Jaca Book: Illustrati. Arte mondo
La Sagrada Familia. Sfide di un cantiere in corso d’opera
Maria Antonietta Crippa
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2022
pagine: 220
Il volume testimonia l’avanzatissimo stato di costruzione della Sagrada Familia dopo la consacrazione e il riconoscimento di basilica minor da parte di papa Benedetto XVI nel 2010. La vertiginosa altezza e complessità della chiesa di Antoni Gaudí è ora visibile a tutti. Fino al 1985 i lavori di cantiere erano proceduti molto lentamente e tra polemiche infuocate, i cui protagonisti internazionali spingevano perché la costruzione fosse conservata nello stato in cui l’aveva lasciata l’autore. La volontà di prosecuzione del progetto del grande catalano venne perseguita dai suoi discepoli, dalla Junta Constructora del templi expiatori de la Sagrada Familia, dai barcellonesi e dalle molte donazioni liberali che affluirono con continuità. Più recentemente vi hanno contribuito gli innumerevoli visitatori da ogni parte del mondo. Per statuto la basilica doveva essere costruita solo su base di donazioni. Jaca Book ha pubblicato diversi volumi su Gaudí e sulle sue architetture, divenendone il principale referente e interprete italiano. Sulla Sagrada Familia, in particolare, ha promosso coedizioni in più lingue con l’editore spagnolo Lunwerg. Quest’ultimo volume è il primo a segnalare in Italia lo stato avanzato del cantiere e a ripercorrerne la lunga storia.
L'albero della vita. I mosaici della cattedrale di Otranto
Cristina Rabosio
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 208
Il libro si propone di analizzare il mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto evidenziandone i significati teologici e iconografici, con un metodo interdisciplinare in cui confluiscono conoscenze storiche, storico-artistiche e teologiche, derivanti dagli scritti dei Padri della Chiesa, elementi della cultura religiosa propria della Terra d’Otranto, la conoscenza del pensiero teologico del XII secolo, le ricerche dell’antropologia religiosa e culturale. Anche il confronto con le culture araba ed ebraica, presenti nel Mezzogiorno italo-bizantino e normanno, si mostra fecondo per l’interpretazione di alcune immagini. Lo studio dei processi culturali legati al simbolo e all’interpretazione iconografica permette, ad esempio, di spiegare la presenza sia di numerosi animali reali e fantastici sia di episodi appartenenti a tradizioni non bibliche. Il confronto con opere d’arte del Medioevo latino e bizantino supporta il discorso e permette di comprendere l’ampiezza dell’orizzonte culturale in Terra d’Otranto nel XII secolo. Il risultato di tale operazione porta a riconsiderare l’interpretazione generale del mosaico in senso unitario e biblico, integrando le storie extra-bibliche nell’universale Storia della Salvezza: il grande albero, centro unificatore della figurazione, assume le caratteristiche di Albero della Vita, che segna e accompagna la Storia della Salvezza, dalla Sapienza creatrice fino all’Incarnazione del Figlio, ordinando la lettura del mosaico dal presbiterio all’ingresso.
Van Eyck
Liana Castelfranchi Vegas
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 168
«Lo studioso che si accosti a Jan van Eyck dovrebbe abbandonare saggiamente ogni certezza, persino ogni tentazione di raggiungere una certezza su questi problemi; ed è questa una severa prova per ogni studioso che cerchi di fare luce sull’artista amato, con il quale ritiene di avere ormai una lunga dimestichezza». È con tale lezione metodologica che Liana Castelfranchi si accosta alla figura problematica del celebre pittore (n. 1390 ca – m. 1441). Problematico in quanto solo 17 opere sono attribuibili a lui con certezza, e appartengono tutte al suo ultimo periodo (dal 1432 al 1439). Nel percorso tracciato dall’autrice, dalla complessità emerge la grandezza di Jan van Eyck. «Conoscitore di stoffe come un tessitore, dell’architettura, come un capomastro», fu un artista che operò sotto l’impulso di geniali soluzioni sperimentali. La pittura stessa si aprì con lui a nuove esplorazioni: dal paesaggio alla natura morta, al nuovo quadro di devozione al ritratto; fu scopritore anche nella ricerca dei mezzi, perfezionando la tecnica pittorica a olio; inauguratore della prospettiva architettonica e del trompe-l’oeil. Le composizioni di interni e di paesaggio, la figura umana sentita come parte del paesaggio, sono tutte novità strepitose, destinate a rimanere sostanzialmente senza seguito fino alla grande pittura di paesaggio e di interni del Seicento olandese.
