Storia dell'arte: stili artistici
Irriverenti. Arte contemporanea tra provocazione e denuncia
Giuseppe Nifosì
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 200
Questo libro racconta le sortite, le trovate, le provocazioni, le denunce coraggiose o trasgressive di un audace gruppo di artisti, alcuni concettuali, altri pop, altri ancora performer e graffitisti, attivi tra la fine degli anni Cinquanta e i nostri giorni. Attraverso la loro arte apparentemente beffarda, allergica ai canoni, hanno affrontato temi fondamentali della nostra epoca – la violenza di genere, la malattia, l’AIDS e la morte, il consumismo, la guerra – e hanno rimesso in discussione il ruolo e la natura stessa dell’arte. Nifosì li definisce irriverenti perché non hanno rispettato gli schemi. Hanno spiazzato, scombinato, disturbato, eluso. Alcuni di loro sono stati irriverenti nel proporre forme d’arte lontanissime dalla nozione comune di arte. Altri hanno affrontato tematiche scabrose o creato immagini scandalose, rompendo tabù, violando la sensibilità del pubblico. Alcuni spinti da nobilissimi propositi, altri da uno spirito canzonatorio e ribelle. Nessuno può definirsi banale. Nessuno inutile. Tutti hanno osato, tutti hanno utilizzato l’arte come un grimaldello per entrare nelle nostre coscienze. Ci hanno stupito, irritato, divertito e così facendo sono riusciti ad attirare la nostra attenzione e spinto a riflettere anche quando non ne avevamo voglia.
Breve storia dell'arte
Claudio Strinati
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2025
pagine: 358
Dalle meraviglie del mondo antico all'illuminismo: uno strumento rapido e scorrevole per ritrovare il piacere di riflettere sull'arte. Claudio Strinati ci accompagna in un'esplorazione affascinante dei luoghi e dei tempi fondamentali della storia dell'arte, a partire dalle meraviglie del mondo antico fino alle soglie dell'Illuminismo. Un viaggio popolato di immagini sempre nuove che segue anche l'evoluzione dell'uomo, da primitivo già capace di meraviglia e di spiritualità a filosofo in cerca di un ordine universale a padrone del proprio mondo con lo sbocciare dell'Umanesimo e del Rinascimento. Lo scopo di questo libro è provare a restituire la complessità di elementi e di spunti che intessono l'esperienza artistica in ogni luogo e in ogni tempo, in un gioco di riflessioni e di rimandi che mostreranno come la nostra evoluzione sia indissolubilmente legata a un costante anelito verso la bellezza. L'arte infatti è una forma di comunicazione peculiare che dona all'umanità un beneficio incomparabile, e questo beneficio non consiste solo nel creare la bellezza, come spesso si pensa.
L'arte russa dei monasteri
Aleksej Ilijc Komec
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 224
Come per gran parte della Chiesa di tradizione bizantina, anche in Russia il perno della religione, della cultura e dell’arte sono stati a lungo i monasteri, vero e proprio epicentro dell’evoluzione architettonica, pittorica, oltre che luogo di conservazione delle icone e scriptoria per codici e miniature. Un fulcro di creazione culturale tanto importante da condizionare l’azione di governo di regnanti locali e dello stesso zar. Il cristianesimo approda in Russia nel 988 a Kiev, nell’odierna Ucraina, allora Rus’, con la conversione del principe Vladimir, e proprio in questo luogo abbiamo i primi monasteri, tra cui quello di Sant’Antonio delle Grotte. Poi il cristianesimo e il monachesimo si spingeranno a nord, verso Novgorod, quindi a Mosca, nuova Bisanzio e nuova Roma, e da lì in tutta la Russia. Komeč , famoso storico dell’arte, ha seguito l’evoluzione culturale e artistica russa, ripercorrendo cronologicamente la nascita e lo sviluppo dei vari grandi monasteri, a partire da Kiev per andare poi a Novgorod e Pskov, fino al cuore della nazione russa e al più celebre tra i monasteri, la Lavra della Trinità di San Sergio di Radone, il grande riformatore del monachesimo e della spiritualità ortodossa, senza dimenticare l’estremo nord delle isole Solovki presso il Mar Bianco e il monastero omonimo. Una grande guida ai luoghi d'arte in Russia.
