Il Ponte Vecchio: Alma poesis. Poeti della Romagna contemp.
Il mio cuore nel mondo
Lara Stacchini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 80
"Il nostro cuore nel mondo, ovvero il cuore di ogni lettore, e più in generale di ogni essere umano. Così universali sono infatti i sentimenti presenti in quest'opera che ad ogni piè sospinto ci accorgiamo di come la pagina si sia riempita di un inchiostro uscito dalle nostre stesse vene. Cosa c'è, infatti, di più universale dell'amore? Cosa c'è di più condiviso della perdita di una persona cara? Cosa, infine, ci colpisce e ci affascina di più del tentativo di trovare e comprendere il nostro posto nel mondo? A tutte queste emozioni rispondono le liriche di questo volume. Troviamo nel volume una musicale cantabilità che accarezza le orecchie del lettore, mentre immagini a volte soavi a volte inquiete si fissano nella memoria, lasciandoci un ricordo indelebile di quanto letto. Che sia una riflessione esistenziale, affidata al personaggio di Alice, che sia un'esplosione di affetto e passione, questa silloge si segnala per una delicatezza di spirito, una sensibilità rara. Anche per questo motivo, un testo da conservare e da rileggere nel tempo". (Dalla presentazione di Paolo Turroni).
Ieri
Alberto Patuelli
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 96
Scrive Santa Cortesi nella sua nota introduttiva: «Affi data al raro bagliore dell'intuizione, più spesso a un laborioso sperimentare, la scrittura condensa la vita, riso, aridità, canto e pianto, fatica, ricerca, silenzio e ascolto, ribellione, accettazione, per questo la scrittura non è un biglietto per fuggire, ma appello a vivere senza facili evasioni. Eppure si carica di un fermento di speranza, di fiducia nella propria voce via via più capace di dire il non detto. È esperienza contemplativa, stupore e visione che cerca oltre al pane la bellezza, è un chiamare le cose per nome, ascoltarla, esserci dentro. Questa disposizione dà gioia, è domanda, preghiera e leggerezza, è colloquio, solitudine ricca di presenze, è dono che avvolge, una specie di abbandono a un'onda che ci porta, a un ritmo che penetra e circola in noi, è respiro, luce che può coesistere con la fatica, il dolore, con una quotidianità dura. È mistero, stupore, trasparenza, attrito anche, morso, nodo d'ombra e di luce. È contatto profondo con se stessi, fraternità, riconciliazione, con la terra, le persone, le cose, fede nella possibilità di pace, di armonia».
Oggi
Alberto Patuelli
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 48
"Le poesie di questo nitido cantore incarnano i percorsi interiori che ognuno di noi vive nel suo io più profondo, quando la natura, il surreale e il sogno coesistono e si intrecciano in maniera ossessiva e struggente con il dolore, l'impotenza, l'abisso spaventevole che a volte scaviamo nei labirinti del nostro essere. Un poetare sempre riflessivo, silenzioso nell'osservare il mondo e farlo proprio... Ma che grida l'esasperazione e il senso di inazione per il soffi o vitale che pian piano soffoca. Lo stile ermetico, la punteggiatura ridotta all'osso, lontana dalla retorica e dal sentimentalismo rendono la lettura bisognosa di un tempo di sedimentazione. In questi versi densi emergono le tematiche cardine del poeta: il tempo e il dolore, la terra e la solitudine, la carne e il pensiero impastati nella stessa sostanza, amalgamati in una prospettiva metafi sica e misteriosa come i meandri ancora sconosciuti del cervello umano." (Dall'introduzione di Berardi Rosarita)
Quando in sogno cammino
Rosarita Berardi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 80
"Molte sorprese fanno ressa in questo libro denso di messaggi e di sogni, segno di una intensa consapevolezza così del dolore come delle meraviglie del vivere: ogni pagina è un canto che si dispiega lungo tutta la tastiera delle emozioni, cui le dita di Rosarita danno fremiti e colori di rara intensità. Vedrà il lettore quale ampiezza di orizzonti e di temi si schiuda in queste. Passano nei versi le dolenti curvature del dolore, ad esempio quando l'amore si fa incomprensione e «gli occhi restano dietro la barriera / delle ciglia» (Il chitarrista), o vi si accendano metafore e miti, favole e leggende, spia dei significati del vivere, della nostra ansia ininterrotta per nuovi sentieri balenanti di arcobaleni e malie (La rosa dei venti). Sullo fondo, il canto tenero e dolcissimo della vita che finisce, dell'età estrema, nella quale «il tempo del sogno è finito» (La fine della traccia), e ci prende il desiderio di avere ali di rondini per volgere il passo verso l'ultima Thule (Ultima Tule). Forse proprio qui, in questa mestizia che dichiara così alto l'amore per la vita, Rosarita tocca una delle stagioni più alte e commosse della sua inesausta ricerca di poesia".