La luce nell'arte
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 256
Secondo Mircea Eliade la contemplazione della volta celeste e della sua luminosità ha mobilitato la coscienza dei primi uomini provocando il senso della trascendenza. Le architetture e l’arte dall’antica Cina al Medio Oriente, dal mondo classico al Medioevo e alla contemporaneità hanno mostrato un costante impegno nella ricerca della luce, che in alcuni periodi diviene ricerca centrale e imprescindibile. Ogni religione e cultura ha un simbolismo della luce. Se ogni simbolo, come ricorda Julien Ries, è il segno che permette il passaggio dal visibile all’invisibile, il simbolismo della luce implica in particolare l’ermeneutica dell’invisibile. La luce nell’arte, infatti, mette in relazione l’uomo sia con l’infinito che con gli stati d’animo più profondi. Contributi di: Samir Arbache, François Boespflug, Christian Cannuyer, Michel Delahoutre, Sabine De Lavergne, René Lebrun, Julien Ries, Michel Schmitt, Natale Spineto.
L'arte e il tempo
Franco Rella
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 300
Il libro affronta con particolare cura il rapporto problematico e paradossale dell’arte con il tempo. un viaggio attraverso l’arte del moderno nelle sue tensioni e nelle sue rivelazioni. Le opere d’arte ci permettono di guardare a fondo nei nodi problematici che affondano nel nostro tempo e nella nostra coscienza e un ampio apparato iconografico ci guida in questa esplorazione del contemporaneo. L’arte è sempre stata al centro della riflessione critico-estetica di Franco Rella, articolandosi in una serie di riflessioni che hanno trovato spazio anche nei cataloghi della Galleria Nazionale di Roma, del Museo d’Orsay di Parigi, del MART di Rovereto, del PAC di Milano e in numerose altre istituzioni pubbliche e private. I saggi che costituiscono i capitoli di questo libro affrontato soprattutto il rapporto problematico e paradossale dell’arte con il tempo. L’opera d’arte sembra immune dal tempo, eterna e sempre uguale a sé stessa, e ciò nonostante è carica di tempo, il suo tempo e quello che essa mette in moto nel suo rapportarsi con altre opere, con altre epoche, con altre sensibilità. Il luogo in cui questa pluralità di tempi s’intreccia e si intrama è il museo, ma sono anche le immagini che popolano le strade delle moderne città metropolitane, come avevano visto Proust, Valéry e il surrealismo, e come vediamo nella Street art, o nell’opera di Kentridge.
Frida Kahlo
Helga Prignitz-Poda
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 264
Esotici ed esplosivi, sensuali e affascinanti, i dipinti di Frida Kahlo gettano una luce complessa e spesso spaventosa sulla sua anima, la sua “realtà interiore”, come la chiamava lei. Alcune delle sue immagini sono diventate vere e proprie icone dell’arte del XX secolo, inviando un messaggio artistico di irresistibile vitalità. “Mostra le tue ferite”: il titolo di Beuys potrebbe quasi essere preso come un filo conduttore per l’opera di Frida Kahlo, di cui due terzi sono autoritratti. Le ragioni di questo apparente narcisismo erano strettamente legate alla sua biografia, al paese, all’epoca in cui è cresciuta e al suo carattere decisamente eccentrico. Non a caso le maggiori «menti enigmatiche» del XVI secolo, ovvero Hieronymus Bosch e Pieter Bruegel il Vecchio, erano tra i suoi pittori preferiti. Frida Kahlo in realtà non ha mai mostrato direttamente le sue ferite, sia quelle fisiche causate da incidenti e malattie sia quelle interne psicologiche. Il suo è un linguaggio simbolico sottilmente cifrato, ricco di metafore tratte da quasi tutte le culture del mondo. I miti aztechi della creazione, la mitologia greca classica e dell’Estremo Oriente e le credenze cattoliche popolari, si mescolano nelle sue opere con il folklore messicano e i luoghi comuni, con Marx e Freud. André Breton, uno dei suoi tanti estimatori della scena europea d’avanguardia, una volta ha descritto la sua arte come un «nastro colorato attorno a una bomba». Negli anni ’70 Frida Kahlo fu scoperta dal movimento femminista, che rese la sua opera popolare in tutto il mondo e influenzò in modo decisivo il modo in cui fu accolta. Il marketing commerciale delle opere di Frida è diventato oggi così intenso che tende a offuscare una visione chiara della sua opera. Questa monografia ritorna invece alle origini, a 42 capolavori selezionati, riprodotti a grandezza naturale e con dettagli, che consentono agli spettatori di sperimentare con i propri occhi la qualità pittorica, la bellezza e l’immensa ricchezza di dettagli delle sue opere, per non parlare dell’abisso in cui la pittrice si è trovata.
