LIM: Studi e saggi
Musica e metamorfosi del tempo. Da Wagner a Boulez: un percorso fra musica, psicologia e psicanalisi
Michel Imberty
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2019
pagine: XXI-519
"Questo libro nasce da un doppio progetto. Innanzitutto, provavo da tempo la necessità di tentare una sintesi di oltre venti anni di lavori nei settori della musicologia e delle scienze umane (in particolare della psicologia e della psicanalisi), necessità nutrita anche degli insegnamenti che ho dato in questi settori tanto in Italia quanto in Francia, e degli incontri con studenti provenienti da orizzonti diversi, il cui entusiasmo, la curiosità e la gioventù di spirito sono stati per me la fonte di un rinnovo costante. Questo libro si rivolge dunque a loro, ai miei allievi e a tutti gli studenti, e alcune informazioni, alcuni fatti, ben noti agli specialisti delle discipline di riferimento vengono ricordati proprio per facilitarli nella lettura. Ma questo libro ha anche l'ambizione di interessare, oltre agli studenti e agli specialisti stessi, il più grande numero di persone dilettanti di musica che, senza essere musicologi,filosofi o psicologi, possiedono in questi settori una cultura che può condurli a interrogarsi sui destini dell'arte, della musica e del pensiero in generale nel corso del secolo appena finito. Se quest'ultimo è stato particolarmente fertile di evoluzioni, rivoluzioni, rotture, rinunce e rinascite, la musica che ha visto nascere e prendere il volo ne porta anche la testimonianza. Illustrare questa storia musicale dal punto di vista filosofico, estetico, psicologico o psicanalitico è disegnare i contorni della storia del pensiero contemporaneo...". Prefazione di Fabio Vacchi.
Franz Liszt e Jessie Taylor Laussot Hillebrand
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2019
pagine: XVI-326
Alla scuola del maestro di cappella. Andrea Basili e la didattica della composizione in Italia nel secolo XVIII
Riccardo Castagnetti
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2019
pagine: 373
Questa ricerca si è concentra sulla produzione teorica e didattica di Basili con l’obiettivo di analizzare gli elementi metodologici fondamentali del suo insegnamento e tracciare un quadro della loro evoluzione fino alla Musica universale, intesa come sintesi e punto d’arrivo della riflessione dell’autore. L’opera si presenta come un corso avanzato di composizione alla tastiera, ripartito in ventiquattro esercizi che coprono tutte le tonalità maggiori e minori. In ciascun esercizio si affiancano brani interamente intavolati ad altri nei quali viene impiegata la notazione cifrata tipica del partimento. L’illustrazione delle principali forme musicali avviene integrando aspetti del metodo esemplare con quello didattico incentrato sulla pratica del basso continuo, attraverso un’esposizione nella quale l’elemento verbale è pressoché assente, lasciando implicita la comprensione e l’assimilazione degli aspetti teorici.
Musica e identità nel Novecento italiano: il caso di Gavino Gabriel
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2019
pagine: 397
Il caso di Gavino Gabriel (1881-1980) offre l’occasione per riconsiderare uno dei nodi più problematici ma anche più fecondi del primo Novecento musicale italiano, legato al difficile rapporto di convivenza tra la retorica del nazionalismo e una rinnovata coscienza dei valori culturali locali. Apprezzato cantore e interprete delle musiche tradizionali della sua terra d’origine, la Sardegna, Gabriel fu anche un compositore, un etnografo ante litteram e un pionieristico promotore delle tecnologie di riproduzione del suono per la documentazione scientifica e per la didattica dell’educazione musicale. Dopo un’assidua frequentazione dei cenacoli artistici e intellettuali legati alla rivista «La Voce», Gabriel avviò rapporti di collaborazione con Giuseppe Prezzolini, Gabriele d’Annunzio, Ildebrando Pizzetti, Umberto Giordano e Giovanni Gentile; partecipò al dibattito sulla costruzione dell’identità nazionale rivendicando la centralità della musica e dei patrimoni culturali, e nel 1932 divenne il primo direttore della Discoteca di Stato.
Giacomo Puccini. Aspetti di drammaturgia
Marcello Conati
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2018
pagine: 150
Una farfalla in tavola infitta Puccini drammaturgo: strategie dell’emozione. Il tabarro ovvero la ‘solita’ insolita forma Verso Turandot «Maria Antonietta» ovvero «L’Austriaca». Un soggetto abbandonato da Puccini Appendice: gli abbozzi del libretto di Luigi Illica. Saggio di trascrizione. 1. L’atto primo; 2. Abbozzi di collocazione incerta «Non c’è maggiore difficoltà che capire ciò che sembra facile»: è l’affermazione chiave del metodo applicato da Marcello Conati alle opere di Giacomo Puccini. La scoperta della sorprendente complessità di ciò che appare facile, la sovrabbondanza di relazioni di senso insita in ciò che in superficie sembrerebbe elementare: sono questi, infatti, gli obiettivi principali delle analisi di Conati. E affinché il lettore mantenga salda la bussola in peregrinazioni che per la natura selettiva degli argomenti affrontati potrebbero sembrare un poco rapsodiche, l’autore ci mette immediatamente in guardia dall'«errore più comune», dalla trappola nella quale a lungo è caduta la critica pucciniana e nella quale non vuole rimanere lui stesso invischiato.
