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Einaudi: Collezione di poesia

La bambina pugile ovvero La precisione dell'amore

La bambina pugile ovvero La precisione dell'amore

Chandra Livia Candiani

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 158

Le poesie di Chandra Livia Candiani si rivolgono spesso a un tu variabile, che di volta in volta si riferisce a persone presenti o assenti, prossime o lontane nello spazio e nel tempo, o ancora: comunità in potenziale ascolto, entità non individuabili, la morte, parti dell'io poetante ("Io ti converto in fame / mio silenzio"). Ma questo tu assomiglia molto a un noi creaturale che accomuna dèi, uomini e cose in una sorta di fratellanza universale in cui l'insistenza pronominale funge più da invocazione che da individuazione. O da "istruzioni per l'uso", come nella splendida "Mappa per l'ascolto" ("Dunque, per ascoltare / avvicina all'orecchio / la conchiglia della mano") o la corrispondente "Mappa per pregare". Della stessa serie "pedagogica" è la strofa di "istruzioni per abbracciarsi" che abbiamo messo in copertina. Chi parla, in questi casi, è una voce sapiente ma non saccente, un soffio leggero con la forza di un vento impetuoso: il risultato di una miscela di linguaggio quotidiano e metafore evocative, colloquialità e schemi anaforici sacrali. Nel libro ci sono anche poesie sulla parte infantile di sé (secondo lo schema io-tu-noi-tutti) da coltivare o recuperare, poesie sul silenzio, sul desiderio; bellissime quelle sul lutto, declinate in varie fasi della raccolta, che sembrano contenere il massimo di precisione proprio quando i rapporti tra presenze e assenze sembrerebbero entrare nelle zone della vaghezza e dell'oscurità.
13,50

Il sangue amaro

Il sangue amaro

Valerio Magrelli

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 149

A otto anni dall'uscita di "Disturbi del sistema binario", la nuova raccolta di Valerio Magrelli si presenta estremamente articolata rispetto alla precedente. Diviso in dodici sezioni e in due metà di 55 poesie ciascuna, "Il sangue amaro" affronta un ampio ventaglio di argomenti. Si va da poesie su artisti, poeti o amici, a una sorta di iper-testo sul tema della lettura, dalla ripresa dell'antico genere dei calendari, al poemetto "etologico" "La lezione del fiume". A ciò si aggiungono versi civili ("Cave!" e "Il Policida"), che si alternano ora a parti più lievi ("Piccole donne" e "Paesaggi laziali") ora a un'approfondita riflessione intorno al rumore, alla musica, all'acustica ("Otobiografi"). Un caso a sé è costituito dalla forte presenza religiosa che si ritrova, sia pure in una prospettiva critica, nelle composizioni dedicate all'immagine del Natale o al dibattito sull'eutanasia. Il cuore del libro, però, va individuato nel capitolo ispirato al motto paolino, e poi kierkegaardiano, di "Timore e tremore". E questa infatti l'impronta di una scrittura segnata da quella "età dell'ansia" che, sebbene covi ormai da lungo tempo, non è evidentemente ancora giunta alla sua piena maturazione.
13,50

Uno zero più ampio. Altre cento poesie. Testo inglese a fronte

Uno zero più ampio. Altre cento poesie. Testo inglese a fronte

Emily Dickinson

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 211

"Ho tradotto altre cento poesie di Emily Dickinson, mosse istantanee di un pensiero che in pochi balzi, poche sillabe, trascina fuori da tutto. Il tentativo di essere fedele alle sue parole è diventato ancora una volta una suprema lezione di poesia. Mi sembra di aver lavorato in uno stato di sovvertimento generale, a contatto con le forze telluriche che si liberano dai suoi versi, avendo rinunciato a qualsiasi criterio precostituito per adeguarmi di volta in volta alle misure sempre diverse, sempre eversive, della sua intonazione. Non so altro. Credo che a qualunque lettore tocchi questo stesso compito." (Silvia Bre)
15,00

Le beatitudini della malattia

Le beatitudini della malattia

Roberta Dapunt

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 50

I versi di Roberta Dapunt, che alternano parole e silenzi in modo così semplice e così sapiente, sono sempre un dialogo col sacro, un sacro che si manifesta nei misteri del quotidiano. E il primo mistero di cui si tratta in questo libro è la demenza, il malato di Alzheimer, una forma di Altro inconoscibile, sospeso in un luogo apparentemente metafisico, ma nello stesso tempo persona, corpo, snodo di concentrazioni affettive. Ecco dunque il continuo dialogo con Uma, che in ladino significa madre ma che l'autrice usa come nome universale, una chiamata, una sorta di tu che sintetizza esperienze diverse, sue e di tanti. E questo incontro, questo accudimento diventa percorso di conoscenza di qualcosa che non si può conoscere. Un percorso difficile e doloroso che non manca di "beatitudini", una forma di misticismo riflesso dove il vero mistico è il malato, che si può soltanto interrogare senza avere risposte, che si può soltanto accostare con amorosa ritualità.
10,00

