Futura Editrice: Carta bianca
Il coltello e la rete. Per un uso civico delle tecnologie digitali
Vincenzo Moretti
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 208
Perché la conoscenza, come l'arte, accade. Accade quando spieghi a ragazzini di una quinta elementare di Ponticelli che cos'è la "lookdown generation" e quando chiedi loro se sono contenti di essere chiamati così ti rispondono con un "Nooo" che ti riempie il cuore. Accade quando ti ritrovi a progettare un videogioco con i ragazzi di prima di un istituto tecnico di Scampia. Accade quando i "credit hunter" del corso di Cultura digitale di una università na-poletana diventano studenti e poi autori del loro percorso di apprendimento. Quattro strutture: la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Tic Marino Santa Rosa, l'Iti Galileo Ferraris e l'Università Suor Orsola Benincasa. Tre classi impegnate nel primo anno di sperimentazione: una quinta elementare, una prima Iti, un corso universitario. Oltre cento studenti, dai dieci ai quarant'anni. Tutti assieme, appassionatamente, alla scoperta di quanto è più bella la tecnologia quando viene usata in maniera consapevole.
Passaggi di stagione
Massimo Paci
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 151
Si raccontano qui tre stagioni della vita del protagonista: le prime due (L'autunno della politica e L'inverno della burocrazia) costituiscono nel loro insieme un "Diario pubblico", mentre la terza (L'estate interiore) è propriamente un "Diario privato". I fatti narrati nel "Diario pubblico" si situano tra gli ultimi mesi del governo Prodi e i primi di quello Berlusconi, quando si consuma il tentativo di governo del paese da parte della sinistra. Il protagonista, muovendosi su questo sfondo, incrocia eventi e personaggi significativi, ma resta per sua scelta ai margini delle vicende narrate: egli è attratto dalla politica, alla quale non vuole rinunciare, ma nel contempo se ne ritrae perché teme di restarne deluso. Anche quando si risolve ad assumere una carica ufficiale alla guida di un grande ente pubblico nazionale, pur vivendo questa esperienza fino in fondo, con i suoi successi e suoi fallimenti, mantiene finché può verso di essa un atteggiamento interiore di distacco. Le vicende narrate nel "Diario privato", invece, si svolgono ai tempi nostri, quando il protagonista raggiunge quella pace con se stesso che gli era a lungo mancata e che accompagna adesso la sua incipiente vecchiaia. Le sue ansie e le sue incertezze infine si placano ed egli scopre dentro di sé, aiutato da una serie di messaggi inattesi provenienti "da altrove", che esistono nuove e importanti vie alla conoscenza del mondo intorno a noi.
Un'altra scuola. Diario verosimile di un anno scolastico
Giovanni Accardo
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 275
Oramai da alcuni anni la scuola è sotto assedio, minacciata da chi la dovrebbe curare, difendere e governare, ovvero dai ministri che si succedono uno dopo l'altro e che invece si limitano a tagliare fondi e al contempo, quasi per un paradosso, aumentano il carico di lavoro degli insegnanti. Nella percezione largamente diffusa predomina un'immagine caricaturale dell'insegnante: patetico, psicopatico, lavativo, grigio, triste, ignorante. Ma è davvero così? Davvero tutti gli insegnanti che avete incontrato nella vostra vita scolastica erano così? Non vi è mai capitato di incontrare uno o più insegnanti stimolanti, affettuosi, comprensivi, colti, allegri, esigenti? Esiste un'altra scuola, fatta di insegnanti che progettano percorsi innovativi, si prendono cura dei loro allievi, studiano, si aggiornano, costruiscono relazioni affettive. Ma di questa scuola nessuno parla, forse perché non fa scandalo o non fa ridere. Così come esiste una scuola di studenti intelligenti, curiosi e desiderosi di mettersi alla prova. Ci sono insegnanti che si dannano l'anima, che si svegliano la mattina all'alba per preparare le lezioni, che vanno a letto a notte fonda per correggere verifiche, che tentano in tutti i modi di appassionare al sapere e alla vita gli studenti, che si fanno carico dei loro dolori. "Un'altra scuola" è il diario verosimile di un anno scolastico che si può leggere come un romanzo. Verosimile perché non tutto è avvenuto nel medesimo anno e nello stesso istituto...
