Medusa Edizioni: Le porpore
Note su J.-J. Rousseau. Testo francese a fronte
Gustave Flaubert
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 137
Risalenti verosimilmente agli anni in cui lavorava alla stesura dell'"Educazione sentimentale", queste note fissano in modo incisivo l'opinione di Flaubert su Rousseau politico e scrittore. Affiora per esempio esplicita in queste pagine la distanza che separa i due autori sul piano politico; come è noto ai lettori dell'"Educazione sentimentale", Flaubert non ama il pensiero e l'azione dei movimenti democratici della Francia dell'Ottocento, di cui ritrova l'origine e le giustificazioni nei testi rousseauiani. Questa distanza nei confronti del Rousseau politico non impedisce però a Flaubert di essere sensibile alla bellezza e alla forza della scrittura e del pensiero di Jean-Jacques. JJ (così lo indica nelle note) inventa immagini potenti - l'autentica natura umana è simile a una statua di Glauco caduta in mare e resa irriconoscibile dal lavorio delle onde e delle tempeste; fissa in modo nitido concetti - chi è il filosofo, per esempio, con una descrizione che sembra divinare Goethe; inaugura e impone con la sua eloquenza appassionata uno stile di vita - è JJ, scrive Flaubert, ad aver posto sul trono, santificato e benedetto il sentimento. Flaubert raccoglie, sintetizza, annota a margine il testo con veloci commenti, sottolinea frasi e concetti; non risparmia critiche, rileva aporie e contraddizioni, osserva ammirato la potenza del pensiero e del testo di Rousseau...
L'artificio dell'eternità. Saggi sull'arte
William Butler Yeats
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 220
William Butler Yeats lavorò per tutta la vita all'interno del più profondo rinnovamento dell'arte moderna, accanto ai preraffaelliti, ai simbolisti, agli astrattisti, ai vorticisti cari all'amico Ezra Pound. Circondato da artisti anche in famiglia (il padre John, il fratello Jack, le sorelle "Lily" e "Lolly"), sviluppa la sua passione per l'Unità delle arti proiettandole soprattutto nel teatro, che diventa il principale strumento di crescita intellettuale della nuova Irlanda. La potenza di visione di Blake e il folto mondo magico d'Irlanda si fondono nel precoce ammiratore di Dante Gabriel Rossetti e della felicità utopica di William Morris in reazione all'eterogeneità del mondo moderno, il cui mito del progresso si frantuma nella prima guerra mondiale, e negli eventi che preparano la seconda. Le arti sono sempre state una chiesa del mondo immaginale, dove come i cacciatori di Baudelaire, perduti nei grandi boschi, gli artisti si lanciano gridi, inseguendo simboli nati nelle emozioni, e tagliati con il diamante dell'intelletto. Per trovare la propria maschera vera l'artista passa attraverso il proprio opposto. La propria lacerazione è necessaria all'Unità finale. L'energia gioiosa e tragica dei Greci che oltrepassa la misura di Pitagora, la mente di Michelangelo, cattura un ritmo della vita che va oltre la morte.
Casanova
Stefan Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 110
"Casanova vive una vita che ha il suo massimo splendore in un periodo che dura giusto un quarto di secolo: dalla Guerra dei Sette Anni alla Rivoluzione francese, ovvero l'età dell'oro di quella figura, di cui l'Europa pullula, che è l'avventuriero: oltre a Casanova, vero principe dei principi, l'irlandese John Law; quel D'Eon, "un ibrido mezzo uomo mezzo donna" che ha in mano la politica internazionale; il barone Neuhoff; Cagliostro; il vecchio Trenk, che verrà ghigliottinato; Sain Germain. Se qualcuno obiettasse a Zweig, come talvolta è capitato, che la scrittura di Casanova non ha luce e non dà suono, non conosce la forma, Zweig non avrebbe problemi ad ammettere che i suoi versi puzzino di colla accademica, mentre i suoi romanzi utopistici e i suoi discorsi filosofici fanno sbadigliare. Eppure, questa sua "Iliade erotica" ha generato il miracolo del raggiungimento dell'immortalità, proprio attraverso la scrittura. Casanova ha scritto soltanto quando è stato messo definitivamente alla porta dalle donne e dai signori che ha di volta in volta servito o gabbato, ormai divenuto "solitario mendico impotente", rifugiandosi "nel lavoro come in un surrogato della vita che gli viene a mancare". Ha fatto di tutto per rendersi facile l'esistenza: non ha mai rinunciato a una briciola del proprio piacere, a un atomo dei suoi godimenti, a un minuto della sua gioia per dedicarsi "alla severa dea dell'Immortalità"...
