Olschki
Un «conoscitivo amore». La tradizione della Vita di S. Maria Maddalena de' Pazzi tra Sei e Settecento
Laura Quadri
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: XII-372-360
Nel 1688 vede la luce a Venezia una rara edizione delle Estasi maddaleniane dal titolo La Vita e Ratti di S. Maria Maddalena de’ Pazzi. Edito da un curatore anonimo, che ha accesso ai manoscritti custoditi nel monastero fiorentino di Santa Maria degli Angeli, luogo di vita della Santa, l’importante volume offre, dopo la biografia di Vincenzo Puccini del 1609, un nuovo e più ampio canone dell’esperienza mistica maddaleniana. In esso si pubblicano integralmente per la prima volta i manoscritti dei Quaranta giorni, nei quali si dipana un’esperienza estatica di tipo affettivo, e i manoscritti dei Colloqui, nei quali la mistica si rivela fine esegeta biblica, in continuità e in dialogo con la trattatistica e l’indagine teologica del Seicento. La ricerca svolta su questi volumi mira a contribuire a una conoscenza ulteriormente approfondita dell’influsso di S. Maria Maddalena nel Seicento, nonché del ruolo assunto dal Monastero fiorentino di S. Maria degli Angeli, possibile committente dell’opera, a dimostrazione dei monasteri di Antico Regime quali luoghi di scambio intellettuale e culturale.
Carteggi con Hackmann...Lazzarelli
Lodovico Antonio Muratori
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 600
Con questo volume, tra i più massicci dell’Edizione Nazionale, sono posti in primo piano i rapporti internazionali che Muratori intrattenne con eruditi ed ecclesiastici di area francofona e germanofona, spingendosi fino all’Inghilterra di John Hudson; ma emerge in tutta evidenza anche la progressiva estensione delle collaborazioni con la miglior cultura italiana (come quella del fiorentino Giovanni Lami), e – attraverso il carteggio tra Modena e Milano col Lazarelli – il farsi della più impegnativa opera muratoriana, i Rerum Italicarum Scriptores.
Le scelte di Cristina Trivulzio. Storia di un'emancipazione
Silvana Bartoli
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 322
Nata nel 1808 in una delle famiglie più facoltose dell’aristocrazia milanese, Cristina Trivulzio sembrava destinata a un’esistenza principesca; eppure, ella scelse di far un uso consapevole dei suoi privilegi per costruirsi una vita autonoma, lottando per la propria emancipazione e battendosi per la giustizia e la solidarietà nei confronti dei più deboli. Ad oggi, abbiamo ancora gran bisogno di una società che consideri il ‘pensiero solidale’ valore edificante: la memoria di Cristina Trivulzio, e della sua indipendenza, costituisce un monito a un mondo tuttora restio a riconoscere il ruolo decisivo delle donne nella storia.
Giovanni Bernardo De Rossi. Uno studioso della letteratura ebraica e dei suoi testimoni. Atti del Convegno (Soncino, 16-17 gennaio 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 296
Giovanni Bernardo De Rossi (1742-1831), sacerdote piemontese e professore dell’Università di Parma, fu il maggiore ebraista e semitista italiano tra fine XVIII e inizi XIX secolo. Appassionato raccoglitore di manoscritti e antiche edizioni di testi ebraici e non solo, allestì una collezione oggi depositata alla Biblioteca Palatina di Parma, che è tuttora uno dei più importanti fondi mondiali di questo materiale. Con le sue numerose pubblicazioni, De Rossi non si segnalò solo come uno dei primi bibliografi della stampa ebraica, ma anche come studioso attento della letteratura biblica e rabbinica, filologo, traduttore, nonché collaboratore di Giambattista Bodoni nella stampa in caratteri «esotici».
I giardini e il parco del Castello di Agliè (1624-1940). Dall'impianto formale al disegno paesaggistico
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 320
Il complesso di Agliè costituisce forse il tassello più prezioso del sistema di palazzi e giardini di corte che circonda l’antica capitale sabauda. Grande residenza dei San Martino d’Agliè, poi passata ai Savoia, vede, nei secoli, lo stratificarsi di diverse idee di rapporto con la natura, dall’impianto del giardino formale seicentesco d’impronta franco-italiana, alla creazione del parco settecentesco su modelli francesi per mano del parigino Michel Benard, fino alle modifiche paesaggistiche ottocentesche su disegni di Xavier Kurten, a cui seguono gli apporti dei giardinieri Mosè Mauri e Antonio Capello, nonché dell’architetto Luigi Canina. Le ricerche effettuate hanno fornito una grande quantità di nuovi documenti e disegni, consentendo finalmente di scrivere la “vera storia” di uno dei più complessi episodi del sistema delle Residenze Reali Sabaude. Ad Agliè, infatti, ogni intervento si lega ai precedenti, modificando ma anche confermando alcuni punti saldi, pur in una visione innovata: il risultato è un’eredità di relazioni raffinate tra palazzo, terrazze, giardini, parco e tenuta, gestite da scaloni, scalinate, rampe, fontane, punti di vista e prospettive. Un patrimonio ricco e perfettamente conservato, illuminato dal fascino intatto delle epoche che ha attraversato.
