, sempre più, anche il mondo profit. Interessa le persone. Il volume si rivolge a coloro che nel percorso di cambiamento hanno o dovrebbero avere un ruolo di “narratore”: studenti, comunicatori, creativi, amministratori, dirigenti, operatori, volontari.
E/C. Rivista dell'associazione italiana di studi semiotici. Volume Vol. 41
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 596
Il titolo di questo volume è ispirato direttamente a Comment Vivre ensamble (2002), nome del corso tenuto da Roland Barthes a cavallo tra il 1976 il 1977 a Parigi presso il mitico – almeno per chi come noi si occupa delle scienze umane – Collège de France. Vivere insieme è un tema tanto ampio e attuale da essere al centro in alcuni dei congressi semiotici. Ma si mostra come complesso nella sua urgenza, soprattutto in un momento storico dove sono messe in discussione convivenze e coesistenze di società, culture e nicchie che, nel tentativo di accordarsi su uno statuto di realtà condivisa, finiscono in realtà per parcellizzarlo (Lorusso 2018). In gioco ci sono soprattutto idee di stare insieme al mondo diverse, per non dire diametralmente opposte, che riguardano quella che definiamo umanità, anche nella nostra relazione coi non umani, siano essi concepiti come natura o cultura tecnologizzata. È il tentativo di abbandonare il paradigma homocentrico per abbracciare quello che Latour (1991, 1999) ha definito in tempi non sospetti come collettivo: risultato di un processo in divenire e relazionale dell’agentività attanziale di attori umani e non umani, finanche non viventi. Altro tema centrale ripreso anch’esso nel titolo di questo volume, si tratta di un campo dove la semiotica ha forse più di ogni altra disciplina gioco facile, come se fosse nel suo elemento, tant’è che lo stesso Latour evidenzia l’influenza dell’impianto teorico greimasiano nel suo ragionamento sullo statuto degli attori non umani (Latour 2005; cfr. anche Peverini 2019, 2023). Ed è proprio un tema tanto aperto e allo stesso tempo necessariamente “collettivo” come quello del vivere insieme che ha creato un terreno fertile affinché la semiotica italiana potesse ulteriormente evidenziare quell’aspetto fondativo della disciplina, che secondo Saussure doveva consistere nella scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale. I temi di questo volume ne sottolineano le potenzialità, spaziando dall’irrisolta questione del cantiere della TAV tra Torino e Lione nel contributo di Carlo Andrea Tassinari, alle scritte sui muri protagonisti dell’intervento di Tiziana Migliore; dallo statuto sociale e intersoggettivo dei regimi dietetici analizzati da Ilaria Ventura Bordenca, passando alla tavola come luogo di negoziazione del cibo come fatto sociale attenzionata da Alice Giannitrapani; dagli immaginari della fantascienza dei capitoli di Paolo Bertetti e Antonio Santangelo, alle pubblicità del cibo per bambini e animali da compagnia in quello di Beatrice Vanacore; dalle modalità di esporre le opere d’arte in museo indagate da Marc Barreto Bogo, Martina Grinello e Mirco Vannoni, al senso di un rituale liturgico in una chiesa ortodossa di Varsavia nel saggio di Francesco Galofaro, al vivere insieme a stretto contatto nelle case universitarie come nei casi di Valentina Gandini e Maria Giulia Franco. Senza dimenticare le nuove prospettive fertili per un approccio semiotico alle nuove frontiere delle tecnologie digitali come nelle ricerche di Giorgia Adamo, Marianna Boero, Margaux Cerutti, Valentina Manchia, Gabriele Marino, Giuseppe Gabriele Rocca, Francesco Piluso, Jenny Ponzo e Flavia Politi. Articolando anche diversi modi di pensare e fare la semiotica: dalla prospettiva più interpretativa dei contributi di Luigi Lobaccaro e Gabriele Giampieri a quello più generativa delle indagini di Giorgia Costanzo ed Elisa Sanzeri passando alle nuove frontiere dell’eco e della biosemiotica di Nicola Zengiaro ma anche, più in generale, dell’etnosemiotica e della sociosemiotica.
Diario G anno scolastico 2025/2026
Prodotto: Agenda o diario
editore: San Paolo Periodici
anno edizione: 2025
pagine: 320
Museo contemporaneo
Giovanni Pinna
Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2025
pagine: 120
L'evoluzione dei musei, da quelli settecenteschi che celebrano il potere e conservano i patrimoni storici, artistici e archeologici, a quelli del XIX secolo (come il British Museum e il Louvre), nati per educare il pubblico e celebrare i progressi, riflette i cambiamenti sociali e politici nel tempo. Nei secoli successivi, i musei americani, come il Metropolitan, si sono distinti per la loro missione naturalistica e storica, mentre quelli del dopoguerra, come il Centre Pompidou, hanno rispecchiato l'influenza della cultura di massa. Le creazioni contemporanee delle "archistar", come il Guggenheim di Bilbao, attirano visitatori grazie alle loro forme inusuali. Tuttavia, l'evoluzione porta alla nascita di "musei di sé stessi", che privilegiano l'autoreferenzialità e l'attrazione turistica rispetto alla trasmissione della cultura e della memoria.