La morte moglie

La morte moglie

Ivano Ferrari

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 101

In "Bestie imperfette", prima sezione di questa nuova raccolta, Ivano Ferrari sembra ripartire dalla "morte animale" messa in scena nella sua raccolta più famosa ("Macello"), esplorando una vita che è campo di battaglia, lager e chiesa e in cui gli uomini sono cinici carnefici. Ma nella seconda sezione ("La morte moglie") Ferrari guarda all'uomo, alla malattia che porta al trapasso, al "sottosuolo di voragini e firmamenti" che si aprono sotto le tombe e dedica questi versi alla moglie, strappatagli dall'altra sua compagna di vita e protagonista indiscussa della raccolta: la morte, appunto. Portando a termine un toccante percorso di esplorazione della profanazione e della violenza originale, Ferrari ci consegna una raccolta che stabilisce il "legame e la forte coerenza" tra le sue prime poesie e le ultime.
10,00

Datura

Datura

Patrizia Cavalli

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 123

"Tempeste atmosferiche e ormonali, ritmi del corpo e delle stagioni, genio dei luoghi e delle ore del giorno, investigazioni sulla fisica della materia e dell'immateriale: di tutto questo, della buona e della cattiva sorte in amore e in ogni economia della felicità, Patrizia Cavalli fa in poesia Scienza e Teatro. (...) Sempre di più col tempo si capisce che queste poesie sono fatte per illuminare e conoscere, perché in ogni ansia e ombra, in ogni percezione e passione c'è un enigma da indagare." (Alfonso Berardinelli) "Occorre rovesciare puntualmente per Patrizia Cavalli i luoghi comuni e le categorie consuete della critica: lievità epigrammatica, diario privato, canzoniere amoroso. L'operazione che si compie non è lieve, ma aspra e "petrosa"; non è monodica e privata, ma corale e pubblica; non riguarda tanto l'amore quanto la fisiologia e l'etologia di un corpo primordiale. (...) Questo poeta disincantato e quasi preistorico, maestro incomparabile dei metri e delle rime interne, sovranamente privo di scrupoli morali, è riuscito a ritrovare l'unità di parola e forma di vita che gli antichi chiamavano musa e ha scritto la poesia più intensamente 'etica' della letteratura italiana del novecento." (Giorgio Agamben) In questa nuova raccolta le poesie brevi hanno quasi la funzione di un coro che, con voci intonate e a volte discordi, si muove attorno alle composizioni più ampie, tra cui il poemetto in forma drammatica "Tre risvegli" e la lunga poesia di chiusura che dà il titolo al libro.
12,00

Poesie della fine del mondo, del prima e del dopo

Poesie della fine del mondo, del prima e del dopo

Antonio Delfini

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 229

Delfini pubblicò un solo libro di versi: "Poesie della fine del mondo", uscito da Feltrinelli nel 1961. Nel 1995 il libro è stato riedito da Quodlibet con l'aggiunta di alcune poesie escluse dalla raccolta. Questa terza edizione amplia di molto la percentuale degli inediti, presentando per la prima volta un grosso nucleo di poesie degli anni Trenta e Quaranta tratte dagli autografi in possesso della figlia Giovanna. E un'occasione per considerare l'esperienza poetica di Delfini nel suo complesso, dall'inizio alla fine. Come scrive Irene Babboni nella sua Nota, si potrà vedere che la poesia di Delfini "è stata nel tempo manierista, lirica, romantica, crepuscolare, sghemba, sgrammaticata, scombinata, bettoliera, offensiva, innamorata. Ha tentato, di volta in volta, di rincorrere i poeti antichi, gli stranieri, i surrealisti. Non sempre ci è riuscita, certo. La sua è spesso 'mala poesia' ('è mio dovere scrivere mala poesia', dice l'autore). Ma in questa mala poesia Delfini ha saputo inventare, prendere a prestito, a volte persino fraintendere, e sempre rimescolare con estro il tutto". Con la sua poesia Delfini ci ha lasciato una possibile lettura del mondo, e di una vita. Prefazione di Marcello Fois.
16,00

Ablativo

Ablativo

Enrico Testa

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 115

L'ablativo è un caso latino che non indica l'"io" né il possesso, non marca le attese né le esclamazioni, ma sintetizza un allontanamento, un'uscita da un luogo o da uno stato, una dislocazione, un'asportazione. Un titolo quanto mai azzeccato per la nuova raccolta di Enrico Testa, la cui poesia è fortemente "ablativa" perché parla di privazioni e sa riflettere, con sentenze lapidarie e geniali, sui temi della mancanza per eccellenza, come la morte e la vecchiaia. Già con i libri precedenti, Testa elaborava il senso della perdita in molte delle direzioni possibili, soprattutto nel segno del ricordo, del dialogo reso virtuale e sostanzialmente di una malinconica rassegnazione. Nella nuova raccolta si spinge oltre: la perdita è intrinseca alla vita e coinvolge passato, presente e futuro, perché "la litania dei casi recitata al ginnasio s'è fatta prognosi postuma dei giorni" e all'autore non resta che spartirsi il presente "nella pienezza della sua inutilità".
12,50