Panegirico per Luigi XIV (1693-1694)
Lodovico Antonio Muratori
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 94
Steso nel 1693-1694 da un Muratori poco più che ventenne, questo Panegirico latino per Luigi XIV è documento non trascurabile dell’apprendistato letterario del grande erudito vignolese. Mai pubblicato integralmente, si segnala tra l’altro come il solo panegirico in prosa latina di tutta la letteratura encomiastica apparsa nel Seicento italiano in onore del Gran Re. In una prosa non immemore della panegiristica antica (Plinio il Giovane) e moderna (Giusto Lipsio), il giovane Muratori impernia il proprio elogio su quattro aspetti della politica del Re Sole: le imprese belliche sul fronte esterno e, su quello interno, il mecenatismo, l’abolizione del duello, la difesa del cattolicesimo (ma di fatto l’eradicazione della «gramigna ugonottica» attuata con la revoca dell’editto di Nantes). Aspetti che, salvo l’imperialismo militare, riscuotono il plauso dell’autore anche in seguito, in altri suoi lavori a stampa, dall’Introduzione alle paci private (1708) al De ingeniorum moderatione (1714), fino alle grandi opere della tarda maturità come gli Annali d’Italia (1744-1749) e la Pubblica felicità (1749).
Carteggio Giacomo Leopardi - Leonardo Trissino (1819-1821)
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 158
Il carteggio esplora le dinamiche dell’amicizia – nata e vissuta esclusivamente sul piano epistolare – tra Giacomo Leopardi e Leonardo Trissino, conte vicentino dedito agli studi storici e artistici, apprezzato dai contemporanei per l’eleganza e la finezza intellettuale. Avviata sotto gli auspici di Pietro Giordani, la corrispondenza si trasformò ben presto in un confronto sincero e profondo, in uno scambio erudito di opinioni, rinsaldando la stima reciproca: in diciannove lettere di intensa carica emotiva, gli interlocutori condividono informazioni e riflessioni, confidandosi sulle esperienze del quotidiano, ma confrontandosi anche sullo stato delle lettere, sulla contemporaneità, sui timori nei confronti delle tensioni sociali prodotte dai moti carbonari. Il dialogo a distanza consente di seguire l’evoluzione intellettuale e umana dei due corrispondenti, dai rapporti familiari alle ragioni del progressivo disincanto leopardiano, fino al desiderio di autoaffermazione e di riconoscimento nel mondo culturale. Trissino si rivela un amico attento e complice; con lui Leopardi si apre a racconti di rara sincerità sul proprio stato d’animo e sulle proprie inquietudini. Simili per sensibilità e passioni, a dispetto della differenza d’età, Leopardi e Trissino strinsero un forte legame fatto di stima e di affetto in un momento cruciale della biografia del Recanatese, ripercorsa con nuove acquisizioni nel commento puntuale che accompagna questo viaggio di carta: sarà proprio all’amico di penna che Leopardi dedicherà, nel 1820, la famosa canzone Ad Angelo Mai.
Per i quarant'anni del «Corpus dei papiri filosofici». Atti del convegno e altri studi
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: VI-242
Il volume celebra i quarant'anni di attività del Corpus dei Papiri Filosofici, fondato nel 1983, e si compone di due parti: la prima raccoglie gli atti del convegno organizzato per l'occasione, la seconda propone contributi che da quel convegno hanno preso spunto. Scopo del volume è offrire un bilancio critico dei risultati editoriali ottenuti in questi anni di attività del CPF e porre le basi per futuri sviluppi della ricerca.
Oltre la Cina. Trame di seta nel paesaggio europeo
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: XII-484
Sull’onda della rinnovata attenzione per la “via della Seta” – che negli ultimi anni ha assunto un ruolo strategico nell’economia globale – il presente volume analizza l’enorme impatto che questo tessuto e la sua lavorazione ebbero nel paesaggio europeo di età moderna e contemporanea, cercando di individuare una pista di ricerca il più esaustiva possibile. La vastità del fenomeno legato al filo di seta, arricchito da un’incredibile mole di trattati, manuali, esperienze, connette tra loro luoghi e culture, all’insegna dei prodotti del lusso e dello splendore, in contesti e dinamiche socioculturali diversi: emerge un quadro europeo di panorami produttivi plasmati dalle cruciali trasformazioni nell’assetto dei coltivi, come testimoniato dall’insediamento di “bigattiere in villa”, di opifici urbani, di interi villaggi e quartieri cittadini. Tracciare una prima geografia dei luoghi che, plasticamente, visualizzino reti territoriali, paesaggi di coltura e di cultura, anche attraverso l’ipotesi di ideali giardini della seta che riconducano a più antiche connessioni sottotraccia, è al centro di questa raccolta di contributi, i quali offrono un primo saggio della complessità e capillarità del tema, che l’Europa ha mutuato, un millennio fa, dal mondo asiatico.
