SE: Conoscenza religiosa
Apocalisse di Giovanni. Testo latino a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2011
pagine: 132
"L'Apocalisse" è l'opera di un Sene: dopo grandi vecchi quali i Profeti e Lao-Tze e Pitagora, il più bianco tra tutti Giovanni, il Vangelista del Logos, che relegato in una menoma isola dell'Egeo di Pan, sotto le stesse stelle che Saffo aveva vedute tramontare, nel giorno del Signore ha e scrive il rapimento dell'angoscia e della speranza: intorno a roghi asiatici leva un colore di mattino da restare eterno sulle mura della Città dalle porte spalancate ov'egli non vide alcun tempio "perché il Signore Iddio onnipotente e l'Agnello sono il suo tempio". In essa un fiume d'acqua viva scaturisce dal trono di Dio. "E chi ha sete, venga; e chi vuole prenda dell'acqua della vita gratuitamente"." (dalla postfazione di Massimo Bontempelli)
L'essenza della religione
Ludwig Feuerbach
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2011
pagine: 150
"L'affermazione che la religione è per l'uomo qualcosa di innato e naturale è falsa, se si fanno passare per religione in generale le idee e le rappresentazioni del teismo, e cioè della fede in Dio vera e propria, ma è perfettamente vera, se per religione non s'intende altro che il senso di dipendenza - il sentimento, o la coscienza, che l'uomo ha di non esistere, e di non poter esistere, senza un altro essere distinto da lui, e di non dovere a se stesso la propria esistenza. La religione in questo senso non è meno intrinseca e connaturata all'uomo di quanto lo sia la luce all'occhio, l'aria al polmone, il cibo allo stomaco. Religione significa riconoscere ciò che io sono, prenderne atto. Ma, anzitutto, io non sono un essere che possa esistere senza luce, senz'aria, senz'acqua, senza terra, senza cibo, indipendentemente dalla natura. Nell'animale e nell'uomo che è ancora vicino allo stato animale questa dipendenza è ancora incosciente, irriflessa; elevarla a coscienza, rappresentarla, riconoscerla, prenderne atto significa elevarsi alla religione. Così tutta la vita dipende dalla successione delle stagioni; ma solo l'uomo celebra questa successione in rappresentazioni drammatiche, in feste. Ma queste feste, che non esprimono e non rappresentano altro che il corso delle stagioni o le fasi lunari, sono le professioni religiose prime, più antiche, più autentiche e genuine dell'umanità".
Lettere di un maestro sufi
Al Arabi ad-Derqawi
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2010
pagine: 115
"La prima cosa che appresi dal mio maestro -Iddio sia soddisfatto di lui - fu questa: mi caricò di due ceste colme di prugne. Io le presi in mano anziché pormele sulla nuca, come m'aveva indicato, ma nondimeno la cosa mi affliggeva grandemente e mi era così penosa che la mia anima si contrasse; essa s'agitava, si umiliava e si turbava oltre misura, a tal segno che quasi ne piangevo - e, nel nome di Dio, avrei davvero pianto per tutte le umiliazioni, il disprezzo e il dispetto che avrei dovuto subire in quella prova -, giacché la mia anima non aveva mai accettato una cosa simile né piegato la testa, e fino a quel momento ero stato inconsapevole del suo orgoglio, della sua rivolta e della sua corruzione; ignoravo se fosse orgogliosa o meno, e nessuno tra i teologi di cui avevo seguito le lezioni - ed erano numerosi - m'aveva ragguagliato al proposito. Mentre mi dibattevo in questa perplessità e in questa pena, ecco che il maestro, con la sua profonda intuizione, venne verso di me, mi prese le due ceste dalle mani e me le posò sulla nuca dicendo: "Fa' in tal modo la prova del bene per scacciare un po' d'orgoglio! ". Con queste parole mi aperse la porta della rettitudine, poiché così appresi a distinguere gli orgogliosi dagli umili, i seri dai frivoli, i sapienti dagli ignoranti, gli uomini di tradizione dagli innovatori e quelli che possiedono la scienza e l'applicano da quelli che si limitano a possederla senza metterla in pratica."
Chi è l'uomo?
