Franco Angeli: Temi di storia
«Desde Rosas a Gaeta». La costruzione della rotta spagnola nel Mediterraneo occidentale nel secolo XVI
Arturo Pacini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 352
Questo libro è dedicato alla 'costruzione', nel periodo che comprende i regni di Carlo V e Filippo II, della rotta marittima spagnola nel Mediterraneo occidentale tra le penisole iberica e italiana. Tale collegamento non solo risultò di estrema importanza per l'affermazione e il consolidamento della supremazia asburgica sull'Italia e sulle grandi isole del Mediterraneo, ma consentì alla Spagna di essere politicamente e militarmente presente a difesa dei propri interessi nell'Europa centrale e settentrionale; ed ebbe quindi, nell'età della formazione degli imperi oltreoceano, rilevanza su scala mondiale. Nella prima parte l'autore tratta delle analisi geopolitiche, delle elaborazioni strategiche e delle concrete iniziative politico-militari che, per tappe successive, portarono al conseguimento dell'obiettivo di unire stabilmente via mare i territori mediterranei della monarchia; nella seconda affronta il tema dell'armata spagnola di galere, lo strumento con cui gli Asburgo ottennero il controllo della rotta dalla Spagna all'Italia e difesero efficacemente i propri domini dalla pressione ottomana.
La Signoria dei Malatesti di Pesaro. Nuove acquisizioni documentarie (secoli XIII-XV)
Anna Falcioni
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 326
Il volume analizza le vicende dei Malatesti di Pesaro nel contesto complessivo della realtà signorile italiana due-quattrocentesca, mettendo in primo piano lo studio diretto e documentato della loro signoria, senza trascurare i condizionamenti esterni cui fu soggetta. Attraverso il recupero e l’edizione di fonti di prima mano, comprese tra il XIII e il XV secolo, vengono indagate diverse questioni riguardanti lo sviluppo signorile malatestiano nell’ambito dello spazio politico cittadino in cui operarono e si costituirono: l’eterogeneità delle dinamiche istituzionali, militari, economiche e sociali; le pratiche concrete del governo; la selezione del personale politico, nonché la varietà di espressioni culturali e artistiche, che contribuirono alla formazione del consenso di cui spesso beneficiò, al pari di analoghi regimi signorili italiani, il potere malatestiano. Se tali orientamenti interpretativi sono stati di recente approfonditi per le coeve signorie malatestiane di Rimini, Fano, Cesena, Bergamo e Brescia, le nuove testimonianze documentarie consentono di integrare un’analoga indagine per la città di Pesaro, sia nelle vicende urbane e nelle reciproche relazioni con il signore, sia nei rapporti fra Stato malatestiano da una parte e la realtà regionale e generale dall’altra.
La difesa delle libertà. Autonomie alpine nel Delfinato tra continuità e mutamenti (secoli XVII-XVIII)
Davide De Franco
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 214
Il libro ripercorre il tema della frontiera alpina attraverso uno studio delle istituzioni locali e del loro rapporto con i poteri statuali. Dal basso medioevo nelle valli alpine sono attestate unioni di comunità e di villaggi che agivano nell'interesse collettivo attraverso organismi istituzionali, posti a un livello intermedio rispetto alla comunità e alle diverse articolazioni del potere del principe. Le unioni affrontavano questioni inerenti la fiscalità, le contribuzioni di guerra, i beni comuni, nel rispetto di statuti che dal basso medioevo riconoscevano la loro autonomia. Gli interessi di singoli luoghi potevano quindi essere portati al cospetto del potere principesco attraverso l'azione politica collettiva. Nel Brianzonese, baliaggio delle montagne del Delfinato, agivano dal XIV secolo gli escartons, unioni di comunità presenti sia nel versante francese sia in quello italiano delle Alpi Cozie. Gli escartons avevano propri statuti che garantivano diverse forme di autonomia in campo politico, fiscale, economico. Con il trattato di Utrecht del 1713 tre dei cinque escartons furono ceduti dalla corona di Francia agli stati sabaudi. Divisi tra due corone, queste istituzioni alpine furono riconosciute dal potere regio nel XVIII secolo, ma in un quadro di progressivo indebolimento della loro reale autonomia.
