Geografia
Sardegna. Geografie di un'isola
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 436
Questo volume costituisce il racconto di un’isola e dei segni che lascia il succedersi delle generazioni. Si tratta di un percorso costruito intorno alle geografie dell’isola e, crediamo, costruttivamente contaminato dai contributi di geologi, metereologi, sociolinguisti, ingegneri, economisti, per offrire al lettore un complesso e multidimensionale punto di vista della realtà della Sardegna. Ogni capitolo del libro offre un’analisi approfondita e concisa di un tema specifico, attraverso la descrizione delle sue caratteristiche e delle variazioni attuali all’interno del territorio dell’isola. Questi aspetti descrittivi andranno a integrare gli approfondimenti relativi alle esperienze e ai risultati forniti dagli autori e frutto della loro ricerca. Nella prima parte del libro l’analisi delle caratteristiche fisiche si combina con fenomeni complessi come la desertificazione, l’inquinamento e il cambiamento climatico. La seconda parte, accompagnata dallo specchio della geografia umana, si dipana attraverso lingua, demografia, migrazione, popolazione straniera, paesaggi, pianificazione costiera, aree urbane, economia, agricoltura, turismo, politiche ambientali, gestione delle risorse idriche ed energia, analizzando le loro caratteristiche principali e le risposte complesse delle parti interessate, delle istituzioni e della società civile su questioni vitali e critiche come la gestione delle risorse naturali, la partecipazione democratica e l’autonomia locale. L’obiettivo comune e condiviso degli autori è quello di suscitare curiosità e interesse per la Sardegna, contribuire al confronto in atto e stimolare l’azione dei molti che possono dare qualcosa.
Toponomastica del Lodigiano. Onomastica
Roberto Smacchia
Libro: Copertina morbida
editore: EBS Print
anno edizione: 2019
pagine: 78
La terra, la storia e noi. L'evento antropocene
Christophe Bonneuil, Jean-Baptiste Fressoz
Libro: Copertina morbida
editore: Treccani
anno edizione: 2019
pagine: 367
Rifiutando la narrazione ufficiale e in parte autoassolutoria di una specie umana che, inconsapevole delle sue azioni, ha turbato gli equilibri della Terra, Bonneuil e Fressoz tracciano la prima storia critica e politica dell'Antropocene. La loro esplorazione dei fattori economici e sociali alla base del cambiamento climatico fornisce strumenti che propongono un insieme di connessioni e collegamenti che semplificano e aprono gli occhi. La Terra, la storia e noi è lo stato dell'arte definitivo sulla crisi globale che stiamo vivendo, ma è anche un'analisi lucida che reca con sé un messaggio importante: il destino della Terra è nelle nostre mani.
Luoghi nel mondo
Libro
editore: Libreria Geografica
anno edizione: 2019
pagine: 96
Taccuini leggeri e pratici, ideali per annotare idee, date, appunti scolastici o di viaggio. Nelle pagine ricche di suggestioni e citazioni letterarie riguardanti celeberrime città e destinazioni esotiche, potrete riportare i vostri pensieri, gli appunti di viaggio, bozzetti e le impressioni di ogni giorno. Citazioni e immagini si alternano a piante di città e carte geografiche.
Geografia del turismo contemporaneo. Pratiche, narrazioni, luoghi
Dino Gavinelli, Giacomo Zanolin
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 267
Per le sue forme e dimensioni il turismo è diventato uno dei principali fenomeni della contemporaneità. Le tipologie e le pratiche turistiche si sono a tal punto espanse e diversificate da essere ormai materia vasta e ricca, oggetto di studio di varie discipline. L'approccio multidisciplinare fornisce numerosi e solidi contributi che aiutano a comprendere meglio l'attuale "età del turismo" nella quale tutti noi stiamo vivendo. Il volume esplora alcune articolazioni della complessità ormai raggiunta dal fenomeno turistico anche in virtù dell'eterogeneità dei turisti, i quali si confrontano con le località in funzione delle narrazioni prodotte dai luoghi stessi e quindi delle loro conoscenze e pseudo-conoscenze pregresse o acquisite in itinere. Senza pretesa di esaustività, proprio a causa dell'estrema diversificazione che caratterizza le manifestazioni di questo "arcipelago turistico", si propone una riflessione geografica che si sviluppa in più direzioni. L'obiettivo principale è di evidenziare le molteplici e variegate componenti del turismo contemporaneo per meglio analizzarne i numerosi e contraddittori effetti, intravederne le prospettive future e delinearne le dimensioni collettive e individuali. Infine il testo analizza criticamente alcune delle sfide attuali relative all'autenticità, alla sostenibilità, alla responsabilità, all'evoluzione delle pratiche turistiche e alle trasformazioni dei luoghi turistici.
