"Maria Laura appartiene al manipolo di poeti la cui poesia nasce certamente da una intensa necessità di esprimere il proprio mondo interiore, di rivelare movimenti d'anima e scoperte della vita e del mondo, e tuttavia nella consapevolezza che l'arte è raggiunta quando la parola si organizza in un universo compatto, in un organismo in cui tutto si richiami e si tenga: solo così, all'incontro di fantasia e raziocinio, il pensiero - per dirla con l'autrice - potrà farsi "rondine" [Desiderio] e giungere a "un altro cielo", e così "liberare l'anima" in "aquiloni di parole". L'organismo che in Beatitudini terrestri si costruisce vive di molte rivelazioni e di molte scoperte, ma soprattutto vi si accampa il canto dell'aurora, una sorta di metafora ossessiva, luogo di segreti nascimenti, di nuove scoperte, di rinnovamento. Si tratta di una nota tenuta a pedale, perché l'aurora è assunta come l'ora di una piena di beatitudine, perché capace di nutrire l'anima "di parole antiche [...] che giungono da altrove" e alle quali "l'anima vibra di gioia / e si commuove di speranza"". Dalla presentazione di Roberto Casalini.
Beatitudini terrestri
| Titolo | Beatitudini terrestri |
| Autore | Maria Laura Della Rosa Antonellini |
| Collana | Alma poesis. Poeti della Romagna contemp. |
| Editore | Il Ponte Vecchio |
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| Pagine | 64 |
| Pubblicazione | 11/2018 |
| ISBN | 9788865417928 |

