Castelvecchi: I timoni
Storia di un'anima. Manoscritti autobiografici
Teresa di Lisieux (santa)
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 256
Teresa di Lisieux risplende tra le figure più influenti e amate del cristianesimo. Il suo lascito più prezioso è la «piccola via», un sentiero spirituale che rivela la presenza divina nella semplicità dell’esistenza, elevando la carità e la ricerca del sacro nel quotidiano. La sua figura incarna così un modello di santità accessibile per chi indaga il significato della propria vita. Dalla sua celebre autobiografia, qui presentata con la raffinata curatela di Adriana Zarri, emergono le sfumature più intime e attuali della sua testimonianza: sollecitata dalle consorelle carmelitane, Teresa riversa in appunti, lettere e preghiere la forza della fede, narrando la nascita del proprio «piccolo fiore» nel giardino di Gesù. Un cammino di elevazione, costellato da prove di umiltà e sofferenza: i primi anni ad Alençon, il lutto per la madre terrena e l’amore per la Madre spirituale, la decisione di entrare in convento e la lotta interiore contro il dubbio, fino all’offerta ininterrotta di sé come «olocausto» d’amore, anche negli ultimi giorni segnati dalla malattia. È il ritratto di una santa, dalla straordinaria influenza e portatrice di intuizioni rivoluzionarie, che trasmette l’amore incondizionato di Dio: «Il Signore vede la nostra debolezza e si ricorda che noi non siamo che polvere». Prefazione di Teresa Forcades.
La rana e lo scorpione. Il canone della potenza
Rocco Ronchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 334
Anche la nostra epoca ha una fede condivisa che supera la distinzione tra il credere o meno in un Dio rivelato. Il dogma che tutti i moderni rispettano, atei o devoti che siano, e che non è lecito trasgredire, è la contingenza radicale dell’ente e dell’uomo, concepito come un «essere del possibile». Il “canone maggiore” della filosofia si fonda infatti sul principio secondo cui il regno della possibilità dimora più in alto di quello della realtà. Per ribaltare questo verdetto, Rocco Ronchi ricostruisce la gigantomachia che ha inaugurato la storia della filosofia, di cui propone un’interpretazione alternativa rivelando la persistenza segreta di una potenza irriducibile all’umano, al di là del possibile. Riallacciandosi a un’arcaica sapienza, Ronchi scava nel reale per affermare un’altra libertà, di cui il libero arbitrio è solo un’ombra: la libertà che si realizza solo quando la scelta «non è più possibile, e nemmeno necessaria». Nella sua celebre favola, Esopo la esemplificava con lo scorpione che non poteva non pungere la rana anche a costo della propria vita. Dalla scuola megarica fino a Nietzsche, Gentile e Severino, passando per la teologia medievale, Cusano e Bergson, emerge così un pensiero dell’immanenza in cui tutti i dualismi – forma e materia, soggetto e oggetto, potenza e atto, essere e divenire – lasciano il posto alla vita come processo che non può non esercitarsi, alla vita come atto in atto.
Spinoza politico. Il transindividuale
Étienne Balibar
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 432
La tradizione ci ha restituito Spinoza come il filosofo che più di chiunque altro ha messo in tensione la libertà individuale e la sovranità dello Stato. In quest’opera monumento Étienne Balibar svela l’illusorietà di una tale rigida dinamica degli opposti, offrendoci un’affascinante chiave di lettura che lega a doppio filo il pensiero spinozista con la politica del suo tempo e con le domande di oggi sul vivere in comune. Come conciliare l’ostilità fra gli individui e la volontà dello Stato di governare la forza molteplice e instabile delle masse? La nozione di transindividualità fornisce una via di uscita al pericolo della dissoluzione della società civile, liberando l’uomo dall’isolamento e inserendolo in una significativa dinamica con l’alterità. Solo attraverso questo sforzo costante si potrà sfuggire all’homo homini lupus e far sì che la prassi politica cessi di essere dominata dalla paura reciproca e dall’oscillazione amore-odio.
Riflessioni sulla violenza
Georges Sorel
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 344
Amate da Gramsci, applaudite da Mussolini, sempre al centro di grandi equivoci e interpretazioni divergenti, le "Riflessioni sulla violenza" sono il capolavoro di Georges Sorel, pensatore eccentrico, irriducibile, e tuttavia influentissimo, che in una vita ricca di deviazioni ebbe l’unica coerenza di abbattersi come grandine sull’opinione comune. Un’opera capitale, spregiudicata e sconvolgente, che denuncia l’insorgere di un’inedita alleanza tra la borghesia – classe «vile» e «idiota» quanto la nobiltà settecentesca – e il socialismo «abusivo» dei partiti ufficiali. Il vero socialista non è colui che accetta il compromesso capitalista e addormenta il conflitto sociale, bensì chi cerca la catastrofe: la distruzione dello Stato nello sciopero generale, per ristabilire «costumi di libertà» che la borghesia non conosce più. La violenza è per Sorel l’ineludibile atto di guerra che alimenta la speranza di una nuova era socialista, il solo farmaco in grado di curare insieme i mali della borghesia e del proletariato. Antidemocratico, rivoluzionario, disperato: quello di Sorel è un grido per il rovesciamento della società capitalista, che oggi, in tempi bui per la democrazia, risuona ancora più forte, inquietante, profetico.
