Marsilio: Saggi
Mario Martone. Il cinema e i film
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 336
Trent’anni fa appariva nel panorama del cinema italiano un film nuovo e spiazzante: Morte di un matematico napoletano. Mario Martone (Napoli, 1959) esordiva nel lungometraggio dopo una già lunga esperienza teatrale, iniziata nel lontano 1977, che non avrebbe mai abbandonato. Innumerevoli le performance, le installazioni, le regie teatrali, le opere liriche, il lavoro per la radio, il videoteatro, i documentari, le direzioni dei teatri stabili. Un corpo produttivo impressionante, testimonianza di una delle carriere artistiche più prolifiche, feconde, aperte e curiose che il nostro Paese abbia mai espresso. Nella storia del cinema italiano il caso Martone è unico. Pur non essendo mancati i registi che dividevano il loro lavoro con la scena, non si era mai visto uno scambio così inarrestabile, rigenerante. Una volontà dichiarata di permeabilità, un desiderio di farsi attraversare e invadere dal fuori campo, un laboratorio permanente, una vera e propria officina: immaginare il cinema di Mario Martone come un cantiere è il modo più corretto per rendere il lavorio che permette ai progetti di intrecciarsi, travasare idee e intuizioni da un nucleo tematico a un grumo formale nuovo. Questo libro fa i conti con tutto ciò che il cinema di Mario Martone rappresenta e ha rappresentato e, soprattutto, con la modalità con cui oggi si proietta ancora instancabilmente in avanti, in un costante e incessante movimento creativo. Saggi, interviste e testimonianze di: Alberto Anile, Pedro Armocida, Renato Berta, Eddie Bertozzi, Anna Bonaiuto, Gianfranco Capitta, Paola Casella, Massimo Causo, Roberto De Francesco, Roberto De Gaetano, Adriano De Grandis, Ippolita di Majo, Bruno Di Marino, Mauro Donzelli, Daniele Dottorini, Cecilia Ermini, Lorenzo Esposito, Chiara Fanetti, Ilaria Feole, Iaia Forte, Massimo Fusillo, Marzia Gandolfi, Gabriele Gimmelli, Michela Greco, Serena Guarracino, Roberto Manassero, Matteo Marelli, Mario Martone, Francesca Monti, Giona A. Nazzaro, Luca Pacilio, Francesco Palmieri, Cristiana Paternò, Daniela Persico, Jacopo Quadri, Ilaria Ravarino, Andrea Renzi, Bruno Roberti, Giulio Sangiorgio, Toni Servillo, Elisabetta Sgarbi, Emanuele Trevi, Daniela Turco, Gloria Zerbinati.
Gibellina. Memoria e utopia. Un percorso d'arte ambientale
Cristina Costanzo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 216
La notte fra il 14 e il 15 gennaio del 1968 diverse città della Valle del Belice in Sicilia furono colpite da un violento terremoto. La città di Gibellina, un piccolo centro dell’entroterra, venne rasa al suolo e ricostruita venti chilometri più a valle. Il saggio indaga il virtuoso processo creativo che, grazie all’impegno di Ludovico Corrao, ha convertito la distruzione in un’occasione di rinascita e prende per la prima volta in esame in maniera esaustiva le opere realizzate sul territorio di Gibellina da artisti come Alberto Burri, Pietro Consagra, Carla Accardi, Nanda Vigo, Arnaldo Pomodoro. Tutte le più cruciali tendenze artistiche dell’età contemporanea sono rappresentate: dall’Informale all’Arte ambientale, dalla Land Art all’Arte pubblica, e tutte sono riconducibili alla dialettica opera/ambiente. Questo saggio studia la relazione tra il centro e la periferia, la dislocazione forzata, lo slittamento visivo e la possibilità di recupero come alcune delle componenti che concorrono a rendere Gibellina luogo metaforico della condizione esistenziale contemporanea, e propone una ricognizione aggiornata delle opere d’Arte ambientale realizzate a e per Gibellina offrendo spunti inediti di riflessione su una realtà in cui rovine e arti visive, distruzione e cultura si incontrano per dare vita a un’utopia ancora oggi attuale.
La settima arte. Storia e personaggi dell’industria cinematografica italiana
Daniela Manetti
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 312
La cinematografia – la «Settima arte» come la definiscono i suoi cultori – è certamente una delle manifestazioni di creatività più significative prodotte nel nostro Paese sin dagli inizi del Novecento. Il volume ne analizza l’evoluzione dalla prospettiva della storia economica e della storia d’impresa e alla luce della riflessione teorica e di case studies di economisti e studiosi di scienze aziendali sulle industrie creative e sull’entertainment economy. Emerge l’articolazione del settore, la complessità organizzativa, la rischiosa imprevedibilità dei suoi esiti commerciali, il delicato rapporto con il potere politico che presto vede nel cinema un fenomeno socialmente pericoloso e poi un sicuro strumento di consenso. Il focus della ricerca, che si dipana per tutto il XX secolo fino ai nostri giorni, è la vicenda di una famiglia, i Lombardo, e di un’azienda, la Titanus, la più longeva dell’industria cinematografica italiana. Distrutti o resi impraticabili gli archivi della società, lo studio si avvale della documentazione conservata in altri archivi, sia pubblici sia privati, e di uno scavo nelle fonti secondarie e nella letteratura grigia per restituire al lettore un quadro il più possibile esaustivo di un settore economico e delle sue dinamiche da sempre oscillanti fra arte e mercato. Prefazione Franco Amatori.