Le origini dell'estetica medievale
André Grabar
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 176
Per la prima volta un variegato corredo iconografico si affianca al famoso testo di Grabar su Plotino e le origini dell’estetica medievale, testo introdotto da uno studio sui rapporti tra Medioevo e antichità pagana, e concluso da un’analisi sulla rappresentazione dell’intellegibile nell’arte. La rivoluzione artistica che si è operata è tanto più straordinaria perché nata in quel mondo greco-romano così solidamente legato alla perfetta corporeità della figura umana, colta sia nelle sue svariate fisionomie che in azioni di guerra, di caccia, di vita o di potere. Di pari passo con la filosofia si opera una curvatura nella visione dell’arte e in quello che da essa ci si aspetta: semplicemente si vuole raffigurare l’invisibile. E da questa rivoluzione nasce quella che con una generalizzazione chiamiamo “arte paleocristiana”, che a Oriente proseguirà con le icone e l’arte che chiamiamo bizantina, e a Occidente sarà il fondamento su cui si costruirà tutta la nostra arte medievale.
Atlante storico del Medioevo. Cultura e società
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 308
Sulla scia del messaggio agostiniano de "La città di Dio", il Medioevo è l'inizio di una nuova era e per una civiltà che muore, quella apparentemente eterna e immutabile dell'impero romano, un'altra nasce sulle fondamenta del cristianesimo. Questo Atlante storico illustrato sviluppa i tratti essenziali della produzione e della trasmissione del sapere medievale e delle sue discipline, incrociandoli con le concezioni culturali e sociali, con i diversi momenti e stili della storia dell'arte e della vita religiosa. Sia nella cartografia sia nei testi, viene dato ampio spazio alle principali tappe della storia politico-sociale e il risultato è un affresco sintetico che orienta alla conoscenza dell'Occidente medievale dalla fine del secolo IV all'inizio del secolo XVI, arricchito da una ricca documentazione fotografica, di luoghi, architetture e opere d'arte. Ci si imbatte in una cultura, in alcuni grandi personaggi e in momenti fondamentali nella storia del sapere universale, nei quali il cristianesimo, con le proprie istituzioni ed espressioni, offre un impulso basilare e garantisce l'equilibrio dei poteri a vantaggio delle libertà delle città e delle persone. Questo Atlante storico, con il contributo di studiosi di fama internazionale, si propone come uno strumento sintetico utile per la conoscenza del Medioevo europeo.
Botticelli. Quadri dalla Divina Commedia
Quirino Principe
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 168
Capolavoro poco frequentato di Botticelli, Quadri dalla Divina Commedia presenta i disegni tracciati con incomparabile maestria dal pittore per illustrare l’opera dantesca. Il commento è affidato alla penna contemporanea di Quirino Principe. Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, cugino di secondo grado di Lorenzo il Magnifico, commissionò a Botticelli l’illustrazione su pergamena della Divina Commedia di Dante: un foglio per ogni canto dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, in formato 47x32,5 cm. Il lavoro, pur molto avanzato nei disegni, non fu portato a compimento col colore, diversi fogli sono purtroppo andati perduti. Sette dei superstiti sono conservati nella Biblioteca Apostolica Vaticana, mentre la maggior parte si trova a Berlino. Siamo di fronte a un capolavoro di Botticelli, di cui pubblichiamo una scelta dei fogli più completi e meglio conservati. La selezione è accompagnata da un commento d’eccezione quello di Quirino Principe che da alcuni anni intrattiene un assiduo pubblico nella fortunatissima Lectura Dantis, la lettura integrale e il commento della Divina Commedia iniziata nel 2017. Due drammatizzazioni a confronto: quella grafica di Sandro Botticelli e quella scritta di Quirino Principe.
