Narrativa erotica

In "Geografia del Piacere", il corpo è territorio e bussola. Tra silenzi e desideri, la narratrice percorre paesaggi di pelle e coscienza, rivelando che il vero piacere nasce quando mente e corpo si incontrano in libertà. Sensuale, poetico e lucido, questo libro è un viaggio nella geografia più intima: quella dell'anima.

"Quando scrissi Minne avevo l’intenzione di scrivere una novella, e la sola ambizione di poterla firmare. Bisognava dunque, per distogliere da essa un desiderio che si rivolgeva in genere alle dimensioni del romanzo, che si trattasse di una novella piuttosto breve. E lo fu, ma non per molto. Il successo fu la sua rovina: una bocca coniugale pronunciò parole di lode, ed altre parole troppo insistenti perché io possa trovar loro un posto in questa Nota. Dovetti diluire un poco Minne. Coloro i quali non hanno mai desiderato la pace come il bene più grande scaglino la prima pietra: dovetti scrivere Les égarements de Minne, che non riuscii mai a considerare un buon romanzo. Divenne forse migliore quando più tardi, ridiventando di mia proprietà, abbreviato e alleggerito, lo unii a Minne facendone un unico volume intitolato L’ingénue libertine? Mi piacerebbe crederlo, ma temo che nemmeno questa edizione definitiva riesca a darmene la certezza, né a riconciliarmi completamente con i primi aspetti della mia carriera di romanziera." (Colette)

«Sia principessa o contadina, sia che indossi l’ermellino o il mantello foderato di pelo d’agnello, sempre questa donna con la pelliccia e la frusta, che rende l’uomo suo schiavo, è una mia creatura». Con queste parole lo scrittore galiziano Leopold von Sacher-Masoch (1836-1895) ha tratteggiato l’ossessivo fantasma della propria esistenza e della propria fantasia artistica, quell’immagine di donna – preludio alle dispotiche e crudeli figure femminili della letteratura fin de siècle – che ha possentemente ispirato la più nota delle sue opere, “Venere in pelliccia”, qui presentata nella seconda e definitiva edizione del 1878. Lungi dal risolversi nella descrizione di una patologia psichica, questo romanzo – entrato ormai tra i «classici» della letteratura – condensa e radicalizza in un complesso eclettismo la critica romantica della civilizzazione europea. Come ha scritto Gilles Deleuze, Masoch è stato un grande antropologo, «nello stile di coloro che sanno investire la loro opera di una completa concezione dell’uomo, della cultura e della natura». Con uno scritto di Gilles Deluze.

«Sono Elsa, ho trent'anni e mi faccio mantenere dagli uomini che mi chiedono compagnia. Tutto è cominciato per gioco mentre frequentavo il primo anno di Università. Un gioco interessante perché pensavo di aver trovato una strada facile per procurarmi quel denaro che usciva così facilmente dal mio portamonete e faceva fatica ad entrare. Non ci è voluto molto perché le richieste dei miei servizi aumentassero e, proporzionalmente, il tempo per i libri e le lezioni diminuisse. Ora sto fuori corso ma mi dichiaro sempre iscritta a medicina. La cosa fa sorridere qualche stupido che associa gli esami di anatomia alle mie eccezionali prestazioni a letto. Il tempo ha deciso di regalarmi un'età di trent'anni ed un fisico da diciottenne. Stando così le cose, posso godere di tutti i vantaggi del caso»

Jordan reicontra Chandler dopo diversi anni per puro caso. Si pensano, si cercano, si desiderano e.... si trovano! In stanze rubate alla fantasia, in messaggi cancellati in fretta, in notti in grado di fermare il tempo. La loro storia non dovrebbe esistere, e proprio per questo brucia più forte! È un romanzo che parla di un'attrazione proibita, di limiti superati e di ciò che resta dopo che il cuore e l'anima hanno disobbedito. Un amore nato nel buio e che non avrà una luce futura, ma che lascerà un segno. Prefazione di Maurizio Fraccon.

Il quattordicesimo libro di Armando Zoff, suo primo romanzo, ci invita a un viaggio ironico, audace e sorprendentemente profondo nei territori del desiderio umano e delle sue mille sfumature. Attraverso le avventure di Bumbi e della sua esuberante compagnia – Trombizia, l’Ornitologo e Troílda – il lettore viene accompagnato in un vivace gioco di relazioni, curiosità e libertà, tra incontri digitali e scenari all’aperto dove si esplorano intrecci sentimentali e sensoriali non convenzionali, emozioni, sogni e identità. Ma dietro la leggerezza del racconto si nascondono riflessioni importanti: Zoff intreccia con abilità temi come la spiritualità, la psicologia, la comunicazione e il senso di colpa, offrendo una narrazione che diverte, provoca e fa pensare. Un romanzo irriverente ma raffinato, che racconta con ironia e intelligenza il lato più umano – e a volte inconfessabile – della ricerca di sé e degli altri.

