Giovane Holden Edizioni: Battitore libero
Cucciolo, il lupo di Natale
Anna Violi
Libro: Libro rilegato
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 96
Pinin torna al paese tra i monti per le vacanze natalizie, lasciandosi alle spalle l’università, i sogni traditi e una città che non sente più sua. In quella casa piena di non detti – tra una madre forte e invadente, una nonna dolce e ironica e un padre chiuso nel suo mutismo – la neve sembra avvolgere anche i sentimenti. Ma una mattina d’inverno, durante una passeggiata, il destino prende la forma di un piccolo essere bianco, tremante e abbandonato: è un cucciolo. Non un cane, ma un lupo. E salvarlo cambierà ogni cosa. Nel gesto d’amore verso una creatura fragile, Pinin ritrova il senso della tenerezza, della cura, della responsabilità. E accade qualcosa di inatteso: il padre Pietro, uomo introverso e ormai spento, si risveglia. Intorno a Cucciolo – così viene chiamato il piccolo lupo – nasce una nuova alleanza familiare fatta di silenzi spezzati, memorie condivise e occhi che tornano a brillare. Con l’aiuto di Maso, misterioso medico ritiratosi dalla vita, e la presenza viva della nonna Pierina, vera custode di storie e saggezza, quel Natale diventa un tempo di rinascita. Per un padre e un figlio, per una famiglia, per un animale che è simbolo di istinto, libertà e amore. Una favola moderna che tocca il cuore, dove l’accoglienza, il legame tra uomo e natura e la possibilità del cambiamento si intrecciano nel candore di una vigilia innevata.
Blues perduti e anime lacerate. Racconti e immagini a tempo di blues e jazz
Luciano Federighi
Libro: Libro in brossura
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 296
C’è un’eco che viene da lontano, un suono che non si lascia dimenticare. È il blues, con le sue ferite e la sua grazia, che attraversa le pagine di questi racconti come un vento caldo e malinconico. Luciano Federighi, scrittore e conoscitore profondo della musica afroamericana, ci conduce tra California e Mississippi, Londra e Italia, in un viaggio costellato di voci, volti e destini che sembrano emergere da un vecchio vinile rigato dal tempo. I protagonisti sono musicisti veri e immaginari, anime inquiete sospese tra genio e autodistruzione, gloria e oblio: il soulman scomparso nel nulla, il critico che insegue una bellezza irraggiungibile, il jazzista che danza sull’orlo del fallimento come su un palco invisibile. Ogni storia è un assolo, un’improvvisazione lirica dove l’ironia sfiora la tragedia e il ricordo diventa canto. Alternando racconto e visione, parola e disegno, Federighi compone un mosaico di esistenze in chiaroscuro, illuminate da lampi di musica e da una scrittura densa, raffinata, febbrile. La sua prosa, colta e sensuale, restituisce la vibrazione del blues come linguaggio universale dell’anima: luogo di perdita e di redenzione, di malinconia e di desiderio. Blues perduti e anime lacerate è un omaggio a chi ha trasformato il dolore in arte, ma anche a chi, nell’ascolto, cerca ancora un senso. Tra club fumosi e motel della periferia americana, tra ironia e poesia, il libro diventa un viaggio nella memoria sonora del Novecento, e insieme una dichiarazione d’amore alla musica come ultimo rifugio dell’umano.
