Linguistica
Il latino lingua immortale. Perché è più vivo che mai
Vittorio Feltri
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 168
Esistono innumerevoli parole ed espressioni che fanno parte del nostro linguaggio quotidiano e che spesso, erroneamente, consideriamo una recentissima acquisizione dalla lingua inglese. Quando ci sediamo davanti a un monitor, magari per seguire le lezioni di un tutor o per aggiornarci sull'andamento dell'ultimo summit internazionale attraverso i mass-media, ci sentiamo all'avanguardia e fieri di avere grande dimestichezza con il mondo anglosassone, dimenticando che dobbiamo tanta «modernità» al latino che parlavano i nostri avi. Nell'insolita veste di cultore di una lingua con la quale ha avuto l'opportunità di confrontarsi fin da giovanissimo, Vittorio Feltri risale alle origini di vocaboli e locuzioni di uso comune, illustrandone la genesi e il significato talvolta travisato nel corso del tempo. Molti resteranno forse delusi scoprendo che il celeberrimo alea iacta est - «il dado è tratto» attribuito a Cesare e da sempre usato per sottolineare con fare solenne l'irrevocabilità di una decisione presa - potrebbe essere frutto di un'errata trascrizione da Svetonio, e che la frase corretta (alea iacta esto, «si lanci il dado») era probabilmente un imperioso invito a gettare il cuore oltre l'ostacolo, in questo caso il Rubicone. Ma nelle belle pagine di Feltri, non certo un noioso compendio di letteratura latina, trovano posto anche gli inevitabili e pungenti accenni all'oggi, sia con poco edificanti esempi di quanto siano attuali il do ut des e l'homo homini lupus, sia, per nostra fortuna, con le storie di personaggi che dimostrano il valore del detto per aspera ad astra. Al di là del tono ironico che sempre contraddistingue Feltri, Il latino lingua immortale è in fondo un'appassionata dichiarazione d'amore per una lingua che, ben lungi dall'essere morta, dimostra ogni giorno, e lo farà ancora a lungo, la forza delle sue radici.
Fra le righe. Il piacere di tradurre
Silvia Pareschi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 144
Silvia Pareschi è per i lettori italiani la ‘voce’ di autori come Jonathan Franzen ed Ernest Hemingway. Da molti anni racconta in incontri pubblici e in corsi professionali le regole e le pratiche della traduzione e, da ultimo, si è fatta portavoce delle istanze dei traduttori letterari nel dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale nei mestieri creativi. In questo libro, in cui il racconto in prima persona degli incontri con grandi opere e grandi scrittori si alterna alla riflessione sulle regole e sulle difficoltà del tradurre, i lettori più appassionati potranno confrontarsi con tante domande che ogni romanzo da tradurre pone ‘fra le righe’: come si rendono i giochi di parole? Come si affronta il tema – anche politico – delle lingue ibride, prime tra tutte yinglish e spanglish? Come si ritraduce un classico? E ancora – per chi sogna di fare della traduzione un mestiere – come si diventa traduttori e quando si è buoni traduttori? I capitoli affrontano tanti aspetti del mestiere e sono un inno a una delle attività che più ci rende umani: sapere comunicare in tutte le sfumature che ogni lingua ci regala.
La lingua che resta. Il tempo, la storia, il linguaggio
Giorgio Agamben
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 160
Tempo, lingua, storia: gli studi che compongono questo libro cercano, ciascuno nella sua prospettiva particolare, di indagare come, nella cultura dell'Occidente, questi tre concetti fondamentali si siano andati progressivamente stringendo in un nodo di cui non riusciamo più a venire a capo. È in questa prospettiva che il libro indaga di volta in volta l'importanza decisiva della cronologia, che non è una convenzione neutrale, ma il varco attraverso il quale la teologia è penetrata nella storia; il nesso fra storia ed escatologia nella dottrina dell'Anticristo e la vertiginosa abbreviazione in cui i morenti vedono sfilare davanti ai loro occhi tutta la loro vita; il mundus che nelle città romane nominava l'apertura che metteva in comunicazione il passato e il presente, il mondo dei vivi e quello dei morti e la differenza fra Chronos, il tempo che divora i suoi figli, e Kairos, l'istante dell'occasione afferrata una volta per tutte. E se, nelle parole di Hannah Arendt, quando tutto sembra aver perduto il suo senso, quello che alla fine resta e portiamo con noi è la lingua, che cos'è una lingua come resto?
Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione
Umberto Eco
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 448
“Moltissime teorie della traduzione, che negli anni stanno sempre più infittendosi, se non la maggior parte, si sviluppano senza contenere al loro interno degli esempi pratici, che è come fare un libro sui dinosauri senza inserirvi neanche una illustrazione. Ho voluto portare avanti un approccio alla traduzione non dall’alto, ma dal basso, esaminando esperienze concrete, provando sì a chiarire dei punti teorici, ma senza preoccuparmi troppo di arrivare a una teoria definitiva.” Questo volume, diventato un classico contemporaneo per gli studi sulla traduzione, si propone di agitare problemi teorici partendo da esperienze pratiche, quelle che l’autore ha fatto nel corso degli anni come correttore di traduzioni altrui, come traduttore in proprio e come autore tradotto che ha collaborato con i propri traduttori. La questione centrale è naturalmente che cosa voglia dire tradurre, e la risposta – ovvero la domanda di partenza – è che cosa significhi “dire quasi la stessa cosa”. A prima vista sembra che il problema stia tutto in quel “quasi” ma, riflettendoci, molti sono gli interrogativi anche rispetto al “dire”, rispetto allo “stessa” e soprattutto rispetto alla “cosa”.
Passione civile
Tullio De Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 136
Nei testi raccolti in questo libro, i temi cari a Tullio De Mauro: uso dei dialetti e dell’italiano, il latino e l’eredità classica; la regola della chiarezza per quelli che devono trasferire ai cittadini conoscenze; la passione e l’impegno per la politica. E infine il ruolo essenziale della scuola.
Insegnare a nuotare a una foca. Viaggio insolito nella lingua islandese
Leonardo Piccione
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2024
pagine: 224
In alcune vacanze basta una settimana per memorizzare le espressioni più frequenti, imparare a dire correttamente “Grazie” e “Buongiorno”, o addirittura arrischiarsi in una breve conversazione. In altre, le parole si aggrovigliano in oscuri ghirigori, lasciandoci smarriti e incapaci di proferire alcun suono. È questo l’effetto che suscita un primo confronto con l’alfabeto islandese. Composto di trentadue lettere, in buona parte simili alle nostre, si differenzia per le impronunciabili ð, Þ e la æ o l’assenza della c, la w e la q, e quella contestatissima della z, esclusa dall’alfabeto con una legge nel 1973. Come se non bastasse, questo sciame di grafemi si coagula in lunghissime espressioni intellegibili e declinabili secondo complessi casi grammaticali. Un incubo per qualsiasi turista, ma anche per studenti volenterosi come il giornalista Brendan Glacken, che nel saggio La terribile lingua islandese scrive: «La gente decide di imparare l’islandese per ragioni diverse, la maggior parte delle quali altamente discutibili». Per Leonardo Piccione confrontarsi con l’islandese è stata una necessità. Arrivato sull’isola per un breve viaggio, è stato affascinato dai panorami, dalla lentezza del tempo, dalle nuvole veloci al punto da trasformarla in sua dimora elettiva. In questa insolita esplorazione, la lingua, i suoi proverbi, le vertiginose costruzioni sintattiche e le bizzarre scelte onomastiche si riflettono nella letteratura, nella visione del mondo e nelle abitudini quotidiane degli islandesi, diventando l’ago magnetico da seguire per orientarsi tra i vulcani e i ghiacci di uno dei paesi più a nord del pianeta.
Interpretazione cinese. Strategie e metodologie didattiche
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Hoepli
anno edizione: 2024
pagine: XXII-362
Concepito sulla base dell’esperienza del curatore e dei co-autori in veste sia di interpreti professionisti sia di docenti universitari, il volume si rivolge agli studenti che desiderano intraprendere la carriera dell'interprete. Caratterizzato da un approccio teorico-metodologico, il testo si divide in due macro sezioni. La prima introduce, in chiave contrastiva, alcune caratteristiche linguistiche italiane e cinesi, cui è bene che il futuro interprete presti attenzione. Parallelamente, viene presentata l'interpretazione in modalità consecutiva (IC) e in simultanea (IS). La seconda parte, invece, affronta le tecniche professionali e comunicative, senza trascurare l'importante aspetto dell'interculturalità. Sono portati a esempio, uno per capitolo, i più comuni e rilevanti ambiti di interpretazione (diplomatico, socio-sanitario, giuridico, fieristico ecc.). Il manuale è corredato da numerosi esercizi, con relativo audio Mp3, e ulteriori proposte didattiche disponibili sul sito hoeplieditore.it/universita.
Dialettologia ed etimologia. Studi, metodi e cantieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 324
Il volume mette in valore le plurime competenze e metodologie che caratterizzano i cantieri lessicografici, sviluppandosi a partire dalle attività della redazione del "Vocabolario storico-etimologico del veneziano (VEV)". Ogni contributo affronta un aspetto distinto della ricerca lessicografica e etimologica, proponendo approcci ora solidamente tradizionali, ora fruttuosamente innovativi: oltre ad essere presentato il lavoro svolto dall’équipe del VEV, sono indagati qui filoni di ricerca affini o ad esso collegati. Così, la presentazione dei progetti lessicografici in corso sottolinea l’importanza dell’approccio etimologico e storico, mentre esempi di dialettologia descrittiva o di filologia offrono spunti di confronto e arricchimento. Il volume documenta in particolare il campo delle ricerche filologiche e linguistiche che alimentano gli studi di dialettologia diacronica. Saggi di: Maria Teresa Vigolo, Franco Finco, Davide Bertocci, Jacopo Garzonio, Roberta D’Alessandro, Cecilia Poletto, Daniele Baglioni, Francesca Panontin, Francesco Crifò, Nicola Carotenuto, Luca D’Onghia, Nicola De Blasi, Francesco Montuori, Lorenzo Tomasin, Greta Verzi, Enrico Castro.