Pierre o delle ambiguità
Herman Melville
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 443
"Pierre o le ambiguità" di Herman Melville, fu pubblicato nel 1852, appena dopo "Moby-Dick". In questo complesso, strano libro, Melville affronta l'arduo problema della distinzione tra virtù e vizio ed espone i risultati di una confusa aspirazione al bene del suo giovane protagonista. In breve: cosa può succedere quando Pierre, figlio unico di un'altera patrizia vedova, nell'imminenza del matrimonio con l'angelica Lucy, viene a conoscenza dell'esistenza di una sorellastra, Isabel, figlia illegittima del padre idealizzato? Come può reagire questo sano, generoso rampollo beneducato, di animo retto e nobile spirito, erede unico di un glorioso passato familiare e di un imponente patrimonio? Ignorerà l'accorata richiesta di riconoscimento, di aiuto e di affettuoso sostegno, di questa figlia segreta e negletta del suo stesso venerato padre? Pierre tenterà di farsi carico della situazione di abbandono e di isolamento della sorella? Cosa e come potrà fare per portarle soccorso? Riuscirà ad aiutare questa sua misteriosa sorella senza intaccare l'onorata memoria del padre, senza ferire in modo insanabile l'orgogliosa sensibilità della superba madre? Quale potrà essere la reazione della fiera dama, figlia e nuora di valorosi generali, alle azioni dell'amato figlio? Cosa ne sarà della promessa sposa Lucy? Cosa accadrà a tutti? A Isabel, e a Pierre? Prefazione di Claudio Gorlier.
Le mie missioni nella grande guerra
Henri Bergson
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 126
Nel corso della Grande Guerra Henri Bergson si reca per due volte negli Stati Uniti, dapprima da gennaio a maggio del 1917, per incontrare il presidente Wilson e promuovere la causa dell'ingresso in guerra degli USA a fianco delle potenze dell'Intesa, una seconda volta tra la primavera e l'estate del 1918, al fine di persuadere gli americani a riaprire un fronte orientale in Siberia dopo la pace di Brest-Litovsk e l'uscita della Russia dalla guerra. L'agente Bergson si impegna nel suo ruolo con esiti alterni: il filosofo-diplomatico contribuisce alla decisione di Wilson di entrare in guerra, forse proprio grazie alla sua credibilità di filosofo, di testimone di verità; fallisce nella seconda missione perché, a quanto scrive, l'insistenza francese sull'opportunità di un intervento americano e giapponese in Siberia appare agli occhi di Wilson troppo palesemente strumentale e interessata, incoerente con l'immagine ideale che gli americani hanno della Francia come patria della ragione e dell'universale. A prescindere dagli esiti, la storia delle due missioni apre una serie di interrogativi filosofici. La decisione di Bergson di mettersi al servizio del suo governo, di spendere la sua reputazione di filosofo per contribuire alla vittoria militare francese è perfettamente coerente con il suo profilo di intellettuale organico della Terza Repubblica francese, interprete esemplare dell'identità politica moderata, liberale e democratica che costituisce la trama di fondo comune della vita politica...
