Skira: Guide artistiche Skira
Da Canova a Boccioni. Le collezioni della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpolo. Guida
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 48
Le centonovantasette opere - distribuite tra le stanze al piano terra e al piano nobile del settecentesco Palazzo Anguissola, e nell'infilata di sale al pianterreno degli ottocenteschi Palazzo Canonica e Palazzo Brentani - si articolano secondo un itinerario espositivo che illustra, attraverso una vasta panoramica, l'evolversi della vicenda artistica italiana, soprattutto lombarda, nel corso dell'Ottocento. Il percorso si apre con i magnifici bassorilievi di Canova, massimo interprete del Neoclassicismo, e prosegue documentando la pittura storica, con le grandi tele di Hayez e dipinti ispirati alle vicende del nostro Risorgimento; la stagione del Romanticismo lombardo e le immagini di Milano nelle vedute urbane, negli interni prospettici, nella raffigurazione vivace dei Navigli; il Naturalismo, la pittura di paesaggio, le scene della vita quotidiana della pittura di genere e dipinti riferibili al revival del Settecento. L'itinerario offre inoltre un confronto con le esperienze più innovative di altri centri italiani, tra cui la Firenze dei Macchiaioli, Torino e Napoli, proseguendo con le opere del Divisionismo e del Simbolismo italiano - rappresentato da una sezione di particolare importanza e qualità - per concludersi con quattro capolavori di Boccioni, luminoso preludio del movimento futurista.
I musei di Strada Nuova a Genova
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2010
pagine: 176
La cinquecentesca Strada Nuova a Genova (Patrimonio dell'Umanità Unesco) oggi via Garibaldi, è un quartiere straordinario, i cui palazzi destinati a famiglie dell'aristocrazia genovese del tempo, sono emblema della ricchezza e del prestigio della città. Di questi edifici, due (soprannominati Palazzo Rosso e Palazzo Bianco) sono musei dalla fine dell'Ottocento, con celebri collezioni d'arte di pittura, scultura e arti decorative, in allestimenti moderni che hanno fatto epoca. Un percorso unitario dal 2004 li collega al grandioso palazzo Tursi e a una suggestiva corona di spazi aperti. Una via unica al mondo che è una porta sul centro antico, musei che svelano al meglio la civiltà e la cultura artistica di Genova. Con questo volume si vuole offrire una sorta di "visita guidata" attraverso una selezione di cento capolavori, partendo da Palazzo Rosso, che fu la residenza dei Brignole-Sale, con il suo straordinario ciclo d'affreschi di Gregorio De Ferrari e Domenico Piola, gli arredi settecenteschi (tavoli da muro, specchiere, vasi orientali), la superba quadreria di pittori italiani e stranieri (Veronese, Guido Reni, Guercino, Mattia Preti, Strozzi, Dürer) e i ritratti di Van Dyck, alla antologia di pittura genovese di Palazzo Bianco e Palazzo Tursi (da Cambiaso a Magnasco) e tele di altri importanti artisti italiani (Caravaggio, Filippino Lippi), fiamminghi (Gerard David, Hans Memling, Rubens) e spagnoli (Murillo e Zurbaran).
Museo di Milano. Palazzo Morando Attendolo Bolognini
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 240
Il cosiddetto Museo della città fa parte di una tipologia che presenta straordinarie varianti, ogni volta ricollegate alla diversità degli ambienti di riferimento e ogni volta condizionate dalla fisionomia dei legati, ma anche delle acquisizioni, che hanno contribuito a costituirne le raccolte. Ha poi, in molti casi, un peso decisivo la sede che lo ospita. Anche il Museo di Milano, istituito nel 1935, non fa eccezione, avendo inserito le collezioni storiche, dopo il trasferimento nel 1958, da palazzo Sormani, nel contesto di una tipica dimora nobiliare del Settecento, palazzo Morando, di cui si conservano, nella bella infilata delle sale sul fronte verso via Sant'Andrea, ambienti ancora caratterizzati dalle decorazioni originali. Il visitatore si ritrova quindi inserito in un doppio percorso che lo guida dalle significative esemplificazioni della civiltà e del gusto dell'abitare, in due periodi importanti della storia milanese, a una serie di testimonianze iconografiche dei mutamenti avvenuti nel tessuto urbano della città tra la seconda metà del XVII e i primi anni del XIX secolo.
Milano. Città d'arte. Ediz. russa
Roberta D'Adda
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 184
Città degli affari, della moda e del design, centro industriale e direzionale, polo d'attrazione di generazioni di immigrati italiani, meta quotidiana di migliaia di pendolari, sede di case editrici, giornali e network televisivi, ricca di teatri, musei, gallerie e università, la Milano del XXI secolo è una metropoli che conserva i simboli di un illustre e millenario passato e che, al contempo, si mostra capace di rinnovarsi e modificarsi. La guida, curata da Roberta D'Adda, si articola in sei itinerari, che da piazza del Duomo, cuore della città, si irradiano verso le antiche porte, per spingersi poi fin nelle moderne periferie dove stanno prendendo corpo innovativi progetti urbanistici. Il volume è corredato da un ricco apparato di immagini, che guideranno il visitatore nelle sue scelte, da un'introduzione dedicata alla storia della città, da una cartina illustrante i percorsi consigliati e da un pratico indice dei luoghi.