Avevo costruito un sogno. Storie e fatiche di un postino artista
Alessandro Trasciatti
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 183
Fare il postino nelle campagne del Sud-Est della Francia di fine Ottocento, a Hauterives, nella Drome, non era una passeggiata. 0 meglio, era una passeggiata che poteva allungarsi per decine di chilometri, da un paesino all'altro, con il sole o con la pioggia, portando a spalla un borsone pieno di lettere. Ma Ferdinand Cheval trovò II modo di sfuggire all'ossessione dei giorni sempre uguali e di passare alla storia. Nel 1879 iniziò la sua opera e in trent'anni, con 930.000 ore di lavoro, 1.000 metri cubi di mattoni e 3.500 sacchi di calce, innalzò il suo Palazzo Ideale, una costruzione astrusa, tutta grotte e gallerie, scalette, pinnacoli e terrazze; un palazzo assolutamente impossibile da abitare ma di una bellezza ingenua da lasciare senza fiato. Questo libro bizzarro, inconsueto e raro, quasi una biografia narrativa, ricostruisce con abilità le storie e le fatiche del nostro eccentrico personaggio attraverso registri diversi - narrazione tout court, memorialistica, diario di viaggio, persino invenzione romanzesca - che ne moltiplicano identità e immaginario. Alessandro Trasciatti rende così giustizia al portalettere artista, esempio di ostinata forza di volontà, amato da Breton - che gli dedicò una poesia e un fotomontaggio -, Max Ernst e altri surrealisti; citato da Claude Levi-Strauss e caro a Pablo Picasso.
Il paese del sole
Angelo Mastandrea
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 200
Lungo le strade della Pomezia Valley si affollano i Tom Joad della Grande Crisi, sulla via Pontina pedalano centinaia di Garabombo col turbante, ogni notte nella "piazza degli schiavi" di Villa Literno si ripete un mercato di braccia umane analogo a quello descritto da Corrado Alvaro negli anni cinquanta, nella città delle ecoballe di Giugliano è rimasto un solo abitante e alla stazione di Sicignano si arriva come nel vecchio West. Tra deserti industriali e fabbriche recuperate, paesini terremotati senza neppure un bar e new towns abitate da zombi, stazioni ferroviarie abbandonate e periferie postmoderne, roghi tossici e insospettati focolai di resistenza, un reportage narrativo nell'Italia del Sud al tempo della Grande Depressione.
Si sente in fondo? Avventure dell'ascolto
Lorenzo Pavolini
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 156
È il mondo delle voci e dei suoni, con al centro la radio, l'oggetto di questo libro eccentrico quanto può esserlo la prospettiva dell'ascolto. Una cronaca in due tempi dove convergono elementi diversi per raccontare trasformazioni e possibilità di uno strumento alleato della complessità e delle domande dell'uomo, capace di formare comunità, inventarle, distruggerle, consolarle. Un primo movimento in studio, negli ambienti fantasmatici delle sale di registrazione, riflette sul senso dell'ascolto, oggi, in Occidente, a partire dall'esplorazione sonora del paesaggio italiano a opera dei maggiori scrittori delle ultime generazioni, per approdare alle scene di un radiodramma vivente incontrato negli scompartimenti di un treno o nell'istallazione sonora di un albergo dove rivive lo splendore acustico del passato. La seconda parte in viaggio, quando dalla provincia italiana l'autore allarga la sua esplorazione fino alle strade della Bosnia, agli slum di Nairobi, all'India dei musicisti itineranti. Come se allontanandosi, ci avverte, andando in luoghi dove l'ascolto è meno corrotto, tutto diventi più evidente e possa venire a depositarsi sui fondali del nostro desiderio di capire in maniera permanente. La scrittura di Pavolini, concentrata sulla ritmica discreta dell'ascolto, trae sostanza e forma proprio nello smarcarsi dall'autocompiacimento, tenendo però fermo il punto di partenza autobiografico e interiore. Prefazione di Goffredo Fofi.