Storia della SLA. Forme nel tempo della malattia di Charcot
Liborio Dibattista
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 128
La sclerosi laterale amiotrofica è una malattia relativamente rara, ma dall'impatto sanitario e sociale estremamente elevato, per la sua gravità, per i problemi etici che solleva e per la mancanza, ad oggi, di una causa ben individuata e di una terapia risolutiva. In queste pagine viene ricostruita la storia della malattia negli ultimi dei secoli, sottolineando la dinamicità nel tempo e nello spazio dell'oggetto stesso - SLA o MND (malattia del motoneurone) - e tratteggiando la figura di Jean Martin Charcot, il clinico parigino che per primo la riconobbe. Il libro si rivolge non solo agli storici della medicina ed agli operatori sanitari, ai medici ed ai pazienti, ma anche al pubblico più generale, con l'obbiettivo di costruire ed illuminare una patologia che, sin dal suo primo apparire, fu definita "un oggetto oscuro".
Mercanti di terraferma. Uomini, merci e capitali nell'Europa del Cinquecento
Edoardo Demo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 176
Nel XVI secolo la Terraferma veneta si presenta come un'area caratterizzata da una marcata impronta manifatturiera e mercantile. La tenuta del lanificio; il vero e proprio boom conosciuto dal setificio con la produzione di una svariata gamma di manufatti serici tanto di alta quanto di medio-bassa qualità destinati ai mercati esteri; l'espandersi di altre importanti attività di trasformazione sono solo alcuni dei fattori che spiegano il notevole successo conosciuto a livello internazionale da merci e mercanti della Terraferma veneta in questo periodo. Il libro si compone di due parti distinte, ma collegate tra loro. Nella prima parte vengono approfondite le peculiarità dell'attività svolta dagli uomini d'affari della Terraferma veneta del XVI secolo, tramite un'analisi degli orizzonti geografici lungo i quali l'attività si espleta; delle forme di organizzazione (tanto dell'attività manifatturiero-commerciale quanto dell'attività creditizia e finanziaria); delle strutture dell'impresa; delle tecnologie e degli strumenti utilizzati per lo svolgimento degli affari. La seconda parte è dedicata in specifico ad una analisi dell'operato di singole imprese.
All'alba del neoatlantismo. La politica egiziana dell'Italia (1951-1956)
Federica Onelli
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 144
Il neoatlantismo è uno dei temi che più ha interessato la recente storiografia sulla politica estera italiana nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale. Nel contesto del confronto fra i blocchi il nostro paese era stato chiamato a far parte dell'alleanza atlantica sin dal 1949: si poteva semplicemente lasciare la politica estera nazionale nella scia di quella tracciata dai vertici dello schieramento occidentale o, in alternativa, tentare di seguire dei percorsi più articolati, assumendo all'occorrenza delle posizioni eterodosse rispetto alla dottrina atlantica e facendo ciò non solo per andare incontro a particolari interessi dell'Italia ma anche per tentare di correggere alcuni aspetti della strategia diplomatica della propria coalizione che venivano giudicati non convenienti. Questo lavoro si propone di scoprire per la prima volta le radici profonde del neoatlantismo concentrandosi sull'analisi dello sviluppo dei rapporti tra Italia ed Egitto a partire dalla prima metà degli anni Cinquanta sino alla conclusione della crisi di Suez. Il Cairo è stato e continua ad essere un imprescindibile punto di riferimento per l'impostazione e l'implementazione della politica araba, mediorientale ed africana di qualunque governo interessato ad intervenire in quei delicati settori della scena internazionale.
Confini e frontiere nell'età moderna. Un confronto fra discipline
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 272
Contrasti di giurisdizione, tensioni sociali, conflitti religiosi sono particolarmente frequenti lungo le linee che definiscono i confini tra realtà territoriali diverse. La storia dell'Europa e degli stati italiani nei secoli dell'età moderna ha lasciato una documentazione estesa di questi contrasti che meritano di essere analizzati in profondità. Al tempo stesso la definizione delle frontiere alimenta dinamiche di scambi, di prestiti e di contaminazioni che si articolano lungo le aree di confine. I saggi qui raccolti si muovono lungo questo duplice asse, in un confronto costante fra le ricerche degli storici e le proposte degli antropologi, dei geografi e degli storici del diritto.