Icone. Il grande viaggio
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 400
La prima storia globale dell’arte dell’icona che ripercorre la sua diffusione geografica, gli stili che l’hanno caratterizzata e le tecniche utilizzate nel corso dei secoli. L’icona nasce nel Vicino Oriente ellenistico, nell’ultimo periodo dell’Impero romano e la sua diffusione interessa paesi quali Egitto, Palestina, Giordania, Siria, Libano, Anatolia, ma dal IX secolo sarà Costantinopoli, centro del nuovo Impero bizantino, a divenirne il massimo centro propulsore. Da qui le icone raggiungeranno anche Etiopia, Georgia, Armenia, la Grecia e tutte le isole dell’Egeo, per poi proseguire il loro viaggio nei Balcani e nel mondo slavo. Nel XII secolo raggiungeranno Kiev, il cuore della prima Russia, poi Novgorod e Mosca, la terza Roma, come sarà chiamata anche dopo la caduta di Costantinopoli. La varietà di stili e tecniche, che caratterizza le icone, rispecchia le specifiche tradizioni culturali ed estetiche dei paesi nei quali si sono sviluppate, anche se sono sempre riconoscibili quali immagini dotate di forza simbolica, liturgica, religiosa e, talvolta, anche politica. I maggiori studiosi si sono confrontati sul tema, per realizzarne la prima storia artistica globale: significati, evoluzione, soggetti cui l’icona si ispira e, infine, la comprensione di come un’immagine possa trascendere il reale pur rappresentandolo.
Le origini di Roma. Storia dell'arte romana
Filippo Coarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 256
Lo sviluppo della ricerca storiografica e dell’archeologia hanno permesso di smontare il pregiudizio accademico che vedeva nell’arte romana il prolungamento decadente di quella greca. La cultura romana delle origini viene analizzata come koinè, comunità in gran parte omogenea che ha il suo fulcro nell’italia tirrenica Con un metodo originale Filippo Coarelli ha saputo realizzare una storia dell’arte romana che raccoglie in una visione complessiva la ricerca archeologica e storica svolta da studiosi di diversi Paesi, basando la propria indagine sul dialogo continuo tra i dati archeologici e la tradizione classica sulle origini di Roma. Nei secoli più antichi, quelli della Roma dei re, la città si trovava all’incontro di due mondi artistici ricchi e vivaci – quello etrusco a nord e quello greco-italico a sud – e costituiva una periferia artistica dove influenze e modalità espressive variegate si intrecciavano e interagivano con la sensibilità locale. Nell’età dei re, Roma apparteneva a un territorio relativamente omogeneo, quello dell’Italia tirrenica, i cui segni si colgono nell’urbanesimo, nella celebrazione del sovrano, nei templi e nell’introduzione della scrittura. Nella prima parte dell’età repubblicana – il volume giunge fino al III secolo a.C. – iniziano a prender forma componenti proprie, in un continuo scambio di somiglianza e differenza rispetto ai mondi circostanti. Il quadro politico è cambiato, con l’espansione nel Lazio e la creazione di colonie, ed è così che gradualmente inizia a delinearsi una cultura artistica riconoscibile come «romana».
I mosaici di Ravenna
Jutta Dresken-Weiland
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 320
I mosaici di Ravenna sono considerati patrimonio artistico tra i più importanti del mondo. La loro qualità e gli splendidi colori hanno incantato appassionati e visitatori fin dai tempi della loro realizzazione, tra il V e il VII secolo. Il presente volume si propone di analizzare il valore profondo di questa arte figurativa, le sue peculiarità e i messaggi veicolati agli spettatori attraverso i secoli, esplorandone il significato nel contesto liturgico dell’epoca tardoantica. Scritto in un linguaggio semplice e chiaro, sulla base dello stato attuale delle conoscenze, il volume offre una nuova e preziosa analisi di uno dei più suggestivi cicli di immagini del cristianesimo delle origini, e la campagna fotografica, appositamente realizzata per questo libro, ci immerge nello splendore e nella varietà di questi mosaici, consentendoci di ammirarli nel dettaglio, in un’esperienza visiva altrimenti impossibile in situ. Il risultato è una sintesi estremamente curata e al tempo stesso scorrevole delle conoscenze su uno dei patrimoni figurativi più straordinari della tarda antichità: quel momento in cui l’eredità antica si travasa nelle forme medievali, in cui la nuova temperie culturale cristiana elabora una nuova estetica a partire dall’esperienza artistica romana.