Storie vere
Una domenica senza fine
Paolo Maggioni
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 208
Milano, domenica 29 aprile 1945. Mentre i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci e di alcuni gerarchi vengono esposti in piazzale Loreto, un gruppo di anarchici guidati dallo spagnolo Agustino Barajas detto “Carnera” attraversa la città in direzione opposta. Nelle ore in cui l’Italia festeggia la caduta del fascismo, Carnera ha qualcosa da fare. Cresciuto nella Barcellona rebelde dei primi anni Venti, vuole rovesciare il regime del generalissimo Francisco Franco che opprime il suo paese. Le armi, però, non fanno per lui. Idealista, cultore di un’eleganza impeccabile, tra i migliori falsari d’Europa, Carnera intende approfittare di una Milano in preda alla frenesia, alle rappresaglie e ai regolamenti di conti per compiere un’azione impensabile. Solo la più pura fantasia sovversiva può concepire un progetto tanto temerario, i cui effetti avranno ricadute sconvolgenti a mille chilometri di distanza: nella Madrid nera della dittatura falangista. Non esiste nessun dopoguerra e il conflitto di ieri lascia già il posto a nuove battaglie. La storia di Carnera si intreccia a quelle del giornalista Daniele Colpani, un tempo speaker della fascistissima Radio Marte, e di Marta Ripoldi, vedova, tranviera e staffetta partigiana. Nel tempo sospeso di questa domenica senza fine, tutti e tre cercano di dare un senso al dolore patito e di trovare una speranza a cui aggrapparsi per il futuro. Così, i destini dei singoli si sfiorano, si intrecciano e si confondono nel compiersi della Storia. Ispirandosi alla vita vera dell’anarchico Laureano Cerrada Santos, Paolo Maggioni racconta di un piano inaudito in stile La casa di carta, esplora le mille vie di un sogno chiamato rivoluzione, distilla l’odio insopprimibile che ha diviso l’Italia repubblicana fino a oggi.
Rosso profondo
Antonio Paolacci, Paola Ronco
Libro: Libro in brossura
editore: Ubagu Press
anno edizione: 2025
pagine: 420
Il 15 settembre 1991, sotto un viadotto della tangenziale torinese, viene ritrovato il corpo senza vita di una donna vestita con un abito rosso in chiffon di seta. I giornali la chiamano subito la «signora in rosso», citando il titolo di un film di qualche anno prima, e così ancora oggi è ricordata. Il suo nome vero è Franca Demichela, ha 48 anni, è figlia di un dirigente Fiat ed è sempre stata considerata una persona stravagante. Il caso, rimasto irrisolto, vede tra i principali sospettati il marito Giorgio Capra, 49 anni, impiegato Fiat, e un gruppo di tre «slavi» che Franca ha incontrato la sera prima della morte. Inquirenti e opinione pubblica si dividono presto in due fazioni opposte, simboleggiate dalla rivalità accesissima tra polizia e carabinieri, che si ritrovano entrambe a indagare con convinzioni molto diverse. Trent’anni dopo, scavando fra testimonianze e archivi, una coppia di scrittori inizia a raccontare quel caso proprio quando la procura decide di riaprirlo. Ne nasce un’indagine su un omicidio (o forse un femminicidio) che va oltre la sola ricerca di un colpevole e diventa uno straordinario romanzo dal vero. Partendo dagli anni in cui tutto iniziava a cambiare e dal cuore oscuro di Torino, città simbolo del sistema economico italiano, nonché capitale dell’esoterismo e dell’occulto, Rosso profondo racconta una storia oltre il prisma distorto dei luoghi comuni e degli stereotipi, una storia misteriosa come ogni delitto e impietosa come un’inchiesta sull’anima inquieta di questo paese.