Milan. Cities of Art
Roberta D'Adda
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 184
Città degli affari, della moda e del design, centro industriale e direzionale, polo d'attrazione di generazioni di immigrati italiani, meta quotidiana di migliaia di pendolari, sede di case editrici, giornali e network televisivi, ricca di teatri, musei, gallerie e università, la Milano del XXI secolo è una metropoli che conserva i simboli di un illustre e millenario passato e che, al contempo, si mostra capace di rinnovarsi e modificarsi. La guida, curata da Roberta D'Adda, si articola in sei itinerari, che da piazza del Duomo, cuore della città, si irradiano verso le antiche porte, per spingersi poi fin nelle moderne periferie dove stanno prendendo corpo innovativi progetti urbanistici. Il volume è corredato da un ricco apparato di immagini, che guideranno il visitatore nelle sue scelte, da un'introduzione dedicata alla storia della città, da una cartina illustrante i percorsi consigliati e da un pratico indice dei luoghi.
Andrea Brustolon e la sua bottega. Itinerari in provincia di Belluno
Marta Mazza, Anna Maria Spiazzi
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 128
Protagonista indiscusso della scultura barocca tra il 1685 e il 1732, Andrea Brustolon ne declinò le infinite potenzialità formali grazie alla duttile sensibilità del materiale scelto. Appreso a Venezia il linguaggio scultoreo più moderno, aggiornato anche - grazie all'impegno veneto di Parodi - sui fasti della cultura barocca romana, Andrea Brustolon tornò infatti precocemente a Belluno, organizzandovi una fiorente bottega che soddisfò a lungo le moltissime commesse pubbliche, ecclesiastiche e private del territorio. A Belluno come a Feltre, nell'Alpago, in val di Zoldo, in Comelico e fino a Cortina d'Ampezzo, le tracce integre di tale intensa attività preservano e tramandano la complessità architettonica degli altari, il realismo anatomico e gestuale delle figure, le virtuosistiche sinuosità degli intagli, gli splendori delle dorature. Una presenza diffusa che, nelle vette espressive del maestro o nella qualità talora indistinguibile degli allievi più fedeli, restituisce ancora oggi un clima culturale unico ed eccezionalmente conservato.
Musei civici di Padova
GUIDE SKIRA
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 160
L'insieme di collezioni che va attualmente sotto il nome di "Musei Civici di Padova" ha la sua origine in epoca veneziana quando, secondo una consuetudine corrente, la sede del potere civile veniva decorata con dipinti o altro materiale di pregio artistico, spesso direttamente commissionato. Oltre al complesso dei chiostri degli Eremitani, oggetto della presente guida, i Musei Civici di Padova contano altre otto sedi: cappella degli Scrovegni, palazzo Zuckermann, palazzo della Ragione, oratorio di San Rocco, oratorio di San Michele, loggia e Odeo Cornaro, piano nobile dello stabilimento Pedrocchi con il Museo del Risorgimento e dell'Età Contemporanea, Casa del Petrarca ad Arquà. Gli straordinari nuclei di collezioni e i monumenti rendono il sistema civico di Padova il più importante tra quelli della terraferma veneta.
Sulle tracce dei Della Robbia. Le vie della terracotta invetriata nell'aretino
Liletta Fornasari
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 192
Il desiderio di presentare le monumentali pale in terracotta invetriata, espressione tra le più peculiari dell'arte robbiana e della sua bivalente vocazione formale, tra scultura e pittura, ha portato alla realizzazione di itinerari che, partendo dalla città di Arezzo, si ramificano nelle quattro vallate della provincia - il Casentino, il Valdarno, la Valdichiana e la Valtiberina -, tali da mettere in luce la ricchezza artistica di queste terre e da consentire al visitatore un'approfondita, assai godibile, comprensione dell'arte, della fortuna e delle influenze dei Della Robbia nelle terre d'Arezzo.
Il Castello Sforzesco di Milano
Massimo Carmignani
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2008
pagine: 80
Il Castello Sforzesco è uno dei simboli incontrastati di Milano. La sua costruzione inizia poco dopo la metà del XIV secolo e si protrae, con fasi alterne, fino agli inizi del XX. Il Castello assume, nella sua lunghissima storia, varie destinazioni d'uso: nasce come piazzaforte e successivamente viene trasformato nella splendida reggia dei duchi di Milano, i Visconti prima e gli Sforza poi. Il Rinascimento è il periodo di maggior fulgore per il Castello: tracce del genio di Leonardo sono ancora oggi visibili nella celebre Sala delle Asse. Con la definitiva caduta della signoria sforzesca e l'avvento delle dominazioni francese, spagnola e austriaca, dalla Repubblica Cisalpina fino all'unità d'Italia, il Castello perde il suo aspetto di dimora principesca per tornare a ospitare le truppe di stanza nel Milanese. Alla fine dell'Ottocento il Comune di Milano ne acquista la proprietà e inizia una vasta campagna di restauro per restituirlo agli antichi splendori e adibirlo a sede di importantissime istituzioni museali.
Il Castello Sforzesco di Milano. Ediz. inglese
Massimo Carmignani
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2008
pagine: 80
Il Castello Sforzesco è uno dei simboli incontrastati di Milano. La sua costruzione inizia poco dopo la metà del XIV secolo e si protrae, con fasi alterne, fino agli inizi del XX. Il Castello assume, nella sua lunghissima storia, varie destinazioni d'uso: nasce come piazzaforte e successivamente viene trasformato nella splendida reggia dei duchi di Milano, i Visconti prima e gli Sforza poi. Il Rinascimento è il periodo di maggior fulgore per il Castello: tracce del genio di Leonardo sono ancora oggi visibili nella celebre Sala delle Asse. Con la definitiva caduta della signoria sforzesca e l'avvento delle dominazioni francese, spagnola e austriaca, dalla Repubblica Cisalpina fino all'unità d'Italia, il Castello perde il suo aspetto di dimora principesca per tornare a ospitare le truppe di stanza nel Milanese. Alla fine dell'Ottocento il Comune di Milano ne acquista la proprietà e inizia una vasta campagna di restauro per restituirlo agli antichi splendori e adibirlo a sede di importantissime istituzioni museali.