Libri di Piero Gobetti
Manifesto
Piero Gobetti
Libro
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2014
Nella formazione politica di Piero Gobetti il liberalismo è prima di tutto un atteggiamento personale, un abito morale, maturato dall'insegnamento dei suoi "maestri", nel quale confluiscono elementi di vari filoni culturali. Egli rielabora Marx e Sorel, Salvemini ed Einaudi, Cattaneo, Croce, Mosca e Pareto, a suo modo integrando liberalismo, marxismo ed illuminismo in una sintesi di teoria politica che vede il superamento delle "astratte professioni ideali" nell'inscindibile relazione fra teoria e prassi, fra riflessione e azione: "Non si può pensare un presente di studi e un domani d'azione". Uno dei luoghi più celebri dove si trova espressa una sintesi della teoria politica liberale gobettiana è il "Manifesto" che apre le pubblicazioni della "Rivoluzione Liberale". Non a caso nel "Manifesto" Gobetti usa l'espressione "il nostro liberalismo".
Al nostro posto. Scritti politici da «La Rivoluzione Liberale»
Piero Gobetti
Libro
editore: Fuorionda
anno edizione: 2013
pagine: 200
L'appello alla responsabilità e all'autonomia degli italiani, la lucida passione di un intellettuale intransigente, la testimonianza del giovane antifascista che vedeva nel mussolinismo, all'inizio del Novecento, lo specchio di un abito cortigiano e la vera autobiografia della Nazione. Una chiave di lettura, quella di Piero Gobetti, che aiuta a comprendere le derive dell'Italia contemporanea.
La rivoluzione italiana (1918-1925)
Piero Gobetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2013
pagine: 251
Attraverso i saggi di questa antologia seguiamo l'evolversi delle posizioni che Piero Gobetti ha assunto nella sua precoce attività editoriale e giornalistica: la situazione politica degli anni venti, lo scontro tra il movimento operaio e la marea montante del fascismo, da lui identificato come autobiografia della nazione, la necessità di promuovere la nascita di una nuova classe dirigente. Nei libri stampati dalle sue edizioni campeggiava il motto socratico "Che ho a che fare io con gli schiavi?" Collaborò con Gramsci a "L'Ordine Nuovo" in qualità di critico teatrale.
Opera critica. Volume Vol. 2
Piero Gobetti
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 352
Nel quadro del progetto di pubblicare nelle edizioni del Baretti le opere edite e inedite affidato a Santino Caramella da Ada e dai collaboratori più stretti di Piero all'indomani della morte di Gobetti nel 1926, uscirono in quell'anno "Risorgimento senza eroi" e "Paradosso dello spirito russo" e l'anno successivo i due volumi dell'Opera critica. La raccolta di scritti filosofici, di critica artistica, letteraria e teatrale, e di saggi storico-politici, nella sua varietà, scriveva Caramella nell'Avvertenza, avrebbe messo il lettore in rapporto diretto con l'"unità viva e intima" che "viene dalla figura di Piero Gobetti critico e giornalista, polemista e saggista". L'edizione caramelliana fu un lavoro pionieristico che ebbe influenza anche sui criteri adottati nell'ordinamento del lascito gobettiano nella edizione delle opere complete curata da Paolo Spriano negli anni Sessanta. Dagli scritti, qui pubblicati, emerge come la critica culturale gobettiana abbia una sua autonomia e una mediazione complessa rispetto alla dimensione politica, anche se è innegabile la valenza politica dell'insieme della sua attività.
Opera critica. Volume Vol. 1
Piero Gobetti
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 290
Nel quadro del progetto di pubblicare nelle edizioni del Baretti le opere edite e inedite affidato a Santino Caramella da Ada e dai collaboratori più stretti di Piero all'indomani della morte di Gobetti nel 1926, uscirono in quell'anno "Risorgimento senza eroi" e "Paradosso dello spirito russo" e l'anno successivo i due volumi dell'Opera critica. La raccolta di scritti filosofici, di critica artistica, letteraria e teatrale, e di saggi storico-politici, nella sua varietà, scriveva Caramella nell'Avvertenza, avrebbe messo il lettore in rapporto diretto con l'"unità viva e intima" che "viene dalla figura di Piero Gobetti critico e giornalista, polemista e saggista". L'edizione caramelliana fu un lavoro pionieristico che ebbe influenza anche sui criteri adottati nell'ordinamento del lascito gobettiano nella edizione delle opere complete curata da Paolo Spriano negli anni Sessanta. Dagli scritti, qui pubblicati, emerge come la critica culturale gobettiana abbia una sua autonomia e una mediazione complessa rispetto alla dimensione politica, anche se è innegabile la valenza politica dell'insieme della sua attività.
