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SE: Conoscenza religiosa

Esercizi spirituali

Esercizi spirituali

Ignazio di Loyola (sant')

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2016

pagine: 134

Gli "Esercizi spirituali" di sant'Ignazio di Loyola sono uno dei testi più celebri della spiritualità cattolica moderna. Fin dalla sua origine, la Compagnia di Gesù riconosce negli Esercizi, cioè nell'esperienza spirituale del Fondatore e nel testo scritto, il documento della sua spiritualità. Gli Esercizi sono destinati ad ogni genere di persone, di qualsiasi età, condizione, livello spirituale, grado di cultura religiosa. "Con questo nome di Esercizi spirituali - dice sant'Ignazio - si intende ogni modo di esaminare la coscienza, di meditare, di contemplare [...]. Perché così come il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali, analogamente si chiamano esercizi spirituali i vari modi di preparare e disporre l'anima [...] a cercare e trovare la volontà di Dio".
19,00

La malattia mortale

La malattia mortale

Søren Kierkegaard

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2016

pagine: 144

"In un bilancio dell'attività letteraria svolta nel 1848, Kierkegaard dichiara che 'La malattia mortale è certamente la cosa più perfetta e più vera ch'io abbia scritta' e la sua pubblicazione, come la scelta dello pseudonimo, gli procurò pene di spirito senza numero. Dalle indicazioni lasciate nelle Carte inedite sappiamo che nel suo primo abbozzo l'opera era stata concepita in forma di una serie di 'Discorsi edificanti' (i Talers Form) e riuscì invece il trattato più teoreticamente teso e organicamente costruito della teologia kierkegaardiana. [...] Si può ben dire che nessuno scritto dà, più di questo, il timbro profondo della sua anima e l'esatta impressione del suo potere di scavare i recessi più impervi dello spirito. Possiamo senz'altro dire che con 'La malattia mortale' si compie una nuova crisi definitiva nell'opera kierkegaardiana, che raggiunge la compiuta forma della sua maturità e positività." (dallo scritto di Camelia Fabro)
19,00

Induismo e buddhismo

Induismo e buddhismo

Ananda Kentish Coomaraswamy

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2015

pagine: 115

In "Induismo e buddhismo" Ananda K. Coomaraswamy esamina gli insegnamenti originari e la sostanza della concezione filosofica di queste due grandi religioni, di cui traccia la storia riferendosi ai loro miti, alle loro tradizioni rituali, alle rispettive dottrine e scritture sacre. In tal modo egli intende mostrare come induismo e buddhismo esprimano verità universali "che nessun popolo e nessuna epoca possono rivendicare come esclusivamente proprie". E sebbene Induismo e buddhismo sia suddiviso in due parti, incentrate sull'analisi delle rispettive religioni, Coomaraswamy afferma con forza l'identità dei loro concetti essenziali.
19,00

Teoria della religione

Teoria della religione

Georges Bataille

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2015

pagine: 119

"La morte di Dio non è stata soltanto l''evento' che ha suscitato, nella forma che noi conosciamo, l'esperienza contemporanea: essa ne disegna indefinitamente il grande sostegno scheletrico. Bataille sapeva bene quali possibilità di pensiero questa morte poteva aprire, e in quale impossibilità essa impegnava il pensiero. Cosa vuol dire, infatti, la morte di Dio se non una strana solidarietà tra la sua inesistenza che esplode e il gesto che lo uccide? Ma cosa vuol dire uccidere Dio se non esiste, uccidere Dio che non esiste? Probabilmente, vuol dire ucciderlo perché al tempo stesso non esiste e affinché non esista (è la risata). Uccidere Dio per liberare l'esistenza da questa esistenza che la limita, ma anche per ricondurla ai limiti che questa esistenza illimitata cancella (è il sacrificio). Uccidere Dio per ricondurlo a quel nulla che egli è; per manifestare la sua esistenza nel cuore di una luce che la fa fiammeggiare come una presenza (è l'estasi). Uccidere Dio per perdere il linguaggio in una notte assordante, e perché questa ferita lo faccia sanguinare fino a che zampilli un 'immenso alleluia perduto nel silenzio senza fine' (è la comunicazione). La morte di Dio non ci restituisce a un mondo limitato e positivo, ma a un mondo che si snoda nell'esperienza del limite, si fa e si disfa nell'eccesso che lo oltrepassa." (Michel Foucault)
19,00

