Colibrì Edizioni
Il segreto del principe. La perla mancante all'Ermitage
Ernesto Solari
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 208
Quella che ci narra Ernesto Solari è una storia che inizia da un misterioso dipinto di cui gli viene richiesta una attribuzione di paternità; la curiosità di scoprirne la provenienza si tramuta in una interesse ossessivo, quasi morboso, che si sposta anche nella ricerca della sua possibile destinazione. L’opera è stata “dimenticata” in Italia da alcuni rappresentanti della corte dello Zar Nicola II, perchè? Cosa ha determinato questo “abbandono”? L’incontro con il quadro non può essere una pura casualità. Cominciano così ad intrecciarsi vicende ricche di misteri e colpi di scena che si svolgono a largo raggio e in uno spazio-tempo dilatati. Il racconto potrebbe essere un giallo storico, un viaggio nell’arte, un’incontro con personaggi dell’occulto o della scapigliatura lombarda... ma leggendolo ci si rende conto che diventa molto altro ancora. Le storia raccontata si trasforma quindi nella metafora di un cammino, di una ricerca soprattutto di sé, che riguarda quindi ogni individuo.
Il flauto di dio
Erminia Dell'Oro
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 128
Ne "Il Flauto di Dio" il confine fra reale e irreale, conscio e inconscio, veglia e sonno sono labili. I personaggi sono consapevoli della precarietà della vita, dell’importanza dei sogni e dei loro contenuti. Il racconto di Erminia Dell’Oro ci porta in terra d’Abissinia nel tempo in cui l’Italia invase e occupò la regione, dando inizio a una colonizzazione durata cinque anni (1936-1941), un periodo insignificante per il millenario Impero Abissino che fu infatti l’unico grande Stato africano, a parte il particolare caso della Liberia, a non aver subito la colonizzazione che l’Europa intraprese verso quel continente nel XIX secolo. La comprensione dell’Italia liberale e del ventennio fascista rimane incompleta, monca, se si continua ad impedire che il periodo coloniale entri a far parte del bagaglio culturale della collettività. Non un trito richiamo alla conservazione della memoria e alle carenze dell’insegnamento della storia nelle scuole, solo la convinzione che “nessun paese può rimuovere la propria storia e vivere bene”.
Non siete soli. Scritti da «il Giornale dei genitori» (1958-1968)
Ada Marchesini Gobetti
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 376
«il Giornale dei genitori», ha impegnato Ada Marchesini Gobetti per dodici anni. "Non siete soli" si proponeva come una raccolta di «consigli ai genitori per l’educazione dei figli», ed intendeva fornire alle nuove generazioni di genitori cresciute nel clima del “miracolo economico” strumenti per imparare a «sapersi muovere coi figli». In questa “sua” rivista, Ada condivide tale ambizione con molte importanti figure della cultura degli anni Cinquanta e Sessanta che vi collaborarono, ma anche e soprattutto con una nuova generazione di giovani - studiosi, scrittori, militanti - che convergono su un’idea dell’educazione come fatto sociale e umano d’interesse universale, non riducibile alle tecniche, anche quando, sui diversi temi in discussione, interroga il sapere degli “specialisti”. Angela Arceri nello scritto introduttivo “L’educazione secondo Ada”, ci segnala che le linee essenziali della concezione educativa di Ada affondano nella sua più tenera infanzia e le ritrova anche nel suo «Diario partigiano» pubblicato nel 1956. La postfazione di Goffredo Fofi, che fu tra i protagonisti di quell'impresa, definisce un «capolavoro pedagogico» questi scritti di Ada.