Poligoni non inscrivibili
Donatella Sarchini
Libro: Libro rilegato
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 120
Un caleidoscopio di vite, destini, dolori e rinascite: uomini e donne che si muovono lungo il fragile confine tra il possibile e l’indicibile, ciascuno con il proprio segreto da custodire o da espiare. In un mosaico di racconti che si intrecciano come fili di un’unica trama, la quotidianità diventa un laboratorio dell’anima, dove il caso, la memoria e l’amore rivelano la parte più luminosa e, al tempo stesso, più oscura dell’essere umano. Un fotografo di guerra perseguitato dalle immagini del passato, una donna migrante in cerca di dignità e riscatto, un anziano che confonde la vita con un ricordo, un insonne che combatte il buio come fosse un demone, due bambini che giocano con l’innocenza del proibito, un uomo che varca la soglia del male credendosi salvatore: figure diversissime, accomunate da una stessa sete di senso, dalla necessità di riconoscersi in un frammento di verità, anche dolorosa. Ogni racconto è un viaggio nel magma dell’esistenza, un affondo nell’intimità più segreta, dove le geometrie dell’essere si deformano e si ricompongono senza mai coincidere del tutto con i contorni della realtà. La scrittura, lucida e visionaria, alterna la durezza del reale alla tenerezza dello sguardo, restituendo la complessità del vivere con una grazia che non consola, ma svela. È un universo di anime non inscrivibili in alcun perimetro morale, un affresco di umanità vulnerabile che ci somiglia più di quanto vorremmo ammettere. E quando l’ultima pagina si chiude, resta la sensazione che, in fondo, la salvezza stia proprio lì: nel coraggio di guardarsi dentro, anche quando il riflesso fa paura.
Blues oltre la mezzanotte
Alessandro Belogi
Libro: Libro in brossura
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 168
"Blues oltre la mezzanotte" è il viaggio allucinato e lucido di Nathaniel Carnival, scrittore di racconti mutilati e psicologo per passatempo, che vive sospeso tra due mondi: quello reale, disadorno e cadente, e quello interiore, un regno di immagini sublimi in cui tutto può esistere e dissolversi. In questa terra mentale – popolata da angeli caduti, divinità dimenticate e memorie distorte – Nathaniel cerca la verità su se stesso, ma ciò che trova è la propria frammentazione. Nel corso di un pellegrinaggio visionario verso il misterioso castello di Hoffrost, simbolo della sua solitudine e della sua malattia, l’uomo si confronta con il gelo del proprio disincanto e con l’ombra dell’unico amico che gli è rimasto. Mentre la realtà si confonde con il sogno, ogni incontro diventa uno specchio che lo costringe a guardarsi con pietà e orrore. L’amore, l’amicizia, l’arte e l’odio si fondono in un unico grido di ricerca: la possibilità di essere intero, di tornare a sentire. Romanzo visionario e poetico, Blues oltre la mezzanotte è una discesa nell’abisso della mente e una meditazione sull’arte come ultima forma di salvezza. Con una lingua che unisce lirismo e ferocia, Alessandro Belogi costruisce un mondo che rispecchia il nostro, dove la bellezza è un miraggio e l’anima un campo di battaglia. Nathaniel Carnival scrive per non perdersi, odia per non morire, sogna per restare umano. E quando, alla fine, il suo mondo d’immagini crolla, l’unica cosa che lo tiene ancora ancorato alla vita è il ricordo di un gesto di amore sincero. Forse basta un solo istante di verità per attraversare il buio.
Tre e quattordici. Un paese visto dagli ottantenni
Alessandro Dell'Aira
Libro: Libro rilegato
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 224
C’è un paese che nessuno nomina, ma tutti riconoscono. Un luogo dove la memoria e l’ironia si intrecciano come fili di una stessa trama. È da lì che parte il narratore di Tre e quattordici, fingendosi massone per inseguire il mistero di un’espressione locale – “tre e quattordici” – e per risolvere un enigma: la scomparsa di sedici dipinti riapparsi a Parigi in una grande mostra. Ma l’indagine, più che verso il delitto, conduce nel cuore di un’identità collettiva, fatta di memorie, dialetti, superstizioni, e di quella sapienza spiccia che solo gli ottantenni custodiscono. Tra pescatori, murifabbri, vecchi amici e fantasmi illustri, il protagonista attraversa un paesaggio che muta come la memoria stessa: le tende del primo Club Med diventano villette di lusso, i santi si mescolano ai miti, la storia si confonde con la leggenda. Ogni aneddoto è una cartolina dipinta “con i piedi”, ma intrisa di poesia e di malinconia. Alessandro Dell’Aira costruisce un romanzo stratificato, ironico e visionario, dove la narrazione scompone e ricompone la realtà in frammenti di tempo e voce. Tre e quattordici è una riflessione sull’inganno della modernità, sull’identità di luoghi che cambiano troppo in fretta e sulla memoria come forma di resistenza. Nel suo sguardo partecipe e disincantato, Dell’Aira restituisce l’anima di un Sud non folklorico ma universale, dove le storie dei vecchi sono l’ultimo argine contro l’oblio. Il romanzo procede come una marea: porta con sé relitti, ironia, nostalgia, e il brivido di scoprire che ogni mistero, alla fine, parla di noi.