Corpo ermetico e Asclepio

Corpo ermetico e Asclepio

Ermete Trismegisto

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2014

pagine: 160

Ermete Trismegisto, denominazione greca della divinità egizia "Thoth, il grandissimo" è, secondo la tradizione, l'autore di questi trattati filosofico-religiosi. Composti in periodo ellenistico da dotti greci, i "Libri ermetici" rivestono uun particolare interesse per lo stile oracolare in cui sono stati scritti e per il loro carattere sapienzale. Thoth era infatti il dio della saggezza, lo scriba degli dei, il tipo ideale del sacerdote egiziano custode delle rivelazioni divine. Alcuni di questi scritti hanno una forma dialogica, e uno dei personaggi è lo stesso Thoth, che si assume il compito di rivelare ai discepoli iniziati la natura divina, la struttura dell'universo, le leggi eterne che lo reggono, la condotta morale che deve seguire l'uomo per assurgere al rango di figlio di Dio.
19,00

Il concetto d'amore in Agostino. Saggio di interpretazione filosofica

Il concetto d'amore in Agostino. Saggio di interpretazione filosofica

Hannah Arendt

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2014

pagine: 165

"Il libro, pubblicato nel 1929, è lo scritto di Hannah Arendt in cui maggiormente emerge l'inquietudine del rapporto con Heidegger. La trattazione dell'amore in Agostino segna l'abbandono di alcuni dei termini di riferimento del pensiero heideggeriano: l'essere per la morte, il presente come tempo della decisione. Oltre a questo, Hannah Arendt mette qui in campo tutta la ricchezza e la complessità dell'opera di Agostino, pensatore in bilico tra due mondi, quello greco e quello cristiano, impegnato in uno "sforzo tremendo", di cui sono segno le linee interrotte del suo pensiero, credente per il quale non si trattò di "abbandonare le incertezze della filosofia a favore di una verità rivelata, ma di scoprire le implicazioni filosofiche della sua fede".
19,00

Mistica orientale, mistica occidentale. Interpretazione e confronto

Mistica orientale, mistica occidentale. Interpretazione e confronto

Rudolf Otto

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2014

pagine: 253

"Il libro che qui presentiamo è del 1926. È il primo grande studio pubblicato da Rudolf Otto dopo il suo capolavoro, "Das Heilige" (Il sacro), apparso nel 1917, e la applicazione forse più interessante delle idee in esso contenute. [...]. Il libro analizza e confronta il pensiero di due grandissime figure della storia della filosofia e delle religioni, Eckhart e Sankara, maestro quest'ultimo della advaita (non-dualità) e del "puro Vedànta", commentatore prestigioso delle Upanishad e della Gita, artefice della rinascita del brahmanesimo nell'India dell'VIII secolo. Il parallelismo tra i due maestri appare davvero sorprendente e - non potendosi assolutamente parlare di reciproci influssi - mostra la effettiva convergenza e la strutturale omogeneità della più profonda esperienza filosofico-religiosa. Anche se i due maestri mantengono un preciso legame con le loro rispettive tradizioni - e questo segna, in ultima analisi, la loro differenza specifica -, i motivi principali e la ispirazione di fondo sono identici e si esprimono spesso in formule identiche." (dallo scritto di Marco Vannini)
24,00

Il verbo degli uccelli

Il verbo degli uccelli

Farid ad-din Attar

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2014

pagine: 239

Le notizie tramandateci su Farid ad-din Attar, uno dei più celebri poeti mistici persiani, sono scarse e incerte. Visse tra il 1100 e il 1200, in un'epoca in cui il Sufismo era assai praticato e i problemi della metafisica erano oggetto di attiva speculazione. Per un certo tempo esercitò probabilmente la professione di farmacista (Attar significa infatti "il venditore di droghe") e, per quanto si sappia ben poco della sua educazione, ebbe sicuramente una conoscenza profonda della musica, dell'astronomia, della medicina e delle teorie delle scuole dell'epoca. Tra le numerose opere che gli vengono attribuite, "Il verbo degli uccelli", di cui è accertata l'autenticità, è la più celebre.
25,00