La filosofia politica di Vittorio Alfieri
Piero Gobetti
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 176
Risorgimento senza eroi
Piero Gobetti
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: II-378
La Rivoluzione liberale. Saggio sulla politica in Italia
Piero Gobetti
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: LXIV-194
Piú di settant'anni fa, Piero Gobetti (Torino 1901 - Parigi 1926), uno dei piú coraggiosi politici e pensatori italiani, rivoluzionario e liberale, pubblicava questo saggio. Da allora i mali e le anomalie del caso Italia non sono state risolte, la rivoluzione liberale non è stata compiuta. Come scrive Paolo Flores d'Arcais nel saggio introduttivo "la lezione di Piero Gobetti è politicamente attuale per l'impressionante lucidità con cui può prestarsi a descrivere i fenomeni dei nostri giorni e a diagnosticarne la patologia".
Carteggio 1918-1922
Piero Gobetti
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: LXXXV-543
La corrispondenza fu parte non piccola dell'attività di Gobetti fra il 1918 e il 1926. Il paziente recupero del suo carteggio condotto dal Centro Studi di Torino a lui intitolato arriva oggi a una integrale definizione. Si sono contati circa 500 fra telegrammi, cartoline e missive di Gobetti e più di 3500 scritti dei suoi corrispondenti. Questa enorme mole di documenti meritava un'edizione accurata che vede oggi la luce e sceglie un criterio diacronico e sincronico per presentarsi al lettore. Infatti, nel volume le lettere di e per Gobetti si susseguono giorno per giorno, restituendo con particolare forza la trama della sua intensissima attività culturale e politica.
La rivoluzione liberale. Saggio sulla lotta politica in Italia
Piero Gobetti
Libro
editore: Newton Compton Editori
pagine: 224
"La Rivoluzione Liberale" è un libro di resistenza e al tempo stesso di educazione. A ridosso di avvenimenti di portata epocale - la grande guerra, la rivoluzione russa, l'occupazione delle fabbriche, il totalitarismo - Gobetti cerca di coniugare i principi del liberalismo con quelli del comunismo, non rivoluzione di piazza ma movimento schiettamente libertario.
Lo scrittoio e il proscenio. Scritti letterari e teatrali
Piero Gobetti
Libro
editore: Controluce (Nardò)
anno edizione: 2014
pagine: 260
Con "Lo scrittoio e il proscenio. Scritti letterari e teatrali" viene avviato un progetto di Opere scelte in tre volumi di Piero Gobetti (1901-1926). Il primo volume raccoglie, come il sottotitolo esplicita, un'argomentata e ampia antologia di interventi di questo grande intellettuale e pensatore politico, prematuramente scomparso per mano del regime fascista, sia sul fronte della letteratura che su quello del teatro. Attraverso le tre riviste dirette e fondate da questo febbrile "operatore culturale" nell'arco di sette anni - dal novembre 1918 alla morte a Parigi nel febbraio 1926 - Gobetti interviene sui nodi cruciali dell'attività letteraria ed editoriale italiana (fu, com'è noto, editore in proprio) - dal vocianesimo al futurismo, dalla "scoperta" dei narratori russi a quella degli scandinavi - e, succeduto come critico teatrale ad Antonio Gramsci sul torinese "Ordine Nuovo", sulla tirannia dei primattori, come il positivista Ermete Zacconi, sull'esigua tradizione italiana, su Pirandello e i grotteschi, sino alla precoce valutazione del teatro francese di ricerca, da Paul Fort a Lugné-Poe ad Antoine. Il volume, curato da Guido Davico Bonino, già docente di Storia del Teatro all'Ateneo torinese, è arricchito da una sua ampia introduzione.