Le parole del sessismo
Benedetta Baldi
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 136
La questione della lingua di genere è da tempo oggetto di un dibattito pubblico di notevole interesse in corrispondenza di un significato sociale e culturale innegabile che intercetta, negli ultimi decenni, una serie di cambiamenti nell’uso linguistico e nel senso comune. L’essere umano dipende dal linguaggio per comprendere la realtà che lo circonda ed è pertanto difficile negare che le parole usate abbiano un effetto sul parlante. Il rischio che si corre, però, nel concentrarsi esclusivamente sugli aspetti linguistici è quello di perdere di vista il fatto che parlando non condividiamo solo il lessico ma evochiamo universi simbolici e valoriali preesistenti. L’obiettivo di questo libro è quello di smascherare le molte forme di discriminazione e di limitazione alla libertà di pensiero che insistono sulla nostra società, viste attraverso la lente del genere. I numerosi esempi di discriminazione nei confronti delle donne sono interpretati all’interno di una cornice di pensiero che, capitolo dopo capitolo, si delinea sempre più chiara.
Parole, paroline, parolone e parolacce. Dall'antichità al Covid. Da cretino a trasgender curiosità e aneddoti intorno a 200 vocaboli della lingua italiana
Michele Serafini
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2023
pagine: 176
Lungi da voler spiegare o insegnare dottamente la lingua italiana, questo piccolo manuale, proposto in forma di brevi ed efficacissime pillole, porta il lettore a scoprire l’universo dei significati che si celano dietro le nostre parole più ricorrenti: disvelando storie, leggende e aneddoti che, oramai dimenticati, sono alla base di tutto quanto noi diciamo. Con spiegazioni spesso spiazzanti e altamente sorprendenti fornisce una risposta arguta e talora alquanto inattesa ai numerosi interrogativi che si nascondono beffardi tra le pieghe delle parole di uso più frequente: incluse anche le parolacce, perché no? Un viaggio divertente e spassosissimo nelle viscere delle parole che usiamo quotidianamente e nei nostri modi di dire più comuni.
Nueva gramática de uso de la lengua española A1-A2. Teoría y práctica
María Lozano Zahonero
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Hoepli
anno edizione: 2023
pagine: XII-244
La "Nueva gramática de uso de la lengua española" è un manuale di apprendimento della lingua concepito per il raggiungimento del livello A1-A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Il volume, caratterizzato da un approccio cognitivo della lingua, è organizzato in una prospettiva di progressione didattica e suddiviso in unità sviluppate su doppia pagina: sulla sinistra vengono presentati i contenuti con spiegazioni teoriche chiare; sulla destra si propongono esercizi di diversa tipologia relativi agli argomenti appena trattati. Gli studenti sono agevolati nello studio grazie alla presenza di numerose infografiche che favoriscono un apprendimento visivo di alcuni aspetti salienti della lingua. Viene posta una particolare attenzione alle diverse varietà della lingua spagnola e alla correzione degli errori più comuni tra gli italofoni. Chiudono il libro le soluzioni di tutti gli esercizi proposti; Sono inoltre presenti tracce audio Mp3.
I giovani e l'italiano
Maria Silvia Rati
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 114
Oggi la creatività linguistica giovanile si esprime con modalità diverse rispetto al passato: le nuove generazioni interagiscono costantemente con la rete e lo slang di cui si servono su Internet – permeato di inglese e anglicismi – è anche la base del linguaggio che usano nella comunicazione tra pari. Il volume si propone di mettere a fuoco le caratteristiche di questa “LG digitale” senza rinunciare a offrire una panoramica sul linguaggio giovanile tradizionale (coi suoi gergalismi e le sue diverse componenti) e a tracciarne un excursus storico. Analizza, poi, il rapporto dei giovani col dialetto e con le varietà regionali, con riferimento sia al parlato, sia a forme testuali – come la canzone – interessate da fenomeni di nuova dialettalità. Infine si sofferma più da vicino sulle tendenze attuali: dal lessico dei commenti di YouTube ai tormentoni; dalle peculiarità degli elaborati scolastici e universitari (specialmente per quanto riguarda la punteggiatura e l’organizzazione del testo) alle parole che i giovani ricavano dal linguaggio della psicologia.