Vaticano barocco. Arte, architettura e cerimoniale
Martine Boiteux, Alberta Campitelli, Nicoletta Marconi, Lucia Simonato, Gerhard Wiedmann
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 352
Se si può ritenere che il 18 novembre 1593, giorno in cui venne issata la croce sulla sommità della lanterna della cupola di San Pietro, rappresenti simbolicamente la data di nascita del Barocco vaticano, dobbiamo concordare con quanto sostenuto dagli autori del volume, cioè che le radici di questo nuovo corso dell’arte romana debbano ricercarsi nel Concilio di Trento e nella nuova, diversa spiritualità che ne derivò. Non a caso le cerimonie politiche e religiose, le sontuose e sorprendenti macchine effimere che venivano innalzate nei giorni di festa, rispondevano a una nuova esigenza: separare i luoghi della “politica” da quelli del “sacro”. Il filo conduttore del nuovo stile che si andava definendo nei cerimoniali e perfino nel disegno dei giardini era “il diverso” e “il sorprendente”. L’idea stessa di Chiesa nata dal Concilio di Trento e i complessi cerimoniali politici e liturgici cinque-seicenteschi si concretizzarono in montagne di travertino scolpite dalla luce e dall’ombra, marmi colorati e bronzo plasmati da artisti geniali; si definì, così, un complesso, quello Vaticano, che pur articolato in fabbriche distinte per cronologia e tipologia risulta essere fortemente unitario nella concezione e nei significati (religioso, politico e diplomatico) che da allora ha assunto agli occhi del mondo. Fu proprio questa impresa edificatoria a generare un nuovo ed esaltante periodo dell’arte moderna, che non solo condizionò lo sviluppo della città eterna, ma che seppe creare nel nascente Barocco l’ultimo grande e unitario stile artistico-culturale della cristianità.
Codice Michelangelo. Le chiavi svelate nell'arte del grande maestro
Alessio Atzeni
Libro: Libro in brossura
editore: DIARKOS
anno edizione: 2025
pagine: 272
Nella Cappella Magna più famosa del mondo, Michelangelo potrebbe aver tramandato, attraverso l’arte e le immagini, storie proibite e antiche conoscenze. Molte delle figure dipinte nella Cappella Sistina sembrano infatti trasmettere suggestioni penetranti e ambigue: codici nascosti, provocazioni, goliardie, eresie, giochi ed enigmi. Ma quanto c’è di vero e quanto è frutto di fortuite coincidenze? «Ancora imparo» scrisse Michelangelo a ottantasette anni, e noi, dopo cinque secoli, stiamo ancora imparando da lui. Dopo anni di studi e ricerche, Alessio Atzeni mette a disposizione i frutti della sua indagine, svelando messaggi e corrispondenze inseriti non solo nel tempio di Sisto, ma nell’arte del Maestro. Una scalata vertiginosa, gradino dopo gradino, nella sapienza e nella filosofia di uno straordinario artista, che restituisce al mondo l'incredibile messaggio di Michelangelo. Emerge maestosa la rivelazione dell'immenso corpus sapienziale contenuto nel testamento del grande scultore mistico, pittore cabalista e geniale architetto del Rinascimento.
Kandinsky, Miro, Picasso et al. Kunstmuseum Luzern
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2025
pagine: 336
Il volume fornisce un’esplorazione approfondita del significato storico e culturale della celebre mostra “these, antithese, synthese” che nel 1935 riunì i principali esponenti delle avanguardie artistiche dell’epoca, come Picasso, Braque, Arp, Ernst, Miró, Mondrian, Léger, Klee e Kandinskij. Il volume presenta saggi accuratamente studiati dai maggiori esperti accademici che esaminano il contesto storico-artistico, la provenienza delle singole opere e l’influenza della mostra, sia a livello nazionale che internazionale. Un elemento chiave della pubblicazione è il facsimile del catalogo originale della mostra del 1935, progettato con straordinaria modernità dal rinomato grafico Jan Tschichold. Realizzato in collaborazione con Norm, leader nel settore del design grafico e della tipografia, il progetto pone l’accento su una qualità eccezionale e su un design contemporaneo in tutti gli aspetti dei materiali di stampa, garantendo una pubblicazione che riflette l’innovazione e la raffinatezza del suo soggetto.