La parola ai morti. Indagini di un medico legale
Philippe Boxho
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2025
pagine: 240
Quella del medico legale è una professione affascinante, che richiede rigore ma anche una sensibilità fuori dal comune, perché spesso un corpo senza vita è l'unico testimone di una verità che non può essere conosciuta altrimenti. Con il bisturi in mano, chi effettua un'autopsia esegue un'indagine vera e propria, portando alla luce i misteri che i morti nascondono. Ogni livido, ogni frattura, ogni segno sulla pelle racconta una storia: un omicidio, un suicidio, una morte naturale. E ogni caso è diverso, ogni corpo è un puzzle da ricomporre, una narrazione da riscrivere. In questo libro, Philippe Boxho, medico legale da oltre trent'anni, ci racconta di un mestiere che richiede pazienza, precisione e determinazione, perché ogni piccolo dettaglio può fare la differenza. Attraverso esempi concreti, tratti dalla sua esperienza tra la scena del crimine e la sala autoptica, l'autore riesce a trasformare ogni storia professionale in un racconto avvincente. "La parola ai morti" ci svela in che modo i cadaveri possano ancora parlarci. Basta solo saperli ascoltare.
Domanda di grazia
Gabriele Romagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 176
L’uomo al banco degli imputati è alto quasi due metri, ha occhi azzurri e modi gentili. Si chiama Andrea Rossi, è padre di sei figli, fa il commercialista e ha ereditato un prestigioso studio. È l’ultima persona che ci si aspetterebbe di vedere sotto processo. E invece, proprio così lo vede Gabriele Romagnoli. Non lo incontra da tempo, ma lo conosce bene, perché da ragazzi erano compagni di scuola, e amici. Monarchico nella rossa Bologna, devoto alla famiglia, patito di un formalismo che scivola spesso nel sussiego, titolare di un eloquio forbito e di mille, stravaganti manie, Rossi è la quintessenza dell’abisso che divide l’apparire dall’essere. Già, perché dietro la cortina di una rispettabilità borghese, con aspirazioni aristocratiche, si agita un inferno di bugie, investimenti sbagliati e debiti che si accumulano. E ora è sotto processo per omicidio. L’accusa: aver ucciso in un torrido pomeriggio d’estate del 2006 Vitalina Balani, settantenne, ex infermiera, moglie di un ricco imprenditore immobiliare. In poco tempo, la Balani aveva prestato ad Andrea due milioni di euro. Ci sarebbe un movente, quindi. E ci sono molti indizi. Nessuna prova inconfutabile, però. Ma tanto basta perché la Procura imbocchi una sola pista e Andrea Rossi venga condannato all’ergastolo. Romagnoli torna nella città in cui è cresciuto a prendere “il grande freddo” che accompagna l’ora dei bilanci, quando si misura la distanza che separa quello che volevamo essere da quello che siamo diventati. Con la lucidità del reporter, la profondità dello scrittore e l’umanità dell’amico ricostruisce una vicenda giudiziaria dagli incredibili risvolti, solleva il “ragionevole dubbio”, smonta il teorema celato per definizione in ogni processo indiziario e si appella alla migliore lezione del garantismo, perché peggio di un colpevole in libertà c’è solo un innocente in galera. "Domanda di grazia" è "L’Avversario" di Emmanuel Carrère quando ancora vale la presunzione di innocenza. Andrea Rossi ha avuto l’ergastolo. Per comminarlo occorre essere convinti (oltre il ragionevole dubbio) che abbia ucciso con premeditazione. Su questo, gli indizi hanno lasciato più di un’ombra. E le ombre non vanno in carcere. Ci vanno le persone.
ACAB. All cops are bastards
Carlo Bonini
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 224
Sono trascorsi quindici anni dall’uscita di questo libro e dalle vicende che racconta. Figlie di quell’anno zero che fu il luglio del 2001, quando il vertice del G8 di Genova si trasformò in un sabba di violenze e abusi da parte delle forze dell’ordine nelle piazze in cui si erano radunati migliaia di manifestanti contro la globalizzazione. Vicende figlie, soprattutto, di una sfida che, allora come oggi, sembrò necessaria raccontare capovolgendone il punto di vista. Sistemandosi dietro la visiera di plexiglass di un casco azzurro, attraverso gli occhi dei poliziotti. Quindici anni sono un tempo molto lungo. Alcuni dei protagonisti di questo libro hanno lasciato la polizia per “raggiunti limiti di età” e “senza alcuna nostalgia”. Altri, come “Drago” o “lo Sciatto”, vestono ancora la tuta da ordine pubblico. Con l’acume dell’inchiesta giornalistica e la forza di una scrittura coinvolgente, Carlo Bonini ci porta dietro le quinte dei reparti mobili, tra le vite di uomini che ogni giorno si trovano a incarnare lo Stato nelle piazze: di fronte agli studenti, ai lavoratori in sciopero, ai migranti, a chiunque esprima un dissenso. In un’Italia dove il rancore e la paura sembrano diventati lingua comune, ACAB si rivela non solo il resoconto di un’indagine sul passato prossimo del nostro paese, ma una riflessione necessaria su chi siamo e su cosa stiamo diventando.