Il sacro

Il sacro

Rudolf Otto

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2014

pagine: 196

"Questo libro di Rudolf Otto" scrive lo storico del cristianesimo Ernesto Buonaiuti (1881-1946), a cui si deve questa traduzione "è di una potente ricchezza di contenuto. Esso racchiude le prime linee di una filosofia della religione destinata - noi lo crediamo fermamente - a una singolare larghezza di ripercussioni e di applicazioni". Apparso per la prima volta in Germania nel 1917, indaga "ciò che costituisce l'intima essenza di ogni religione", di ogni fenomeno religioso, ossia la categoria del sacro, il cui dato fondamentale e originale è il "numinoso", il razionalmente indeducibile, il concettualmente inesplicabile. In esso il divino si manifesta come "mysterium tremendum" e "fascinans", come il nascosto, il non rivelato, l'"assolutamente altro", che terrorizza e al tempo stesso affascina, che sconvolge e sbigottisce con la sua "tremenda majestas", dinanzi a cui ogni creatura è schiacciata nella propria nullità, nel suo essere "fango e cenere e nient'altro". Il sacro è dunque essenzialmente, originariamente, "tremendum" e "fascinans" e solo più tardi la religione - al suo livello più alto nel cristianesimo - si autofonda come autonoma esperienza, si razionalizza, dando corpo da una parte alle idee di giustizia, di legge morale, di peccato e di redenzione, e dall'altra all'immagine della divinità come provvidenza, come misericordia, come amore.
22,00

Il canto dell'immediato satori

Il canto dell'immediato satori

Daishi

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2014

pagine: 172

"La verità autentica risiede nel sistema cosmico e nei fenomeni del reale. Ma questi fenomeni reali devono essere creati a partire dalla fonte originaria e pura di ku, vacuità. Realizzare questo crea una vita meravigliosa, una morte meravigliosa. Il maestro Yoka descrive come risvegliarsi a questa vita e a questa morte, come decidere della nostra vita quotidiana, come 'troncare' la nostra mente e il nostro ego. Yoka Daishi è morto più di mille anni fa, nel 713 dopo Cristo, ma il suo Shodoka, 'Canto dell'immediato satori', ancora attuale alla nostra epoca, possiede una freschezza che la maggior parte dei sutra e dei canti antichi non hanno. [...] Nella nostra epoca, gli uomini vivono solo a metà. In tutti gli ambiti, sono soltanto 'tiepidi', incompleti, semi-vivi e semi-morti. Più nessuno ha fede nella verità o in se stesso, neppure gli insegnanti, i politici o gli scienziati. La specializzazione ha reso gli uomini incompleti. Lo Shodoka è destinato a tagliare i dubbi che abitano gli uomini, a troncare la loro mente e a trovare la verità in Dio o in Buddha; grazie a esso, l'uomo può risvegliarsi a una vita autentica." (Dall'introduzione di Taisen Deshimaru)
20,00

Esercizi spirituali

Esercizi spirituali

Ignazio di Loyola (sant')

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2013

pagine: 134

Gli "Esercizi spirituali" di sant'Ignazio di Loyola sono uno dei testi più celebri della spiritualità cattolica moderna. Fin dalla sua origine, la Compagnia di Gesù riconosce negli "Esercizi", cioè nell'esperienza spirituale del Fondatore e nel testo scritto, il documento della sua spiritualità. Gli "Esercizi" sono destinati ad ogni genere di persone, di qualsiasi età, condizione, livello spirituale, grado di cultura religiosa. "Con questo nome di Esercizi spirituali - dice sant'Ignazio - si intende ogni modo di esaminare la coscienza, di meditare, di contemplare [...]. Perché così come il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali, analogamente si chiamano esercizi spirituali i vari modi di preparare e disporre l'anima [...] a cercare e trovare la volontà di Dio".
19,00

Il libro tibetano dei morti

Il libro tibetano dei morti

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2013

pagine: 205

"Per i tibetani la morte è o il cominciamento di una nuova vita, come accade per le creature che la luce della verità non rigenerò e trasse a salvazione, o il definitivo disparire di questa fatua personalità - effimera e vana come il riflesso della luna sull'acqua - nella luce indiscriminata della coscienza cosmica, infinita potenzialità spirituale. Continuare ad esistere in una qualunque forma di esistenza, anche come dio, è dolore: perché esistenza vuol dire divenire, e il divenire è l'ombra dell'essere, un sempre rinnovato corrompimento, un non mai soddisfatto desiderio, una pena che mai si placa. La pace è nel dissolversi inconsapevole in quella luce incolore da cui tutte le cose traggono nascimento e che, senza che ne siamo consapevoli, brilla in noi stessi. Per dirlo con altre parole, quando si muore, sono due le vie che a noi si aprono: o un definitivo spegnimento della creatura singola che è la sorte degli Eletti; oppure la rinascita, che attende chi non seppe comprendere che tutto è sogno. Per la qual cosa, questo trattato dovrebbe essere piuttosto conosciuto, anziché come il libro dei morti, col suo vero nome tibetano, che significa "Libro della salvazione", o traducendo alla lettera: "il libro che conduce alla salvazione dall'esistenza intermedia per il solo sentirlo recitare", perché la sua recitazione evoca nel principio cosciente del morituro o del defunto la verità redentrice." (dall'introduzione di Giuseppe Tucci)
22,00

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