Revolution in our lifetime. Conversazione con Loren Goldner sul lungo Sessantotto
Loren Goldner
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 112
Questo libro ricostruisce il processo di politicizzazione di un giovane militante della Nuova Sinistra rivoluzionaria statunitense negli anni Sessanta, un attivista che nel ’68 partecipò all’organizzazione studentesca che all’interno del campus di Berkeley (epicentro del nuovo movimento studentesco degli Stati Uniti) diede vita alle occupazioni e alle manifestazioni in opposizione all’impegno militare americano nel Sud-Est asiatico. A Berkeley era presente un ampio spettro di gruppi radicali che non esisteva in nessuno degli altri centri urbani di primaria importanza. Il libro descrive e discute le connessioni che si crearono tra le lotte studentesche e quelle delle molteplici componenti sociali che si espressero in quegli anni, fino alla nascita delle principali organizzazioni della Nuova Sinistra. Il libro nasce da una conversazione e mantiene un approccio dialogico e riflessivo. A distanza di cinquant’anni è più che mai necessario liberarsi del Sessantotto come evento memorabile e provare ad analizzare i fattori che lo hanno fatto nascere e alimentato, cogliendo i legami con ciò che lo ha preparato e le istanze forti che ne hanno fatto un punto, problematico, di non ritorno.
Ita Wegman e la forza terapeutica del Goetheanum
Peter Selg
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 80
Ita Wegman (1876-1943) fu medico e figura centrale della medicina antroposofica, fondò cliniche, centri terapeutici e pedagogici. La clinica da lei creata ad Arlesheim in collaborazione con Rudolf Steiner, di cui fu una stretta collaboratrice, è tuttora attiva. Partecipò intensamente alla vita sociale e ai problemi politici del suo tempo comprendendo precocemente la natura del fascismo e del nazionalsocialismo e prendendo da subito una posizione di assoluta e concreta opposizione. Nell'anamnesi i medici con le loro domande cercano per lo più solo i traumi e le carenze, i fardelli del passato, per comprendere nella sua evoluzione la patologia del presente. Raramente l’attenzione del medico si rivolge alla “vita non vissuta” e quindi al futuro, al quale viene dato poco o nessuno spazio. L’affrontare un tema di questo tipo in una visita medica – ammesso che vi sia un simile colloquio – ha spesso come conseguenza l’invio a uno psicoterapeuta. Non era così per Ita Wegman, che comprendeva come medico l’aspetto umano, un aspetto di cui fa parte anche il futuro individuale. Di lei si disse che era una persona con grandi capacità terapeutiche “Agiva attraverso l’esempio, non le teorie”.
L'olandese il carabiniere e il convitato di pietra
Giovanni Poletti
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 224
Rompere l’assordante silenzio sull’insediamento mafioso nel Nord Italia è l’obiettivo dell’autore che con questo racconto ci ricorda che questa è un’emergenza da porre in primo piano rispetto a tutte le altre. La presenza criminale oltre a deteriorare i rapporti di solidarietà tra le persone devasta tutto il tessuto sociale. Sullo schermo, grande e piccolo, la criminalità è motivo conduttore di film polizieschi, gialli ed altro ancora, i capimafia e le loro gesta hanno ampio spazio e grande risalto. Questo non succede per le persone che subiscono il fenomeno della criminalità, il loro vissuto non interessa, il silenzio per loro da assordante diventa atroce. “Una storia quasi vera” quella che ci racconta Poletti, ambientata in un paese dell’alto lago di Como, di cui il protagonista è Orazio, un Maggiore dei Carabinieri in pensione. Non un eroe ma una normalissima persona che viene coinvolta, e si fa coinvolgere, in un’avventura che non avrà una completa soluzione proprio perché il racconto è “una storia quasi vera”. L’autore ci invita a riflettere sulla grave situazione che si è venuta a creare.
Il primo ghetto ovvero l'esemplarità veneziana
Alice Becker-Ho
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 136
Molto si è detto, e molto inchiostro si è versato, a proposito del “Ghetto di Venezia”, senza essere giunti, fino ad oggi, a un punto fermo. Ma se il nome ha avuto fortuna, la sua origine rimane un vero mistero, in genere con una connotazione negativa. La sola certezza acclarata è che il termine ghetto è apparso ufficialmente nel 1516, data in cui la Città dei Dogi ha elargito agli ebrei, dopo lunghe trattative, la concessione di una carta rinnovabile, che li autorizzava a creare un sistema di prestito e che garantiva anche un diritto di residenza. Si è allora designato con il termine Ghetto il quartiere – situato nel sestiere di Cannaregio – in cui gli ebrei furono autorizzati a soggiornare. Questa indagine ripercorre la storia della Serenissima e della sua capitale Venezia, una città che fu, sottolinea l’autrice, cosmopolita come Costantinopoli e Alessandria.