Tra le mani tue. Storia di un amore che sfida la guerra e l’esilio
Rosa Galli Pellegrini
Libro: Libro in brossura
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 152
Una vecchia scatola ritrovata in soffitta. Lettere, fotografie, un invito di nozze: frammenti di vite lontane che spalancano il varco a una storia intensa e dimenticata. Da quel piccolo archivio della memoria riemerge un passato tormentato, in cui la guerra spezza destini e l’amore si ostina a nascere tra le crepe della Storia. Tutto ha inizio negli anni Venti, con l’incendio di Smirne e la fuga di una famiglia greca dall’Anatolia in fiamme. Ma è vent’anni dopo, nell’Europa devastata dalla Seconda guerra mondiale, che le esistenze si intrecciano in modo inaspettato. Marcello è un giovane ufficiale alpino dell’esercito italiano, spedito in Grecia con la Divisione Julia. Vassilissa è una ragazza turco-greca, fiera, colta, profondamente legata alla propria identità mista e dolente. Il loro incontro, avvenuto per caso tra le rovine del conflitto, diventa il fulcro di una storia d’amore delicata e ostinata, vissuta nell’ombra del pericolo, della persecuzione e dell’occupazione nazista. Mentre l’Italia firma le leggi razziali e gli ebrei vengono braccati, Marcello e Vassilissa sfidano le leggi della guerra e dell’appartenenza. In una valle isolata tra le Alpi piemontesi e il confine svizzero, le loro vite si incrociano con quelle di altri fuggiaschi, partigiani, contadini, preti e traditori. Tutti stretti in un presente incerto, dove anche l’amore ha bisogno di travestimenti, silenzi e sguardi rapidi per sopravvivere. Una storia di fuga e di resistenza, ma anche di tenerezza e umanità. Un romanzo in cui il sentimento diventa atto politico, e la memoria uno spazio necessario per capire chi siamo. Perché a volte solo il passato può restituirci la verità nascosta nelle pieghe di una vita.
Nero. Come il colore della mia pelle
Fabio Romiti
Libro: Libro in brossura
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 112
Una storia che attraversa il Novecento come un fiume di memoria, dolore e resistenza. Il protagonista, giovane etiope, è testimone e sopravvissuto della brutale strage di Addis Abeba del 1937, il massacro coloniale ordinato da Graziani dopo l’attentato subito. Inizia così un percorso di perdita e riscatto, dalla deportazione in Italia come “esibizione umana” alla Mostra d’Oltremare di Napoli, alla fuga, all’ingresso nella Resistenza italiana durante l’occupazione nazista. Accanto a lui si muove una galleria di personaggi che attraversano il continente e la Storia: partigiani, bambini, donne violate, ufficiali e popolani, vittime e carnefici. Dal cuore dell’Etiopia coloniale alla guerra civile europea, passando per la vergogna dei campi di concentramento e le montagne delle Marche, il romanzo racconta un’altra Resistenza: quella di chi combatte due volte: contro l’invasore e contro il razzismo. Con uno sguardo intimo e politico insieme, la narrazione dà voce agli “invisibili” della Storia, restituendo dignità a chi ne fu privato. Il tempo si distende tra il 1934 e il 1945, ma i suoi echi risuonano ancora oggi, nel corpo e nella memoria del protagonista. Un romanzo che illumina pagine oscure del colonialismo italiano e ci interroga su cosa significhi appartenere, resistere, sopravvivere.