Tolstoj. L'ultima profezia
Stefan Zweig
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 138
"Il cristianesimo tolstojano è definito "artificiale" da Zweig, quasi che l'approdo evangelico altro non fosse che una terapia intensiva per lenire i mali interiori del vecchio guerriero. Le pagine più belle del ritratto che segue sono, non a caso, quelle tese a riprodurre un giorno della sua vita quotidiana, fra impavide corse a cavallo nel bosco e squallide riunioni familiari. Il proprietario terriero è costretto a convivere con l'anarchico spirituale. Come quando, vedendo un campo incolto, vorrebbe rimproverare i contadini che non lo curano, ma di fronte alle parole della povera donna che si difende coi bambini attaccati alla sottana, non resiste alla tentazione di farle l'elemosina. L'uomo antico lotta contro il nuovo una battaglia sanguinosa che finirà senza vinti né vincitori. Una condizione che, come sappiamo, condurrà Tolstoj a sottrarsi alla moglie e a tutto ciò che lei, nella mente del fuggiasco, incarna. La risoluta impennata s'interrompe alla stazione di Astapovo dove il vecchio maestro muore. L'occhio di Zweig si fissa proprio sull'ultimo declino, poco prima della maldestra e rocambolesca evasione senile che noi dovremmo inquadrare, al di là della vicenda che riguarda il grande narratore russo, nella totalità della serie biografica da lui conclusa." (Eraldo Affinati)
Sull'amicizia
madame de Lambert, Louis De Sacy
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 161
Nella Parigi d'inizio Settecento, mondana e raffinata, il tema tradizionale dell'amicizia che occupò i filosofi antichi (da Aristotele a Cicerone) trovò due interpreti che ne fecero l'oggetto di due brevi scritti, nei quali si respira ancora lo spirito dei moralisti del Grand Siècle e già si lascia presagire quello, non meno penetrante, dei grandi autori del Settecento francese, da Montesquieu a Diderot. Madame de Lambert, che presiedeva a uno dei più esclusivi salotti della capitale, e Louis de Sacy, che ne era uno dei più assidui frequentatori (insieme ai più bei nomi della letteratura e dell'aristocrazia), composero i due trattatelli qui tradotti per la prima volta in italiano. Per la gran dama, rimasta prematuramente vedova, e il brillante avvocato, l'amicizia non fu il mero pretesto per un esercizio retorico, ma, in primo luogo, un'esperienza vissuta: l'amicizia di cui essi illustrano i doveri e i diletti, con dovizia di frasi sentenziose, aneddoti memorabili e casi esemplari, fu, in primo luogo, la loro. Letti congiuntamente, i due scritti costituiscono essi stessi un dialogo ideale tra due amici sull amicizia.
Libro per Pietro. Memorie per un figlio
Herman Vahramian
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 220
Il libro testamento di un architetto e intellettuale del Medio Oriente che, trasferitosi in Italia nel 1960 (muore a Milano nel 2009), è stato un protagonista della diaspora armena in Europa.
La frontiera interiore. Mosca Barcellona Vichy
Antoine de Saint-Exupéry
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 152
Scrutare il mondo da un aereo - diceva Saint-Exupéry - scopre agli occhi "il vero volto della terra". E il senso della missione che il geografo assegna, nel Piccolo principe, al ragazzo: mappare la trama cangiante del reale umano, l'intarsio drammatico delle sue contraddizioni. Negli ultimi anni di una vita breve e romanzesca, le pagine del leggendario scrittore-aviatore francese funzionano sempre come impavidi "voli di ricognizione": tentativi di fotografare dall'alto la crisi profonda della civiltà europea, l'angosciosa consunzione delle vecchie democrazie sotto il maglio della minaccia hitleriana, il precipitare degli anni Trenta nell'imbuto sanguinoso della Seconda guerra mondiale. Il crollo militare della Francia nel 1940 è una "strana disfatta" in cui muore l'idea stessa di vecchio umanesimo. Saint-Exupéry ne aveva presentito con largo anticipo il lugubre annuncio fra le strade di Mosca e i massacri dei campi di Guernica. Due straordinari reportages scritti, fra il '35 e il '36, per i quotidiani "Paris-Soir" e "L'Intransigeant", ai quali il presente volume affianca una importante scelta di interventi degli anni che precedono e accompagnano il divampare del conflitto: primi per rilievo, la dolorosa controversia con il filosofo Jacques Maritain e due splendide riflessioni sul tragico dilemma fra la pace e la guerra, nel tempo in cui il nazismo lavora a fare dell'Europa agonizzante un solo boccone.