Rimi

Rimi

Gabriele Frasca

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 130

Costruita su forme diverse e con suggestioni da molteplici tradizioni poetiche, la nuova raccolta di Gabriele Frasca fa convivere passato, presente e (sotto forma di sperimentazione) futuro. Incastonato fra una sezione iniziale ispirata ai sonetti barocchi di Quevedo e a una finale di traduzioni-riscritture da Dylan Thomas, il lungo poemetto che dà il titolo al libro è un testo tendenzialmente narrativo in cui versi e prosa giocano a rimpiattino nascondendosi gli uni nell'altra, in un flusso verbale apparentemente continuo, mozzafiato. La vita e la morte di un personaggio concentrate in una giornata di attraversamenti della realtà, forse solo immaginati in un dormiveglia. La difficoltà di aderire a un'idea di soggetto, la stratificazione dei tempi (e delle ere) nel gioco di proiezioni dell'ipotetico sé, il continuo tentativo di incespicare nel flusso sonoro, sempre frustrato, se non alla fine, dal trionfo del ritmico, pervasivo respiro. Un passo ulteriore nella poesia post-lirica di Frasca, che è poesia a un tempo severa e pirotecnica, ardua meditazione e onda sonora trascinante. territorio poetico originale.
11,00

Sono fragile, sparo poesia

Sono fragile, sparo poesia

Guido Ceronetti

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 177

Due volumetti di versi giovanili, col titolo "Nuovi Salmi" (1955 e 1957), aprono il cammino di poesia in proprio di Guido Ceronetti. Nel 1965 uscì presso Tallone una tiratura per bibliofili della "Ballata dell'infermiere"; nel 2008 il Notes Magico ne pubblicò tutte le ballate ("Le ballate dell'angelo ferito"). Tra il '55 e oggi è passato più di mezzo secolo, un periodo in cui, oltre ai suoi libri in prosa, al teatro e alle traduzioni, Ceronetti ha scritto più di cinquemila versi seguendo un personalissimo percorso poetico. Questa antologia propone una selezione di quanto all'autore stesso sembra la migliore testimonianza del suo assiduo formulare "qualche ideogramma di compassione, di ricordo e di desiderio della luce". Come già per "Trafitture di tenerezza", che raccoglieva il meglio delle traduzioni poetiche di Ceronetti, anche questo libro concentra fin dal titolo aggressività e umiltà, forza e delicatezza. Perentorio ed evanescente come un messaggio in bottiglia. D'altronde per Ceronetti la parola poetica è al contempo ri-chiesta d'aiuto e offerta (a tratti, ma significativa) di salvezza.
15,00

Filò. Per il Casanova di Fellini

Filò. Per il Casanova di Fellini

Andrea Zanzotto

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 84

Il percorso poetico di Zanzotto, fondamentale nella poesia italiana degli ultimi cinquant'anni, ha saputo recuperare lingue, forme e culture più o meno defunte rivitalizzandole, come scrisse Fortini, in "un'oltranza informale, esorbitante, lacerante". "Filò", che ebbe inizialmente l'aspetto minore di un libro d'occasione, è in realtà la quintessenza, magari in una forma più cordiale rispetto ad altri libri, di questi elementi chiave della poesia di Zanzotto. Ciò che sembra ampiamente masticato dalla storia si riproietta in una forma sperimentale: passato e futuro si alleano per stanare il grumo oscuro e indifferenziato che abita sia l'inconscio soggettivo sia la sostanza panica del mondo. L'uso ampio del petèl, lingua infantile che ha la concretezza del parlato ma è anche piena di misteriosi richiami, porta la raccolta in questa direzione. Lo stesso felice sodalizio con Fellini è l'esito di una comune visione della storia e delle origini, il comune inseguimento di archetipi travestiti da fantasie private e viceversa. Riproporre questo piccolo grande libro a un anno dalla scomparsa del poeta vuole soprattutto essere un omaggio e insieme un invito a rileggere un autore tra i più affascinanti e vitali della poesia italiana. Con una lettera e cinque disegni di Federico Fellini. Prefazione di Giuliano Scabia.
10,00

La trappola

La trappola

Franco Marcoaldi

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 81

"Compattezza tematica, potenza e duttilità della metafora, ritmo e sonorità a scatti, con accelerazioni e rallentamenti, ribattute e controtempi. Le caratteristiche tipiche della poesia di Marcoaldi risultano potenziate al massimo in questa sua nuova raccolta in cui la tradizione poetica europea si sposa con l'influenza della sapienza orientale e delle sue forme. Le trappole della vita sono ovunque, nelle leggi della natura, nella politica e anche nell'economia, che oggi più che mai domina il mondo. Ma sono soprattutto dentro la mente degli uomini. Hanno la forma di regole, meccanismi, abitudini, falsi obiettivi che provocano angoscia e allontanano dalle gioie più autentiche. Quasi componendo una piccola guida dei perplessi, i versi di questo libro smontano l'insieme degli artifici sociali con interrogazioni continue, epigrammi sospesi nel silenzio a catturare frammenti di energia da cui ripartire."
9,00

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