Der Tötungstrieb und der Pazifismus aus den Memoiren des Doctor Marcus
Dr. Marcellus Marcus
Libro: Libro in brossura
editore: Europa Buch
anno edizione: 2025
pagine: 68
Wir leben in einer Welt, in der Kriege immer noch eine große Bedrohung der Menschheit sind. Die Gefahr eines dritten Weltkrieges durch militante Kräfte, die an Kriegen verdienen und ihre geopolitischen Interessen rücksichtslos durchsetzen, ist groß. Durch eine scharfe Analyse erkundet der Autor die Ursachen der Entstehung von Kriegen und weist auf die große Gefahr des militärisch- industriellen Komplexes hin, der seine Interessen über Regierungen rücksichtslos durchsetzt und die Medien benutzt, um das Volk zu manipulieren. Als Beispiel werden die Ereignisse vom 11. September 2001 in New York genannt, die zum Irakkrieg geführt haben. Der Autor beschreibt erstmals explizit einen Trieb im Menschen, der in der Literatur bisher nicht in dieser Deutlichkeit benannt wurde, den Tötungstrieb, der den Menschen zwar zum stärksten Wesen in der Natur gemacht hat, jetzt aber seine eigene Existenz gefährdet. Mit vielen Zitaten von D.D. Eisenhower, Jean Jaurès, Albert Einstein, Thomas Mann u.a. belegt er, wie gefährlich ein kapitalistisches Gesellschaftssystem ist, dem der Keim des Krieges innewohnt, der nur durch einen weltweiten Kampf gegen die Mächte des Krieges beherrscht werden kann. Das Buch ist der Aufruf zu einem weltweiten aktiven Pazifismus, um die große Katastrophe eines atomaren Weltkrieges zu vermeiden.
Non siamo mica qui a giocare! Una «gaming zone» per le nostre biblioteche
Alberto Raimondi
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 185
Dopo un lungo periodo nel quale sono stati considerati dall'opinione pubblica sottocultura o, al massimo, appartenenti al mondo dell'infanzia, i giochi, complice anche un mercato in continua crescita, hanno iniziato a contaminare i media tradizionali affermandosi in maniera sempre maggiore nell'entertainment culturale. Anche le biblioteche di pubblica lettura hanno iniziato, negli ultimi anni, a dedicare uno spazio ai giochi: la Gaming Zone, un'area specifica in cui sono collocati tutti i materiali ludici, nonché luogo espressivo delle potenzialità aggregative e del valore culturale finalmente riconosciuto di giochi da tavolo e videogiochi. La biblioteca che si evolve, emancipandosi così dall'essere esclusivamente una risorsa informativa, può trovare nuova linfa partecipativa nel gaming e nel suo pubblico. Ma come si crea una Gaming Zone? Tra esempi concreti frutto di esperienze dirette, consigli operativi e un approccio pratico al lavoro del quotidiano, Alberto Raimondi, bibliotecario, lo racconta sin dalla fase progettuale. Invitandoci a superare le resistenze iniziali, a sperimentare senza timore nuove soluzioni e cercando di prevenire le criticità gestionali, l'autore ci accompagna nella creazione di un servizio che possa contribuire alla crescita e allo sviluppo della biblioteca. Non solo conferendole una nuova immagine, utile ad attrarre un pubblico più ampio dell'attuale, ma soprattutto che sappia mettere al centro la persona, ancor più delle collezioni. Per una biblioteca veramente capace di diventare uno spazio pubblico di condivisione al passo coi tempi, senza dimenticare la propria storia e i propri valori fondativi. Non siamo mica qui a giocare! può essere un manuale utile per chi inizia un percorso per realizzare un nuovo servizio per la propria biblioteca, uno strumento di confronto per chi l'ha già introdotto e un nuovo sguardo attraverso il quale anche i non addetti ai lavori possono osservare quello che per consuetudine è una realtà identificata spesso solo con i libri. Attraverso ilgaming, quindi, ci si interroga sul ruolo dei bibliotecari e delle biblioteche oggi, in termini di proposta culturale e sociale. Perché, al di là dei riconoscimenti ufficiali il gioco è, da sempre, rappresentazione di cultura e società.