Alfabeto brasileiro. 26 parole per riflettere sulla nostra e l'altrui civiltà
Angelo D'Orsi
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 200
II viaggiatore affascinato torna più volte in un luogo facendone una seconda patria. È ciò che è successo all'autore di "Alfabeto brasileiro", storico e saggista di fama, di ritorno da un viaggio di studi in Brasile. Così Angelo d'Orsi, non nuovo ai modi di una scrittura non accademica, senza rinunciare agli strumenti di una riflessione storica, politica, linguistica e di costume, affida la complessità dell'esplorazione di questo paese a un alfabeto discorsivo ed eccentrico che cresce per voci, incrocia luoghi, personaggi e tradizioni della cultura brasiliana, tra vecchi e nuovi immaginari. In queste 26 parole chiave disposte rigidamente dalla A alla Z, la scrittura mescola informazioni e suggestioni, notazioni e racconto orale e, naturalmente, fonti documentarie preziose. In questo modo quel grande paese diventa il concentrato di tutte le contraddizioni del mondo: grande e ricco, povero e desolato, sulla via della crescita e immobile, industriale e rurale, il paese della bellezza, non solo femminile, ma anche dell'obesità all'americana; il luogo dell'"uomo cordiale" che ti chiede "tudo bem", ma anche della ferocia di una criminalità diffusa e della violenza delle forze di polizia. È America, ma è Africa, Europa, ed è pure la "terza nazione", delle comunità indigene sterminate dalla "conquista", ancora oggi sotto attacco, spesso da parte delle stesse autorità o delle grandi multinazionali che devastano le loro terre.
Uomini e navi. Fincantieri, storia di un'azienda di stato
Alessandra Fava
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 233
Questo libro a più voci sulla storia del porto di Genova intreccia diverse componenti di racconto: il cantiere, i suoi uomini e le sue navi, le politiche governative e la legislazione, le scelte imprenditoriali, ma anche le tante trasformazioni dell'Italia nell'arco di un secolo. Scritto con lucidità e passione documentaria e civile, "Uomini e navi" aggrega più registri: cronaca giornalistica, notazione politico-economica, reportage, racconto sociale, dando voce ai lavoratori portuali che sono stati i veri protagonisti di queste vicende, sin dai tempi dei fondatori del cantiere Taylor e Prandi a metà Ottocento. Con un'ampia partitura composta dalle testimonianze dei protagonisti, ognuno dei quali narra e fotografa un'epoca - da Amleto Valenti, assunto negli anni trenta e delegato sindacale della Fiom, al beatnik Pietro Apostoli, diventato comunista alla Fincantieri, fino a Eugenio Restani, cassaintegrato che racconta la crisi e il declino industriale -, Alessandra Fava ricostruisce un pezzo di storia della cantieristica italiana, tra epica novecentesca, memorialistica operaia e disincanto del presente.
Mondo animale
Angelika Riganatou
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 160
In questo libro Angelika Riganatou, scrittrice e, per mestiere, veterinaria on the road, racconta il suo viaggio quotidiano nel mondo (... animale?), a metà tra memoir e reportage. Visita con scrupolo i mattatoi - "un curioso mix di ospedale e fabbrica, se si guardano le tute bianche, le guidovie, le piastrellature fino al soffitto, e, naturalmente, se si escludono dalla vista i laghi di sangue" -, da osservatrice partecipe ma forzosamente fredda vede sfilare le carcasse, fa esami trichinoscopici, ritrae con verosimiglianza i corpulenti macellatori intenti agli squartamenti, così come registra gli "al lupo al lupo!" degli allevatori, fa le autopsie ai vitelli, macinando chilometri con la sua automobile alla ricerca delle fattorie nelle campagne marchigiane; ed è una puntuale lotta con un logorante senso di impotenza. Con un tono sapientemente agrodolce, sempre giocato tra il comico e il grottesco, con una prosa leggera e divertita che riesce a illuminare un universo a molti di noi sconosciuto, l'autrice racconta la bellezza e insieme l'orrore, sotterraneo e selvaggio, dell'esistenza.
