Libri di Carlo Bo
Tutte le poesie. Testo spagnolo a fronte
Federico García Lorca
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: 1184
Poche volte la poesia del Novecento ha mostrato una capacità così profonda di mitizzare il paesaggio, la passione erotica, i temi ancestrali del folclore quanto in García Lorca. Nella sua lirica le antitesi natura-civiltà e istinto-ragione sono i cardini attorno a cui ruotano varie linee d'ispirazione e di espressione poetica, spesso intrecciate tra loro: la musica e il canto, la sensibilità pittorica e coloristica, la tradizione popolare e quella colta, la lezione di Jiménez e l'eco del siglo de oro, il surrealismo spontaneo delle prime prove e il gongorismo visionario delle composizioni più mature. Via via una di queste linee sembra prevalere sulle altre, come la tradizione gitana-andalusa nelPoema del cante jondo (1931) o la poesia narrativa nel Romancero gitano (1928). Ma contro ogni facile semplificazione la musa di Lorca sa rivelare accenti inattesi, come inPoeta a New York (1930), dove la materia aspra delle ingiustizie sociali e razziali e delle contraddizioni della grande metropoli ispira una visione rotta e concitata di segno epico-tragico. Introduzione e traduzione di Carlo Bo. Notizie biografiche, guida bibliografica e note al testo di Glauco Felici.
Lezioni cesenati
Carlo Bo, Italo Mancini, Marino Biondi
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2002
pagine: 128
Otto studi
Carlo Bo
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2000
pagine: 170
Carteggio (1932-1961)
Carlo Bo, Giuseppe De Luca
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1999
pagine: XX-316
Sonetti dell'amore oscuro. Suites. Testo spagnolo a fronte
Federico García Lorca
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: 288
Diario aperto e chiuso. 1932-1944 (rist. anast. Milano, 1945)
Carlo Bo
Libro
editore: Quattroventi
anno edizione: 2012
pagine: 360
"Per pubblicare un diario ci vuole più umiltà che non sembri a prima vista: non è un atto di superbia mostrare tutte le debolezze e la serie dei propri errori, specialmente quando si tratti di un diario per la maggior parte "aperto", un diario cioè della propria passione spirituale e intellettuale con molti movimenti ripresi da un'attività esatta nel tempo, accettati in un senso di semplice lavoro dello spirito. Naturalmente un diario simile dovrebbe sopportare un peso enorme e sapere sulla debole trama delle notizie restituire il patrimonio intero della memoria, quella somma di voci che formano gli anni di educazione e di preparazione, ora si capisce che è impossibile e praticamente si è costretti a fare una scelta in questa che è già una scelta delle passioni del momento e di certe esigenze di cui oggi non riusciamo più a cogliere le ragioni e la virtù". (Dall'introduzione dell'autore)
Scritti su Mario Luzi
Carlo Bo
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2004
pagine: 148
Se tornasse san Francesco
Carlo Bo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 64
Cosa faremmo, oggi, se Francesco d'Assisi bussasse alla nostra porta? Probabilmente non lo lasceremmo entrare, così come non capiremmo la sua scelta di seguire l'esempio di Cristo deviando dallo status quo, dall'accumulo del possesso, dalla protesta sterile. Il "no" che la nostra società oppone a san Francesco e a Gesù, mentre continua tuttavia a venerarne le immagini svuotate di significato, è il segno di una coscienza condivisa che inaridisce, di una mancanza di coraggio, anche solo per immaginare una realtà diversa. In queste pagine, scritte all'inizio degli anni Ottanta, la visione e l'attitudine di Bo rispetto al presente emergono nella loro interezza. Ce il critico militante, attento al valore della cultura come forza di cambiamento individuale e sociale, convinto che la letteratura debba essere "una guida e non un rifugio". E c'è il credente che avverte chiara la crisi della religione nel confronto con la modernità, ma non cessa di pensare che "il Cristianesimo è stato e resta la più bella delle tentazioni, la più pura idea dell'uomo, ciò che vorremmo attuare e non ci riesce perché ci manca l'obbedienza, l'amore per gli altri che annulla l'amore per noi stessi, il perdono".
L'agonia del cristianesimo
Miguel de Unamuno
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2021
pagine: 128
"Scrissi questo libro a Parigi, trovandomi esiliato, rifugiato in tale città, sul finire del 1924, in piena dittatura pretoriana e cesariana spagnola e in un singolare stato d'animo, preda di una vera febbre spirituale e di un'angosciosa attesa. Qualcuno potrà dire che quest'opera manca di rigore compositivo propriamente detto. Di architettura, forse; di vita nella composizione, credo di no. La scrissi, dicevo, quasi febbrilmente, versando in essa, oltre ai pensieri e ai sentimenti che da anni – e tanti! – venivano arandomi l'anima, quelli che mi tormentavano a causa delle disgrazie della mia patria e quelli che nascevano dalle mie occasionali letture del momento. 'L'agonia del cristianesimo' riproduce in forma più concreta, e, per quanto improvvisata, più densa e più passionale, molto di ciò che avevo esposto in 'Del sentimento tragico della vita'. E ancora mi rimane il desiderio di tornarci sopra e di sviluppare ulteriormente il mio pensiero. È ciò che dissero facesse san Lorenzo via via che si andava abbrustolendo sulla graticola del suo martirio." (Dal prologo all'edizione spagnola del 1931)