Incastrati. Storie vere e incredibili di condanne ingiuste
John Grisham, Jim McCloskey
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 372
Molte persone passano gran parte della vita in carcere senza aver commesso alcun crimine. Quello dell'ingiustizia è un tema centrale in tutte le opere di John Grisham, che in questo libro ha deciso di raccontare dieci casi sconvolgenti insieme a Jim McCloskey, da molti anni in prima linea per restituire la libertà agli innocenti. Si tratta di storie tragiche, talvolta assurde, che lasciano con l'amaro in bocca e un senso di profonda incredulità. Drammi umani che svelano aspetti crudeli e altrettanto coraggio. Coloro che finiscono in questa situazione si ritrovano in trappola e sacrificano decenni della loro vita e tutto ciò che hanno di più caro in prigione, rischiando la pena capitale mentre i veri colpevoli restano fuori. Da cosa nascono queste condanne ingiuste? Razzismo, negligenza, collusione, testimonianze false e corruzione tra le forze dell'ordine e nelle aule dei tribunali rendono difficilissima la scarcerazione di persone condannate all'ergastolo o a morte senza ragione, e spesso contro ogni evidenza e ogni logica. Documentato impeccabilmente e narrato in modo avvincente, "Incastrati" descrive l'ingiustizia subita dalle vittime del sistema giudiziario americano e le dure battaglie per ottenere la loro assoluzione e salvare le loro vite. Ne esce un interessante e inquietante spaccato dell'America profonda e la testimonianza che la libertà può vincere anche quando tutto sembra perduto.
I dettagli del male. Misteri e verità dei crimini familiari più atroci
Elisabetta Cametti
Libro: Libro in brossura
editore: Piemme
anno edizione: 2024
pagine: 224
In famiglia si esprimono i sentimenti più profondi. Amore, gioia, serenità… ma anche frustrazione, senso di inadeguatezza, odio. La famiglia è il luogo dove si coltivano i valori, ma dove possono annidarsi comportamenti tossici. Il rifugio dagli orrori del mondo, o il covo della violenza. Elisabetta Cametti, esperta di criminologia e di inchieste giudiziarie, passa in rassegna la storia dei più toccanti delitti avvenuti in famiglia negli ultimi anni. Quattro casi che hanno sconvolto l'opinione pubblica e animato le cronache e i dibattiti del nostro Paese: Giulia Tramontano, uccisa al settimo mese di gravidanza dal proprio compagno; Laura Ziliani, soffocata dalle figlie e dal fidanzato di entrambe; Liliana Resinovich, la cui morte è ancora avvolta nel mistero; Diana Pifferi, abbandonata dalla madre a una fine di stenti. Tre donne e una bambina, tutte vittime della forza polarizzante e distruttiva della famiglia. Con il rigore dell'inchiesta, garantito dalla consultazione degli atti processuali, e la capacità affabulatoria di una grande scrittrice, Elisabetta Cametti entra nelle camere segrete dei delitti, là dove anche un piccolo dettaglio, a prima vista marginale o ininfluente, può cambiare una storia. Perché è nei dettagli che scorre la vita. O che si interrompe.
