Biblion: Storia, politica, società
Giulio Besini, guardia d'onore del duca di Modena. Cronaca illustrata di un legittimista modenese nell'Italia risorgimentale (1859-1863)
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2015
pagine: 276
È noto come siano stati spesso pubblicati i diari e le memorie di coloro che parteciparono alle vicende risorgimentali, sia come protagonisti, sia da posizioni comprimarie. Non eguale attenzione è stata prestata a coloro che si opposero al processo unificatore. Degli antirisorgimentali si sa, infatti, ancora poco: scarseggiano ricostruzioni storiografiche sul loro pensiero, sulle loro gesta, sulle loro aspirazioni, e ancora pressoché sconosciute rimangono le figure di secondo piano dello schieramento reazionario. Alla luce di queste considerazioni, risultano interessanti le pagine del diario manoscritto del modenese Giulio Besini, che seguì sin dal primo giorno il Duca di Modena nell'esilio veneto allo scopo di riorganizzarsi per riconquistare il trono sotto la protezione austriaca. Tale scritto arriva fino alla primavera del '63, con il neonato regno italiano oramai ben strutturato istituzionalmente e la relativa completa disillusione dell'autore su un possibile ristabilimento delle cose di un tempo. Queste pagine sono rappresentative dello stato d'animo, delle recriminazioni, delle aspettative di coloro che consideravano l'Unità d'Italia come un atto eversivo.
Pagine anarchiche. Petr Kropotkin e il mensile «Freedom» (1886-1914)
Selva Varengo
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2015
pagine: 212
Il mensile "Freedom", uno dei più longevi periodici dell'anarchismo contemporaneo, rappresenta un utile strumento per descrivere lo sviluppo del pensiero anarchico internazionale tra il XIX e il XX secolo. Sulle sue pagine trovano spazio importanti dibattiti teorici che affrontano tematiche quali il concetto di rivoluzione, il sindacalismo, il crimine e le prigioni, il problema della violenza, l'antimilitarismo e le guerre, l'individualismo, il comunismo, l'organizzazione, la proprietà, la libertà delle donne, l'educazione e la morale. Inoltre "Freedom", mensile di otto pagine fondato da Pëtr Kropotkin e Charlotte Wilson, vanta tra i suoi collaboratori sia i più noti anarchici del periodo, sia importanti figure del movimento socialista internazionale.
Sui campi di Borgogna. I volontari garibaldini nelle Argonne (1914-1915)
Marco Cuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2015
pagine: 180
Dal dicembre 1914 al gennaio 1915 circa duemila volontari italiani combatterono sul fronte occidentale, inquadrati nella Legione Straniera francese nella guerra contro le armate tedesche. Si trattava del "Primo reggimento di marcia del Quarto straniero", chiamato da tutti "Legione Garibaldina", guidata da Peppino Garibaldi e dai suoi fratelli, nipoti dell'Eroe dei Due Mondi, combattendo con entusiasmo nella foresta delle Argonne. Provenivano da tutte le regioni italiane e dall'emigrazione ed erano animati da tante speranze: spingere l'Italia a una guerra che avrebbe perfezionato l'unità del Paese e combattere contro chi era considerato oppressore dei diritti dei popoli. Ma ci fu anche chi, in ambito repubblicano, aveva sognato una guerra rivoluzionaria, per porre fine anche al regno dei Savoia. Tutto si trasformò in un'icona nelle settimane precedenti all'ingresso in guerra dell'Italia, al termine sarebbe rimasto il mito, ripreso poi da più fronti nel primo dopoguerra. Di fatto resta consegnata alla storia un'impresa entusiasta, forse incosciente e ingenua, sconclusionata e incoerente, ma anche eroica e appassionata. L'impresa degli ultimi italiani in camicia rossa.