Sogni nel cassetto e cassetti in disordine
Marcella Montesano
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 128
«Le poesie di Marcella Montesano - scrive Rosarita Berardi nella sua nota di premessa - amplificano ogni singolo istante, cantando e danzando come folletti sulla cresta di un'onda che perpetua - ma pur sempre diversa! - si infrange sulla nostra inquietudine di confusi abitanti di atolli frammentati... così vicini e diversi... così fragili ed evanescenti... ». E aggiunge: «I versi di questa giovane poetessa tessono favole, sogni e speranze che ridonano al lettore la dimensione di una vita che assapora ogni istante con una lacrima, un lazzo e un sorriso».
Alle soglie dell'anima
Pietro Baravelli
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 64
"Pietro non ha certezze assolute da trasmettere se non quelle ancorate al suo mondo: i campi, la fatica, l'alternarsi delle stagioni, l'osservazione attenta della natura, soprattutto nelle sue espressioni più minute: la formica, «il briciolo di vita di un pettirosso», una margherita, «un cespo di papaveri», un olmo... Egli nutre dentro di sé un desiderio imperioso, una sete struggente di infinito perché intuisce, sente, è certo che «ci sono luoghi oltre l'orizzonte del tempo e dello spazio, luoghi dell'anima e della mente dove, nel silenzio, puoi ascoltare l'universo palpitare»: un universo che palpita, sì, ma di cui, purtroppo l'uomo oggi non sembra avvertire la sofferenza, lo sfregio, l'indifferenza: «...se fossi Colui che non posso nominare, aggiungerei un nuovo comandamento: non sciupare». Lo muove il rimpianto struggente di un mondo che non c'è più e la speranza di un nuovo mondo, nel quale «i contadini semineranno le parole e i poeti coltiveranno il frumento»: un nuovo tempo nelle cui notti le lucciole, forse, torneranno a dare luce." Dalla presentazione di Enzio Strada.
Beatitudini terrestri
Maria Laura Della Rosa Antonellini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 64
"Maria Laura appartiene al manipolo di poeti la cui poesia nasce certamente da una intensa necessità di esprimere il proprio mondo interiore, di rivelare movimenti d'anima e scoperte della vita e del mondo, e tuttavia nella consapevolezza che l'arte è raggiunta quando la parola si organizza in un universo compatto, in un organismo in cui tutto si richiami e si tenga: solo così, all'incontro di fantasia e raziocinio, il pensiero - per dirla con l'autrice - potrà farsi "rondine" [Desiderio] e giungere a "un altro cielo", e così "liberare l'anima" in "aquiloni di parole". L'organismo che in Beatitudini terrestri si costruisce vive di molte rivelazioni e di molte scoperte, ma soprattutto vi si accampa il canto dell'aurora, una sorta di metafora ossessiva, luogo di segreti nascimenti, di nuove scoperte, di rinnovamento. Si tratta di una nota tenuta a pedale, perché l'aurora è assunta come l'ora di una piena di beatitudine, perché capace di nutrire l'anima "di parole antiche [...] che giungono da altrove" e alle quali "l'anima vibra di gioia / e si commuove di speranza"". Dalla presentazione di Roberto Casalini.
L'età innocente
Caterina Tisselli
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 104
Scrive Emanuele Chesi nella presentazione: «Un fiume di parole che sgorga dall'animo di una persona innamorata della vita e della gente. Il cuore del fanciullino di Pascoli pulsa nelle profondità della poetessa di San Mauro Mare. Non può essere un caso. È una sensibilità, un impulso alla meraviglia del quotidiano che si respira nell'aria del mare e nei profumi della campagna romagnola». Caterina Tisselli raccoglie nella prima parte di questo libro la sua ultima produzione lirica e la accompagna con testimonianze di una sua particolare e affascinante esperienza, quella vissuta con alunni ed allievi delle scuole del Rubicone, dove è stata più volte invitata in progetti di lettura della poesia: e ne lascia qui un segno tangibile, proponendo nella seconda parte la poesia innocente, quella appunto dei bambini e dei ragazzi. Notazioni di insegnanti e di testimoni e una breve appendice di liriche "adulte", in onore di Caterina, chiudono il libro, originale nella sua stessa struttura, oltre che nella coinvolgente tessitura dei testi [rc].
