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Libri di Honoré de Balzac

Massime e pensieri di Napoleone

Massime e pensieri di Napoleone

Honoré de Balzac

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2021

pagine: 176

«L'autore di questo lavoro deve confessare che il suo solo merito consiste nella pazienza con la quale egli ha, nel corso di alcuni anni, consultato i libri pubblicati su Napoleone, la collezione del "Moniteur" e i più piccoli scritti dove la parola di questo grande sovrano è stata attestata. Un altro merito è di aver compreso l'importanza dell'opera che ne sarebbe risultata, e che sta a Napoleone come il Vangelo a Gesù Cristo. [...] Agli occhi delle masse, questo libro sarà come un'apparizione; l'anima dell'Imperatore gli si porrà davanti; ma per qualche spirito eletto, esso sarà la sua storia sotto una forma algebrica: vi vedrà l'uomo astratto, l'Idea al posto dell'Azione». «Da sette anni circa - scriveva Balzac nel 1838 -, ogni volta che leggevo un libro in cui si trattava di Napoleone e che trovavo un pensiero sorprendente e nuovo pronunciato da lui, lo trascrivevo subito su un libro di cucina che non abbandonava mai la mia scrivania». Dal libro di cucina questo libro tipicamente balzachiano. Del gran numero di Massime e pensieri di Napoleone, alcuni non sono riportati con piena fedeltà, altri sono di dubbia autenticità, altri ancora infine appartengono quasi certamente alla penna di Balzac stesso. Per cui il Napoleone di queste pagine è decisamente una creatura letteraria. Un Napoleone come lo scrittore l'adorava. Con queste 525 «sue» citazioni Balzac contribuì a costruirne il mito durevole.
12,00

Eugénie Grandet

Eugénie Grandet

Honoré de Balzac

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2015

pagine: 250

La vita scorre placida a Saumur: l'avaro père Grandet, ex bottaio e vignaiolo, è impegnato ad accumulare una ricchezza colossale, madre e figlia Grandet conducono una vita oscura e monotona sempre impegnate a cucire e a rammendare, mentre su tutti vigila la Grande Nanon, la fedele serva di Casa Grandet. Due famiglie, i Cruchot e i Des Grassins, si contendono la mano di Eugénie, destinata a diventare una ricca ereditiera. Ma all'improvviso giunge da Parigi il cugino Charles Grandet, Eugénie se ne innamora perdutamente e la sua vita viene totalmente stravolta. Da allora Eugénie ingaggia una dura lotta contro l'avarizia del padre, nel tentativo di rendere la vita del cugino la più confortevole possibile. Un romanzo intenso in cui un profondo sentimento di disillusione finisce per prevalere su quello dell'amore. "Eugénie Grandet" è considerato il migliore dei romanzi di Balzac nella serie "Scene della vita di provincia". D'altronde, come scrisse nel 1833 lo stesso Balzac a Evelyne Hanska, la nobildonna polacca di cui era innamorato, "Bisogna amare, Eva mia, mia cara, per creare l'amore di Eugénie Grandet. Amore, puro, immenso, fiero". In appendice prefazione e postfazione del 1883, "Orazione funebre" di Victor Hugo.
9,50

La borsa

La borsa

Honoré de Balzac

Libro: Copertina morbida

editore: Barbès

anno edizione: 2008

pagine: 96

8,00

La commedia umana. Volume Vol. 1

La commedia umana. Volume Vol. 1

Honoré de Balzac

Libro

editore: Mondadori

anno edizione: 2006

pagine: 1928

80,00

La cugina Bette

La cugina Bette

Honoré de Balzac

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2006

pagine: XXI-464

Nella mitologia realista di Balzac, La cugina Bette rappresenta la «parente povera, oltraggiata e che vivendo nell'intimità di tre o quattro famiglie, cerca di vendicarsi di tutte le sue sofferenze». Solo che Lisbeth Fischer, familiarmente Bette, non è né cacciata né maltrattata dai suoi ricchi parenti, bensì aiutata e amorevolmente accolta dalla cugina Adeline e da tutta la famiglia Hulot. Ma l'oltraggio, in lei, è anteriore a qualsiasi offesa, vera o presunta: povera, per nulla avvenente, ma anche intelligente e risoluta, riversa su chi la ama tutto il suo rancore verso il mondo. Ossessionata dal confronto con la bellezza e la ricchezza della cugina, dietro le sembianze di umile e dolce zitella coltiva un feroce desiderio di rivalsa e intesse trame di inganno e distruzione, succube di un odio che si trasforma in lucida follia. Pochi romanzi balzachiani, sono, come questo, foschi e inquietanti, ma nello stesso tempo anche patetici e melodrammatici. Introduzione di Ferdinando Camon.
14,00

Pene d'amore di una gatta inglese

Pene d'amore di una gatta inglese

Honoré de Balzac

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 2022

pagine: 48

12,90

La cugina Betta

La cugina Betta

Honoré de Balzac

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1978

pagine: 560

La dolce Adeline Hulot è moglie del barone Hector Hulot, un incorreggibile libertino. Adeline aveva fatto venire in gioventù a Parigi la cugina Lisbeth, una donna che negli anni aveva accumulato rancore nei confronti della più agiata cugina. Bette da tempo nutriva per il conte Steinbock un cupo affetto e quando questo sposa la figlia di Adeline, riesce a gettare sia lui che il conte Hulot tra le braccia della signora Marneffe, donna avida e senza scrupoli, che distrugge pace e patrimonio delle due famiglie. Uscita di scena la signore Marneffe con una morte infamante, la stessa Bette soccomberà alla tisi, mentre la famiglia Hulot riuscirà a superare la crisi finanziaria. Adeline, vera martire, morirà e il marito sposerà la volgare e rozza cuoca Agathe.
11,00