La grande armata dei dispersi e visionari. Vita dello scrittore Stefano Terra
Massimo Novelli
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 193
Con grande piglio vitalistico e una scrittura sobria e oggettiva, "La grande armata dei dispersi e visionari" narra un'incredibile avventura, quella umana e letteraria di uno dei nostri scrittori e giornalisti più eccentrici, Stefano Terra, pseudonimo di Giulio Tavernari. Personaggio affascinante e misterioso, vissuto a lungo in Grecia, sua seconda patria, collaboratore de Il Politecnico di Vittorini, prestigiosa firma de La Stampa, amato da Bo, Falqui, Pampaloni e dai maggiori critici del Novecento, questo fuorilegge della letteratura da anni dimenticato pubblicò per Bompiani, Einaudi, Mondadori e Rizzoli romanzi realisti all'epoca di grande successo. Di formazione cosmopolita, militante per indole, fu corrispondente estero tra i Balcani e il Levante, ed ebbe modo di conoscere e vivere sulla propria pelle il regime jugoslavo di Tito come poi la dittatura dei colonnelli in Grecia. Di tutto ciò, e molto altro, racconta questa biografia letteraria che si compone per frammenti compatti, nuclei narrativi di grande resa stilistica ed emotiva, con un andirivieni temporale che le conferisce un ritmo da documentario di parole, frutto di un lavoro d'archivio di anni. Prefazione di Diego Zandel.
Affondata sul lavoro. L'Italia tra crisi e rabbia
Gabriele Polo
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 145
Gabriele Polo, taccuino in mano e occhio allenato alla realtà dei fatti, tra il giugno e il novembre del 2012 fa un viaggio nell'Italia del lavoro per il quotidiano di cui è stato anche direttore, "Il Manifesto", proprio mentre il tarlo della crisi sta erodendo il tessuto economico e sociale del paese. Va nella Torino orfana "non dichiarata" della Fiat, visita i luoghi della ex locomotiva produttiva del Nord-Est con i suoi distretti in rapida trasformazione, referta le crisi d'identità delle province lombarde e la mutazione genetica delle cooperative emiliane, esplora infine le "difficili continuità" di un Sud sempre in bilico tra sviluppo e regressione. Ma racconta soprattutto storie di donne e uomini al lavoro, o da questo espulsi, che provano a resistere, a volte anche a immaginare un futuro positivo che possa offrire nuove occasioni. Lavoratori più o meno "garantiti" o "invisibili" nelle cui esperienze, percezioni e azioni, il bisogno si mescola con l'identità. Oggi la memoria del suo viaggio è raccolta in questo libro, ed è il ritratto impietoso del paese visto nelle terre del benessere economico ora in declino, lacerate in profondità dal trionfo del liberismo in economia e del berlusconismo in politica; di un paese che nel celebrare i suoi 150 anni ha visto, in questa drammatica congiuntura politico-economica, riaffiorare tutti i nodi irrisolti della sua storia.
La talpa di Waterloo
Adriano Guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 184
Questo romanzo è un piccolo capolavoro fuori dagli schemi abituali della narrativa. Intanto perché ha una sua storia nella storia. L'autore, noto giornalista e storico dei comunismi, l'aveva scritto nel 1998. Un apologo morale, portato a termine tra un saggio storico e l'altro, rimasto a lungo "imprigionato" nella memoria di un hard disk da dove è riemerso solo dopo la morte del suo autore, avvenuta nei primi giorni del 2011, grazie all'amore della sua donna e all'aiuto di un giovane tecnico. È un originale racconto, non privo d'ironia, che parla dei protagonisti della battaglia culturale dei comunisti italiani, delle loro illusioni, delle loro speranze mal riposte, della loro fiducia nella cultura e nell'uomo, e della loro "Waterloo". Eppure - è la conclusione del romanzo - non tutto questo retaggio va cancellato. Il passato non può essere messo da parte se si vuole costruire un futuro perché, come insegna la talpa della storia, è scavando "nel passato e nel presente, anche nei giorni e nei luoghi delle sconfitte e dei crolli" che si possono porre le premesse per la storia a venire. Prefazione di Bruno Gravagnuolo.