Abraham Joshua Heschel
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2010
pagine: 143
"Sono due le domande che dovrebbe porsi il lettore che affronta l'opera di Heschel. Vuole davvero sapere ciò che vuole? Vuole davvero uscire dal disorientamento (non privo di vantaggi, come ogni nevrosi) in cui tutti oggi vivono? Vuole davvero abrogare i "giubilei di frustrazioni"? Vuole davvero sentirsi staccato dai possessi diventati "emblemi delle sue repressioni"? Se l'offuscamento dei fini (suoi e altrui) gli è troppo caro, rinunci alla lettura, che non avrebbe alcun effetto su di lui. Ma se desidera chiarezza e dunque libertà, avrà grazie a Heschel tutti gli aiuti possibili. Dovrà però fare dei conti precisi con la sua tradizione. Se è ebreo, Heschel potrà inebriarlo d'una sobria ebbrezza rievocando felicita non necessariamente perdute. Ma a chiunque, di qualsiasi tradizione, Heschel porge lo stesso dono e ammaestra comunque nella cosa comune a ogni uomo che sia umanamente compiuto l'arte di pregare, di congiungere il noto all'ignoto, e da quella premessa la tradizione specifica verrà rischiarata. E grazie al metro oggettivo della tradizione cui il destino l'ha legato, l'uomo cessa di essere chiuso nella prigione della sua soggettività soggettivistica, e costretto a sentirsi giudicato invece di giudicare, ad ascoltare invece di chiacchierare."(Dallo scritto di Elémire Zolla)
Autobiografia di un monaco zen
Taïsen Deshimaru
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2010
pagine: 140
"Fui pervaso fin nel più profondo del cuore dal sentimento dell'impermanenza di tutte le cose che mi era stato trasmesso da mia madre. La vita umana era effimera come i petali avvizziti, spazzati via dal vento. La nozione buddhista dell'impermanenza (mujo) faceva parte del mio essere più intimo. Niente nell'universo intero può resistere al tempo. Tutto ne viene travolto, tutto è condannato a scomparire o a mutare. Anche lo spirito, come la materia, è chiamato a trasformarsi, senza mai poter raggiungere la permanenza. Per questo l'uomo è costretto ad avanzare in solitudine, senza alcun appoggio stabile. Come è detto nello Shodoka, neppure la morte, che lascia ciascuno solo nella sua bara, è definitiva. Soltanto l'impermanenza è reale".
La confessione
Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2010
pagine: 120
"Per tutto quell'anno durante il quale continuai a chiedermi incessantemente se non fosse meglio farla finita impiccandomi o cacciandomi una palla in fronte, il mio cuore era continuamente assediato da un sentimento tormentoso che non posso chiamare in altro modo se non come ricerca di Dio. [...] Era un sentimento di paura, di solitudine, l'impressione di sentirmi orfano in un mondo completamente estraneo e la speranza che qualcuno mi aiutasse. [...] Cadevo preda del terrore e allora cominciavo a pregare colui di cui andavo in cerca perché mi aiutasse. E quanto più pregavo, tanto più mi era evidente che nessuno mi ascoltava, che non c'era nessuno a cui rivolgersi. Ma sempre di nuovo, sempre per nuove vie e nuovi ragionamenti, giungevo alla conclusione che non potevo trovarmi al mondo senza un motivo, senza una causa o un senso qualsiasi, come un uccellino caduto dal nido, quale appunto mi sentivo. E se anche fossi stato un uccellino caduto dal nido che se ne sta rovesciato sul dorso pigolando nell'erba alta, ebbene, avrei comunque continuato a pigolare perché sapevo di avere una madre che mi aveva portato in sé, mi aveva covato, riscaldato, nutrito e amato, e dov'era ora questa madre? Se qualcuno mi aveva abbandonato, chi era mai? Non potevo negare che qualcuno mi avesse generato con amore, ma chi era costui? Era Dio".
Il profeta. Con appendice iconografica
Kahlil Gibran
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2010
pagine: 190
Così scrive Mary Haskell a Kahlil Gibran il 2 ottobre 1923, dopo aver ricevuto la prima copia del Profeta, la cui genesi e il cui sviluppo ha seguito passo a passo con dedizione e amore nell'arco di tempo che va dal 1912 alla pubblicazione: " Sii benedetto, benedetto, benedetto, per aver detto tutto questo, e per aver dedicato tanta fatica a dar forma ed espressione alla vita interiore... e per aver avuto l'energia e la pazienza del fuoco e dell'aria e dell'acqua e della roccia. Il libro sarà considerato uno dei tesori della letteratura inglese. E nelle nostre tenebre lo apriremo per ritrovare nuovamente noi stessi, e per ritrovare il cielo e la terra che sono dentro di noi. Le generazioni non lo esauriranno, ma, al contrario, una generazione dopo l'altra troverà nel libro le proprie aspirazioni, e sarà sempre più amato quanto più gli uomini diverranno maturi. È il libro più colmo d'amore che sia mai stato scritto. Perché tu sei il più grande innamorato che abbia mai composto un libro. Ma tu sai, Kahlil, che alla fine accade la stessa cosa, sia che un albero si consumi tra le fiamme, sia che cada tacito nel bosco. La fiamma della vita che arde in te s'incontra con le molteplici piccole fiamme dei tantissimi che ti vogliono bene. E tu stai scatenando una conflagrazione! Altri ancora ti ameranno negli anni a venire, anche molto tempo dopo che il tuo corpo sarà ridotto in polvere. Nella tua opera troveranno te. Poiché tu sei in essa visibilmente, come c'è visibilmente Dio".