Microstoria. A venticinque anni da L'eredità immateriale
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 192
Questo volume raccoglie gli atti del convegno internazionale Il Mediterraneo delle città organizzato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Catania, dalla Regione Siciliana e dal Consorzio Interuniversitario "Civiltà del Mediterraneo". Il Mediterraneo è certamente un oggetto complesso che, se da un lato appare come un mondo a sé, dall'altro risulta caratterizzato da connessioni, divisioni, se non addirittura dalla somma di una rete di contatti. All'interno di questa area di indagine si è scelto, quindi, di procedere per affinità privilegiando un tema in particolare, la città 'mediterranea' e il suo territorio, qui presi in considerazione all'interno di un arco cronologico che, in maniera non rigida, si muove dalla nascita del mondo moderno fino al XX secolo. L'obiettivo è quello di restituire un'idea e un'immagine del Mediterraneo quale emerge dal farsi città di luoghi e territori, e dal costituirsi geopolitico dei punti di addensamento, demografici e sociali, in un avvicendarsi di gerarchie territoriali.
Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito
Francesco Piva
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 304
Bracciante della bassa Emilia, priva di mezzi e di istruzione, Leda Colombini è una donna che agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso arrivò ai vertici della Federbraccianti e negli organismi direttivi del Partito comunista; un percorso scandito in seguito da altre tappe prestigiose, come l'elezione al Parlamento per tre legislature. Il volume ricostruisce il suo itinerario formativo, intrecciando la memoria della protagonista con un'accurata analisi dei contesti in cui si trovò ad operare. Emerge così lo spaccato di una moltitudine di lavoratrici dei campi, dalle "celebri" mondine del Nord alle neglette raccoglitrici del Sud: doppio lavoro, migrazioni, disuguaglianze con gli uomini, lotte per l'occupazione, salario, assistenza. Parallelamente il libro racconta l'evoluzione di Leda: come una scuola di partito le offrì coordinate teoriche, tirocini sul campo e cercò di forgiarne il carattere; come due leader colti e appassionati - Luciano Romagnoli e Ruggero Grieco - seppero accompagnarla al ruolo. Si delinea così la vocazione pedagogica che i grandi partiti di massa seppero esercitare in quegli anni nei confronti della base, consentendo anche a donne e uomini in fondo alla scala sociale di diventare dirigenti.
Il criminale dei crimini. Stermini di massa nel Novecento
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 336
"Chi si ricorda più del massacro degli armeni?". Queste parole, pronunciate beffardamente da Adolf Hitler pochi giorni prima dell'invasione della Polonia, preludio dello sterminio degli ebrei d'Europa, permettono di cogliere l'imprescindibilità di una riflessione circostanziata sui tragici, molteplici e differenti episodi di stermini di massa del XX secolo: da quello degli armeni perpetrato dal governo turco, a quello di ebrei e zingari ad opera dei nazisti; da quelli delle classi sociali e dei popoli "alieni" per mano dei regimi comunisti a quello dei bosniaci per mano dello Stato nazionalcomunista serbo, sino a quello dei tutsi per opera dello Stato rwandese e della maggioranza hutu. Massacri diversi, non tutti inquadrabili nella definizione giuridica di "genocidio": tutti, però, frutto di una particolare miscela ideologica totalitaria e anti-moderna, nazionalista o classista, tipica del Novecento, che ha armato la mano di Stati criminali, volti alla ricerca di una purezza politica, ideologica o razziale, contro intere classi sociali, etnie e popoli, eletti a nemico da annientare. Il volume intende altresì offrire una riflessione sulle difficoltà che il diritto, strumento per eccellenza di disciplina della violenza privata e pubblica, ha incontrato sia in sede di prevenzione o di repressione del genocidio e dei crimini contro l'umanità, sia nello sforzo di bilanciare l'esigenza di tutelare la memoria con la necessità di garantire la libertà di ricerca e di opinione.
Vietnam, un secolo di storia
Francesco Montessoro
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 320
In questo libro si delineano i caratteri di fondo della storia e della società vietnamita, nel passaggio dall'universo tradizionale e confuciano del XIX secolo al dominio coloniale francese, in cui il Vietnam entra ambiguamente nel mondo moderno. Il libro che intende ricostruire la nascita dell'attuale nazione vietnamita in anni cruciali e nello scontro tra culture diverse, nel contesto drammatico della crisi e del lungo e sanguinoso processo di decolonizzazione avviato dopo la seconda guerra mondiale.