Vita e dottrina di Kant
Ernst Cassirer
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 416
Nato come commento e integrazione alle opere complete di Kant, questo libro assunse ben presto una sua autonomia, che lo rese uno dei saggi più originali e completi sul filosofo del criticismo. Convinto che ogni scritto di storia della filosofia debba avere un respiro teoretico ampio, per non ridursi a un mero resoconto cronologico e didascalico, Ernst Cassirer offre un’analisi puntuale e acuta dei maggiori testi kantiani, mostrandone gli aspetti ancora vitali e le intuizioni insuperate, che trovarono il loro culmine nelle tre Critiche. L’originalità dell’interpretazione di Cassirer consiste nell’aver elaborato una lettura unitaria del percorso teorico di Kant, spiegando come ogni fase del suo pensiero contenga e porti a maturazione la fase precedente, senza perdere mai di vista lo scopo finale dell’impresa critica: chiarire le condizioni di possibilità di una conoscenza coerente dell’esperienza in tutta la sua ricchezza e complessità. Ne emerge un ritratto di Kant in cui vita e pensiero si intrecciano come aspetti di un’esistenza individuale eccezionale, che si è formata nella temperie culturale dell’Illuminismo europeo e ne ha segnato in profondità gli ulteriori sviluppi filosofici, estetici e morali. Presentazione di Gianna Gigliotti.
Il mio Kafka. Scritti, lettere, frammenti (1927-1939)
Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 320
In occasione del centenario della morte di Kafka, vengono raccolti per la prima volta in Italia tutti gli scritti di Benjamin sull'autore praghese: il grande saggio del 1934, poi gli articoli e le recensioni, le lettere e le annotazioni, qui integralmente tradotti o ritradotti e presentati secondo un criterio di massima leggibilità. L'estraniazione nei rapporti sociali, la relazione fra letteratura e vita, la critica alle letture teologiche e la prefigurazione dei regimi totalitari sono fra i temi fondamentali che Benjamin attraversa nel confronto con Kafka. Attorno all'interpretazione benjaminiana si combatte una battaglia a più voci: Scholem e Brecht, Adorno e Kraft leggono i suoi scritti, lo stimolano, lo criticano. Lui incassa, registra, rilancia. Dall'insieme dei testi e dei frammenti di Benjamin, forse il più letterario dei filosofi del Novecento, emerge una lettura acutissima di Kafka, il più filosofico degli scrittori del secolo scorso: in una vita consegnata alla sua ineluttabile distorsione, c'è posto per la speranza.
Il pensiero moderno in Francia
Jean Wahl
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 184
Fuggito dal campo di concentramento di Drancy e rifugiatosi negli Stati Uniti nel 1942, Jean Wahl ha alleviato il suo esilio parlando di filosofia francese ai suoi ascoltatori americani e canadesi. A partire da quelle conferenze, rielaborate per la pubblicazione nel 1946, Il pensiero moderno in Francia ripercorre i passaggi salienti di una tradizione filosofica costretta a reinventarsi, nel dopoguerra, per dare nuova linfa all’esistenza umana e alla ricostruzione di un’Europa infranta. Dal Discorso sul metodo di Cartesio a Sartre, passando per Montaigne, Comte, Bergson, Merleau-Ponty e Maritain, sfilano fra le pagine gli intellettuali e le questioni che più hanno contribuito alla grandezza della Francia e della cultura europea. Una sintesi della storia del pensiero moderno, ricostruito con estrema chiarezza e acutezza di spirito. Prefazione di Andrea Bellantone.
Decolonialità. Concetti, analisi, prassi
Walter D. Mignolo, Catherine E. Walsh
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 400
La decolonizzazione ha fallito, pertanto una decolonialità è quanto mai necessaria e urgente. Il potere coloniale e la colonialità sopravvivono nelle gerarchie economiche, razziali, di genere, in un sistema che vuole rendersi invisibile e che ormai il mondo intero ha introiettato come “naturale”. Il sottile dominio della colonialità ha preso il posto del colonialismo come ordine politico: matrice di un pensiero e di una civiltà – la cosiddetta “modernità” occidentale – che non si concepiscono come particolari, storicamente dati, ma come universali e superiori. Una civiltà che si arroga il dovere morale di civilizzare i barbari; dunque di negare a costo della violenza «saperi, soggettività, percezioni del mondo e visioni di vita» alternative ovunque sorgano, nelle ex colonie come nello stesso Occidente. Da trent’anni, gli studi e le pratiche decoloniali costruiscono un futuro diverso. Walter D. Mignolo e Catherine E. Walsh, esponenti di spicco della decolonialità a livello internazionale, lavorano alla liberazione dell’immaginario, riscoprendo nell’Altro l’«imprevedibilità rivoluzionaria» e coltivando un «border thinking» che esca dall’orizzonte concettuale della modernità: «Gli strumenti del padrone non distruggeranno mai la casa del padrone». Decolonialità è un testo decisivo per accedere a uno dei dibattiti più accesi della contemporaneità; per riflettere sul senso di inferiorità che anche il nostro Occidente “periferico” ha interiorizzato in decenni di subordinazione culturale; per adottare modelli sociali tanto lontani dallo Stato-nazione quanto dal globalismo del consumo, seguendo la via delle comunità che hanno già fatto vivere la decolonialità «come un’opzione, una prospettiva, un’analitica, un progetto, una prassi».