Lessico della propaganda barocca
Alessandro Metlica
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 160
Dopo la fine del Rinascimento, alle soglie della nostra modernità, la rappresentazione del potere politico a teatro, nelle arti e in letteratura va incontro a una metamorfosi. I simboli e le dottrine ereditati dalla tradizione non bastano più per celebrare l’autorità del re, del principe o del doge, perché bisogna convincere un pubblico nuovo, più ampio e smaliziato che in passato, e per farlo occorre sedurre i sudditi con le parole e le figure, avvincere la loro immaginazione e conquistarla. Allora il sovrano sale sul palcoscenico: si traveste da divinità olimpica, recita e balla nei panni degli antichi eroi, compare in quadri e poemi adorno di attributi mitologici. Questo libro indaga tale processo e ne fissa il vocabolario, studiando voce per voce, come in una piccola enciclopedia, i concetti decisivi per capire il rapporto tra cultura e potere nell’età del barocco. Da «festa» a «lusso», da «kitsch» a «pirotecnica», i dieci lemmi proposti delineano un ritratto inedito di questo secolo, fatto di censura, guerre e pestilenze, ma anche di fantasticherie, costumi sgargianti e maschere mitologiche: il secolo della propaganda barocca.
Pinocchio, Attila e oltre. Viaggiando tra Pinocchio e Cuore
Giampaolo Borghello
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 72
A distanza di soli tre anni vengono pubblicati Le avventure di Pinocchio di Collodi (1883) e Cuore di De Amicis (1886): da quel momento scatta una competizione nel segno del best seller che dalla fine dell’Ottocento arriva ai nostri giorni, con risvolti curiosi e a volte sorprendenti. Pinocchio è il libro italiano più tradotto nel mondo, oggi considerato il testo “laico” più diffuso dopo il Corano e la Bibbia, mentre Cuore si propone come testo di formazione ed edificazione. E Attila? L’autore ricostruisce un “percorso collodiano”, che spazia nei diversi generi e campi di intervento dello scrittore, mostrando come Collodi, con acutezza, ironia e sarcasmo, scompose e ricompose il ritratto del mitico condottiero unno.
Le immagini dell'amore
Roberto De Gaetano
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 128
Come rappresentare l’amore? La filosofia lo ha pensato, la letteratura lo ha narrato, il cinema lo ha immaginato. Ma i tre momenti non sono separabili, e il cinema svolge un ruolo decisivo nel tenerli insieme. Questo libro prova a ripercorrerli, attraversando filosofia e letteratura, e arrivando al cinema, per interrogarsi su un sentimento fondativo della presenza dell’uomo al mondo. Sospeso tra umano e divino, povertà e ricchezza, l’amore fin da Platone è stato identificato dalla preposizione «tra». Ma i grandi generi letterari – a eccezione della commedia – hanno spesso eluso questo tratto intermedio dell’amore, riconsegnandone immagini codificate e semplificate (come il melodramma). Il cinema come arte della modernità ha saputo rielaborare le forme mitiche dell’amore depositate nei generi classici facendole accedere alla problematicità della narrazione romanzesca. L’autore riflette su questi temi, leggendoli attraverso dieci classici della storia del cinema: Aurora (1927) di Murnau; Una gita in campagna (1936) di Renoir; L’orribile verità (1937) di McCarey; I racconti della luna pallida d’agosto (1953) di Mizoguchi; Monica e il desiderio (1953) di Bergman; Jules e Jim (1962) di Truffaut; Ultimo tango a Parigi (1972) di Bertolucci; Racconto d’inverno (1992) di Rohmer; Bright Star (2009) di Campion; Cold War (2018) di Pawlikowski.
Nouvelle vague italiana. Il cinema del nuovo millennio
Vito Zagarrio
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 336
Da decenni il cinema italiano è in crisi, travolto dai problemi dell'industria e della società italiane. Ma sono evidenti ormai molti segnali di un rinnovamento profondo, dal punto di vista del modo di produzione e dello stile, dei linguaggi e dei paesaggi. Dopo «Cinema italiano anni novanta», Zagarrio prosegue in questo libro la re-visione del cinema nazionale, indagando gli anni duemila nelle sue dinamiche autoriali e tematiche: dagli autori tipici del nuovo millennio (Garrone, Sorrentino) ai vecchi e nuovi maestri (Bellocchio, i Taviani, Scola, Moretti, Tornatore), alla nuova generazione (Giovannesi, Guadagnino), al cinema al femminile (Rohrwacher, Nicchiarelli, Labate), al cinema del reale (Quatriglio, Bertozzi), al nuovo star system, al tema dell'identità di genere.