Forma e unità tematica nei concerti di György Ligeti
Donatella Meneghini
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2018
pagine: 234
Per quale motivo un compositore dalla mente assimilatrice tale da tradurre in musica suggestioni provenienti dagli ambiti più disparati, e dall’evoluzione estremamente complessa e articolata, dedica periodicamente una composizione a una delle forme storiche per eccellenza come quella del concerto? L’indagine sui Concerti per strumento e orchestra, che costellano a intervalli più o meno regolari tutta la produzione musicale del compositore ungherese dal suo arrivo a Colonia (inizio 1957) in poi, si sviluppa in duplice direzione: verso l’esterno, secondo quello che Ligeti definisce «lo sguardo storico retrospettivo», ossia la consapevolezza dell’impossibilità di poter prescindere dal passato, e verso l’interno, in un novecentesco spostamento dalla forma alla struttura e ai procedimenti compositivi, alla ricerca di costanti strutturali e di tòpoi per verificare se, così diversi e lontani tra di loro all’ascolto, i cinque Concerti possano costituire l’espressione variegata, sfaccettata e talvolta imprevedibile di un’unica poetica che vede nella consapevolezza dell’inesorabilità dello scorrere del tempo il suo tema fondamentale.
La riforma della musica sacra a fine Ottocento. Dispute e controversie bolognesi
Daniela Galesi
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2018
pagine: 478
In tempi recenti, in ambito storico-musicologico, sta emergendo un certo interesse intorno al Movimento Ceciliano e alla riforma della musica liturgica affermatisi progressivamente a cavaliere tra Otto e Novecento in Italia. Conosciuto per lo più a pochi studiosi della musica sacra, il Movimento Ceciliano ha avuto un ruolo non secondario nella formazione dell’identità religiosa, politica e culturale dell’Italia al momento della sua costituzione. Per costruire in modo obiettivo e scientifico il ruolo ricoperto dal Movimento nella storia, è necessario partire dalla conoscenza delle singole realtà italiane ove esso è giunto e si è affermato a partire dal 1875, intrecciando gli eventi prettamente musicali con quelli politici e sociali del tempo. È in questo filone di studi che il presente lavoro si inserisce cercando di aggiungere un ulteriore tassello alla storia della musica sacra e liturgica a partire da Bologna, considerata senz’altro tra i “laboratori ceciliani” di grande interesse, tra direttive riformistiche, resistenze e contraddizioni.
Dritti al cuore. «La medium» di Gian Carlo Menotti
Ilaria Conserva, Marco Grondona
Libro
editore: LIM
anno edizione: 2018
pagine: VII-278
Giancarlo Menotti, che in Italia è stato operista notissimo per la vetrina che alla sua produzione — oscurata da recensori perplessi e caldeggiata dal favore del pubblico — assicurò nell’arco di cinquant’anni lo spoletino Festival dei Due Mondi, gode tuttora d’un’immeritata sfortuna critica che non bastano a riscattare una buona intervista, due o tre biografie e qualche tesi di dottorato U.S.A. quasi sempre inutilmente generica. Dritti al cuore prova a colmare un vuoto sostituendo ad un giudizio di valore tanto astratto da sfiorare il pregiudizio, un’esatta riflessione attorno alle scelte drammaturgiche del melodramma venerato dall’autore per tutta la vita come la sua autentica «opera prima» (I. Conserva) ed un’analisi minuziosa del suo disegno musicale, senza la quale lo stesso giudizio è destinato a cadere nel vuoto (M. Grondona) proponendo di Menotti un’inedita ed obiettiva rivalutazione
Renato De Grandis un compositore veneziano a Darmstadt
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2018
pagine: 269
Lo studio dell'analisi musicale
Clemens Kühn
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2018
pagine: 284
Una partitura e il cannocchiale di Galileo… per scrutare la musica. Sì, lo stesso strumento che servì a Galileo per dimostrare che il cosmo funzionava diversamente da come le leggi dell’astronomia dell’epoca stabilivano. È tempo che anche l’analisi musicale si avvalga di quel cannocchiale: un cannocchiale per l’occhio per l’orecchio e per la mente.
Schenker's Chopin. Files from the Oster collection
Antonio Cascelli
Libro
editore: LIM
anno edizione: 2018
pagine: XXIV-179
Over the last two decades, scholars started investigating the figure of Schenker within the wide cultural horizons of the turn-of-the-century central Europe. Following their footsteps, this book considers the full range of cultural and musical issues in Schenker’s interpretation of Chopin, in particular it investigates the path by which Schenker ended up considering Chopin as a German composer – a master in the art of diminution – which constitutes a very important chapter in the wider discourse of Chopin’s reception.