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Einaudi: Collezione di poesia

Mausoleum. Trentasette ballate tratte dalla storia del progresso

Mausoleum. Trentasette ballate tratte dalla storia del progresso

Hans Magnus Enzensberger

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: 279

Enzensberger è autore poliedrico: saggista, pamphlettista, romanziere, scrittore per l'infanzia, memorialista. Però forse i suoi libri entrati più vigorosamente fra i classici del Novecento sono quelli di poesia. E "Mausoleum", uscito in Germania nel 1975, è una pietra miliare del suo itinerario poetico. E un libro costituito da trentasette ballate dedicate ad altrettanti personaggi che hanno fatto, come dice il sottotitolo, «la storia del progresso»: da Giovanni de' Dondi che nel Trecento costruì l'orologio di Padova a un altro italiano, Ugo Cerletti, che sei secoli dopo inventò l'elettroshock. In mezzo: Campanella, Leibnitz, Linneo e tanti altri pensatori e scienziati. Se già Leopardi diffidava delle «magnifiche sorti e progressive» del mondo, Enzensberger ha uno sguardo ancora più perplesso sulla modernità. Per lui l'aspirazione al dominio totale della natura ha creato un modello destinato a portare l'umanità al disastro. E a volte ha forgiato un tipo di scienziato squilibrato, sadico, dai deliri onnipotenti, come quello della ballata dedicata a Lazzaro Spallanzani che si eccitava compiendo mostruosità sugli animali «a fini di studio».
16,00

Dall'interno della specie

Dall'interno della specie

Andrea De Alberti

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: 79

Andrea De Alberti è sostanzialmente un poeta lirico. Scrive di sé, delle sue esperienze, della morte del padre, del rapporto con il figlio... Però lo fa con un taglio disassato rispetto ai canoni della poesia lirica. Questi temi entrano come di straforo in discorsi di altro tipo. Da quello paleoantropologico ed etologico che dà il titolo al libro, a quello che guarda ai fenomeni sociali della contemporaneità, siano l’Ikea o gli eroi della Marvel. Ne esce un viaggio antropologico-sentimentale lungo un percorso di poesie stranianti che catturano subito l'attenzione del lettore e lo coinvolgono in fecondi cortocircuiti mentali. E una poesia che provoca stupore perché nasce da una condizione di stupore e da quel po' di confusione mentale necessaria per cogliere i legami fra le cose. Dall'altro lato quella di De Alberti è anche poesia saldamente legata alla tradizione novecentesca, quella più profondamente colloquiale, quella di Sereni e di Raboni. E con i due maestri lombardi De Alberti condivide il tema della comunità tra morti e viventi, che diventa soprattutto comunità di padri e figli dai ruoli intercambiabili: «quel che saremo o che diventeremo, forse ero io, forse eri tu prima di nascere, un'andata e un ritorno, un arrivare nel silenzio».
10,00

Il prato bianco

Il prato bianco

Francesco Scarabicchi

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: 139

"Il prato bianco" uscì da un piccolo, raffinato editore, l'Obliquo, nel 1997. Era la terza raccolta poetica di Francesco Scarabicchi, che con quel libro entrava a pieno diritto fra i maggiori poeti italiani contemporanei, confermandosi poi a più riprese nei vent'anni che sono seguiti. L'atmosfera invernale evocata fin dal titolo fece parlare Gian Carlo Ferretti di «uno scenario dominato dal gelo, dalla neve, dal bianco, quasi immagini di un mondo in letargo, invisibile, ma segretamente vivo e disposto al risveglio». E in questa situazione di apparente abbandono che le immagini della natura si fanno precise: prati, serre, fiori, alberi: descrizioni realistiche ma anche metafore a indicare cura e accudimento. Sono paesaggi di una natura coltivata, non selvaggia, e questo accudimento meticoloso, nonostante l'ala fredda che incombe su persone e cose, sembra essere la cifra dell'umanità che emerge da questi versi, già a partire dalla prima poesia. Curarsi di ciò che sopravvive, celebrare senza retorica ciò che è destinato a non sopravvivere: quella di Scarabicchi è una malinconia composta e quasi serena anche quando, nel nucleo centrale del libro, viene affrontato più direttamente il tema della morte: e sono forse le poesie più intense di tutto il libro.
12,00