Inchiesta sul neorealismo
Carlo Bo
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 119
"L'inchiesta sul neorealismo condotta da Bo tra gli intellettuali italiani andò in onda sul 'Terzo programma' radiofonico della Rai tra l'ottobre del 1950 e il marzo del 1951, cinque anni dopo la liberazione, e già nel pieno di una restaurazione imposta in Italia dalla guerra fredda, dalla divisione del mondo nei due grandi blocchi d'influenza capitalista, quello a cui noi appartenevamo dopo Yalta e a cui si riferiva la Democrazia cristiana che con le elezioni del 1948 era il cardine del nuovo potere politico ("l'America"), e quello a cui si riferiva il maggior partito dell'opposizione, il Partito comunista ("la Russia"). In mezzo, un variegato arcipelago "laico", di sinistra, di centro, di destra. Di queste distinzioni Carlo Bo tiene il dovuto conto, non le esplicita ma sembra conoscere molto bene le propensioni, le simpatie di ciascuno degli intervistati. Cerca, nei limiti del possibile, di tenere il discorso lontano dalle loro opzioni politiche, e riconduce la questione nell'ambito di un discorso più stretto - le opere letterarie, il dibattito letterario - o di un discorso più vasto - la reazione alle passate strettoie, il bisogno di una nuova narrazione del paese e delle sue diversità e contraddizioni, i modi in cui gli scrittori hanno creduto di interpretare questa novità, un obbligo che è avvertito come anzitutto morale, a cui anche la letteratura è chiamata a rispondere..." (Dalla prefazione di Goffredo Fofi)
Dante e Beatrice. Saggi danteschi
Étienne Gilson
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 189
Perché Dante ha scritto la "Commedia"? Per amore. Mantenere una promessa d'amore, fatta nell'ultimo capitolo della "Vita Nuova", è la ragione per cui, secondo Etienne Gilson, l'altissimo Poeta di Firenze ha deciso di impegnarsi nell'impresa del suo capolavoro. Ed è anche, indirettamente, la ragione per cui ha scritto il "Convivio", documento incompiuto del periodo di "trenta mesi" dedicato da Dante allo studio della filosofia. Dunque, l'obiettivo era dire di Beatrice quello che mai non file detto d'alcuna, cioè fare della donna amata un'anima del cielo in grado di disporre del poeta latino Virgilio e del mistico cristiano Bernardo di Chiaravalle, entrambi inviati in aiuto di Dante nel suo viaggio nell'aldilà. Il poeta perciò studia come vivono angeli e beati nell'oltremondo, nel regno di Dio dove ormai la sua donna è per l'eternità. Divenuto così esperto di filosofia e teologia, dopo i canonici studi letterari di grammatica, Dante assume il ruolo di pacificatore fra le due grandi culture "nemiche" del Medioevo, quella retorico-letteraria e quella della filosofia Scolastica, che aveva il suo fulcro nell'Università di Parigi. E così diventa anche il più originale, straordinario poeta del suo tempo. studioso di cultura filosofica medievale, Etienne Gilson dedicò a Dante nel settimo centenario della nascita, il 1965, questi nove saggi, mostrandone il legame indissolubile, vitale sorgente d'ispirazione, con la "bambina di Firenze".
metodo dell'antroposofia
Rudolf Steiner
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 128
Le "scuole steineriane", oggi piuttosto diffuse in Italia, hanno fatto sì che il nome di Rudolf Steiner sia conosciuto quasi universalmente; non sempre, però, si ha l'occasione di conoscere la ricchezza multiforme del suo pensiero, un pensiero "totale" che si estende dalla biologia all'antropologia, dalla religione all'estetica, dalla letteratura alla musica, dall'architettura all'agricoltura, con l'ambizione di aiutare l'umanità a entrare in un'era di maggiore consapevolezza. Ma il pensiero di Steiner è anche una chiave formidabile per conoscere meglio i fermenti e le contraddizioni della cultura mitteleuropea nella prima metà del Novecento. Le sei conferenze raccolte in questo volume offrono le coordinate fondamentali del pensiero steineriano e alcuni squarci tematici: una visione alternativa della teoria dell'evoluzione e del futuro della specie umana, le fasi della vita e le loro priorità, i quattro elementi dell'antica medicina galenica come base della morale, i principi di una nuova arte e architettura basate non sulla linea retta ma sulle forme organiche. Ciascuna conferenza è autonoma e tuttavia strettamente legata alle altre da alcune linee portanti che tracciano, per quanto possa apparire paradossale, i tratti di un "metodo dell'antroposofia". Postfazione di Cristiano Casalini.