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Foschi (Santarcangelo): I classici

I canti

I canti

Giacomo Leopardi

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: CXXXIII-541

Dopo le prime prove di ispirazione civile, la crisi del 1819 ("dal bello al vero") segnò una svolta nella produzione leopardiana; alla stesura delle successive canzoni si associò la composizione dei cosiddetti "piccoli idilli", le une e gli altri supportati da un pensiero sempre più lucido sul valore della scrittura letteraria e, in generale, dell'esistenza. Infine, a partire dall'aprile del 1828, Leopardi trovò un'originale misura lirica, che fu capace di rivestire di bellezza una tematica arida e desolata e che culminò negli accenti eroici e polemici del periodo napoletano. Sedimentazione attiva di questa straordinaria vicenda poetica e umana furono i "Canti", caposaldo imprescindibile della nostra tradizione letteraria e testo fondante della nuova sensibilità romantica. Essi furono pubblicati in primis nel 1831, quindi nel 1835 e, postumi, nel 1845, subendo da una redazione all'altra significative modifiche e aggiunte e definendo così il senso di un'opera aperta, di un capolavoro d'introspezione psicologica e di riflessione esistenziale.
14,00

Gli ultimi fuochi

Gli ultimi fuochi

Francis Scott Fitzgerald

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: XIII-160

"Gli ultimi fuochi" è il lascito di un romanzo incompiuto che Francis Scott Fitzgerald non terminò a causa di un attacco cardiaco, e che possiede tutte le caratteristiche del capolavoro letterario. L'autore vi lavorò quando la sua stella era declinata e aveva cercato, senza successo, di far carriera nel mondo hollywoodiano come sceneggiatore. La sua esperienze trova eco nell'opera che solleva il sipario sul retroscena del mondo della produzione cinematografica: Fitzgerald coglie la cupidigia degli azionisti e dei direttori amministrativi, il servilismo dei dipendenti, l'esibizionismo delle star e la facilità con cui si entra e si esce dalla scena, per essere abbandonati lontani dai riflettori. Si contano innumerevoli appunti e commenti dell'autore, intenzionato dunque a scrivere un romanzo curato nei minimi dettagli e quanto più fedele al mondo reale. Nulla, invece, è stato ritrovato sull'epilogo e l'incompiuto lascia sempre spazio all'immaginazione del lettore e a tutte le possibili alternative.
13,00

Gita al faro

Gita al faro

Virginia Woolf

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: XXIV-191

Romanzo sicuramente autobiografico di Virginia Woolf, pubblicato per la prima volta nel 1927, "Gita al faro" è composto da tre parti: The window (La finestra), Time passes (Il tempo passa), The lighthouse (Il faro). Il tempo, che funge da sfondo alla narrazione, si concentra in tre brevissimi momenti: un tardo pomeriggio in La finestra; una notte, che in realtà si dilata in un tempo non convenzionale e non più misurabile in Il tempo passa; una mattina presto, anni dopo, in Il faro. Il lettore, a sua insaputa, viene condotto ad indagare i significati profondi della vita, della morte e della transitorietà dell'esperienza terrena. I personaggi, soprattutto la signora Ramsay, fulcro del romanzo, vengono scoperti dal narratore e dal lettore contemporaneamente, attraverso una voce che disvela le trame del pensiero come fossero generate al momento.
9,00

La pedina sulla scacchiera

La pedina sulla scacchiera

Irène Némirovsky

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: 148

Leggendo "Una pedina sulla scacchiera", romanzo uscito a Parigi nella primavera del 1934, ci accorgiamo della modernità sempre viva di Némirovsky, capace di entrare nelle sottili trame psicologiche dei suoi personaggi, nel drammatico rapporto di un padre spregiudicato e un figlio inetto, annichilito, una semplice "pedina sulla scacchiera" che tenta di sfuggire gli obblighi di un lavoro monotono. Da una parte il mondo politico e quello dell'industria (l'impero del petrolio e dell'acciaio del padre), irrevocabilmente corrotti; dall'altra quello dei rapporti familiari e degli esami di coscienza. Un libro inequivocabile — un piccolo capolavoro — sulla "tirannia del denaro", l'umiliazione e la vergogna di esistere.
13,00