Marciapiede con vista

Marciapiede con vista

Filippo Strumia

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 155

La prima poesia della nuova raccolta di Strumia è una precisa dichiarazione d'intenti: "Flesso appena in un inchino / si congeda dai lampioni / anche l'ultimo passante. / E là dove non siamo / la parola cede al sasso, / il luogo torna ciò che è". L'intento di Strumia è proprio quello di raccontare quel sasso quando l'uomo non lo guarda più, quando le categorie umane per percepirlo si sono dissolte. È un paradosso, perché ovviamente - Kant insegna - la realtà che possiamo descrivere è conformata alle nostre categorie di pensiero, ma alla poesia si chiede proprio, attraverso paradossi e metafore, di operare qualche miracolo, se no a che cosa serve? E dunque i versi di Strumia si aggirano nelle varie sezioni come in uno scenario homeless (Cartacce, Gatti, Panchine...). Una vista rasoterra, più bassa di una testa umana, per immaginare una realtà diversa, forse più vera. Strettamente intrecciato a questo percorso e incredibilmente non in contraddizione con esso, il libro è anche un resoconto esistenziale e si conclude con la sezione Tombini (che evoca tombe) in un dialogo con i propri morti e in diverse immagini di fine corsa. Il tutto versificato in un ritmo incalzante, prevalentemente ottonario, spezzato ogni tanto da un improvviso cambio di metro, da una dissonanza, da un'aritmia, forse da una sincope, un'assenza temporanea, ed è spesso li, proprio in questa pausa di coscienza, che si concentra lo scavo di Strumia, il suo sguardo alternativo sul mondo.
13,00

Luce ovunque (2012-1964)

Luce ovunque (2012-1964)

Cees Nooteboom

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 210

Scrittore famoso per i suoi romanzi dalle atmosfere borgesiane e per i suoi libri di viaggio così pieni di letteratura, Nooteboom è prima di tutto un poeta. Nel corso della vita ha scritto e pubblicato una decina di apprezzati libri di poesia e ampie antologie dei suoi versi sono apparse in tutte le lingue principali. Figure di angeli "che non esistono" ma tanta presenza hanno nelle vite degli uomini, fantasmi che svaniscono nella luce, la tensione e verso divinità assenti: la poesia di Nooteboom cerca di dare vita a ciò che non è visibile e dura nel tempo. L'evocazione del "profumo di tempo infinito", che caratterizza molte di queste poesie, viene attuata attraverso la narrazione di episodi della vita quotidiana, l'osservazione di luoghi e paesaggi, ma anche il fitto dialogo con i grandi poeti del presente e del passato, tra i quali i nostri Ungaretti e Montale. "Luce ovunque" è un'antologia che dà conto, a ritroso nel tempo, di circa cinquant'anni di attività poetica di Nooteboom, dall'ultimo volume del 2012 fino al primo del 1964. Un'ampia rassegna che permette finalmente anche al pubblico italiano di conoscere una delle voci più importanti della poesia contemporanea.
14,50

Poesie

Poesie

Guido Gozzano

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: VII-654

Ormai è pacifico intendere Gozzano come il poeta che ha dato la svolta decisiva alla poesia italiana nel primo Novecento: corrodendo la mitologia dannunziana con l'ironia ha permesso di abbassare i toni e di voltare le spalle alla retorica. Senza Gozzano non sarebbero arrivati Montale e la maggior parte dei post-montaliani. La poesia di Gozzano condensa un forte nucleo emotivo attraverso l' artificio: dei sentimenti, che per essere veri devono sembrare falsi; e formale, come i raffinati giochi sulla metrica tradizionale che la evocano nel momento stesso in cui la mettono in crisi. Per molto tempo considerato riduttivamente il cantore delle "buone cose di pessimo gusto", la rivalutazione di Gozzano è partita grazie a Sanguineti, che sul poeta torinese ha prima scritto un saggio fondamentale (Da Gozzano a Montale, 1955), poi una monografia per Einaudi (1966) e infine, sempre per Einaudi, ne ha curato l'edizione commentata di tutte le poesie nella Nue (1973), poi aggiornata negli Struzzi (1984). Ora riproponiamo per la prima volta nella collana "bianca" questa storica edizione che vuole essere contemporaneamente un omaggio a Gozzano, nel centenario della morte, e a Sanguineti, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto di intelligenza nella cultura italiana.
22,00

