Il Ponte Vecchio: Alma poesis. Poeti della Romagna contemp.
Quattro natural dame
Stefano Melandri
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 56
La natura e gli animali - come Stefano Melandri confessa accompagnando questo suo aureo libretto, nel quale celebra la varietà e la bellezza delle stagioni - lo hanno sempre affascinato: fin dai primi anni di vita amava gli spazi aperti, le corse nel verde, gli orizzonti infiniti nei quali, allora come ora, perdeva la cognizione del tempo. Le sue quattro stagioni sono per questo dedicate al cuore pulsante del mondo naturale, dalla piccola formica al grande orso, rappresentando estati ed inverni, primavere ed autunni come dame affascinanti, che signoreggiano sui paesaggi rappresentati nelle trasmutevoli metamorfosi e nelle emozioni che destano nel cuore degli uomini. «Auguro ai lettori un piacevole viaggio dalla primavera all'inverno - scrive il poeta - immaginando la vostra rinascita protetti da queste pagine leggere», e li invita a farsi guidare «da una fresca brezza estiva per poi riposare su un letto di foglie autunnali».
Tutto, tanto, troppo
Elisa Petroni
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2017
pagine: 48
"Elisa Petroni mette alla prova la possibilità rivelatrice della parola con una poesia carica di passione, di voglia di scoprire e assaporare la vita, ora in momenti legati alla fisicità (la passione dei sensi, le fiamme, cuore...), altre volte alla natura, altre ancora a immagini pure che richiamano al sogno, alle dolcezze del ricordo... L'anelito alla libertà è il fondamento della sua poesia: la libertà di vivere seguendo le proprie inclinazioni, di desiderare e di respingere, di amare, infine: un anelito che Elisa esprime nella sua essenzialità e nella sua sensualità: libera e 'ubriaca di vita', la giovane donna non può accontentarsi delle briciole, vuole il tutto, il tanto il troppo ('Voglio di te il corpo, il cuore, la mente'), vuole l'amore nella sua suprema totalità. In 'Tutto, tanto, troppo', insieme con questa vitalità, si respira la melanconia del presente, dell'attimo che fugge e che non tornerà, e se tornerà non sarà mai lo stesso. Malinconia dell'amante che se n'è andato; malinconia del sogno che al risveglio s'infrange nella realtà." (dalla presentazione di Marco Viroli)
La fata sdentata
Francesca Mazzoni
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2017
pagine: 64
Scordatevi le fate dotate di luccicanza che siete abituati a trovare nelle favole, abbandonate l'idea che in questo libro si possano incontrare creature leggiadre e sognanti. La fata sdentata, infatti, è figura umanissima come conferma il suo sorriso sbilenco, per niente perfetto. Fata invecchiata e sgualcita dalla troppa vita che le è passata addosso, conserva tuttavia il potere tra tutti il più magico, quello di farsi attraversare dalle delusioni senza incrinarsi. Sa ancora stupirsi e questo la rende la fata più fata di tutte. Francesca Mazzoni si cimenta in testi poetici dotati di una certa carica espressiva: la parola vi si distende senza filtri e senza finzioni, una parola per la quale l'autrice è disposta a "sporcarsi le mani", a rivelarsi nella oscura e trasparente pienezza di sé, non risparmiando un solo etto di inchiostro e di cuore. Con uno stile decisamente originale e irriverente ci affida la sua esperienza di vita, le sue idiosincrasie, permettendo al lettore di partecipare e agli aneliti e alle scoperte di una donna di tesa sensibilità e soprattutto ai suoi incanti: in definitiva a un mondo in cui si soffre molto ma si gioisce ancora di più.
