Garzanti: I grandi libri
Il racconto di Arthur Gordon Pym
Edgar Allan Poe
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 256
Unico romanzo nella produzione letteraria di Edgar Allan Poe, Il racconto di Arthur Gordon Pym (1837-38) è il resoconto di un'immaginaria navigazione verso l'Antartide. Nel viaggio di Pym lungo la rotta del Sud, segnato da un'aura di mistero e dall'incombere di una rivelazione che di fatto resterà sepolta tra le pieghe della visione finale, si susseguono ammutinamenti, uragani, naufragi, navi fantasma, fra paesaggi d'incubo e una fauna mostruosa. Quadri di autentico orrore aprono squarci su un mondo arcano, sospeso tra il nero infernale dell'isola di Tsalal e il bianco sfolgorante delle nevi perenni, con una costante dissonanza tra il realismo della narrazione e l'esperienza perturbante vissuta dal giovane marinaio. Capolavoro enigmatico, sorretto da un allucinato simbolismo che ricorda "La ballata del vecchio marinaio" di Coleridge, Gordon Pym ha ispirato nel tempo altre opere - da "La sfinge dei ghiacci" di Verne, proposto come suo seguito, a "Le montagne della follia" di Lovecraft e "La nube purpurea" di Shiel - imponendosi come insuperato modello di letteratura fantastica.
Il borghese gentiluomo. Testo francese a fronte
Molière
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 288
Rappresentato per la prima volta nell'ottobre del 1670, Il borghese gentiluomo è uno degli ultimi capolavori di Molière. Questa commedia di carattere, leggera e fantasiosa, scandita da intermezzi danzati che si devono al celebre compositore Jean-Baptiste Lully, mette in scena un borghese ricco e vanesio, Monsieur Jourdain, che smania per ottenere un titolo nobiliare e inserirsi nel bel mondo dell'aristocrazia. Ma a nulla valgono le lezioni di buone maniere e i maestri di musica, danza, scherma e filosofia di cui si circonda per diventare un perfetto gentiluomo. Alla sua ridicola ambizione fa infatti da contraltare una natura ingenua e rozza che lo rende facile preda di parassiti pronti a sfruttare la sua dabbenaggine e lo espone a continui sberleffi fino alla clamorosa burla finale: la "cerimonia turca" delle nozze della figlia, pantomima grottesca ed esilarante in cui Monsieur Jourdain è la prima vittima del suo stolto snobismo. Satira feroce dell'ambiente per il cui svago era stata commissionata, la commedia è una perfetta sintesi del genio libero e anticonvenzionale di Molière.
La bestia nella giungla e altri racconti
Henry James
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 228
Se è vero che James, come scrive Franco Cordelli nell'introduzione, può essere considerato «il più grande romanziere della banalità» - non della banalità epica del quotidiano alla Joyce, ma della banalità metafisica, dell'assenza di significato, della ambigua opacità dell'esistere - La bestia nella giungla (1903) ne è la folgorante riprova. Protagonista del magistrale racconto, tra i più celebri del narratore, è l'ossessione di un giovane uomo. Tormentato dal presentimento che un evento tragico e ineluttabile incomba sulla sua vita, come un animale feroce in agguato nella giungla, John Marcher vive nell'attesa che l'oscura minaccia si materializzi e confida il suo segreto a una fedele amica. La catastrofe lo travolgerà davvero, ma in una forma totalmente inaspettata, molti anni dopo, quando scoprirà che la «bestia» non ha per nulla sembianze ferine ma non per questo è meno crudele e terribile.
La scuola delle mogli-La critica della scuola delle mogli. Testo francese a fronte
Molière
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 480
A "L'école des femmes" (1662) toccò forse il più strepitoso successo che Molière abbia ottenuto in vita, non già per numero di repliche ma per il clamore e le polemiche. L'azzardo della commedia non sta certo nel tema - l'infedeltà delle donne - quanto nella prospettiva da cui è affrontato e nella lucidità di sguardo dell'autore. Per scongiurare futuri tradimenti, Arnolfo si costruisce una moglie su misura, cercandola ancora fanciulla in una famiglia povera e facendola educare nella più disarmante semplicità. Ma l'ingenuità della giovinetta, lungi dall'essere una garanzia, fa sì che essa viva l'erotismo in maniera innocente, e il risultato è comicamente tragico. Molière, che ha nelle vene germi epicurei e lucreziani, sa che è la natura la vera causa dell'infedeltà e che tutto il sistema dei valori morali soccombe di fronte alla forza di eros: questa è la verità scandalosa ma inoppugnabile che la commedia rivela. Col suo bizzarro convincimento il povero Arnolfo finisce nell'inferno del ridicolo, a scontare la presunzione di voler sottrarre alla natura i suoi imperscrutabili diritti. Il volume comprende anche: "La critica della Scuola delle mogli" e "I testi della «querelle»".