Canto alla durata. Testo tedesco a fronte

Canto alla durata. Testo tedesco a fronte

Peter Handke

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 64

Prendendo spunto da Goethe, "maestro del dire essenziale", Handke propone in questo poemetto una sua personale ricerca sul concetto di durata, l'entità che fornisce contorno a quanto ha la tendenza a dissolversi. Connessa al ripetersi degli eventi quotidiani, ma al contempo svincolata dalla permanenza in luoghi o itinerari consueti, la sensazione della durata è l'esito della fedeltà a ciò che l'individuo sente come più profondamente proprio: fedeltà al divenire di una persona, fedeltà a "certe piccole cose" che ci accompagnano "in tutti i traslochi", fedeltà infine a determinati luoghi, un lago, una piazza, una sorgente alla periferia di Parigi. La durata tuttavia non esiste a priori, bisogna cercarla, andarle incontro, trovare un punto di mai definitiva, instabile quiete. La poesia - dice Handke - è uno dei migliori supporti in questa ricerca interiore. Ed è dunque naturale che questo libro di meditazione filosofica sia stato scritto in versi, quasi per bussare alla porta di quella condizione sapienziale tipica della poesia di ogni tempo.
10,00

La sabbia delle urne. Testo tedesco a fronte

La sabbia delle urne. Testo tedesco a fronte

Paul Celan

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 183

Fra il 1947 e il 1948, dopo avere lasciato Bucarest, Celan visse qualche mese a Vienna e cercò di pubblicare la sua prima raccolta di poesie. Un tentativo iniziale abortì in bozze, ma un secondo sembrò andare a buon fine e il libro fu stampato in 500 copie numerate. Con questo libro Celan intendeva esordire sulla scena letteraria di lingua tedesca, ma quando si accorse della quantità di refusi impose all'editore di non distribuire il volume. Dunque "La sabbia delle urne" è un libro fantasma, che Celan non ristampò mai, ma fece rifluire parzialmente in pubblicazioni successive. Rimase per lui l'autentico inizio della sua opera poetica, tanto che nel 1970, per le progettate "Opere complete", Celan l'aveva indicato come testo d'apertura. Anche questo progetto fu interrotto, e questa volta per una ragione piú drammatica: il suicidio dell'autore. La raccolta è stata recuperata solo in anni recenti nell'edizione critica pubblicata da Suhrkamp. In Italia, e nel mondo, viene tradotta ora per la prima volta. Vi sono già presenti i temi e i modi poetici delle raccolte successive, ma la lingua è piú trasparente e non ancora sintatticamente terremotata. È il libro ideale, non solo storicamente e filologicamente, per un primo approccio al grande poeta tedesco.
14,00

Filovia

Filovia

Giancarlo Consonni

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 91

La nuova raccolta di poesie di Giancarlo Consonni inizia con un viaggio attraverso Milano sui mezzi pubblici. Si incontrano scene ed episodi minimi che tutti hanno vissuto, come quello di slittare di un posto sui sedili di legno per far sedere un nuovo arrivato, e "in silenzio ognuno si prende il caldo del vicino". Il contatto fisico con i passeggeri, le chiacchiere con i conducenti, il bambino che gioca a immaginare di guidare il tram, gli aspetti nascosti della città, un buon libro che ci fa sentire a casa nel mondo. È un preludio: il cerchio della filovia che abbraccia la città si allarga in altri cerchi, convocando sulla pagina, come in un sogno, paesaggi e figure, vicende personali e collettive, tempo della natura e tempo della storia. In un contrasto che si fa interrogazione, canto lieve e potente. Con uno stile decisamente lirico, spesso venato di ironia e plasmato da una cadenza aforistico-epigrammatica, Consonni fa intravvedere un'idea di esistenza in cui piccoli gesti sono carichi di naturalezza, di eleganza, di senso. Chiama a raccolta una comunità piú allargata, fatta di vivi e di morti; e di piante, fiori, uccelli, descritti con competenza da botanico e zoologo ma con la passione di un innamorato. La natura, modello di bellezza e moralità, si incontra con un'idea di convivenza civile.
11,00