Le lettere del lunedì
Argeo
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 64
Le lettere del lunedì di Argeo sono le riflessioni del percorso di vita dell’autore. Apparentemente caotiche, con tratti a volte comici che l’autore definirebbe “spiritosi”, le lettere, passionali e suggestive, contengono tracce autobiografiche e sono di una spiazzante autenticità. Senza acqua non solo non possiamo esistere ma non abbiamo senso, come lei giriamo fra cielo e terra. Non è vero che chi tace acconsente, e scientificamente provato che chi tace non dice niente.
Milano. Le parole del dialetto dimenticato
Marco Caccamo
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 112
Le parole del dialetto dimenticate. 226 parole del dialetto e del gergo in un libro che viaggia tra canzoni, immagini, ricordi e presente che si intreccia con il passato di quel borgo diventato città e poi metropoli.
Minniti e il suo mondo
Pietro Basso
Libro: Libro in brossura
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 64
Questo opuscolo nasce dalla volontà di prendere posizione contro il sistema delle frontiere, un sistema che va affermando la sua brutale centralità nel nostro presente storico, proiettandosi nel tempo e nello spazio. I meccanismi di confine, infatti, non sono ormai localizzati unicamente nelle zone di cerniera tra gli Stati ma costituiscono uno strumento di governo più ampio, che agisce in una molteplicità di luoghi.
Antropologia medica. Forme e movimento nel corpo umano
Andrea Basili
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 144
Parlare del corpo, del nostro corpo umano significa, oggi, tratteggiare un meraviglioso meccanismo. Il compito dei ricercatori è quello di imparare a muoversi in esso. Il corpo diviene il teatro di ogni avvenimento. Ogni avvenimento viene costretto nella logica di causa ed effetto propria della meccanica. In tal modo e, sempre più velocemente, il corpo è divenuto l’unica dimensione dell’esistenza. Il corpo diviene quindi nelle nostre mani uno strumento. Tale strumento ha perso, in tale modo, la partitura con cui fu composto e di conseguenza anche la musica che avrebbe dovuto o potuto suonare. La scienza spirituale, rinnovata in forme moderne, può indicare, a chi lo vuole vedere, che invece la partitura è lì, disegnata sui rapporti tra forme e movimenti delle forme. Ogni movimento genera una forma e le forme originano da movimenti giunti allo stato di quiete. I movimenti a loro volta sono espressione di esseri, alcuni sono conosciuti dalla Scienza dello spirito, come operanti da un dimensione dove la materia non ha accesso. Esseri quindi spirituali a cui la nostra vita è intessuta e la nostra origine è comune alla loro. Tutta questa conoscenza può da noi essere compresa.
Marx e il torto delle cose. 1871-1917-2017
Michele Castaldo
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 448
Michele Castaldo propone un lavoro di analisi su due grandi avvenimenti rivoluzionari, La Comune di Parigi del 1871 e l’Ottobre del 1917 in Russia, ponendo al centro della sua ricerca le classi proletarie. Le due maggiori correnti ideali del Novecento che si sono fatte interpreti dell’emancipazione del proletariato, quella marxista e quella anarchica, si sono fermate ad un’analisi dello Stato, immolazione per gli uni soppressione per gli altri, senza affrontare il modo di produzione capitalista che ne è l’attuale fondamento, non immediatamente percepibile per la sua modalità impersonale di agire. Molti hanno pensato che il comunismo sarebbe stato la conseguenza naturale della presa del potere da parte della classe operaia e che si sarebbe realizzato con il possesso dei mezzi di produzione, senza porsi il problema di come questi determinano i meccanismi del modo di produzione. Una delle conclusioni di questo lavoro è che non basta il passaggio di proprietà dei mezzi di produzione dagli sfruttatori agli sfruttati, o dai capitalisti ai proletari, per uscire dal modo di produzione capitalista, perché questo passaggio non solo non lo sopprime ma neanche lo muta.