Blu. Storia di un colore
Michel Pastoureau
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2025
pagine: 216
«La storia del blu è un autentico rebus storico: per i popoli dell'antichità, questo colore contava poco; per i romani era il colore dei barbari e aveva connotazioni negative. Oggi, il blu è di gran lunga il colore preferito in tutta Europa e la sua popolarità distanzia di molto quella del verde e del rosso. C'è stato, dunque, nel corso dei secoli, un rovesciamento completo dei valori. Il libro si concentra su tale rovesciamento. Mostra dapprima il disinteresse per il blu nelle società dell'antichità e dell'alto Medioevo; poi segue in tutti i campi l'ascesa progressiva e la considerevole valorizzazione dei toni blu a partire dal XII secolo, soprattutto nell'abbigliamento e nella vita quotidiana. Enfatizza i valori sociali, morali, artistici e religiosi di questo colore fino al periodo romantico. Infine mette in risalto il trionfo del blu nell'epoca contemporanea, stende un bilancio dei suoi usi e dei suoi significati e si interroga sul suo futuro».
Storie di opere d'arte incompiute. Il paradosso di Frenhofer
Flavio Ferlini
Libro: Libro rilegato
editore: Odoya
anno edizione: 2025
pagine: 424
L'imperfezione è qualche cosa che va accettata e, anzi, apprezzata. Partendo da questo contesto culturale, da appassionato d'arte l'autore prova una forte attrazione per le opere "imperfette" o "non finite". Dopo aver discusso il concetto (sfuggente) di "non finito" o di opera incompleta, anche in rapporto al diverso approccio filosofico dell'arte orientale su questo tema, l'autore passa in rassegna singoli artisti che hanno lasciato opere incomplete o che appaiono tali. Solo dopo aver attraversato questi scorci artistici, l'attenzione del lettore potrà focalizzarsi sul tema della "completezza" dell'opera d'arte, per il quale Ferlini fa riferimento al racconto breve di Balzac "Le Chef-d'œuvre inconnu". Un'opera "incompleta" comporta una richiesta d'interpretazione. Lo spettatore è sfidato a immaginare il completamento e non può separare l'opera dalla mente che l'ha creata. Un incanto che perdura da secoli continuando anche nel presente. Nell'arte moderna per molti artisti il non finito è diventato una precisa scelta stilistica ed espressiva, strettamente connessa al concetto di superamento della forma. Ma ciò non basta. Forse più e meglio degli altri linguaggi artistici, la pittura e la scultura trasmettono, attraverso l'incompiutezza, un'esperienza estetica che riesce a esprimere con forza e fascino la precarietà dell'esistere.