Paese che vai. I caratteri nazionali tra teoria e senso comune
Emilio Mazza, Michela Nacci
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 360
Quando affermiamo che i francesi sono effeminati e gli inglesi tenaci utilizziamo un attrezzo che fa parte della nostra cultura dal tempo di Ippocrate: l’idea di carattere nazionale. Bodin e Du Bos, Montesquieu e Hume, Herder e Madame de Staël, Michelet e Hegel, Tocqueville e Spencer, Weil e Bateson hanno contribuito a costruirlo. La teoria dei caratteri ci restituisce l’immagine che nel tempo i vari popoli hanno dato di se stessi e degli altri, le loro idee di contatto e scambio oppure quelle di chiusura entro le proprie frontiere e di difesa dalla minaccia esterna. E oggi? La scommessa è mostrare che una nazione può possedere un carattere e al contempo riuscire a mantenere apertura e libertà.
Silenzi soffiati. Sulla poesia di Giorgio Orelli
Ariele Morinini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 272
Il saggio propone uno studio organico dell’opera in versi di Giorgio Orelli (1921-2013), dalla raccolta giovanile Né bianco né viola (1944) alla postuma L’orlo della vita (2015). Con particolare riguardo per le scelte stilistiche e formali, la ricerca percorre gli sviluppi dell’opera poetica, quantitativamente contenuta e sorvegliatissima, e fa luce sulle modalità di una poesia a un tempo colta e colloquiale, tradizionale e innovativa. Frutto di un’indagine complessiva e diversificata, condotta su materiali d’archivio e attenta ai legami con l’opera critica e narrativa, questo libro fornisce al lettore nuovi strumenti per approfondire e affrontare in maniera consapevole una delle esperienze poetiche più originali e coerenti del secondo Novecento.
Classici in cammino
Giorgio Ficara
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 192
I classici realizzano il nostro mondo o, su un altro piano, ne sollecitano l’esistenza spirituale: «ci innamorano alla vita», diceva Francesco De Sanctis. È così oggi, ed era così anche nel passato, quando Boccaccio chiamava «celestis homo» Petrarca, ragionando con lui di poesia e filosofia. In questo volume l’autore, malgrado il salto e l’apparente frattura, segue il paradigma della continuità tra antichi e moderni. Dove sono i classici, oggi? Chi sono? Se non è possibile, ai giorni nostri, essere un classico, allo stesso modo, si direbbe, non è possibile considerare conclusa e infruttuosa la loro immensa eredità.
Tu puoi cambiare il mondo. La reputazione personale: promuovere il talento, condividere il valore
Gianluca Comin, Gianluca Giansante
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 192
Come costruire una reputazione capace di supportare la propria crescita personale? Come distinguersi in un mondo del lavoro e in un contesto della comunicazione in rapida evoluzione? Come scegliere temi e strumenti efficaci per parlare al pubblico? Gli autori, professionisti con una consolidata esperienza nel settore, rispondono a queste domande superando alcuni luoghi comuni sull'argomento. Mostrano ad esempio come la costruzione di una reputazione personale di qualità non sia un lavoro di autopromozione, ma un'attività che alimenta la propria comunità di riferimento, fornendo elementi utili di conoscenza e condividendo il sapere. "Tu puoi cambiare il mondo" attinge a casi di studio e best practice internazionali che raccontano come una buona reputazione non è solo un modo per promuovere il talento, ma può essere utilizzata per far crescere i risultati di un'azienda, stimolare un cambiamento culturale o dare voce e forza a temi sociali.
L'autunno caldo del curatore. Arte, neoliberismo, pandemia
Marco Baravalle
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 168
Quali sono i dispositivi di valorizzazione dell’arte nel neoliberismo? Quali i limiti delle istituzioni artistiche nella crisi aggravata dall’epidemia di Covid-19? Che risposte e alternative sono messe in campo da artisti, curatori e attivisti? Queste le domande poste nel volume, che parte dal “lungo Sessantotto” italiano per approdare al presente e alla scena artistica globale indagando lo statuto sociale delle arti contemporanee e della curatela dalle origini del neoliberismo fino alla pandemia. L’autore affronta i temi della curatela e della creazione di alteristituzioni dell’arte per far fronte alla crisi di musei e biennali – crisi aggravata dall’avanzare dei nuovi populismi e della pandemia –, riflettendo infine sul rapporto tra arte e dimensione urbana in un momento in cui le classiche critiche alla gentrificazione sembrano non bastare più.