Antologie (escluse le antologie di poesie)

Antologia dei migliori autori che hanno partecipato al concorso "Pubblica il tuo libro 2024" indetto dal gruppo editoriale Ceifda Il filo di Arianna.

I pensieri e gli aforismi che compongono questo libretto tascabile sono stati detti o scritti da Jimmy Villotti durante la sua vita, e raccolti da Natascia Mazza e Mauro Malavasi. Jimmy scriveva molto e trovava sempre un po’ di tempo per meditare su quanto gli accadeva ed osservava intorno a sé; così nascevano battute ironiche e parodie, ma anche pensieri profondi sulla vita, la musica, la storia, la libertà… Sono lampi e intuizioni che affascinano per la loro acuta limpidezza, ironia e profondità. Riproposti a noi oggi, mentre viviamo in un mondo tecnologico dominato dalla velocità e dalla competitività, hanno il sapore tagliente di una rara saggezza, genialità, e sincera umanità.

"Per alcune settimane, nell'autunno del 2023, alcune persone di età diverse e diverse esperienze si sono ritrovate intorno a un tavolo a parlare, scrivere, ascoltare, revisionare, unite dalla voglia di raccontare la vita in questo territorio di Roma così a Est. Abbiamo deciso di raccogliere i brani in un volumetto, proponendoli nell'ordine in cui sono stati letti in occasione del reading che si è svolto la sera del 17 dicembre 2023: l'intento è quello di tracciare una linea del tempo sulla quale "segnare" la nostra storia, dai difficili inizi di chi ha posato i primi blocchetti di tufo a oggi."

Un libro intero di aforismi per penetrare profondamente nel pensiero di pensatori antichi e moderni e riflettere su contenuti, a volte ovvi ma più spesso ardui e provocatorii, Per quanto riguarda gli aforismi miei, o presunti tali, non pretendo che siano considerati tutti farina del mio sacco e d'altra parte anche gli aforismi più famosi e dalle attribuzioni più scontate sono risultati spesso imprevedibilmente smentiti dagli storici. La verità è che sono il frutto della vox populi di una determinata epoca. Spesso potrete constatare che certi concetti nuovi altro non sono che la ripetizioni di vecchi, riproposti semplicemente sotto altri punti di vista in epoche e mentalità cambiate. A questi aforismi sono stati apposti dei commenti che invito anche il lettore ad elaborare negli appositi spazi lasciati appositamente tra gli aforismi delle grandi menti che hanno fatto la storia della filosofia. Per finire mi sono permesso alcuni divertiti, e spero per voi, divertenti giochi di parole ispirati soprattutto al suono, più che al significato delle parole. In conclusione un libro da assorbire senza fretta con ca. trecento aforismi: cento miei? Cento dei tre più grandi filosofi dell'antica Grecia e i rimanenti di tre grandi uomini del secolo scorso.

Un libro che raccoglie brevi pagine più o meno inedite di Giovanni Mariotti e il cui titolo richiama un proprio convinto punto di vista e suona come simpatica “ricetta”.

Una raccolta di aforismi che l'autore, attore di professione, ha scritto nel corso di tutta la sua vita. "Butto giù su carta un pensiero che mi ha colto all’improvviso. Altrettanto all’improvviso cambio il mio pensiero, ma non prima di aver buttato giù per intero quello precedente. Mi ritrovo così con uno scritto sospeso che non corrisponde al mio ultimo pensiero. Pertanto lo cancello cambiandolo con uno scritto più affine al mio pensiero attuale. Penso allora di staccarmi dai miei pensieri e cancello tutto. Penso di aver fatto bene nonostante il tempo perso, anche se non è mai tempo perso il tempo impiegato a pensare, per quanto inutilmente".

L’antologia di "Aforismi, pensieri e riflessioni" è una raccolta d’autore scritta in chiave di attesa e di ricerca dell’illuminazione, una sorta di pentecoste laica e, in un qualche modo, nietzschiana, cioè da oltreuomo, come è proprio di colui che – in parole povere – fa da sé e fa per tre, perché non attende la triade divina per cercare di darsi l’orientamento nel mondo, come il detto popolare suggerisce di fare.

Nel quadro di una cultura contemporanea postmoderna generalizzata e poco centrata sui temi più significativi di una fluida e sempre meno consistente attualità, sfocata da un aberrante ed equivoco pluralismo culturale, nella quale il fenomeno del decentramento della società è sintomo di una distrazione verso la struttura del senso della parola, fenomeno, questo, che denota una sovversione dei modelli ermeneutici tradizionali del pensiero, la frammentarietà dell'informazione si inserisce, in questa evanescente prospettiva, come surrogato di una forma di informazione che conosce, nella sua estrema sintesi, la sua ragion d'essere. L'aforisma, la cui brevità lo colloca, di diritto, in questa esigenza culturale, soddisfa con efficacia la richiesta di una cultura predigerita, capace di orientare il lettore nei meandri dell'incontinenza editoriale, paragonabile quasi a un'incontenibile proluvie di ventre, verso la quale egli manifesta un certo imbarazzo, il quale si traduce nel cauto rifiuto di una scelta culturale frettolosa, dannosa al punto da farlo apparire sempre meno esigente e più superficiale, avvezzo a essere lusingato da una insonnolita critica di due soldi che lo solleva dalla responsabilità di sviluppare un pensiero critico su quanto esperisce attraverso il rumoroso rito della lettura.

Nel quadro di una cultura contemporanea postmoderna generalizzata e poco centrata sui temi più significativi di una fluida e sempre meno consistente attualità, sfocata da un aberrante ed equivoco pluralismo culturale, nella quale il fenomeno del decentramento della società è sintomo di una distrazione verso la struttura del senso della parola, fenomeno, questo, che denota una sovversione dei modelli ermeneutici tradizionali del pensiero, la frammentarietà dell'informazione si inserisce, in questa evanescente prospettiva, come surrogato di una forma di informazione che conosce, nella sua estrema sintesi, la sua ragion d'essere. L'aforisma, la cui brevità lo colloca, di diritto, in questa esigenza culturale, soddisfa con efficacia la richiesta di una cultura predigerita, capace di orientare il lettore nei meandri dell'incontinenza editoriale, paragonabile quasi a un'incontenibile proluvie di ventre, verso la quale egli manifesta un certo imbarazzo, il quale si traduce nel cauto rifiuto di una scelta culturale frettolosa, dannosa al punto da farlo apparire sempre meno esigente e più superficiale, avvezzo a essere lusingato da una insonnolita critica di due soldi che lo solleva dalla responsabilità di sviluppare un pensiero critico su quanto esperisce attraverso il rumoroso rito della lettura.

"Ho voluto scrivere questo libro raccogliendo appunti di gioventù di mio suocero, per rendere omaggio a un uomo tutto d’un pezzo – sia nel bene sia nel male – che purtroppo è venuto a mancare troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia e nella comunità. La triste data rimane nella memoria: 14 maggio 2001. Spero di aver riportato fedelmente le notizie da lui lasciate, pur non trascrivendo nomi o circostanze specifiche che possano ricondurre a persone note o tuttora in vita." (l'autore)

"Fino al Natale" è la nuova raccolta dei migliori autori che hanno preso parte all’omonima iniziativa di Be Strong Edizioni. Un insieme di storie di ogni genere, accomunate dall’eterno e intramontabile spirito del Natale. Tra brani poetici, pensieri, grandi e piccole storie che hanno determinato la loro visione sulla festività, questi quattordici narratori offrono un’ampia varietà di racconti adatti a chiunque vorrà sfogliare queste pagine. Una parte del ricavato sarà devoluto all’Associazione Rubens.