Le rovine di Parigi. La Comune, l'amore, la guerra e la nascita dell'Impressionismo
Sebastian Smee
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 384
Tra l'estate del 1870 e la primavera del 1871 - l'«anno terribile», secondo la celebre definizione di Victor Hugo - Parigi affrontò due disastri politici e militari: prima l'assedio da parte delle forze prussiane, poi l'esperienza della Comune, repressa dall'esercito francese con sanguinosi scontri nelle strade del centro cittadino. Nelle pagine di "Le rovine di Parigi", il critico d'arte premio Pulitzer Sebastian Smee rivela come, a fare da sfondo alla nascita del movimento impressionista, non fu un mondo di placidi giardini ed eleganti ninfee, ma furono proprio quei giorni tumultuosi. Con una prosa coinvolgente e ricca di aneddoti, Smee racconta i mesi drammatici del 1870-71 attraverso gli occhi dei protagonisti dell'Impressionismo: Manet, Morisot e Degas, intrappolati a Parigi durante l'assedio; Renoir e Bazille, arruolati nei reggimenti fuori dalla capitale; Monet e Pissarro, fuggiti dal Paese appena in tempo. E ancora Hugo, Gambetta, Baudelaire, Nadar, Zola - figure che intrecciano politica, arte, letteratura e giornalismo nel panorama intellettuale densissimo di una città in trasformazione -, tra salotti borghesi e barricate, palloni aerostatici e opere d'arte imballate per fuggire dal Louvre. E, al centro del racconto, una storia d'amore ritratta con toccante precisione: quella tra due artisti - Édouard Manet, repubblicano militante e figura centrale dell'avanguardia, e Berthe Morisot, l'unica donna a ricoprire sin dall'inizio un ruolo centrale nel gruppo degli impressionisti - che scelgono di reagire al caos con una rivoluzione silenziosa: reinventare la pittura per dare forma a un nuovo sguardo sul mondo. L'Impressionismo, infatti, preferendo la luce, il presente, il transitorio alla rappresentazione della violenza e delle rovine del suo tempo, assorbe e sublima la precarietà della condizione umana. E proprio quel senso di transitorietà, che si riflette nel mutare delle stagioni e nell'impermanenza di tutte le cose, diventerà il più grande contributo del movimento alla storia dell'arte.
Studioerre 1971-1981
Roberto Baravalle
Libro: Libro in brossura
editore: Ass. Primalpe Costanzo Martini
anno edizione: 2025
pagine: 156
Studioerre, con le esperienze che lo precedettero e lo seguirono fu un meltig pot, uno spazio di confronto dove si parlava, si scriveva e si realizzava in modo nuovo.
Arte medievale in Italia. Spazi e linguaggi visivi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 392
Il volume esplora le radici del nuovo linguaggio dell'arte medievale, prendendo avvio dal “problema dell'immagine” nel mondo in via di cristianizzazione e procedendo poi a esaminarne tutti gli ambiti tecnici, dall'architettura alla scultura e alla pittura, all'oreficeria e al libro miniato. Analizza quindi un fenomeno storico di larghissimo respiro, attraverso il quale il passaggio dal mondo antico a quello medievale avviene gradualmente, trasformando la cultura architettonica e visiva antica in base a dinamiche interne ma anche attraverso il contatto con altri linguaggi e altri popoli. La materia, naturalmente vastissima, segue una ripartizione territoriale, cronologica e tematica intesa a renderne più facile la lettura e l'uso anche da parte di non specialisti. A questa scelta tradizionale si affianca però l'interesse per le nuove tematiche critiche, disciplinari e transdisciplinari, importanti per situare l'immagine nel suo contesto spaziale e percettivo, che oggi non possiamo ricostruire interamente ma la cui nozione deve guidare lo studio di quanto ancora forma il patrimonio storico-artistico italiano ed europeo.
Arte medievale in Italia. Il «romanico». Secoli XI-XII
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 532
L'arte “romanica” in Italia è un mosaico di linguaggi, di tradizioni, di stili regionali che è difficile riunire sotto un'unica etichetta. Pur mantenendo tale definizione di massima, il volume ricostruisce nel dettaglio il panorama della produzione artistica dei secoli XI e XII in Italia, offrendo una sintesi aggiornata su questa vasta e complessa fase storica. I capitoli seguono una ripartizione geografica, tematica e cronologica e guidano il lettore in un viaggio architettonico e storico-artistico dalle Alpi alla Sicilia prestando però un'attenzione speciale ad alcuni contesti, che per la loro ricchezza e specificità hanno richiesto una trattazione per così dire monografica: Venezia, Roma e la multiculturale Palermo. Le cattedrali, le basiliche, i monasteri che dominavano le città e le campagne; la grande scultura delle zone padane, della Toscana e del Sud; la profusione di mosaici e di affreschi sparsi in tutto il territorio nazionale; le arti preziose e il libro illustrato rivivono in un testo di piacevole lettura e di grande utilità per chi comincia a studiare questi temi o vuole approfondirne la conoscenza.