La follia di Almayer. Storia di un fiume orientale
Joseph Conrad
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 240
La dimora maestosa che Kaspar Almayer si è fatto costruire in una sperduta località del Borneo è ormai vuota e in rovina, monumento alla sua sciocca credulità ed eloquente simbolo del suo fallimento. Il sogno del mercante olandese di trovare fortuna e ricchezza nel lontano possedimento coloniale è andato in frantumi per sempre sotto il peso dell'avidità e dei pregiudizi. E quando anche l'adorata figlia Nina, nata dall'unione con un'indigena, lo abbandona per seguire un principe balinese, il vecchio europeo in fuga dalla civiltà occidentale piomba in una cupa disperazione che lo conduce nell'abisso. Primo dei tre titoli che compongono la cosiddetta “trilogia malese” – insieme con "Un reietto delle isole" e "Il salvataggio" – "La follia di Almayer" (1895) è il romanzo d'esordio di Conrad: una storia di solitudine e tradimenti che scava nelle contraddizioni del colonialismo e lascia già intravedere nello scrittore alla prima prova il lucido osservatore ma soprattutto il cantore di quella «misteriosa fratellanza che unisce in una comunità di speranze e paure tutti gli abitanti della terra».
La cripta dei cappuccini
Joseph Roth
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 208
Vienna, 1913. Franz Ferdinand, giovane e ricco erede della famiglia Trotta, vive alla giornata, dedicando tutto sé stesso ai piaceri più frivoli. L'incontro con il cugino sloveno Joseph Branco, contadino e caldarrostaio, determina però una svolta improvvisa nella sua vita: attratto dai modi semplici e spontanei di questa nuova conoscenza, il ragazzo sente nascere dentro di sé il desiderio di rinunciare alla rassicurante sontuosità del proprio nido per abbracciare un'esistenza più autentica, e lascia così la capitale per trasferirsi in Galizia. Di lì a poco, tuttavia, l'esistenza di Franz Ferdinand verrà di nuovo stravolta: lo scoppio della prima guerra mondiale, l'esperienza della prigionia e infine il crollo dell'impero asburgico faranno di lui un sopravvissuto, naufrago del vecchio mondo.
Tutto il teatro
Giovanni Verga
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 656
«Non c'è niente di letterario, di romantico. La retorica è al tutto bandita. Cavalleria rusticana promette nel Verga un autore drammatico e potente»: così fu recensita nel 1884 la prima rappresentazione del più noto dramma di Verga, riduzione di una novella di Vita dei campi. L'allestimento avviò in Italia la riforma delle scene già in atto in Europa e inaugurò il verismo a teatro in quella veste regionale che avrà tanta fortuna anche nel repertorio melodrammatico di fine secolo, come dimostra la popolarità del libretto musicato da Mascagni. Minore fu il successo di altri drammi, anch'essi per lo più tratti da novelle e ispirati a quell'alternanza tra campagna e città, mondo siciliano e mondo milanese che caratterizza la produzione narrativa: In portineria (1885); La lupa (1896), iscritta durevolmente nel repertorio delle grandi attrici; i bozzetti Caccia al lupo (1901) e Caccia alla volpe (1901); Dal tuo al mio (1903). Dando prova di lungimiranza artistica e culturale, Verga traghetta i temi a lui più cari entro nuovi generi - non solo copioni teatrali, ma anche libretti d'opera e sceneggiature cinematografiche - le cui convenzioni, ormai obsolete, vengono piegate alla poetica della semplicità, dell'aderenza alle cose, del realismo più maturo e consapevole.
Vita di Henry Brulard
Stendhal
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 320
«Tutto si può conoscere eccetto sé stessi», scrive Stendhal. Eppure dopo Ricordi di egotismo (1832), prova una seconda volta a compiere un «esame di coscienza con la penna in mano» nella incompiuta "Vie de Henry Brulard" (1835-36), dove ricostruisce la propria infanzia e adolescenza, dal 1793 fino all'arrivo a Milano nel giugno del 1800 al seguito dell'esercito di Napoleone. Celandosi dietro un personaggio fittizio, uno dei tanti suoi doppi, tenta la strada dell'autobiografia romanzata costruita in buona parte con materiali autentici. Nel cortocircuito che si innesca tra narratore e protagonista non è difficile riconoscere molti tratti della vita dello scrittore: l'insofferenza nei confronti di Grenoble e di un milieu bigotto e conservatore; l'astio verso il padre, tirannico e reazionario, e l'adorazione per la madre per la quale prova un trasporto amoroso descritto senza falsi pudori; i precoci sentimenti anticlericali e l'appassionato patriottismo che annuncia il futuro seguace del Bonaparte. In bilico tra romanzo di formazione e libro di memorie, senza essere né l'uno né l'altro, l'Henry Brulard è un autoritratto intimo fin troppo scoperto, la stenografia del cuore e della mente di un affabulatore geniale.