Un tenebroso affare

Un tenebroso affare

Honoré de Balzac

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: XVI-190

Il romanzo, pubblicato in origine come feuilleton, uscì in forma completa nel 1843. In quest'opera Balzac mostra a pieno le sue doti narrative e descrittive, concentrandosi su intrighi, complotti e avvincenti colpi di scena, inseriti in una Parigi sapientemente delineata, carica di paesaggi e ambientazioni affascinanti. La storia parte da un fatto di cronaca realmente accaduto: il rapimento del conte Dominique Clement de Ris da parte di alcuni agenti di Fouché, ministro della polizia al tempo di Napoleone. Attraverso diverse vicissitudini viene tratteggiata, con grande abilità e dovizia di particolari, la società francese dell'epoca, in un noir in cui storia e politica si intrecciano alla perfezione. Il magistrale stile di Balzac conduce a un finale amaro, che fa indubbiamente riflettere, offrendo spunti interessanti anche al lettore odierno. Introduzione di Pietro Paolo Trompeo.
11,00

Antigone. Testo greco a fronte

Antigone. Testo greco a fronte

Sofocle

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: XC-245

L'“Antigone” andò in scena nel 442 a.C., l'anno precedente all'elezione del poeta a stratego, come collega di Pericle (441-440 a.C.). La tradizione testimonierebbe che Sofocle sia stato onorato della strategia a Samo in seguito alla fama riportata nella rappresentazione di questo dramma. La notizia, nella sua verosimiglianza, dimostra l'impatto sul pubblico che l'opera ebbe da subito, nonostante – e forse proprio perché – l'argomento ci risulti essere frutto dell'invenzione del poeta tragico ateniese. Gli epigoni del mito dei Labdacidi, infatti, erano già stati trattati da Eschilo nei “Sette a Tebe”, ma solo Sofocle pone al centro del testo l'azione di Antigone. Anzi, egli costruisce il dramma proprio intorno all'insanabile conflitto tra l'eroina e il sovrano Creonte sulla liceità di attribuire la stessa dignità di sepoltura a chi abbia combattuto a favore (Eteocle) e a chi contro (il fratello Polinice) alla propria città. Prefazione di Anna Giordano Rampini e introduzione e note di Giorgio Sandrolini.
11,00

Arte di amare. Testo latino a fronte

Arte di amare. Testo latino a fronte

P. Nasone Ovidio

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: CXVI-265

Con l'“Ars amatoria” Ovidio crea un'opera sotto molti aspetti rivoluzionaria per i suoi tempi. Essa è infatti un ibrido di generi letterari: manuale d'amore, repertorio di temi e movenze della poesia d'amore latina (elegiaca in special modo), spaccato della società galante dell'età augustea. In quest'opera si intrecciano spunti letterari e repertorio mitico, istruzioni su come sedurre qualcuno e consigli su come curare il proprio aspetto, ma anche i pregi e i difetti delle posizioni da tenere nel rapporto sessuale. Un'opera che è specchio dell'epoca ma è anche capace di delineare i meccanismi che regolano i rapporti tra uomo e donna. Il tutto amalgamato da una scrittura versatile e leggera. capace di modulare registri diversi e dominarli tutti con il medesimo controllo. Un archetipo della trattatistica d'amore della tradizione occidentale, un libro eterno e universale. Prefazione di Anna Giordano Rampioni.
11,00

Il libro dei prodigi. Testo latino a fronte

Il libro dei prodigi. Testo latino a fronte

Giulio Ossequente

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: LXIV-119

Il “Libro dei prodigi” ci offre un'esposizione ampia (dal 190 a.C. all'11 a.C.) delle credenze religiose del popolo romano nei prodigi. L'enigma legato a un autore di cui non si hanno praticamente notizie, risulta essere un elemento di grande fascino e interesse che provocò le interpretazioni più varie da parte dei filologi sia per quanto concerne la sua collocazione storica sia per quanto riguarda la sua posizione religiosa. Ma c'è di più, perché in tempi più recenti l'operetta, segnalata come appartenente al genere fantascientifico, è stata inserita nella “Biblioteca dei Misteri”, una collana di scienze occulte, in quanto Ossequente, parlando di oggetti non identificati o di armi e scudi celesti, farebbe riferimento a dischi volanti e UFO. Con un saggio di Silvana Rocca.
13,00