La saponificatrice di Correggio. Il caso Cianciulli
Francesca Mogavero
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2024
pagine: 272
La vicenda della Saponificatrice di Correggio è ormai talmente celebre da essere entrata nella leggenda: Leonarda Cianciulli, massaia di mezza età con un marito e quattro figli, dopo aver brutalmente ucciso tre donne, ne avrebbe fatto, a sua detta, saponi profumati e torte da offrire a vicini e familiari. Ma quanto è realtà, e quanto terribile invenzione della stessa Leonarda? I fatti sono noti: tra il 18 dicembre 1939 e il 30 novembre 1940 le vittime spariscono dalla cittadina emiliana; i loro corpi non verranno mai ritrovati. Tutti i sospetti portano a Cianciulli, che si dichiara unica colpevole: morirà in un manicomio giudiziario. E le torte? E il sapone? Quanto è verità, e quanto abile menzogna intessuta dalla protagonista di questa fiaba nera? Chi è, veramente, Leonarda Cianciulli? Una criminale o una folle? Una mamma generosa o un'assassina sanguinaria? Francesca Mogavero ripercorre la storia della Saponificatrice con un taglio inedito, inframmezzando una narrazione serrata e perturbante a stralci del Memoriale scritto da Leonarda stessa. Attenzione, perché il calderone sta bollendo. Non resta che guardarci dentro.
Lo sconosciuto delle poste
Florence Aubenas
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 240
La mattina del 19 dicembre 2008 la vita di Montréal-la-Cluse, un borgo francese al confine con la Svizzera, è sconvolta dall’efferato omicidio di Catherine Burgod. La quarantenne, incinta, viene trovata uccisa da ventotto coltellate nell’ufficio postale in cui lavorava. Dalla cassaforte sono spariti meno di tremila euro. L’ufficio, nel cuore del paese, si affaccia su una via stretta e ha un’unica entrata, eppure nessuno ha visto né sentito niente. Il primo indiziato è Gérald Thomassin, un attore ex promessa del cinema la cui vita, fra il mondo dello spettacolo e la strada, fra la celebrità e i quartieri popolari, rappresenta un’incognita per gli abitanti del paese. Ben presto l’inchiesta si rivela più complessa: ogni volta che il caso sembra risolversi, le carte in tavola si scompigliano e il mistero si infittisce. Tra i giornalisti inviati sul luogo del delitto c’è la reporter Florence Aubenas. Che per sette anni lavora all’inchiesta, intervista ogni persona coinvolta, visita tutti gli anfratti di quell’angolo di Francia poco noto, un tempo rurale ma improvvisamente industrializzato e divenuto un crocevia del traffico di droga. E dà vita a un romanzo coinvolgente e tragico, in grado di raccontare un crimine impenetrabile ma, soprattutto, la storia di uomini e donne che sarebbe sbagliato definire ordinari.
Bare intagliate a mano
Truman Capote
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2024
pagine: 108
Un raccapricciante delitto scuote la sonnolenta provincia americana. In una anonima cittadina di un piccolo stato dell'Ovest una coppia viene trovata morta, uccisa da nove serpenti a sonagli drogati con anfetamine. È l'inizio di una sequenza di efferati omicidi accomunati da un macabro copione: il killer prima di colpire spedisce un avvertimento alla vittima, una piccola bara di legno intagliata a mano che racchiude all'interno una fotografia. Pubblicato nel 1980 in quella «smagliante autoantologia» che è "Musica per camaleonti", "Bare intagliate a mano" è stato a lungo considerato, complice un sottotitolo che recita «cronaca vera di un delitto americano», solo un remake di "A sangue freddo", il capolavoro con cui Capote ha inventato il genere del romanzo-verità. Ma in questo racconto c'è più finzione che reportage. Prendendo spunto da vecchie conversazioni con Alvin Dewey, l'investigatore incaricato del caso Clutter in "A sangue freddo" che gli aveva parlato di strani omicidi avvenuti in Nebraska, Capote costruisce un raffinato congegno narrativo in cui echi di cronaca nera si intrecciano a ricordi angosciosi dell'infanzia trasfigurati da un'esuberante immaginazione creativa: è «un distillato di tutto quello che so sulla scrittura: scrittura di racconti, sceneggiatura cinematografica, giornalismo» dirà lo stesso autore. Ricco di tensione come un thriller, incalzante come una detective story, "Bare intagliate a mano" è anche un desolato apologo sul Male e le sue epifanie, lo specchio di un mondo dove gli assassini si credono Dio e gli uomini sono feroci predatori.