Osare dire

Osare dire

Cesare Viviani

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 114

Viviani ha ormai al suo attivo una lunga serie di libri che hanno fatto la storia della poesia italiana contemporanea. In questo percorso ha attraversato diverse fasi, variando la sua voce e la forma dei testi. Nei suoi libri più recenti era emersa una scrittura aforistico-assertiva che affrontava direttamente i temi delle "cose ultime" che più gli stanno a cuore. Con questa nuova raccolta, pur non derogando all'essenzialità dei pensieri e delle occasioni (la natura come misura esemplare, il riconoscimento dei limiti umani, la fine), si manifesta una svolta, o per meglio dire un ritorno, verso un dire più allusivo, ambiguo, sfuggente, a volte enigmatico, sorprendente per associazioni ed esiti linguistici. Dunque una rinnovata fiducia nella poesia e, sempre di più, nella voce umana, luminosa e fragile; e anche nella percezione di ciò che dura più dell'uomo, purché si proceda col necessario rispetto: sapendo che qualsiasi invocazione o preghiera è un osare, un gesto che sfiora l'azzardo. E che quindi va compiuto con consapevole riserbo.
11,00

Il «terzo libro» e altre cose

Il «terzo libro» e altre cose

Giorgio Caproni

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: X-110

"Questa mia scelta di versi è quasi per intero tratta dal Terzo libro del 'Passaggio d'Enea'. Vuol essere la ricostituzione d'un libro - il mio terzo libro, appunto - che già incorporato nel folto 'Passaggio d'Enea', mancò tuttavia d'uscire al netto nella sua propria e precisa fisionomia, e che isolato e riorganizzato nella sua intima struttura, e infine tutto in sé concluso, mi piace oggi riconsiderare, con sufficiente distacco, come indicativo a me stesso della direzione - credo rimasta determinante - della mia ricerca negli anni che pressappoco corrono, piccole appendici e digressioni a parte, dal '44 al '54". Con questa spiegazione Caproni accompagnava l'edizione einaudiana del 1968. Quell'edizione fu in realtà l'occasione per trasformare il suo "terzo libro" in una sorta di autoantologia inserendo nel volume poesie tratte dal "Seme del piangere" (1959) e dal recente, allora, "Congedo di un viaggiatore cerimonioso" (1965), nonché alcuni testi inediti. Dunque un'idea di recupero archeologico si era trasformata in una nuova raccolta organica che voleva rappresentare la continuità della poesia di Caproni nel tempo, nonostante modalità stilistiche diverse fossero giunte a maturazione. Questa nuova edizione è l'occasione per riconsiderare lo snodo fondamentale di quel libro nel percorso poetico di Caproni. Prefazione di Enrico testa. Con un saggio di Luigi Surdich.
11,00

Poesie

Poesie

Brunetto Latini

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 174

Brunetto Latini, traduttore, studioso della retorica classica e dell'oratoria ciceroniana, è noto soprattutto per il Tresor, primo esempio di enciclopedia in volgare, ma ha lasciato anche un piccolo corpus di opere poetiche, qui raccolto per la prima volta con l'obiettivo di dare alla poesia di Brunetto il posto, non piccolo, che merita nella storia della letteratura. Il corpus è costituito dal Tesoretto, che aggiorna, scorcia e mette in versi quello che era stato il piano enciclopedico del Tresor, dal Favolello, poemetto più breve sull'amicizia, e dalla canzone S'eo sono distretto inamaratamente. "Il Tesoretto, a dispetto della sua incompiutezza, va considerato come il primo testo poetico italiano che ambisca a una dimensione di classico, dopo per cosi dire - il prologo siciliano: l'equivalente, sul versante della poesia, di ciò che il Novellino rappresenta per la tradizione della prosa d'arte". (dall'introduzione di Stefano Carrai)
15,00

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