La coscienza infelice nella filosofia di Hegel
Jean Wahl
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 264
La coscienza infelice nella filosofia di Hegel inaugurò, negli anni Trenta del Novecento, la stagione dello hegelismo in Francia. Leggere Hegel attraverso il prisma della teologia cristiana fu una scelta teorica che, data la sua provocatoria radicalità, non si ripeté più «nella storia delle interpretazioni hegeliane». Con spirito innovatore, Jean Wahl restituisce le tortuose dinamiche e le tante anime che muovono il filosofo tedesco a partire dagli scritti teologici giovanili. Ed è proprio nella lettura hegeliana del cristianesimo che si manifestano i «misteri della sua filosofia e la chiave per afferrare il suo atteggiamento verso la singolarità». Si scopre così, nel commento alla Fenomenologia dello Spirito, lo sviluppo dei capisaldi del pensiero hegeliano: la nozione di “coscienza infelice”, il movimento dell’Idea, la contraddittorietà dell’autocoscienza, il perpetuo superamento dei contrari. Un’intuizione esegetica, quella di Jean Wahl, che anticipò le celebri lezioni parigine di Alexandre Kojève, e destinata a influenzare il pensiero dei maggiori intellettuali francesi del Ventesimo secolo, da Emmanuel Lévinas a Jean-Paul Sartre. Prefazione di Paolo Vinci.
Osservazioni sulla morale cattolica
Alessandro Manzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 400
Ancora oggi le "Osservazioni sulla morale cattolica" sono un libro rimosso, l’opera più segreta di Alessandro Manzoni. Scritte per anni, tra il 1819 e il 1855, a commento del pensiero del ginevrino Simonde de Sismondi, che imputava alla Chiesa cattolica la corruzione morale e politica italiana, tracciano con forza l’originalità di una morale potente, contraria ai luoghi comuni e al moralismo razionalistico del pensiero laico. L’ampio commento di Arnaldo Colasanti restituisce alle Osservazioni lo status di novità filosofica assoluta per il dibattito europeo dell’Ottocento. Le domande vere di Manzoni sono le stesse che emergono negli anni del Risorgimento: che Italia vogliamo? Quali sono i diritti e i doveri di una comunità che, per la prima volta, si ritrova unita in una nazione? Infine, può il cattolicesimo risultare un’energia trainante, oltre la consueta, stucchevole querelle che l’accusa d’essere una forza moderata, anzi anti-progressista?
Soggetti nomadi. Corpo e differenza sessuale
Rosi Braidotti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 320
Si può sfuggire alla rigida dicotomia di genere imposta dalla cultura dominante? Come concepire nuove soggettività politiche a partire da identità sessuali non unitarie, dinamiche, complesse: in una parola, nomadi? Sulla scia di Gilles Deleuze e Luce Irigaray, Rosi Braidotti riscrive la teoria femminista intrecciando racconto autobiografico e riflessione filosofica. In questo libro, già da tempo considerato un classico del pensiero contemporaneo e qui presentato in un’edizione completamente rivista e ampliata, la filosofa si interroga sulla possibilità di una politica nomade materialista, contraria a ogni forma di esclusione e ingiustizia, e rivendica lo statuto della corporeità e della sessualità nelle nostre società ibride, in costante divenire.
Il mio credo-Israele e umanità
Elia Benamozegh
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 106
(Nel bicentenario della nascita ripubblichiamo due brevi scritti di Elia Benamozegh: “Il mio Credo” (1877) contiene una sintesi del suo pensiero filosofico-religioso, Israele e Umanità (1885) è l’unica parte pubblicata dall’autore di quello che sarà il magnum opus dei suoi ultimi anni, Israël et l’humanité. Il rabbino livornese mostra come l’ebraismo comprenda sia una dimensione particolaristica, rivolta al popolo d’Israele, sia una dimensione universalistica, rivolta all’intera umanità e come proprio nel rapporto tra queste due dimensioni vi sia la chiave della futura pace tra le religioni. La religione universale non consiste nella creazione artificiale di una nuova religione, ma nella concreta molteplicità delle religioni, purificate nella loro coesistenza dialogica.