Diario psicologico, erotico e spirituale di una donna che risponde alla convocazione. Incontro tra Elsa Visconti, bellezza botticelliana decisamente troppo contemporanea, che consegna alla parola e all'ascolto i discorsi che girano intorno alla realtà e Monna Agnese di Affrettato, figlia del Medioevo, voce incarnata nell'azione. Due le scrittrici ma un solo fluire di idee per raccontare la vocazione alla vita nello svolgersi di eventi, tanto reali quanto fiabeschi: nulla manca all'immaginazione per essere realtà e, viceversa, nulla manca alla realtà per essere immaginazione. Nel romanzo la vocazione è un punto di partenza e l'erotismo una forma d'amore nel gesto scelto dei corpi. Sesso per distruggere, sesso per costruire. Un libro che convoca ad attraversare il piacere, il dolore, la morte, l'amore, l'amicizia e a vivere il dono. L'abbondanza è offerta a chi si concede il passaggio. L'occhio cadeva dove respiravo. Lui non lo sapeva.

Parigi è la città dei sogni, ma anche dei desideri proibiti. Teresa, ventinove anni, arriva nella capitale francese con l’ambizione di costruire il suo futuro come architetta. Ma ciò che la aspetta va oltre progetti e palazzi: è un viaggio nella parte più intima e segreta di sé stessa. Nella banlieue condivide l’appartamento con François, un aspirante Drag Queen che la travolge con ironia e sregolatezza. Poi l’incontro che le sconvolge la vita: una dottoressa affascinante e misteriosa, che Teresa imparerà a chiamare “Madame”. Con lei scopre un mondo fatto di eros, potere e passione, in cui ogni certezza sembra sgretolarsi. È amore o soltanto desiderio? È un gioco proibito o l’inizio di una nuova vita? "Si, Madame!" è un romanzo sensuale e provocatorio, che conduce il lettore nel cuore di una Parigi vibrante, dove l’erotismo diventa specchio di paure e segreti.

Più forte è il dolore, più grande è il piacere. Annika Volkov è una principessa della mafia e, come tale, sa bene che il suo destino è già deciso. Eppure, forse proprio il mondo duro in cui è cresciuta la spinge a desiderare l'uomo sbagliato. Un uomo che ha fatto della violenza la sua professione. Un uomo tanto bello da essere quasi perfetto, ma che per lei può significare solo una cosa: guai. Creighton King lotta per vivere, lotta perché è quello che sa fare meglio. Nel circuito dei combattimenti clandestini è un re, come dice il suo nome. Quando posa gli occhi su Annika Volkov, sa che dovrebbe stare alla larga, eppure non riesce a ignorare quella voce dentro di sé che sussurra una sola parola. Mia. Da sconosciuti ad amanti a nemici. Quello che li lega non può essere amore, è molto più che passione, ed è sicuramente un grandissimo errore, fin dall'inizio. E gli errori si pagano. Sempre. Avvertenze: "God of Pain", secondo romanzo della serie "Legacy of Gods", contiene scene di sesso non consensuale, altre dove il consenso è dubbio e rappresentazione di pensieri suicidi. Adatto a un pubblico adulto.

Una cena per farli conoscere, ma tra di loro la scintilla non scocca. Poi la curiosità tipica femminile si lascia trasportare da poche parole carpite quasi per sbaglio e Alexandra si farà travolgere dal mondo BDSM. Imparerà così a conoscere Marc, un uomo schivo ma affascinante che la guiderà in questo nuovo percorso ricco di sensazioni ed emozioni mai provate prima. Si sottometterà a lui consapevole che, in fondo, è quello che ha sempre desiderato. Imparerà le precise regole del BDSM e troverà una compagna per strada, perché tre è meglio di due.

Jean-Jacques Pauvert, primo editore, nel 1956, di "Ma mère", così presentò questo romanzo ritrovato tra le carte inedite di Bataille, dopo la sua morte: "Il giovane protagonista, Pierre, racconta come, dopo un'infanzia profondamente religiosa, viene, all'età di diciassette anni, iniziato alla perversione dalla madre. Sprofondando grazie a lei nella dissolutezza e nell'orgia, scopre l'estasi della perdizione in cui si mescolano angoscia, vergogna, godimento, disgusto, adorazione e rispetto. Adorazione e rispetto per quella donna, la madre, che ha osato bruciare ogni suo vascello, e che, dopo aver toccato il fondo dell'abisso, trascina il figlio con lei, prima di darsi la morte. "Ma mère" è uno dei testi più violenti, più scandalosamente belli di Georges Bataille, che diceva di se stesso: "Io non sono un filosofo, ma forse un santo, forse un folle", sapendo che è proprio in questa ambiguità che risiede l'unica filosofia possibile".