Armance
Stendhal
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 224
Anche se il titolo rende omaggio alla protagonista femminile, il personaggio principale del romanzo è Octave de Malivert, ventenne appena uscito dall'École polytechnique che alterna cupezze ad astratti furori. La sincera amicizia che egli nutre per una cugina sua coetanea, Armance de Zohiloff, si trasforma presto in un sentimento più profondo. Armance e Octave rifiutano i valori del loro mondo, la buona società parigina all'epoca della Restaurazione, e aspirano a una vita autentica, ma più forti del loro amore saranno convenzioni, fraintendimenti e ostacoli, a cominciare dallo scabroso segreto che Octave custodisce: il giovane è impotente, una condizione che Stendhal lascia solo intuire in un capolavoro di allusioni e reticenze. Pubblicato nel 1827, Armance è il primo romanzo del grande narratore francese. Al suo apparire provocò nei lettori una vera crisi di rigetto per i tratti enigmatici del protagonista ma soprattutto per i molti elementi di novità: l'audacia dell'autore nel farsi storico dei suoi tempi, la capacità di cogliere i conflitti della realtà sociale e, soprattutto, uno stile diretto e disadorno lontano da ogni enfasi eroica e sentimentale.
Enrico VI. Testo inglese a fronte. Volume Vol. 1
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 320
Dramma storico in tre parti, l' Enrico VI (1590-92) racconta il turbolento regno dell'ultimo sovrano della dinastia dei Lancaster, sul trono dal 1422 al 1471. La progressiva delegittimazione del potere regale domina la prima parte della trilogia, una sorta di preludio alla Guerra delle due Rose, che sarà al centro delle parti seconda e terza. Alla morte di Enrico V, un anno dopo il trionfo sui francesi ad Agincourt (1421), il trono è di fatto vacante, affidato a un imbelle Enrico VI fanciullo che ha ereditato la corona ad appena nove mesi. Mentre in patria si approfondiscono i dissensi interni all'aristocrazia, oltre Manica le sorti del conflitto franco-inglese vengono ribaltate dall'indomita Jeanne d'Arc, la Pulzella d'Orléans, dipinta da Shakespeare come un'amazzone sovversiva e spregiudicata che sconfigge il valoroso John Talbot, braccio armato del re d'Inghilterra, l'ultimo cavaliere senza macchia e senza paura. Il tempo degli eroi è finito e l' history play del giovane drammaturgo, più che tramandare gesta esemplari, scava nel grande verminaio della Storia e delinea un affresco a tinte fosche del sistema feudale inglese ormai al tramonto. Introduzione di Nemi D'Agostino.
Enrico VI. Testo inglese a fronte. Volume Vol. 2
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 336
Nella seconda parte della trilogia dell' Enrico VI (1590-92) la nazione inglese precipita definitivamente nel caos. Persa la Francia, non resta alla nobiltà che spartirsi il suolo della madrepatria. Il dramma si apre con il fastoso matrimonio tra il giovane sovrano e Margherita d'Angiò (1445), e si chiude, dieci anni dopo, con la débacle delle forze reali di fronte agli yorkisti nella prima battaglia di Saint Albans. Dopo la morte violenta del saggio duca di Gloucester, zio di Enrico VI, figura paterna che aveva cercato di pilotare la rotta dello stato in difesa del debole sovrano, Riccardo di York esce finalmente allo scoperto, reclamando la corona per sé e per i figli. Divampa la lotta fratricida tra gli York e i Lancaster, entrambi discendenti dal ceppo dei Plantageneti, passata alla storia come Guerra delle due Rose: una guerra dove non esistono vincitori definitivi, dove tradimenti e voltafaccia stravolgono le alleanze, dove i campi di battaglia assomigliano a mattatoi, una festa di sangue in cui a regnare sovrana è la violenza più cieca e forsennata. Introduzione di Nemi D'Agostino.
Enrico VI. Testo inglese a fronte. Volume Vol. 3
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 320
La terza parte della trilogia dell' Enrico VI (1590-92) muove dai postumi della battaglia di Saint Albans, in cui il re è stato sequestrato dai nemici, ripercorre la fase dell'accordo temporaneo fra le due dinastie nobiliari, che ha tenuto Enrico sul trono ma ha consegnato la successione alla famiglia York, e accompagna il lettore sul campo delle grandi e decisive battaglie della Guerra delle due Rose: quella di Wakefield (1460), dove Riccardo di York, a un passo dalla corona, viene catturato e ucciso dalla terribile nemica Margherita d'Angiò, moglie di Enrico vi e ultimo baluardo contro le pretese dinastiche degli York; e quella di Tewkesbury (1471), nella quale Enrico VI è definitivamente sconfitto da Riccardo di Gloucester. Piombata nell'anarchia, l'Inghilterra scivola inarrestabile verso la tirannide dello spietato Riccardo III, figura deforme e diabolica generata dalla guerra civile che giganteggia nell'ultima parte del dramma, mettendo in ombra la docile e rassegnata personalità di Enrico vi, e già incarna l' homo novus rinascimentale, l'ideologia del potere regale assoluto libero da ogni vincolo etico. Introduzione di Nemi D'Agostino.