Letture geografiche di un paesaggio storico. La coltura promiscua della vite nel Veneto
Viviana Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 304
Le forme attuali dei paesaggi agrari contemporanei sono il risultato di drastiche trasformazioni avvenute nella seconda metà del Novecento, quando certi sistemi colturali ritenuti obsoleti sono stati sostituiti con altri considerati più “razionali”. Non tutto però si è trasformato con la stessa velocità. Per diverse ragioni (marginalità, inerzia, resistenza rispetto alle dinamiche dominanti, duttilità) certi paesaggi sono sopravvissuti sotto forma di frammenti. È questo il caso della vite in coltura promiscua, associata agli alberi a formare piantate o alberate in mezzo ai seminativi, una “policoltura verticale” che per oltre cinquecento anni aveva caratterizzato il paesaggio agrario di numerose regioni d’Italia. Studiata dai geografi e dagli scrittori di agricoltura, ammirata dai poeti e dai viaggiatori del Grand Tour, la vite maritata stesa a festone tra un albero e l’altro è ormai quasi del tutto scomparsa. Eppure qualcuno continua a coltivare rare vecchie piantate, qualcun altro ne mette a dimora di nuove. Dove e perché i frammenti di questo paesaggio scomparso si sono conservati? Che valori sono incorporati in questi documenti storici viventi? Cosa possono insegnarci per la costruzione dei paesaggi agrari del futuro, per rispondere alle grandi sfide contemporanee della sicurezza alimentare, del cambiamento climatico, della diversità bio-culturale? Sono questi i temi che il volume affronta, soffermandosi in particolare sul Veneto, con un taglio geografico attento alla stratificazione storica e agli aspetti sociali e culturali del paesaggio contemporaneo.
Quale territorial impact assessment della coesione territoriale nelle regioni italiane
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2019
pagine: 348
Analisi geografica e metodi statistici. Una introduzione
Adriana Conti Puorger
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2019
pagine: 148
I temi affrontati si inseriscono nel filone di studi che prende le mosse dall'interpretazione dei dati statistici e ha avviato, nella storia della nostra disciplina, la stagione della "Geografia quantitativa": l'interpretazione spaziale che sta cercando di evolvere nella lettura territoriale di fenomeni geografici di natura fisica (cambiamenti climatici), socio-economica (sviluppo regionale) e geopolitica.
Mobility between projects, routes and places
Mariateresa Gattullo, Francesca Rinella
Libro: Copertina rigida
editore: Wip Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 108
Geografie culturali
Tiziana Banini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 308
Che cos’è la geografia culturale? Di che cosa si occupa e quali obiettivi persegue? Potrebbero sembrare domande fuori tempo, queste, alla luce delle teorie critiche, post-strutturaliste e postmoderne che hanno messo in discussione l’intero modo di concepire e produrre conoscenza delle scienze sociali e umanistiche, alimentando la nascita di ambiti di ricerca transdisciplinari che non a caso assumono la generica definizione di “studi”, dai food studies ai postcolonial studies, dai feminist studies ai visual studies. Eppure, forse ha ancora senso parlare di geografia culturale, anzi, di geografie culturali, rigorosamente al plurale, perché tanti sono i modi in cui essa si può fare e diversi sono i motivi che portano a parlarne. Nonostante il protagonismo degli ambienti anglofoni nell’evoluzione di questo campo del sapere, il plurale serve anche a ricordare che la geografia italiana, proprio a motivo dell’estrema intensità e diversità delle forme, delle espressioni e delle pratiche culturali che storicamente contraddistinguono il Bel Paese, può dire molto in proposito. Ha pure un senso, contrariamente alle attuali tendenze che privilegiano specifici approcci tematici, ripercorrere l’evoluzione storica di questo ambito di studi, che tanto ha influito sulle trasformazioni della geografia umana e sulla profonda revisione delle sue categorie concettuali. Quanto meno, tale percorso evolutivo serve a spiegare come e perché la geografia ha cambiato così radicalmente direzione, distanziandosi notevolmente dall’idea di essa che ancora oggi prevale nell’immaginario collettivo. Troppo spesso le discipline scientifiche utilizzano linguaggi autoreferenziali che confinano pensieri e idee agli ambienti accademici. Questo libro in fondo vuole servire proprio a questo: a semplificare quanto più possibile la serie dei discorsi e dei ragionamenti che hanno portato la geografia culturale a configurarsi come avanguardia degli studi geografici ovvero ad avvicinare neofiti e studenti a una produzione di conoscenza che, sostanzialmente, si interroga sui modi in cui si può pensare il mondo e si può agire per cambiarlo.
Die entstehung der Dolomiten
Michael Wachtler
Libro: Libro rilegato
editore: DoloMythos
anno edizione: 2019
pagine: 240
Leggere il territorio. Riflessioni di un geografo
Ruggero Crivelli
Libro: Libro in brossura
editore: Altralinea Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 108
«La lettura geografica che noi proponiamo osserva il mondo con l’occhio delle società umane e dei suoi individui. Se la Terra è un essere vivente anche il territorio è un essere vivente. Non solo perché è sempre parte della Terra, ma soprattutto perché è il risultato della trasformazione di uno spazio attraverso il lavoro umano: è con questo che esso incorpora valore antropologico. Attraverso la sua materialità, un territorio rivela le aspettative di chi lo abita, ma è anche impregnato di immaterialità: gli affetti (amore o odio che siano) si ancorano nel quadro costruito della (e dalla) vita quotidiana dando cosìforma a una propria identità. La lettura che propone questa pubblicazione si appoggia principalmente su esempi tratti dalla realtà elvetica allo scopo di mostrare che dietro ai concetti, ai quali la Geografia può riferirsi nelle sue letture territoriali, vi sono realtà concrete: lasciamo a ogni lettore il compito di leggere quelle del proprio territorio. L’umanità non si è mai staccata dalla natura, perché ne è parte integrante e dimenticarlo significa correre il rischio di estinguersi: e in questo caso la responsabilità sarà solo nostra!» (Ruggero Crivelli)