La pelle di zigrino

La pelle di zigrino

Honoré de Balzac

Libro: Copertina morbida

editore: Garzanti

anno edizione: 1995

pagine: 287

Un giovane ambizioso, fragile e idealista, è spinto al suicidio dalla miseria e da una passione infelice. Dopo aver speso i suoi ultimi denari alla roulette si ritrova in una bottega d'antiquario, dove uno sconosciuto dai tratti demoniaci gli offre in dono un talismano, la pelle di zigrino, che potrà esaudire ogni suo desiderio ma si restringerà ogni volta che ne verrà esaudito uno, mentre la vita del giovane diventerà sempre più breve. Il talismano, come ogni dono diabolico, mostra ben presto il suo terribile potere. E' il Balzac più fluviale e visionario che si mostra in queste pagine, dove le disgressioni filosofiche si succedono a notazioni naturalistiche, in un'ansia enciclopedica che prelude al romanzo di idee novecentesco. Introduzione di Lanfranco Binni.
7,23

Eugénie Grandet

Eugénie Grandet

Honoré de Balzac

Libro

editore: La Spiga-Meravigli

anno edizione: 1996

pagine: 196

4,65

Il vicario delle Ardenne

Il vicario delle Ardenne

Honoré de Balzac

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Theoria

anno edizione: 2021

pagine: 448

"Il vicario delle Ardenne" appartiene ai romanzi giovanili dell’autore, fu infatti scritto da Balzac nel 1823, all’età di ventidue anni, proprio agli inizi della sua carriera di scrittore. L’opera uscì sotto lo pseudonimo di Horace de Saint-Aubin. Nello stesso periodo vennero pubblicati, sempre sotto pseudonimo, Annette e il criminale e L’ultima fata. Questi testi sono tutti caratterizzati dall’unione di argomenti scabrosi, efferatezze e vicissitudini varie. Il vicario delle Ardenne si sviluppa secondo i dettami del romanzo d’appendice: è tutto un susseguirsi di numerosi colpi di scena in un complicato intreccio fatto di equivoci, odi vendette, agnizioni, scambi di persona, figli concepiti fuori dal matrimonio con uomini di Chiesa, pirati, avventurieri, imbroglioni. Il romanzo fu perseguitato dalla censura, ma prima di essere ritirato dalla circolazione ottenne un notevole successo.
16,00

Le illusioni perdute

Le illusioni perdute

Honoré de Balzac

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2020

pagine: 800

"È il volume monstre! È l'opera capitale nell'opera." Così, in una lettera del 1843, Balzac annunciava a madame Hanska la scrittura di "Illusioni perdute": un'ampia narrazione che si colloca tra "Scene della vita di provincia" e "Scene della vita parigina" e che insieme a "Splendori e miserie delle cortigiane" compone un dittico imperniato sulla figura di Lucien de Rubempré. Opera esteticamente innovativa e alimentata dalle esperienze centrali nell'esistenza di Balzac (i diversi mestieri del libro e della scrittura, dal tipografo al giornalista), "Illusioni perdute" narra infatti la vicenda di questo giovane di provincia bello, povero e ambizioso, parente stretto del Rastignac di Papà Goriot, che sogna la gloria poetica e il successo mondano e si trasferisce a Parigi sperando di procurarsi entrambi. Nella capitale finirà per perdere la propria integrità morale e, infine, ogni fortuna. Meno determinato e vitale di Rastignac, Rubempré rimane uno dei personaggi più scolpiti di Balzac, tanto che un lettore esigente come Oscar Wilde ebbe a scrivere: "Chi avrà mai voglia di uscire per andare a una serata mondana e incontrarci il suo amico d'infanzia Tomkins, quando può starsene a casa in compagnia di Lucien de Rubempré?". Con uno scritto di Alessandro Piperno.
13,50

La ricerca dell'assoluto

La ricerca dell'assoluto

Honoré de Balzac

Libro: Copertina morbida

editore: Ledizioni

anno edizione: 2021

pagine: 300

Questo romanzo di Balzac ha molti temi: parla di famiglia, di ricchezza e povertà, di scienza e di fede, di determinazione e di ossessione. Quando il capofamiglia dei Claës, Balthazar, decide di dedicarsi anima e corpo all'alchimia, il destino di sua moglie e dei suoi figli cambia per sempre. L'ossessione per la ricerca dell'assoluto, la sostanza comune a tutte le creazioni, porterà la sua famiglia in bancarotta e costringerà la figlia più grande, Marguerite, grande e tenace protagonista di questa storia, a dover gestire i fratelli più piccoli dopo la morte della madre. Un romanzo articolato e profondo, dalle mille sfaccettature. Un classico da leggere e rileggere per conoscere o riscoprire una delle più celebri storie della letteratura.
14,90

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