Ballate e poesie per un sorriso
Anna Zamperini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 96
Dopo le storie per il suo bimbo e fissate nelle pagine incantate e originali di "Favole in volo" (2009), Anna Zamperini torna alle sue invenzioni non più nella forma della prosa, bensì nelle giravolte dei versi, in storie ed evocazioni cui ha dato il nome di poesie e ballate. In esse richiama personaggi, sentimenti e vicende della sua vita, trasfigurati in una lingua originale, stralunata e svagata, eccitata dal gioco divertito e divertente delle sue fantasie.
Orme di piedi nudi nell'anima
Monica Amaducci
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 96
Se siamo messi di fronte ad un'esperienza umana viva, pulsante, magari - purtroppo - ferita, non possiamo non uscirne cambiati, rinfrancati e perfino migliori. Così avviene con Monica Amaducci, per la quale non è più il tempo degli esercizi e delle accademie, cose da cui questo libro si tiene ben lontano «perché non sopporta / l'esistere / i giorni intrisi di nulla»: la voce della poetessa ha un'unica intenzione, quella di stare di fronte alla realtà, «nel semplice tuo esserci». Le poesie di Monica Amaducci oscillano così tra dolore e amore, si pongono al centro nucleare dell'esistenza di tutti e di sempre, e ne affrontano la questione secondo la caratteristica tipica della sua voce. Che è accorata, musicale, asciutta anche quando è calda di sentimento. Con una musica e un ritmo capace di accordarsi a quello del cuore e del pensiero, Monica Amaducci ha saputo stare con la sua poesia di fronte alle vicende contrastanti e complementari del dolore e dell'amore. E mentre non dimentica mai il buio della ferita e del male, ha una sorprendente e tenerissima capacità di tenere sempre aperta la soglia dello stupore. Per questo non cessa di sapere che «fuori / il pesco è fiorito».
Spine
Lara Stacchini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 80
La poesia di Lara Stacchini vive nell'eterno presente dell'amore, che fagocita del passato e del futuro le gioie e le attese, i turbamenti e le sofferenze: un amore che si spoglia delle ali e della purezza trasformandosi in una esplosione di passioni colme insieme di sensualità e di tenerezze: "ti vivo ogni giorno / nei colori di una farfalla e nella sua pace / quando si posa sul bocciolo di un fiore, / ti vivo nel bel canto di un usignolo d'estate, / nei profumi intensi del mare / che sanno di vita e di ore di felicità». Lara canta l'amore a trecentosessanta gradi. Sacro o profano, magnifico o tormentato, perduto o ritrovato, e sempre anelato: un amore che non conosce l'oblio, anche e soprattutto nel dolore della perdita, appunto nelle spine che sempre reca con sé [dalla presentazione di Loris Pasini].
'Ste dialet. Poesie (1977-2015). Testo italiano a fronte
Dino Pieri
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 128
"Si può essere indotti a scrivere in dialetto non per scelta ma per necessità, non per coltivare un "genere" ma per esprimere se stessi, non per presentare agli altri una faccia qualsiasi ma per conoscere la propria faccia. Non sono un poeta, per così dire, di professione, non sono dialettofono né per educazione né per mestiere, eppure sento il dialetto come lingua visceralmente mia, ad un livello forse subliminale della coscienza ma centrale nella formazione della mia personalità. Il dialetto, assorbito nell'infanzia assieme al mondo di cui è stato espressione, è penetrato profondamente in me, è divenuto un paradigma morale con il quale dovevo pur misurarmi. Scrivere poesie in dialetto significa per me essenzialmente togliere la maschera, l'abito di rappresentanza per ritrovare me stesso attraverso l'humus culturale che mi ha generato, in un rapporto tra l'io soggettivo e il mondo esterno mediato attraverso il dialetto che si rivela come insostituibile strumento poetico di comunicazione."