Le figlie di Galileo
Giancarlo Melosi
Libro: Libro in brossura
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 392
Padova, 1606. Galileo Galilei stringe tra le mani una cartella rossa. Non è solo un oggetto: è l’ossessione che lo divora, il tarlo del dubbio sulla paternità della sua secondogenita, Livia. Così si apre il racconto di una vicenda intima e lacerante che attraversa le stanze segrete del più celebre scienziato del Seicento. Accanto alla grande Storia – quella delle scoperte astronomiche, delle corti medicee, dei cannocchiali puntati al cielo – si dispiega una narrazione intensa e commovente fatta di madri severe, figlie silenziose, amori contrastati e decisioni irreversibili. In un’epoca in cui le donne erano costrette a vivere ai margini, destinate al matrimonio o al chiostro, due bambine, Virginia e Livia, crescono all’ombra di un padre geniale e tormentato, segnate dall’abbandono della madre e dalla pressione di un destino già scritto. Mentre una accetta docilmente il proprio ruolo, l’altra lotta, fugge, si ribella al silenzio imposto dalle regole monastiche, in cerca di una voce, di un’identità, di verità. Un romanzo corale e potente, dove la luce della scienza non riesce a rischiarare le ombre della coscienza. Il tempo scorre lento, scandito da lettere, preghiere e osservazioni celesti, ma sono i moti dell’animo umano a dettare il ritmo di questa storia: il bisogno d’amore, il peso della colpa, la ricerca di senso in un mondo che punisce chi osa pensare – o amare – troppo. Tra documenti storici e finzione, un racconto avvincente che svela l’altra faccia di un’icona del pensiero moderno: non quella dello scienziato in lotta con l’Inquisizione, ma quella dell’uomo davanti al mistero irrisolto della paternità e dell’amore.
Cicatrici invisibili. Il coraggio di spezzare il silenzio
Valentina Giacalone
Libro: Libro in brossura
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 64
Cicatrici invisibili. Il coraggio di spezzare il silenzio è il racconto autobiografico potente e toccante di Valentina Giacalone, che apre con coraggio le porte del proprio passato per dare voce a tutte le vittime di bullismo. Un viaggio emotivo e autentico nel cuore di ferite invisibili, quelle che segnano l’anima più del corpo, ma che troppo spesso restano celate dietro un sorriso forzato o un silenzio imposto dalla paura. Con una scrittura diretta, intima e senza filtri, l’Autrice ci accompagna tra i banchi di scuola, dove dovrebbe nascere il futuro ma dove, per lei, ha preso forma l’incubo. Umiliazioni, derisioni, isolamento: ogni giorno un attacco alla propria identità, ogni parola una scheggia nella costruzione fragile dell’autostima. Ma questo non è solo un libro di dolore: è un inno alla rinascita. Attraverso un percorso di consapevolezza e resilienza, l’Autrice riesce a trasformare il proprio vissuto in una testimonianza forte, che squarcia il velo dell’omertà e dell’indifferenza. La sua voce diventa uno strumento di liberazione per sé e per gli altri, un faro acceso su un fenomeno ancora troppo taciuto. Una lettura che scuote, fa riflettere e invita all’azione; che affronta con coraggio il tema del bullismo e ci ricorda che spezzare il silenzio è il primo passo per guarire. Un atto d’amore verso se stessi e verso chi ha bisogno di sapere che non è solo.
Il caffé del lunedì
Alfredo Nepi
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 160
Ogni quarto lunedì del mese, Flavio si concede un rituale: un caffè con una donna conosciuta online. È il suo modo di sentirsi vivo, di ritrovare un contatto autentico in un’esistenza levigata dal dovere e dalle apparenze. Dopo una vita spesa a recitare il ruolo del marito perfetto, del padre presente, del professionista affidabile, ora Flavio è un uomo divorziato che cerca nelle donne un riflesso perduto di sé. Corteggia con eleganza, ascolta con profondità, seduce senza forzature. Ma dietro il suo stile impeccabile si nasconde un vuoto che nessun incontro riesce a colmare davvero. Poi arriva Elena. Un messaggio. Una conversazione. Una scintilla. Diversa da tutte le altre, Elena ha un’intelligenza sottile e una vulnerabilità che tocca corde mai sfiorate prima. Anche lei ha un matrimonio che la svuota, una vita familiare che non la rispecchia più. Il loro dialogo diventa un rifugio, un gioco di specchi dove ciascuno si riflette nel desiderio dell’altro. Ma cosa accade quando il virtuale si fa reale, quando le parole si tramutano in gesti, in sguardi, in un incontro che scuote ogni certezza? Tra malinconia e sensualità, seduzione e disincanto, Il caffè del lunedì è la storia di due anime sospese: un uomo che cerca redenzione nell’intimità effimera e una donna che riscopre se stessa attraverso l’azzardo di un’emozione inattesa. Una narrazione intensa e misurata, che indaga le crepe dell’identità, il bisogno di riconoscimento e l’irrinunciabile desiderio di sentirsi ancora desiderati.