Gli otto immortali del taoismo. Leggende e favole del taoismo popolare
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2010
pagine: 137
"Le leggende dei famosi Otto Immortali del Taoismo si possono annoverare tra le opere più belle di questo genere giunte sino a noi. Queste storie sono un prodotto dell'antica arte dei cantastorie - a volte monaci, a volte indovini, a volte anziani - che le narravano nei templi e durante le festività locali. La ragione per cui alcune storie della tradizione orale sopravvivono e diventano parte integrante del tessuto della vita mentre altre divampano come un fuoco per un breve periodo e poi scompaiono, va ricercata nel fatto che le prime toccano un nervo, una speranza, un'aspirazione in chi le ascolta e parlano della condizione umana." (dallo scritto di Martin Palmer)
Pensieri che feriscono alle spalle e altri discorsi edificanti
Søren Kierkegaard
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2010
pagine: 132
"L'attività di uno scrittore che si è sviluppato un po' alla volta, incominciando con 'Aut-Aut', cerca qui il suo punto decisivo di equilibrio ai piedi dell'altare, personalmente consapevole meglio di chiunque delle proprie imperfezioni e colpe. Egli non si spaccia affatto per un testimone della verità, ma si considera soltanto una specie di poeta che, "senza autorità", non pretende di portare nulla di nuovo, ma "ha voluto leggere una volta, e possibilmente in un modo più interiore, i tratti originari della situazione esistenziale umana, qualche testo antico, conosciuto e trasmesso dai nostri Padri" [...]. Detto questo, io non ho nulla da aggiungere. Mi sia permesso però dire soltanto questo, che è in un certo modo la mia vita, che è per me il contenuto della mia vita, la sua pienezza, la sua felicità, la sua pace e la sua gioia. Si tratta di quella concezione della vita, che è il pensiero dell'umanità e dell'eguaglianza umana: dal punto di vista cristiano ogni uomo (il Singolo), assolutamente ogni uomo, ancora una volta: assolutamente ogni uomo è egualmente vicino a Dio. E com'è ch'egli è vicino ed egualmente vicino? Perché è amato da Lui". (Dalla Prefazione a "Due discorsi per la comunione del venerdì")
Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz
Johann V. Andreae
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2010
pagine: 168
La Rosa e la Croce sono i simboli che agli inizi del Seicento esprimono gli ideali europei del rinnovamento politico e religioso. Tra il 1614 e il 1616 vengono pubblicati in Germania i due manifesti del movimento rosacrociano, che diffusero le idee e i programmi di una "riforma generale delle cose divine e umane". Il teologo Johann Valentin Andreae (1585-1654) vive in questo clima spirituale. La sua ispirazione è alimentata da una duplice fiamma: la religiosità riformata e il pensiero rinascimentale e magico-scientifico. "Le Nozze chimiche di Christian Rosenkreutz" è un romanzo alchemico, un viaggio di iniziazione spirituale per poter giungere alla visione dell'essenza della realtà e all'unione della sua anima con le forze che governano il mondo.
Il libro di Giobbe. Testo latino a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2009
pagine: 178
"Rispondendo a Dio, disse Giobbe: "So che puoi tutto, e che nessun pensiero ti è nascosto. Chi v'è, che privo di sapienza trascura il tuo consiglio? E certo io ho parlato malamente, e di cose troppo più grandi del mio sapere. Ascoltami, e parlerò; ti interrogherò, rispondimi. Ti udii già con l'orecchio, ora ti ho visto con gli occhi; per questo mi riprendo, e fo penitenza sulla brace e sulla cenere"".
Comprendere l'Islam
Frithjof Schuon
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2009
pagine: 175
"Quello a cui miriamo, in questo libro, è in definitiva la scientia sacra o la philosophia perennis, la gnosi universale che è sempre stata e che sempre sarà. Pochi discorsi sono così spiacevoli come i lamenti convenzionali sulle "ricerche" mai soddisfatte dello "spirito umano"; in realtà, tutto è già stato detto, ma si è ben lontani dal fatto che tutto sia stato sempre compreso da tutti. Non sarebbe dunque il caso di presentare "nuove verità"; ciò che s'impone alla nostra epoca, anzi ad ogni epoca che si allontana dalle origini, è fornire ad alcuni chiavi rinnovate - più differenziate e più riflessive di quelle antiche, ma non migliori - per aiutarli a riscoprire verità che sono iscritte, con scrittura eterna, nella sostanza stessa dello spirito. Il libro si rivolge in primo luogo a lettori occidentali, considerata la sua lingua e la sua dialettica, ma non dubitiamo che lettori orientali di formazione occidentale - che abbiano forse perduta di vista la fondatezza della fede in Dio e della tradizione - possano ugualmente trame giovamento e comprendere, in ogni caso, che la tradizione non è una mitologia puerile e desueta, ma una scienza terribilmente reale." (dalla Prefazione di Frithjof Schuon)