Milano nella grande guerra. La memoria dei caduti e il Cimitero Monumentale
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2015
pagine: 292
Allo scoppio della prima guerra mondiale Milano fu uno snodo importante, non solo luogo di scontro tra interventisti e neutralisti, ma anche e soprattutto una città in cui intere famiglie furono costrette a fare i conti con le conseguenze che la guerra avrebbe avuto ed ebbe sulle loro vite. I saggi di Greta Abbatangelo, Giulia Antonia Cordasco, Marta Covre, Micol Dusi e Federica Madoi permettono di indagare quel periodo storico da un punto di vista innovativo e interessante, quello del ricordo dei caduti al fronte attraverso l'analisi delle lapidi commemorative del Cimitero Monumentale del capoluogo lombardo, "unici luoghi dove ricordare i moltissimi soldati che per le statistiche ufficiali non sono mai tornati e che per le famiglie furono invece un'assenza - anche fisica - difficile da pensare ed elaborare". Analizzando i vari aspetti che queste lapidi permettono di intravedere, questi saggi descrivono il dramma di un'intera città e di quella "comunità del lutto" costituita dalle famiglie dei caduti, in un quadro regionale, nazionale e internazionale.
Carlo Rosselli. Socialismo, giustizia e libertà
Paolo Bagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2015
pagine: 124
"Nonostante gli anniversari e il continuo ricordo delle figure di Carlo e Nello Rosselli, la storia che li riguarda 'è ancora abbastanza lontana da essere ricomposta in maniera unitaria'. La letteratura in materia si è più volte espressa e fornisce numerose informazioni sia a livello biografico, sia teorico. Tuttavia, è mancata, in questi anni, l'intenzione reale di comprendere fino in fondo la proposta rosselliana in senso storico e politico: 'il messaggio di Rosselli, in ultima analisi, ci sembra che vada rivisto da capo: il socialismo liberale deve essere riconsiderato nella sua complessità e significato dottrinario'. Questo saggio di Paolo Bagnoli vuole contribuire alla riflessione storiografica e politica che, a partire dai fratelli Rosselli, ha ancora molto da dire sull'attuale politica socialista italiana ed europea, nella convinzione che 'il binomio giustizia e libertà sempre più si confermi come unica base veritiera per la fedeltà del socialismo a se stesso, per non permettere alla civiltà di regredire lungo un crinale che, negando all'uomo gli spazi della libertà e della democrazia, lo releghi a una funzione subalterna e a merce da sfruttare'." (dall'introduzione dell'autore)
Col regolo nel taschino. Il Politecnico di Milano e la professione dell'ingegnere (1863-1960)
Emanuele Edallo
Libro: Libro rilegato
editore: Biblion
anno edizione: 2014
pagine: 396
Scienza, laicità, democrazia. «Il libero pensiero. Giornale dei razionalisti» (1866-1876)
Antonio De Lauri
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2014
La «rigenerazione» dell'Italia e la politica del primo dopoguerra. Gli anni di «Energie nove»
Piero Gobetti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2014
pagine: 188
«Non potendo esser fiori contentiamoci di essere radici». Una biografia di Cesare Correnti
Marco Soresina
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2014
Lotta per l'Italia laica e protestantesimo (1948-1955)
Stefano Gagliano
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2014
pagine: 244
La Parigi e la Francia di Carlo Rosselli. Sulle orme di un umanista in esilio
Diego Dilettoso
Libro: Libro rilegato
editore: Biblion
anno edizione: 2013
pagine: 311
Questo saggio ripercorre gli ultimi otto anni della biografia di Carlo Rosselli (1929-1937), che il militante antifascista trascorre principalmente in Francia e, più precisamente, a Parigi. Gli anni dell'esilio non costituiscono per Rosselli soltanto un momento cruciale della lotta antifascista, con la fondazione di Giustizia e Libertà, la pubblicazione del saggio "Socialisme libéral" (Parigi, 1930), la partecipazione in prima persona ai combattimenti della guerra civile spagnola, fino al tragico assassinio, con il fratello Nello, a Bagnoles-de-l'Orne. L'esperienza d'oltralpe permette a Roselli - in misura senz'altro maggiore rispetto agli altri dirigenti dell'antifascismo in esilio - di entrare in contatto con i milieux politici ed intellettuali locali, lasciando tracce significative del suo passaggio e allargando i propri orizzonti culturali sulla Francia, paese al cuore di quella civilizzazione europea che Rosselli concepiva come naturalmente contrapposta alla barbarie fascista.