Basi e bote
Arrigo Boito
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 284
Unica commedia lirica di Arrigo Boito dedicata all’amato «vernacolo venezïan» e alle maschere della tradizione, Basi e bote fu a lungo nota per frammenti, diffusi in contesti estranei alla naturale destinazione dell’opera. Nel 1914 l’edizione integrale fissò un testo dallo statuto ambiguo. L’incompiutezza della musicazione, tentata da Boito ma firmata solo nel 1927 da Riccardo Pick-Mangiagalli su libretto adattato, si somma alla fluidità della storia testuale. Del testo, però, i contemporanei colsero subito la vivacità linguistica, esaltandone la brillante efficacia degli accostamenti sonori, metrici e rimici: pregi riconosciuti dalla critica moderna, alla quale pure Basi e bote è apparsa ‘eccentrica’ tanto da porla a margine nella produzione dell’autore, complici anche trama e personaggi. L’opera, al contrario, può e deve essere legittimamente collocata all’interno del percorso artistico e della poetica boitiani, dei quali costituisce snodo coerente. Questa prima edizione condotta con criteri moderni approfondisce tale lettura, offrendo una panoramica completa dei materiali a stampa e degli autografi noti, con uno sguardo anche agli estemporanei appunti musicati da Boito.
Iwein. Il cavaliere del leone
Hartmann von Aue
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: LXII-284
Iwein, cavaliere della Tavola Rotonda di Re Artù, è protagonista dell’omonimo romanzo cavalleresco, ad opera di Hartmann von Aue, di cui si propone, per la prima volta, la traduzione italiana. Risalente ai primi anni del XIII secolo, la vicenda narra le imprese del cavaliere bretone attraverso i topoi della letteratura cortese medievale: dopo aver smarrito il senso della vita a causa di una serie di errori e ingenuità, Iwein è chiamato a recuperare faticosamente l’amore perduto della moglie Laudine e la propria posizione sociale; a curarlo dalla follia nella quale è precipitato sarà un leone, destinato a diventare per lui modello di fedeltà e amore, nonché compagno di avventure, fino all’epilogo e alla felice conclusione, raggiunta anche grazie alle trame dell’astuta ancella Lûnete. Il testo, che nella lingua originale – il tedesco medio – è in versi a rima baciata, viene restituito nella versione italiana in ottonari; a corredo del poema, una ricca introduzione e un apparato di note guidano il lettore nel complesso mondo del romanzo cavalleresco medievale, aiutandolo a decifrare atteggiamenti e situazioni e a comprendere le motivazioni profonde dietro l’azione dei protagonisti.
Leibniz e l'Italia. Atti delle giornate di studio (Roma, Villa Mirafiori, 28-29 novembre 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2024
pagine: XVI-378
Sin dal suo viaggio in Italia fra il 1689 e il 1690, Leibniz instaurò con il mondo culturale italiano un fruttuoso e duraturo dialogo, ritagliandosi un ruolo rilevante nel dibattito filosofico dell’epoca: la fisica leibniziana, ad esempio, venne discussa in relazione alle coeve impostazioni empiriste e cartesiane, al tempo largamente conosciute. Nel Settecento, in parallelo con la progressiva affermazione delle tesi newtoniane, la conoscenza delle opere del pensatore tedesco si ampliò, determinando la diffusione delle prime traduzioni italiane dei suoi scritti, che si andarono ad affiancare ai noti testi latini. La fortuna delle teorie di Leibniz nella compagine italiana, tuttavia, era destinata a persistere nel tempo: tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo fu molto frequente l’utilizzo degli scritti leibniziani in chiave antirivoluzionaria, mentre nell’Ottocento lo studio delle sue opere scientifiche rappresentò un fondamento importante per le nuove acquisizioni di logica e di matematica. Per tutto il Novecento fino ad oggi, la filosofia leibniziana ha costituito un modello di confronto per approcci più o meno critici da parte di filosofi e scienziati di diverso orientamento: in 18 saggi redatti da specialisti del pensiero leibniziano, il presente volume propone una lettura originale, nel corso di oltre tre secoli, dei diversi aspetti della filosofia di Leibniz nel contesto del mondo culturale della Penisola.