Odio. Storie di crimini efferati nati dal pregiudizio
Massimo Picozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 352
Ci sono gli uomini che odiano le donne, come Gianfranco Stevanin, che sevizia prostitute nel «casale degli orrori». Le infermiere che odiano i malati, «angeli della morte» come Lucy Letby, la killer inglese dei neonati, o l’italiana Sonya Caleffi che arriva a uccidere una paziente centenaria. I violenti di estrema destra che odiano chi ha un colore della pelle diverso dal loro, come Brenton Tarrant che assalta una moschea a Christchurch, o Luca Traini che semina il terrore per le strade di Macerata. Gli insospettabili che diventano assassini in un delirio di vendetta, come Christopher Dorner, un poliziotto che finisce a sparare ai suoi stessi colleghi. Ci sono quelli che odiano gli omosessuali, come il branco che insegue e uccide Charles Howard mentre torna a casa mano nella mano con il suo ragazzo; e quelli che odiano i bambini, come il russo Andrej Romanovic Cikatilo, il «mostro di Rostov». Ci sono i seminatori di insulti e di violenza, che aggrediscono vittime per strada o sui mezzi pubblici, magari solo perché indossano un simbolo religioso, per il loro modo di vestire o per la musica che ascoltano. L’odio c’è da sempre, ed è ben diverso dalla rabbia. L’odio mette radici nella frustrazione, nell’esclusione, nel disagio sociale. L’odio cresce e si propaga come una pianta infestante. Oggi più che mai. Massimo Picozzi passa in rassegna i casi più avvincenti del passato, raccontandoli con il passo di un thriller e analizzandoli con gli strumenti della moderna psicologia, e ne trae un libro di sconvolgente attualità. Oggi, infatti, l’odio alligna fra noi, nelle cronache quotidiane, nelle strade e a volte persino nelle nostre case. Questo libro è un antidoto: perché conoscerne le radici significa poterlo combattere.
Mala. Roma criminale
Francesca Fagnani
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2024
pagine: 240
La pace è finita e ora le gang sono in guerra. Sotto il manto della grande bellezza, nel sottosuolo perso e dannato di Roma scorre un fiume di violenza. Sequestri, pestaggi, torture e omicidi si susseguono. Lo scontro infuria, invisibile agli occhi dei più. È così da quando, il 7 agosto 2019, Fabrizio Piscitelli detto Diabolik, capo degli Irriducibili della Lazio e ai vertici della “batteria di Ponte Milvio”, viene freddato da un sicario che gli spara alla testa, mentre se ne sta seduto su una panchina al parco degli Acquedotti. Ma Diabolik è solo la punta dell’iceberg di quella rete di organizzazioni criminali che governano sul territorio: connection tentacolare che comprende il cartello di Michele ’o Pazzo, la malavita storica e quella emergente, e poi il sodalizio, spietato e potente, degli albanesi, che sono cresciuti all’ombra di Piscitelli e sono diventati i Signori del narcotraffico. Così, la vendetta è l’innesco di un conflitto senza quartiere per il controllo delle piazze di spaccio, dal litorale ostiense a Tor Bella Monaca: un business gigantesco in cui tonnellate di coca muovono milioni. In queste pagine, voci urlano prima di spegnersi nel buio, armi sparano in pieno giorno, la droga invade le strade, i soldi si prestano a strozzo e i debiti si saldano sempre: a qualunque costo e spesso nel peggiore dei modi. Con il rigore della cronista di razza, Francesca Fagnani esamina le fonti giudiziarie, collega i fatti, ricostruisce antiche alleanze e recenti rivalità che definiscono la geografia criminale della Capitale. "Mala" è un’inchiesta documentata, implacabile e travolgente come una serie tv sui narcos sudamericani, che svela chi sono i nuovi padroni di Roma, la città che si diceva non volesse padroni.