La gioia di vivere

La gioia di vivere

Émile Zola

Libro

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: 333

Émile Zola ha racchiuso la sua produzione di venti romanzi, pubblicati tra il 1871 e il 1893, nel ciclo “I Rougon-Macquart. Storia naturale e sociale di una famiglia sotto il Secondo Impero”. Il dodicesimo del ciclo, La gioia di vivere, dopo essere stato pubblicato a puntate sulla rivista "Gil Blas", uscì sotto forma di libro nel 1884. La storia ha inizio nel 1863 e copre un arco temporale di dieci anni: narra di Pauline che, rimasta orfana, va a vivere in Normandia presso i Chanteau, parenti del padre. L'opera è pervasa da una riflessione intimistica sul dolore e sul senso della vita poiché fu scritta dall'autore dopo la perdita della madre e dell'amico Gustave Flaubert. Colpisce la dicotomia tra i due personaggi principali: da un lato il figlio dei Chanteau, Lazare, diciannovenne irresoluto, pessimista e nichilista; dall'altra Pauline, una ragazza positiva, generosa e altruista. “La joie de vivre”, che dà il titolo al romanzo, è proprio quella a cui la protagonista si aggrappa per fronteggiare tutti gli ostacoli che la vita le riserva.
11,00

Le rane

Le rane

Aristofane

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: 270

“Le rane”, commedia rappresentata nel 405 a.C, alla vigilia della disfatta di Atene nella guerra del Peloponneso, è fin dall'antichità una delle più famose di Aristofane. Nella prima parte Dioniso, nume tutelare del teatro - ma tratteggiato con caratteristiche buffonesche - intraprende una farsesca discesa all’Ade per riportare in vita il poeta tragico Euripide. La missione si trasforma però, nella seconda parte, in un suo problematico arbitraggio nell'imprevista sfida tra Eschilo ed Euripide. Insieme con i meriti poetici dei due avversari, simboli di due epoche ben diverse - il passato glorioso e l'oscuro presente - si delinea a più riprese, tra una risata e l'altra, una valutazione morale, ideologica e politica che conduce inevitabilmente al trionfo di Eschilo. «Eschilo, ti saluto, va' a salvare la Città nostra con buoni consigli, e gli stupidi educa: son tanti!» (w. 1500-1503): tale l'esortazione finale di Plutone, un dio degli Inferi vanamente filateniese.
11,00

La coscienza di Zeno

La coscienza di Zeno

Italo Svevo

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: 424

Lo psicanalista di Zeno Cosini — commerciante triestino, incarnazione dell'antieroe — consiglia al suo paziente di mettersi a scrivere la storia della sua vita. Solo rivivendone le esperienze più significative e scavando nella propria coscienza egli potrà forse superare il "disagio di vivere" che da sempre lo tormenta. Emergono così il vizio del fumo, il ricordo di una relazione con una giovane amante, la convinzione che il suo matrimonio sia avvenuto "per caso", il rapporto contraddittorio con il cognato Giulio: un susseguirsi di eventi che Zeno analizza con profondità e grande ironia. Lucido e consapevole, egli comincerà a guarire quando si scoprirà ad accettare le proprie debolezze e quelle altrui, convinto ormai che "la vita non è né bella, né brutta; è soltanto originale".
10,00

L'arte della guerra

L'arte della guerra

Niccolò Machiavelli

Libro: Libro in brossura

editore: Foschi (Santarcangelo)

anno edizione: 2017

pagine: LXXXI-234

L'opera, pubblicata nel 1521, si costituisce di sette libri ed è scritta sotto forma di dialogo tra i giovani aristocratici fiorentini e il capitano dell'esercito spagnolo Fabrizio Colonna (alter ego dell'autore), personaggi che appartengono realmente alla vita di quel tempo. Il tema centrale è quello dell'organizzazione militare di uno Stato che sia ben diretto. Come già ne “Il Principe”, anche in questo trattato egli argomenta la necessità di ritornare ai "modi" impiegati dagli antichi Romani per la creazione di un esercito formato dal popolo, onde evitare i rischi che comporta il ricorso ad inaffidabili milizie mercenarie. Il Machiavelli sostiene che occorre superare il sistema feudale con una riforma degli ordinamenti militari, accompagnata di pari passo da un cambiamento dei costumi e delle istituzioni.
11,00

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