Libri di Simone Weil
Sono altra da quella che immagino. L'ombra e la grazia
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 208
Pensieri, aforismi e sentenze: è in forma breve il diario intimo che Simone Weil tenne fra il 1940 e il 1942. Ogni suo pensiero racchiude un afflato universale che riverbera l'assoluto, la certezza che soltanto l'amore sovrannaturale è libero, lecito e naturale. Il resto appartiene al qui e ora, con tutto il peso dell'immanenza. Weil ci dice che la totale permanenza così come l'estrema fragilità restituiscono il senso dell'eterno, e le sue parole ci sono di conforto: le sentiamo vibrare dell'urgenza di dare al nostro vivere un senso più alto.
Come un testamento spirituale. Le lettere a padre Perrin
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Il Pellegrino
anno edizione: 2024
pagine: 112
«La profondità del pensiero di Simone Weil si espone, completamente denudata, in queste pagine che sono una sorta di confessione, un flusso di coscienza che da personale diventa universale e non smette di interrogare chiunque - credente o meno - si trovi a fare i conti con la percezione della propria fragilità e, insieme, abbia fatto almeno una volta esperienza della violenza del bello, della prepotenza del vero, dello squarcio che il bene produce in noi. Simone Weil non è mai stata, quindi, attuale quanto oggi - epoca in cui guerre, miseria e disuguaglianze sociali stanno mutando la percezione che l'Occidente ha di sé e del mondo - per il lettore che abbia la pazienza di ascoltarne la presa e la pretesa». (Dalla postfazione)
Sulla soppressione dei partiti politici seguito da Studio per una dichiarazione degli obblighi verso l'essere umano (1943)
Simone Weil
Libro
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2018
pagine: 57
I due scritti qui raccolti sono tra i più rilevanti da Simone Weil, pensati per contribuire alla ridefinizione dei principi su cui fondare l'assetto costituzionale e politico della Francia post-bellica. Ne emerge una concezione che colloca al centro della vita politica gli individui, considerati nella loro concreta costituzione psicofisica e nella loro esigenza di bene. Questa concezione è incompatibile per la Weil con l'esistenza dei partiti, a causa del loro stesso carattere, che è di conformare la pluralità degli orientamenti individuali a dottrine socio-politiche alla cui loro origine è l'idea di una pressione collettiva sul pensiero di chi vi aderisce. I partiti sono un ostacolo pressoché insormontabile a che l'interesse per la verità e la giustizia venga prima degli interessi politici contingenti.