Il ritorno all'isola di Ogigia
Gianluca Morvillo
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 192
Un viaggio in treno attraverso l’Italia – dalla Costiera sorrentina fino a Genova e poi a Bologna – diventa il punto di partenza per una navigazione ben più profonda: quella nella memoria, nei rimpianti, nelle scelte mancate e nei momenti che hanno plasmato un’intera esistenza. Saverio ha poco più di sessant’anni e una vita che sembra essersi lentamente svuotata di significato. Ma quel lungo tragitto, apparentemente banale, si trasforma in un’occasione per interrogarsi, per ricucire frammenti dispersi del passato, per rimettere a fuoco chi si è e dove si sta andando. L’incontro con la figlia, studentessa fuori sede, è un delicato confronto generazionale, e insieme una dolorosa constatazione del distacco, della distanza tra ciò che si è stati e ciò che si è diventati. Tornato a casa, Saverio si lascia risucchiare dal consueto grigiore quotidiano, in una spirale fatta di abitudini e domande senza risposta. Il presente sembra immobile, svuotato, mentre il passato irrompe con forza: episodi dell’infanzia, della giovinezza, l’eco di legami familiari spezzati, l’assenza del padre, il peso della madre, i sogni non realizzati. Ma qualcosa, lentamente, cambia. Un piccolo colpo di scena. Un vecchio amico d’infanzia. E una barca. Elementi che, come simboli, riportano Saverio verso se stesso, gli ricordano chi era, chi è ancora. Il suo è un ritorno senza clamore, ma profondo e necessario: la conquista di una nuova consapevolezza, la riscoperta della bellezza nei dettagli trascurati, la scelta – finalmente – di rimettersi al timone della propria esistenza. Con uno stile intimo e riflessivo, il romanzo ci accompagna nel cuore della fragilità umana, nell’urgenza di trovare senso anche quando tutto sembra perduto. Una voce narrante che si rivolge direttamente al lettore, rendendolo complice di un percorso di risveglio che ci riguarda tutti.
Il seme dei primi papaveri rossi
Iacopo Maccioni
Libro: Libro in brossura
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 200
Un incarico di routine porta un dirigente scolastico in una cittadina toscana: un incontro casuale riaccende una memoria sopita, risvegliando eventi troppo facilmente scivolati via dalla storia ufficiale. Una chiacchierata e la curiosità ricompone le tessere disperse di una memoria collettiva, trasformando la cronaca in racconto, la ricerca in narrazione. Attraverso testimonianze e fili familiari ricostruiti con cura emerge un pezzo di storia della Valdichiana, terra lacerata dalle profonde fratture sociali degli anni più bui del primo Novecento. È la feroce primavera del 1921, il fascismo cerca la sua affermazione e svela il suo volto più brutale, dilagando nella campagna con violenze che colpiscono comunità intere. La frazione di Renzino, vicino a Foiano, vive la tensione crescente ed esplode in una rivolta contro quelle violenze: rivolta popolare, resistenza prima della Resistenza. Una voce limpida e toccante ricostruisce con sapienza e con intensità un mosaico di emozioni, ideali, coraggio. Valori scolpiti in personaggi indimenticabili. Amedeo, giovane idealista, figlio di Deciso, uomo ambiguo e spietato legato alle squadre fasciste; Berardo, ragazzino sordo che lotta contro un mondo che non lo sa ascoltare; Santa, capace di disobbedire per amore restando fedele a ciò che sente giusto; e poi Oreste, Filomena, Virgilio, tante anime sospese tra affetto, timore, rabbia e sopravvivenza. Con prosa vivida e delicata, Iacopo Maccioni ci consegna un romanzo civile e insieme intimo, una ricomposizione della verità dove il passato è un nodo da sciogliere con pazienza e lucidità.