Poesie 1985-2017
Nevio Spadoni
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2017
pagine: 432
Sanno bene i lettori come la lingua del pieno ermetismo – diafana e stremata nella sua letterarietà – concorra a spiegare la nascita della grande poesia dialettale del secondo Novecento italiano, impegnata a recuperare la parola autentica, essa sì pura, perché non corrotta dalle retoriche dell’io e dell’assoluto. Un posto di particolare rilievo, nello svolgersi di questa ricerca, è largamente riconosciuto a Nevio Spadoni, forse oggi, nella pur fecondissima e viva poesia dialettale delle nostre province, il maggiore dei poeti viventi. Nella vastità dei temi che fervono ininterrotti nella sua poesia e nella sapienza d’arte del loro rivelarsi, un elemento che forse sopra ogni altro si impone è la natura intensa e mimetica della lingua: in essa, le parole battono con il ritmo dei sentimenti e con la forza delle idee, ne sono la mimési, ora aspre e dure, ora dolcissime all’improvviso aprirsi della tenerezza e dell’elegia. Passano così le attese e le angosce del vivere, la presenza infinita della morte, la tragica odiosità delle cattiverie umane, i sarcasmi, della cui forza Spadoni conosce impareggiabilmente le trame; ma anche passano gli idilli di mandolini dolcissimi e stanchi, le notti piene di voci, il caldo del mondo nel cuore quando la sera discende: insomma, le «parole come il miele» e quelle come spini che si aprono nella carne. Dunque, la tragedia e la commedia, qui rese in una lingua di invenzioni continue: una lingua antichissima, venuta dal lento ruminìo di centinaia di generazioni contadine, incardinate nel fondo della nostra anima; una lingua che ora si fa fresca, resa nuova per la virtù di uno dei più grandi poeti della nostra terrra [Roberto Casalini].
Alchimia delle stagioni
Fausto Renzi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2017
pagine: 72
"Forse in una remota memoria dannunziana, ma più ancora per gli immediati richiami delle immagini di Renata Venturini, Fausto Renzi costruisce una rete di figure, di suoni, di brividi di persuasiva bellezza. E però senza nessun facile abbandono al paesaggismo, come sarebbe stato facile fare, ove fosse prevalsa un'oziosa mancanza di intelligenza poetica. Il libro ci offre invece un originale e intenso paese, spesso misterioso, ove sgrondano umidori e silenzi, ombre e lagune, e marcescenze, e stupefatte immobilità di vento e di foglie: uno scenario magico, trasfigurato spesso in un non luogo, «tra il nulla e il mare», nelle cui giuncaie si dilatano ombre e vespri lunari: un mondo immobile al ciglio agonico del nulla, una calda e umida placenta ove lenta nasce la vita. In questo mondo, un solo abitante appare, l'airone, che nelle sue perfette misteriose eleganze è la metafora ossessiva di Renata Venturini: metafora della vita e della sua bellezza. Nasce così un libro di intense invenzioni poetiche, in un linguaggio consapevole e suggestivo, nel quale il vasto gioco delle anfibologie racconta la panica unità di tutte le cose." (Dalla presentazione di Roberto Casalini)
Parodie del buio
Walter Valeri
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2017
pagine: 80
Questo libro è per chi ha la pazienza di leggerlo ad alta voce, di ascoltare la pagina più che osservarne l'arte che ne affiora in superficie o selezionare qualche parola che colpisce più di altre. Emozionante e inquietante nel contempo, come solo in rari casi sa esserlo un libro di versi, questa è una scrittura estremamente seria, non fine a se stessa, ma da assaporare, un piacere profondo nel lento risvegliarsi dei suoni e dei sensi. Walter Valeri si avventura oltre la semplicità dei versi per un combinazione di forma e immagine inusuali, per costruire un quadro più ampio e complesso della sua vita in quanto padre, figlio, fratello, amante, maestro e drammaturgo. I suoi temi sono sempre universali. I sentimenti che esprime riecheggiano in parte il romanticismo intimamente personale dei beat americani, col loro intenso desiderio di rendere visibile le emozioni più difficili e primigenie, accogliendo all'interno della loro poesia la famiglia e la storia.
Gocce di stelle fra le rose
Elvio Castagnoli
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2017
pagine: 120
Già nelle sue raccolte precedenti - "Le tue labbra sono le mie caramelle" (2007) e "Dimmi che mi ami per ogni stella del cielo" (2013) - Elvio Castagnoli aveva mostrato una disposizione che qui ora conclama nella pienezza di una poesia così cordiale da conquistare il lettore. Al centro del suo mondo poetico domina su ogni altro il tema dell'amore, del quale si fa cantore con immutata freschezza e con una fantasia costruttrice instancabile di formule celebrative, di metafore e di figure che danno colore e calore ai suoi testi: nei quali il lettore non troverà le complicazioni dei poeti dell'io, le maceranti investigazioni dell'interiorità e dei drammi del vivere, bensì una pienezza di vita che Elvio esprime nella immediatezza del sentimento. [RC]"

